Marco Borriello: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Io amo Belen|Marco Borriello su Belen Rodriguez, dopo che lo ha tradito sull'[[Isola dei Famosi]]}}
[[File:Belen-rodriguez.jpg|thumb|right|200px|L'unico motivo per portare in squadra Borrielo era la possibilità dei calciatori di farsi Belen nel ritiro.]]
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{{Cit2|Al Milan, che ha investito tanto su di me e che mi ha sempre difeso.|Marco Borriello brinda dopo essere stato messo fuori rosa nell'[[A.C. Milan]]}}


{{Cit2|L'erba di San Siro sotto i tacchetti, il boato dei tifosi quando scendi in campo, il gol, la maglia sudata. |Marco Borriello sul desiderio di giocare almeno una partita con la maglia dell'[[A.C. Milan]]}}
{{Cit2|L'erba di San Siro sotto i tacchetti, il boato dei tifosi quando scendi in campo, il gol, la maglia sudata. |Marco Borriello sul desiderio di giocare almeno una partita con la maglia dell'[[A.C. Milan]]}}
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{{Cit2|Scusi cerco un Suv Q7 col tetto apribile...|Marco Borriello chiede se c'è in concessonaria un'auto adatta alle sue caratteristiche}}
{{Cit2|Scusi cerco un Suv Q7 col tetto apribile...|Marco Borriello chiede se c'è in concessonaria un'auto adatta alle sue caratteristiche}}


'''Marco Sborriello''' è un [[calciatore]], attualmente cornificato da [[Belen Rodriguez]]. Egli gioca attualmente presso l'[[A.S. Roma]], dove vive di deliri sperando di vincere qualche trofeo che non sia la [[Coppa del nonno]].
'''Marco borriello''' è un [[calciatore]], attualmente gioca presso l'[[A.S. Roma]], dove vive di deliri sperando di vincere qualche trofeo che non sia la [[Coppa del nonno]].


== Carriera e cenni tecnici ==
== Carriera e cenni tecnici ==
[[File:Marco_Borriello.jpg|thumb|left|200 pix|Marco Borriello in un primo piano con la maglia del [[A.C. Milan]]]]
Borriello, storpio dalla nascita, per i suoi movimenti ingombranti e sgraziati viene considerato un mancino naturale, mentre codesta cosa è solo un'idea che un [[tifoso]] si fa vedendolo giocare per la prima volta.
Borriello, storpio dalla nascita, per i suoi movimenti ingombranti e sgraziati viene considerato un mancino naturale, mentre codesta cosa è solo un'idea che un [[tifoso]] si fa vedendolo giocare per la prima volta.
[[File:Borriello_controllo_palla.jpg|thumb|right|300 pix|Marco Borriello durante un gesto tecnicamente scarso per controllare la palla con la maglia del [[Genoa]]]]
[[File:Borriello_controllo_palla.jpg|thumb|right|300 pix|Marco Borriello durante un gesto tecnicamente scarso per controllare la palla con la maglia del [[Genoa]]]]


Infatti il povero Marco, costretto a camminare a V, tocca la palla in un modo particolare che giornalisti inesperti danno come movimenti aggraziati e naturali. Dotato di una velocità al di sotto del solo [[Normalman]], Borriello in campo ama anche driblare gli avversari con una sua speciale tecnica che a lui riesce molto naturale. Infatti il giocatore preso in questione, grazie ai suoi movimenti statici e per niente dinamici, sotto consiglio dell'[[allenatore]] [[Gian Piero Gasperini]], comincerà a falciare con la sua grossa statura gli avversari di frontale, come se fosse uno schiaccia sassi, mietendo spesso come ultima vittima anche il [[portiere]], che alla fine gli apriva la strada al gol. I compagni di squadra che ha avuto, hanno fatto di lui anche un buon [[ariete]]. Infatti Marco preso di peso dai compagni, veniva lanciato in cielo nell'area avversaria, e li casualmente prendeva palloni che finivano in rete, commentati dai giornalisti come ottime acrobazie condite da ottimi gesti tecnici. Ultimamente si sta esercitando anche a battere i [[calcio di rigore|calci di rigore]], ma con scarsi risultati.
Infatti il povero Marco, costretto a camminare a V, tocca la palla in un modo particolare considerato dai giornalisti {{citnec|movimenti aggraziati e naturali}}. Più veloce di un ramarro, ma più lento di un cane, Borriello in campo non ama driblare gli avversari preferendo la sua speciale tecnica: grazie ai suoi movimenti statici e per niente dinamici, comincerà a falciare con la sua grossa statura gli avversari di frontale, come se fosse uno schiaccia sassi, mietendo spesso come ultima vittima anche il [[portiere]], che gli aprirà la strada al gol.
[[File:Aurelio_De_Laurentiis.jpg|thumb|left|400 pix|[[Aurelio De Laurentiis]] durante una conferenza stampa per [[S.S.C. Napoli]], dove dice di volere Borriello in squadra]]


Cresciuto a [[Napoli]], cominciò a giocare in [[parrocchia]] presso una squadra gestita da [[Giorgio Chinaglia]] e la [[Camorra]]. Qui, Marco per le sue deludenti prestazioni in campo, costringerà il padre a fuggire per la vergogna, facendo scorrere in città la voce di essere morto per mezzo della [[malavita]]. Tutt'ora vive alle [[Bahamas]]. Ha due fratelli, che però da anni non lo frequentano più perché invidiosi che lui stava con [[Belen Rodriguez]].Uno di questi, Fabio Borriello, era uno dei difensori del [[Cervia]] al [[reality show]] prima che fallisse la squadra. Infatti, essendo [[difensore]], è uno dei principal colpevoli se il [[Cervia]] non vinceva più.
Cresciuto a [[Napoli]], cominciò a giocare in [[parrocchia]] presso una squadra gestita da [[Giorgio Chinaglia]] e la [[Camorra]]. Marco per le sue deludenti prestazioni in campo costringerà il padre a fuggire per la vergogna, facendo scorrere in città la voce di essere morto per mezzo della [[malavita]]. Tutt'ora vive alle [[Bahamas]].
[[File:Squadra_milan.jpg|thumb|right|300 pix|I compagni di squadra [[Kakà]] e [[Christian Brocchi]] danno l'addio con la maglia dell'[[A.C. Milan]] a Borriello]]
[[File:Squadra_milan.jpg|thumb|right|300 pix|I compagni di squadra [[Kakà]] e [[Christian Brocchi]] danno l'addio con la maglia dell'[[A.C. Milan]] a Borriello]]


Marco calcisticamente cresce nel [[Milan]], dove viene scoperto da [[Silvio Berlusconi]] durante una delle tante gite scolaresche che lo vengono a trovare al [[Consiglio]]. Marco si fa riconoscere perché alla domanda del cavaliere [[Silvio]] su quanto faceva "2 x 2", Marco risponde che fa 6. Nel [[1999]], il [[presidente]] Silvio decide di tagliargli lo stipendio mandandolo a studiare in un rformatorio di [[Treviso]], in modo da colmare l'ignoranza del prodigioso [[calciatore]], che secondo il presidente non poteva convivere in squadra con intelletuali del calibro di [[Paolo Maldini]] e [[Massimo Ambrosini]]. Purtroppo del [[gennaio]] del [[2000]], [[Treviso]] è invasa dalle forze croate e slovene che avevano in mente di conquistare la nostra amata [[Italia]]. Marco verrà fatto prigioniero è portato nella loro nuova capitale [[Trieste]]. Qui gli invasori vi crearono una squadra, la [[Triestina]], di cui fecero Marco primo giocatore tesserato con leggi ghanesi e [[capitano]]. La squadra esordì nel difficilissimo giorone di C3 del [[calcio]] uzbeko, dove Marco dovette affrontare grandi campioni del passato come [[Rivaldo]], [[Ronaldo]], [[Adriano Leite Ribeiro|Adriano]] che era stato prestato a una squadra di lì, [[Edgar Davids]] e tanti altri fenomeni da baraccone che militavano in quelle squadre. La squadra di Marco, contro ogni pronostico, vinse campionato e coppa, e in tutte e due le occasioni vennero premiati dal [[nonno]] a cui erano dedicati tutti e due eventi sportivi.
Marco calcisticamente cresce nel [[Milan]], dove viene scoperto da [[Silvio Berlusconi]] durante una delle tante gite scolaresche che lo vengono a trovare al [[Consiglio]]. Nel [[1999]], il [[presidente]] Silvio decide di tagliargli lo stipendio mandandolo a studiare in un riformatorio di [[Treviso]], in modo da colmare l'ignoranza del prodigioso [[calciatore]], che secondo il presidente non poteva convivere in squadra con intellettuali del calibro di [[Paolo Maldini]] e [[Massimo Ambrosini]].
[[File:Borriello_treviso.jpg|thumb|left|300 pix|Borriello nell'unico suo gol con la maglia del [[Treviso]]]]


L'[[anno]] dopo ritorna a [[Treviso]], poiché la squadra di [[Trieste]] non può permettersi uno stipendio come il suo. Qui comincia a giocare qualche partita da un quarto d'ora a [[calcetto]], riscontrando molte simpatie nella squadra del dopo-lavoro [[A.T.A.C.]] della città.
[[File:Borriello_empoli.jpg|thumb|right|347 pix|Borriello esulta dopo un autogol con la maglia dell'[[Empoli]]]]
[[File:Borriello_empoli.jpg|thumb|right|347 pix|Borriello esulta dopo un autogol con la maglia dell'[[Empoli]]]]


Nel [[2002]], con un colpo di stato a [[Treviso]] da parte della [[Lega Nord]] con al comando [[Umberto Bossi]], Marco viene liberato per poi essere riportato a [[Milano]] dagli stessi leghisti. [[Silvio Berlusconi]] lo ritesserà in nero subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da [[Carlo Ancelotti]] di fare la guardia ai suoi maiali giù nello [[spogliatoio]].<br/>Per caso, mentre sta osservando una delle tante partite in tribuna, viene colpito da un pallone che casualmente finisce in rete e gli fanno siglare una tristissima prima rete tra i professionisti. Esordirà in [[Champions League]] sostituendo [[Shevchenko]], che durante la partita era stato colpito casualmente da un [[meteorite]] in campo che gli aveva causato, cascandogli addosso, ustioni e fratture lungo tutto il suo corpo. Ritenuto responsabile dell'infortunio al compagno di squadra, Marco venne punito da [[Adriano Galliani]] a stare fino a [[giugno]] all'[[Empoli]], che in quel periodo era allenata da un lunatico e psicopatico di nome [[Leonardo Da Vinci]], che si divertiva a vivisezionare i giocatori della propria squadra quando aveva le sue crisi psichiche.
Nel [[2002]] con un colpo di stato a [[Treviso]] da parte della [[Lega Nord]] comandata da [[Umberto Bossi]], Marco viene catturato per poi essere riportato a [[Milano]] dagli stessi leghisti. [[Silvio Berlusconi]] lo tessera subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da [[Carlo Ancelotti]] di fare la guardia ai suoi maiali giù nello [[spogliatoio]].<br/>Per caso, mentre sta osservando una delle tante partite in tribuna, viene colpito da un pallone che casualmente finisce in rete e gli fanno siglare una tristissima prima rete tra i professionisti. Esordisce in [[Champions League]] sostituendo [[Shevchenko]], che durante la partita era stato colpito casualmente da un [[meteorite]] in campo che gli aveva causato ustioni e fratture lungo tutto il suo corpo. Ritenuto responsabile dell'infortunio al compagno di squadra, Marco viene punito da [[Adriano Galliani]] a stare fino a [[giugno]] all'[[Empoli]], che in quel periodo era allenata da un lunatico e psicopatico di nome [[Leonardo Da Vinci]], che si divertiva a vivisezionare i giocatori della propria squadra nel mentre delle sue crisi psichiche.
[[File:Milan_foto.jpg|thumb|left|480 pix|Borriello rappresentato nella foto messa sulla lapide della squadra [[A.C. Milan]]]]
[[File:Milan_foto.jpg|thumb|left|480 pix|Borriello rappresentato nella foto messa sulla lapide della squadra [[A.C. Milan]]]]


Tornato al [[A.C. Milan]] pochi mesi dopo senza alcuni pezzi del suo corpo, [[Adriano Galliani]] e [[Silvio Berlusconi]] sono indecisi se pensionarlo poiché è inutilizzabile in campo. Il lampo di genio viene però a [[Carlo Ancelotti]], che decide di fare seguire a Marco un master a [[Reggio Calabria]] sul peperoncino di Soverato, che l'allenatore aveva intenzione di introdurre nell'alimentazione dei suoi maiali. Qui, tra lo stupore dei docenti della facoltà della [[Moiola Osella]], Marco esce dal corso con il massimo dei voti e con un diploma che tutt'ora risiede nel [[gabinetto]] di [[Silvio Berlusconi]]. Silvio ed [[Adriano Galliani]] vedendo l'interessamento da parte di Marco nella buona forchetta, decidono di inviarlo a studiare i piatti di pesce a [[Genova]], presso la [[U.C. Sampdoria]]. Qui diventerà amico di [[Antonio Cassano]], con cui imparerà a degustare i codesti piatti a base di pesce e quant'altro. A [[Genova]] rimmarrà fino a [[gennaio]], poiché Ancelotti per l'alimentazione dei maiali opta per una dieta vegetariana a base di [[radicchio]]. Marco quindi ritorna a [[Treviso]], patria di codesta verdura, ad apprendere più ricette possibili a base di radicchio. Per il grande impegno, Berlusconi lo riprende a [[Milano]], e gli fa firmare un contratto non fasullo per l'[[A.C. Milan]], conquistando anche la fiducia del [[cuoco]] della squadra.
Tornato al [[A.C. Milan]] pochi mesi dopo senza alcuni pezzi del corpo, [[Adriano Galliani]] e [[Silvio Berlusconi]] sono indecisi se pensionarlo poiché è inutilizzabile in campo. Il lampo di genio viene però a [[Carlo Ancelotti]], che decide di fare seguire a Marco un master a [[Reggio Calabria]] sul peperoncino di Soverato, che l'allenatore aveva intenzione di introdurre nell'alimentazione dei suoi maiali. Qui, tra lo stupore dei docenti della facoltà della [[Moiola Osella]], Marco esce dal corso con il massimo dei voti e con un diploma che tutt'ora risiede nel [[gabinetto]] di [[Silvio Berlusconi]]. Silvio ed [[Adriano Galliani]] vedendo l'interessamento da parte di Marco nella buona forchetta, decidono di inviarlo a studiare i piatti di pesce a [[Genova]], presso la [[U.C. Sampdoria]]. Qui diventa amico di [[Antonio Cassano]], con cui impara a degustare i piatti a base di pesce. Rimane a [[Genova]] fino a [[gennaio]], poiché Ancelotti per l'alimentazione dei maiali opta per una dieta vegetariana a base di [[radicchio]]. Marco quindi ritorna a [[Treviso]], patria di codesta verdura, ad apprendere più ricette possibili a base di radicchio. Per il grande impegno, Berlusconi lo riprende a [[Milano]], e gli fa firmare un contratto non fasullo per l'[[A.C. Milan]], conquistando anche la fiducia del [[cuoco]] della squadra.
[[File:Doping.jpg|thumb|right|240 × 160pix|In questa foto sono rappresentati gli anabulizzanti di Borriello scovati dall'anti[[doping]]]]
[[File:Doping.jpg|thumb|right|240 × 160pix|In questa foto sono rappresentati gli anabulizzanti di Borriello scovati dall'anti[[doping]]]]


Durante la partità [[Milan]] - [[Roma]], Marco viene pizzicato a farsi una [[canna]] a base di erba cipollina olandese, insieme a [[Clerence Seedorf]]. Nonostante la sua allora fidanzata, [[Belen Rodriguez]], dica che Borriello era stato trovato positivo per colpa della sua crema vaginale verrà punito solo Marco, poiché Seedorf fu più furbo e lascio cadere la carta nel [[cesso]] di [[San Siro]]. L'arbitro [[Pierluigi Collina]], diventato poco tempo prima [[Giudice]] Intergalattico succedendo a [[Santi Licheri]], condannò Marco a seguire ogni domenica, per l'eternità, la [[Messa]] del [[Papa]] al [[Vaticano]] postandosi in prima fila e applaudendo a qualunque minchiata che il vecchio dicesse. In più [[Silvio Berlusconi]], vittima di uno dei suoi tanti deliri, decise di lincenziare in tronco il povero Marco, che solo pochi mesi prima era stato assunto con tanto entusiasmo.
Durante la partità [[Milan]] - [[Roma]], Marco viene pizzicato a farsi una [[canna]] a base di erba cipollina olandese, insieme a [[Clerence Seedorf]]. Nonostante la sua allora fidanzata, [[Belen Rodriguez]], dica che Borriello era stato trovato positivo per colpa della sua crema vaginale, viene punito solo Marco, poiché Seedorf fu più furbo e lasciò cadere la carta nel [[cesso]] di [[San Siro]]. L'arbitro [[Pierluigi Collina]], diventato poco tempo prima [[Giudice]] Intergalattico succedendo a [[Santi Licheri]], condanna Marco a seguire ogni domenica, per l'eternità, la [[Messa]] del [[Papa]] al [[Vaticano]] postandosi in prima fila e applaudendo a qualunque minchiata che il vecchio dica. In più [[Silvio Berlusconi]], vittima di uno dei suoi tanti deliri, decise di licenziare in tronco il povero Marco, che solo pochi mesi prima era stato assunto con tanto entusiasmo.


== Al Genoa ==
== Al Genoa ==


Nell'estate 2007 decise di andare in vacanza sulle spiagge genovesi, per sdrammatizzare il suo ennesimo taglio dalla squadra [[A.C. Milan]]. Qui, mentre partecipa a un torneo di calcetto nel suo villaggio turistico nel quale si dimostrerà essere capocannoniere con 3 gol, viene notato dalla società [[Genoa]], a cui serviva un attacante di peso per il suo ritorno in [[Serie A]]. Conquista la tifoseria durante la partita di campionato contro l'[[Udinese]], che in quel periodo era telecomandata dall'[[Argentina]] dal neo allenatore e calciatore [[Nestor Sensini]].
[[File:Borriello_storpio.jpg|thumb|left|200 × 267 pixel|Borriello nella sua tipica camminata da storpio]]
Nell'estate 2007 decise di andare in vacanza sulle spiagge genovesi, per sdrammatizzare il suo ennesimo taglio dalla squadra [[A.C. Milan]]. Qui, mentre partecipa a un torneo di calcetto nel suo villaggio turistico nel quale si dimostrerà essere capocannoniere con 3 gol, viene notato dalla società [[Genoa]], a cui serviva un'attacante di peso per il suo ritorno in [[Serie A]] dopo la retrocessione del 100 A.C. Dopo qualche breve incontro ai migliori ristornanti di pesce a [[Genova]], Marco viene tesserato, anche se però non entra subito nel cuore dei tifosi, visto che alla prima partita lo attenteranno nei pressi dello [[Stadio Marassi]] per il suo passato con la maglia della [[U.C. Sampdoria]]. Conquisterà la tifoseria durante la partita di campionato contro l'[[Udinese]], che in quel periodo era telecomandata dall'[[Argentina]] dal neo allenatore e calciatore [[Nestor Sensini]], che fece perdere la sua squadra di ben 3 gol a 2. I gol per l'[[Udinese]] li segnò tramite controller analogico tutti e due [[Antonio Di Natale]], mentre per il [[Genoa]] la vittoria la portò una tripletta di Borriello su azioni di fortuna. Il [[25 dicembre]], festeggià le 100 presenza in [[Serie A]], giocando contro la rappresentativa di [[Gesù Cristo]] allenata da [[Germano Mosconi]]. La partità finì 1-1, grazie a un gol e autogol dello stesso Marco. Agli inizi di gennaio del 2008, Marco compie un miracolo con una sua doppietta. Infatti sconfigge dopo un secolo col [[Genoa]], la formazione stellare della [[S.S. Lazio]] allenata da [[Delio Rossi]]. In questa partita difficilissima, Marco sudando sette camicie, riuscirà nell'impresa di segnargli una doppietta, e vncere il titolo di migliore in campo battendo il fenomenale [[Paolo di Canio]]. Nelle sue partite, grazie ai suoi gol di fortuna, fa una stagione splendida, dove in ogni partita risulta oltre a essere decisivo, anche uno dei migliori in campo. Queste grandi prestazioni, che lo piazzeranno al terzo posto di capocannoniere dopo [[Alessandro Del Piero]] e [[David Trezeguet]] che si erano comprati il titolo, gli consentiranno la chiamata in [[Nazionale]] da parte di [[Roberto Donadoni]], che vede in lui uno scarto degno della tribuna.


== Ritorno al A.C. Milan ==
== Ritorno al A.C. Milan ==


[[File:Borriello_pesto.jpg|thumb|right|220 ×220 pixel|Borriello pestato a sangue da [[Carlo Ancelotti]] dopo aver sbagliato un rigore]]
[[File:Borriello_pesto.jpg|thumb|right|220 ×220 pixel|Borriello pestato a sangue da [[Carlo Ancelotti]] dopo aver sbagliato un rigore]]
Vedendo gli ottimi risultati da parte di Borriello a [[Genova]], [[Silvio Berlusconi]] decide di riprenderselo all'[[A.C. Milan]], vedendo oramai un giocatore maturo per la maglia rossonera. Per riprenderselo, dovrà pagare tutti i soldi che avrà dalla cessione di [[Kakà]] al [[Real Madrid]] (60 MLN di Euro) (Berlusconi infatti non accettò l'offerta molto più bassa (120 MLN di Euro) del [[Manchester City]] del mercato invernale) più la cessione di tutto il settore giovanile rossonero. A [[Milano]] però già tutto ricomincia storto, tanto che in estate Marco si spappola il menisco durante un contrasto in una delle partitelle organizzate da [[Carlo Ancelotti]]. Ritorna in campo in tempo per giocare contro la sua ex squadra, il [[Genoa]], che gli costerà all'[[A.C. Milan]] l'amara sconfitta di 2-0 con tutto che giocavano [[Ronaldinho]] ed il fortissimo [[Huntelar]]. Ritorna al gol durante una competizone di [[Coppa Uefa]] contro la selezioni di pastori di [[Zurigo]]. La rottura del femore per una caduta dalle scale, lo costringerà a fermarsi per tutto il 2009 e oltre.
Vedendo gli ottimi risultati da parte di Borriello a [[Genova]], [[Silvio Berlusconi]] decide di riprenderselo all'[[A.C. Milan]], vedendo oramai un giocatore maturo per la maglia rossonera. A [[Milano]] però già tutto ricomincia storto, tanto che in estate Marco si spappola il menisco durante un contrasto in una delle partitelle organizzate da [[Carlo Ancelotti]]. Ritorna in campo in tempo per giocare contro la sua ex squadra, il [[Genoa]], che costerà all'[[A.C. Milan]] l'amara sconfitta 2-0. Ritorna al gol durante una competizone di [[Coppa Uefa]] contro la selezioni di pastori di [[Zurigo]]. La rottura del femore per una caduta dalle scale, lo costringerà a fermarsi per tutto il 2009 e oltre.


== A Roma ==
== A Roma ==


Visto che Totti si era rotto il quinto menisco del cervello (per la terza volta) i romanisti decisero di comprare il primo barbone che passava davanti a Trigoria e (per fortuna dello storpio) il primo che passò di lì fu proprio il grande cuoco per maiali. Accortisi che aveva delle banane al posto dei piedi, fu messo a cucinare per Adriano; e questo spiega anche il grande "dimagrimento" di quest'ultimo. Ritenuto un giocatore veramente scarso, Marco fu girato alla Juve giusto in tempo per la [[Befana]].
Visto che Totti si era rotto il quinto menisco del cervello (per la terza volta) i romanisti decisero di comprare il primo barbone che passava davanti a Trigoria ed il primo che passò di lì fu proprio il grande cuoco per maiali. Accortisi che aveva delle banane al posto dei piedi, fu messo a cucinare per Adriano; e questo spiega anche il grande "dimagrimento" di quest'ultimo. Ritenuto un giocatore veramente scarso, Marco fu girato alla Juve giusto in tempo per la [[Befana]].


== La breve esperienza juventina ==
== La breve esperienza juventina ==


A gennaio si trasferisce alla [[Juventus]] per uno sbaglio di Agnelli che voleva De Rossi ma dato che era ubriaco cercando di dire voglio il mio De rossi Bello disse SBBBorrielli. Così iniziò l'avventura di Borriello. Cinque mesi dopo il trasferimento, Borriello entrò in campo (si fa pêr dire perche si e infortunato prima ancora di togliersi la casacca) e restandoci per i tre secondi necessari per vincere uno scudetto rubato. Alla fine tornò a Roma, dove venne messo fuori rosa da un bambino di 10 anni acquistato all'ultimo momento.
A gennaio si trasferisce alla [[Juventus]] per uno sbaglio di Agnelli che voleva De Rossi ma dato che era ubriaco cercando di dire voglio il mio De rossi Bello disse Borriello. Così iniziò l'avventura di Borriello. Cinque mesi dopo il trasferimento entrò in campo restandoci per i tre secondi necessari per vincere uno scudetto rubato.


== Nazionale ==
== Nazionale ==


[[File:Marco_borriello_nazionale.jpg|thumb|right|400 ×400 pixel|Borriello viene lasciato come sempre negli spogliatoi durante una partita della Nazionale]]
[[File:Marco_borriello_nazionale.jpg|thumb|right|400 ×400 pixel|Borriello viene lasciato come sempre negli spogliatoi durante una partita della Nazionale]]
Ha iniziato a giocare in Nazionale con la maglia dell'[[Under 21]] allenata da [[Claudio Gentile]], e dove in quel periodo giocavano giovani talenti come [[Sebastian Giovinco]] e [[Giuseppe Rossi]]. A febbraio del 2008, esordisce nella Nazionale allenata da [[Roberto Donadoni]], che contro il [[Portogallo]] lo fece subentrare a un ubriaco [[Luca Toni]] per colpa delle troppe birre bevute in [[Germania]]. Giocherà anche contro la [[Spagna]] di [[Fernando Torres]], con il quale cercherà il duello per il titolo di migliore attaccante della partita, perdendo vergognosamente. Nel maggio del 2008 viene inserito nella lista dei convocati per gli [[Europei]] del 2008 da [[Roberto Donadoni]], che non gli concederà neanche un minuto di gioco (meritatamente, tra l'altro...). Da quel momento in poi viene completamente ignorato, prima da [[Marcello Lippi]] al suo bis per distruggere la [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] e favorire la Spagna, poi da [[Cesare Prandelli]], che preferisce non convocare nessuna prima punta ad eccezione di un negro a caso per non sminuire l'attaccante napoletano. Deluso dalle mancate convocazioni, Marco si rassegna a farsi un'acconciatura alla [[merda|moda]] e a cercare di prendersi [[Belen Rodriguez|Belen]] per un'altra notte (cosa che non riuscì visto che trovò la showgirl nel letto con [[Fabrizio Corona]] e [[Stefano De Martino]] impegnata in un orgia).
Ha iniziato a giocare in Nazionale con la maglia dell'[[Under 21]] allenata da [[Claudio Gentile]], e dove in quel periodo giocavano giovani talenti come [[Sebastian Giovinco]] e [[Giuseppe Rossi]]. A febbraio del 2008, esordisce nella Nazionale allenata da [[Roberto Donadoni]], che contro il [[Portogallo]] lo fece subentrare ad un ubriaco [[Luca Toni]] per colpa delle troppe birre bevute in [[Germania]]. Giocherà anche contro la [[Spagna]] di [[Fernando Torres]], con il quale cercherà il duello per il titolo di migliore attaccante della partita, perdendo vergognosamente. Nel maggio del 2008 viene inserito nella lista dei convocati per gli [[Europei]] del 2008 da [[Roberto Donadoni]], che non gli concederà neanche un minuto di gioco.


== Trofei ==
== Trofei ==

Versione delle 16:01, 22 dic 2013

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L'unico motivo per portare in squadra Borrielo era la possibilità dei calciatori di farsi Belen nel ritiro.
« L'erba di San Siro sotto i tacchetti, il boato dei tifosi quando scendi in campo, il gol, la maglia sudata.  »
(Marco Borriello sul desiderio di giocare almeno una partita con la maglia dell'A.C. Milan)
« Scusi cerco un Suv Q7 col tetto apribile... »
(Marco Borriello chiede se c'è in concessonaria un'auto adatta alle sue caratteristiche)

Marco borriello è un calciatore, attualmente gioca presso l'A.S. Roma, dove vive di deliri sperando di vincere qualche trofeo che non sia la Coppa del nonno.

Carriera e cenni tecnici

Borriello, storpio dalla nascita, per i suoi movimenti ingombranti e sgraziati viene considerato un mancino naturale, mentre codesta cosa è solo un'idea che un tifoso si fa vedendolo giocare per la prima volta.

Marco Borriello durante un gesto tecnicamente scarso per controllare la palla con la maglia del Genoa

Infatti il povero Marco, costretto a camminare a V, tocca la palla in un modo particolare considerato dai giornalisti movimenti aggraziati e naturali[citazione necessaria]. Più veloce di un ramarro, ma più lento di un cane, Borriello in campo non ama driblare gli avversari preferendo la sua speciale tecnica: grazie ai suoi movimenti statici e per niente dinamici, comincerà a falciare con la sua grossa statura gli avversari di frontale, come se fosse uno schiaccia sassi, mietendo spesso come ultima vittima anche il portiere, che gli aprirà la strada al gol.

Cresciuto a Napoli, cominciò a giocare in parrocchia presso una squadra gestita da Giorgio Chinaglia e la Camorra. Marco per le sue deludenti prestazioni in campo costringerà il padre a fuggire per la vergogna, facendo scorrere in città la voce di essere morto per mezzo della malavita. Tutt'ora vive alle Bahamas.

File:Squadra milan.jpg
I compagni di squadra Kakà e Christian Brocchi danno l'addio con la maglia dell'A.C. Milan a Borriello

Marco calcisticamente cresce nel Milan, dove viene scoperto da Silvio Berlusconi durante una delle tante gite scolaresche che lo vengono a trovare al Consiglio. Nel 1999, il presidente Silvio decide di tagliargli lo stipendio mandandolo a studiare in un riformatorio di Treviso, in modo da colmare l'ignoranza del prodigioso calciatore, che secondo il presidente non poteva convivere in squadra con intellettuali del calibro di Paolo Maldini e Massimo Ambrosini.

Borriello esulta dopo un autogol con la maglia dell'Empoli

Nel 2002 con un colpo di stato a Treviso da parte della Lega Nord comandata da Umberto Bossi, Marco viene catturato per poi essere riportato a Milano dagli stessi leghisti. Silvio Berlusconi lo tessera subito per la sua squadra, dove non trovando spazio, viene incaricato da Carlo Ancelotti di fare la guardia ai suoi maiali giù nello spogliatoio.
Per caso, mentre sta osservando una delle tante partite in tribuna, viene colpito da un pallone che casualmente finisce in rete e gli fanno siglare una tristissima prima rete tra i professionisti. Esordisce in Champions League sostituendo Shevchenko, che durante la partita era stato colpito casualmente da un meteorite in campo che gli aveva causato ustioni e fratture lungo tutto il suo corpo. Ritenuto responsabile dell'infortunio al compagno di squadra, Marco viene punito da Adriano Galliani a stare fino a giugno all'Empoli, che in quel periodo era allenata da un lunatico e psicopatico di nome Leonardo Da Vinci, che si divertiva a vivisezionare i giocatori della propria squadra nel mentre delle sue crisi psichiche.

File:Milan foto.jpg
Borriello rappresentato nella foto messa sulla lapide della squadra A.C. Milan

Tornato al A.C. Milan pochi mesi dopo senza alcuni pezzi del corpo, Adriano Galliani e Silvio Berlusconi sono indecisi se pensionarlo poiché è inutilizzabile in campo. Il lampo di genio viene però a Carlo Ancelotti, che decide di fare seguire a Marco un master a Reggio Calabria sul peperoncino di Soverato, che l'allenatore aveva intenzione di introdurre nell'alimentazione dei suoi maiali. Qui, tra lo stupore dei docenti della facoltà della Moiola Osella, Marco esce dal corso con il massimo dei voti e con un diploma che tutt'ora risiede nel gabinetto di Silvio Berlusconi. Silvio ed Adriano Galliani vedendo l'interessamento da parte di Marco nella buona forchetta, decidono di inviarlo a studiare i piatti di pesce a Genova, presso la U.C. Sampdoria. Qui diventa amico di Antonio Cassano, con cui impara a degustare i piatti a base di pesce. Rimane a Genova fino a gennaio, poiché Ancelotti per l'alimentazione dei maiali opta per una dieta vegetariana a base di radicchio. Marco quindi ritorna a Treviso, patria di codesta verdura, ad apprendere più ricette possibili a base di radicchio. Per il grande impegno, Berlusconi lo riprende a Milano, e gli fa firmare un contratto non fasullo per l'A.C. Milan, conquistando anche la fiducia del cuoco della squadra.

In questa foto sono rappresentati gli anabulizzanti di Borriello scovati dall'antidoping

Durante la partità Milan - Roma, Marco viene pizzicato a farsi una canna a base di erba cipollina olandese, insieme a Clerence Seedorf. Nonostante la sua allora fidanzata, Belen Rodriguez, dica che Borriello era stato trovato positivo per colpa della sua crema vaginale, viene punito solo Marco, poiché Seedorf fu più furbo e lasciò cadere la carta nel cesso di San Siro. L'arbitro Pierluigi Collina, diventato poco tempo prima Giudice Intergalattico succedendo a Santi Licheri, condanna Marco a seguire ogni domenica, per l'eternità, la Messa del Papa al Vaticano postandosi in prima fila e applaudendo a qualunque minchiata che il vecchio dica. In più Silvio Berlusconi, vittima di uno dei suoi tanti deliri, decise di licenziare in tronco il povero Marco, che solo pochi mesi prima era stato assunto con tanto entusiasmo.

Al Genoa

Nell'estate 2007 decise di andare in vacanza sulle spiagge genovesi, per sdrammatizzare il suo ennesimo taglio dalla squadra A.C. Milan. Qui, mentre partecipa a un torneo di calcetto nel suo villaggio turistico nel quale si dimostrerà essere capocannoniere con 3 gol, viene notato dalla società Genoa, a cui serviva un attacante di peso per il suo ritorno in Serie A. Conquista la tifoseria durante la partita di campionato contro l'Udinese, che in quel periodo era telecomandata dall'Argentina dal neo allenatore e calciatore Nestor Sensini.

Ritorno al A.C. Milan

Borriello pestato a sangue da Carlo Ancelotti dopo aver sbagliato un rigore

Vedendo gli ottimi risultati da parte di Borriello a Genova, Silvio Berlusconi decide di riprenderselo all'A.C. Milan, vedendo oramai un giocatore maturo per la maglia rossonera. A Milano però già tutto ricomincia storto, tanto che in estate Marco si spappola il menisco durante un contrasto in una delle partitelle organizzate da Carlo Ancelotti. Ritorna in campo in tempo per giocare contro la sua ex squadra, il Genoa, che costerà all'A.C. Milan l'amara sconfitta 2-0. Ritorna al gol durante una competizone di Coppa Uefa contro la selezioni di pastori di Zurigo. La rottura del femore per una caduta dalle scale, lo costringerà a fermarsi per tutto il 2009 e oltre.

A Roma

Visto che Totti si era rotto il quinto menisco del cervello (per la terza volta) i romanisti decisero di comprare il primo barbone che passava davanti a Trigoria ed il primo che passò di lì fu proprio il grande cuoco per maiali. Accortisi che aveva delle banane al posto dei piedi, fu messo a cucinare per Adriano; e questo spiega anche il grande "dimagrimento" di quest'ultimo. Ritenuto un giocatore veramente scarso, Marco fu girato alla Juve giusto in tempo per la Befana.

La breve esperienza juventina

A gennaio si trasferisce alla Juventus per uno sbaglio di Agnelli che voleva De Rossi ma dato che era ubriaco cercando di dire voglio il mio De rossi Bello disse Borriello. Così iniziò l'avventura di Borriello. Cinque mesi dopo il trasferimento entrò in campo restandoci per i tre secondi necessari per vincere uno scudetto rubato.

Nazionale

Borriello viene lasciato come sempre negli spogliatoi durante una partita della Nazionale

Ha iniziato a giocare in Nazionale con la maglia dell'Under 21 allenata da Claudio Gentile, e dove in quel periodo giocavano giovani talenti come Sebastian Giovinco e Giuseppe Rossi. A febbraio del 2008, esordisce nella Nazionale allenata da Roberto Donadoni, che contro il Portogallo lo fece subentrare ad un ubriaco Luca Toni per colpa delle troppe birre bevute in Germania. Giocherà anche contro la Spagna di Fernando Torres, con il quale cercherà il duello per il titolo di migliore attaccante della partita, perdendo vergognosamente. Nel maggio del 2008 viene inserito nella lista dei convocati per gli Europei del 2008 da Roberto Donadoni, che non gli concederà neanche un minuto di gioco.

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