ODDIOSANTO! COS'È QUESTO ORRORE?!

Per tua disgrazia sei capitato nella mia lettiera. Fuggi finché sei in tempo o perderai stesso, il tuo senno, la strada di casa e 50 euro dal portafogli. O più semplicememente diventerai come me.



« Welcome to the Jungle! »
(Guns N' Roses su sandbox di MisterDi)
« Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura... »
(Anche il sommo poeta[1] si perse qui e trovò ispirazione per il suo poema)
« Se ne sono andati tutti, signore... Squadra B tutti morti, signore... Anche Berry è morto... Era già ammalato in Vietnam, io non lo sapevo nemmeno, il cancro se l'è portato via... Io sono l'ultimo rimasto... »
(La mia sandbox non risparmia proprio nessuno)

Assassin's Creed Revelations

Trama

La domanda che è sorta spontanea a tutti è stata: perché fare un ennesimo giuoco su Ezio Auditore? La risposta è semplice: vista la nuova riforma delle pensioni, siccome Ezio non ha ancora maturato 40 anni di contributi, è necessario per lui fare l'Assassino fino alla tenera età di 127 anni. Dopo aver cacciato i Borgia da Roma, dall'Italia e dall'universo intero, non sapendo che cazzo di lavoro fare decide di fare una capatina a Masyaf, città del suo antenato Altaïr, dove ha sentito sembra esserci un grande bordello. Purtroppo per lui è in senso figurato; non solo non trova un pelo di figa neanche a pagarlo oro, ma trova pure la città invasa dai Templari. Gli effetti dell'età si fanno sentire, ed Ezio questa volta non riuscirà a fare una cosa semplicissima che da ragazzo gli riusciva sempre: sconfiggere un'intero esercito armato solo di una spada, una graffetta, la solita lama nascosta e un taglaiaunghie. Scappato alla sua esecuzione trova una porta luminosa che non cadrebbe neanche con una bomba atomica e, pensando che lì dietro sia custodito il più grande segreto di tutti i tempi, decide di aprirla. Dopo un amichevole confronto verbale con il capitano dei Templari, Oleandros, scopre che l'unico modo per aprire la porta è trovare 5 chiavi sbrillucicose, che, guarda caso, si trovano tutte a Costantinopoli.[2]

Ezio sbarca e[3] viene accolto da Yusuf, un altro onesto Assassino come lui, e scopre che pure a Costantinopoli ci sono i Templari[4]. Ma non sono Templari normali; questi vogliono semplicemente restaurare l'Impero Bizantino caduto 60 anni prima[5]. Dopo alcuni piccoli diverbi con i Templari[6] e dopo aver scoperto che la situazione politica di Costantinopoli è stabile quanto quella del Medio Oriente, Ezio, per combattere la minaccia Templare, decide di costituire una nuova cricca di rifiuti della società.

Determinato ad aprire la porta della biblioteca di Masyaf, capisce che l'unico modo per farlo è decrittare il diario dei Polo rubato ad Oleandros, anziché usarlo come carta igienica. Per questo si rivolge ad una donna dalla vasta cultura: Sofia Sartor. Nella sua biblioteca scopre l'ingresso per una cisterna sotterranea grande 30 volte Costantinopoli, stranamente sconosciuto a Sofia, ma non ad Ezio e ai Templari di tutta Europa. Dopo aver sterminato l'ennesima armata recupera la prima chiave di Masyaf.

Scoperto che sotto il Topkapi c'era

un'altra chiave di Masyaf (recuperata dai simpatici Templari), prova farsi amici i regnanti di Costantinopoli. Per questo penetra nel palazzo, picchia dei menestrelli[7], gli ruba le vesti, distrae le folle di due continenti, permettendo alla sua cricca di dialogare con dei sicari Templari, salva la vita al Principe Solimano[8], prende il re bello con l'asso, fa scopa, più primiera col settebello. Riuscito nell'impresa cosparge di cimici tutta l'Asia minore per intercettare il sospetto capo delle guardie e gran visir di culi imperiali, eunuco ad honorem, tal Tarik Barleti. Tutto inutile, perché quella sagoma di Solimano aveva già organizzato un rendez-vous a lume di candela con lui, Tarik e suo zio, quello figo/erede al trono/uomo più detestato di tutta la Turchia, un tempo noto come

Ahmet. E, siccome Solimano è proprio simpatico, Ezio dovrà entrare da una botola in cima ad una torre, nel posto più sorvegliato dell'Impero. Qui scopre che Tarik non rispetta Ahmet e riferisce a Solimano, il quale dispone di sorvegliare i giannizzeri e Tarik, che nel frattempo ha sposato Brook dopo che lei aveva fatto credere di essere morta in un incidente aereo... Ops, trama sbagliata.

Dopo aver recuperato un pacco per Sofia riceve in cambio una mappa con le posizioni di libri che, non si sa come, ma permettono di andare in luoghi sconosciuti. Quindi Ezio si introduce nella Torre di Galata, che non ha guardie, ma muri ed impalcature che crollano giusto nel momento in cui è più utile al giocatore. E recupera un'altra chiave.

A questo punto, dopo un pedinamento di soli 8000 km, scopre che Tarik è dedito ad intrallazzi con un certo Manuele Paleologo, accompagnato dallo storpio di Pulp Fiction, che vuole importare armi a

Costantinopoli[9]. Pur di vederle il buon socialista Ezio sfrutta la rabbia dei poveri, scatena una rivolta entra nell'arsenale e scopre che il Paleologo è l'erede dell'impero Bizantino vuole tornare al potere[10] e ha un'armata pronta a guerreggiare contro gli ottomani. Quindi mostra a Sofia il libro recuperato, la aiuta ancora e trova l'ennesima chiave nel Foro del Bue.

Solimano decide di mettere in castigo Tarik, ma non vuole sporcarsi le mani; percui manda Ezio, che, comprato un costume da Giannizzero al Piccol con zero euro subentra nella loro caserma, sculaccia Tarik, ma con troppa forza e lo uccide. Ma negli ultimi istanti di vita questi gli rivela che stava tentando di fermare il Paleologo, facendo il doppio gioco[11]. E recupera un'altra chiave, ma per farlo deve andare nel palazzo di Nettuno dei Cavalieri dello Zodiaco.

Ezio quindi, dopo aver scatenato un incendio al porto che neanche Chicago, parte per la Cappadoccia che è piena di templari e, tra un frizzo e un lazzo, sconfigge l'armata del Paleologo, lo uccide, recupera l'ultima chiave (quella degli amici Templari), ma scopre che anche Ahmet è un templare e che vuole le chiavi di Masyaf per poter far partecipare tutto il mondo al Grande Fratello.

Ezio torna a Costantinye, da Sofia, ma non la trova. Trova invece in un pacco regalo il cadavere del compagno di merende Yusuf, e un messaggio[12].

Dopo l'ennesimo comizio di Ezio ai danni dei Templariil nostro buon operaio salva Sofia, le rivela tutto, ma lei lo accetta (dopotutto è sempre fiction) ed arriva al confronto diretto con Ahmet[13], lo uccide e viene preso a pesci in faccia da Selim, unico erede al trono rimasto.

Ezio va quindi a Masyaf per aprire la porta e viene colto da allucinazioni ed epilessia: vede gli ultimi spiccioli di vita di Altair e capisce che tutto quello che ha fatto in vita non è servito praticamente a un cazzo, lui è solo un tramite, grazie ad un fantasma di Desmond, forse frutto di tutto quello che si è fumato tra Turchia e Terra Santa.

E qui il livello di sega mentale raggiunge vette spaventose. Desmond incontra Giove in un giunto temporale che gli dice che loro, quelli "venuti prima", hanno tentato di salvare il mondo costruendo cripte dove escogitare nuovi modi per salvarlo, e di aver posto tutto il sapere in un unico luogo, che guarda caso si trova a New York, in un palazzo fatto di uno strano materiale e a cui guardia ci sono due subcreature... Cazz... ho sbagliato ancora, ma almeno si capisce che alla Ubisoft passano intere giornate a stravolgersi la mente per stravolgerci la mente. Ad ogni modo nessuna soluzione funzionò ed il mondo[14] finì grazie ad un attacco di diarrea globale. Desmond si risveglia dal coma [15] e riferisce il tutto agli Assassini.

Tutto questo al modico prezzo di 60 euri, che il giocatore avrebbe preferito spendere in erba per partorire queste fantasie da solo[16].

  1. ^ che non è Germano Mosconi come i più potrebbero pensare
  2. ^ Che culo, eh?
  3. ^ dopo aver parlato, come al solito, con regnanti di mezzo mondo senza capire chi ha di fronte
  4. ^ e che palle!
  5. ^ un po' come se gli Alto-atesini volessero annettersi all'Impero Austro-ungarico
  6. ^ che questa volta non hanno il culo parato dalla polizia come al solito, anzi...
  7. ^ evviva!
  8. ^ con un mandolino. E poi dicono che la musica non fa male
  9. ^ cosa moralmente inaccettabile a differenza dell'omicidio
  10. ^ perché nel gioco non c'erano già abbastanza seghe mentali
  11. ^ EPIC WIN!
  12. ^ siccome non avevano più puntine e non volevano rovinare il muro hanno usato la schiena di Yusuf e un pugnale
  13. ^ quello che vale un milione di punti
  14. ^ che ai tempi di Adamo ed Eva aveva tecnologie 500 anni avanti a noi. Normale
  15. ^ e poi non dite che non assomiglia a Beautiful
  16. ^ e nulla ci vieta di pensare che non siano stati spesi da Ubisoft, prima, durante e dopo la programmazione del gioco

Assassin's Creed 3

« Ronotakaké, Rottonokané, Rottoinkoulaué... Come cazzo si dice?! »
(Achille Davenport presenta i nuovi personaggi)
« Sto scrivendo un trattato sui vantaggi delle donne mature come amanti »
« Eh?Cosa?! »
(Desmond e i suoi simpatici amici esprimono un giudizio estetico sulla trama)
« Per quel che vale, mi dispiace »
(Sceneggiatore sulla suddetta trama)
« Anche a me »
(Risposta del gioctore)


Credo Assassino 3I (III per gli amici) non è l'ultimo capitolo della saga mentale videoludica più famosa del 2012.Anzi è pure difficile definirlo un videogioco, come è difficile definire questo un articolo. Probabilmente l'autore era sotto effetto di allucinogeni per scrivere qualcosa di decente. Non che tu lo meriti. Ed io sono solo testo, quindi non prendertela con me.

Trama

 
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

Ottobre 2012. È una giornata uggiosa e il piccolo Desmond non ha niente da fare. Per questo si crea degli amici immaginari (un felice, tenero ed allegro gruppo di Assassini, ma non di professione, che quindi non ci guadagnano niente se non la soddisfazione), ma anche dei nemici immaginari (dei simpatici buontemponi con l'hobby del cucito e della conquista del mondo) e si inventa un cataclisma immaginario, per farli giocare tutti assieme. Si immagina che la Ubisoft vi abbia creato una famosa serie di videogiochi venduta in tutto il mondo e di aver già giocato tutti i precedenti capitoli. Ah, la fantasia...

Allora, dove eravamo rimasti? Ah, sì, Desmond si risveglia dal trip a base di fantasmi digitali e kebab e trova il tempio. Orbene Desmond vi entra assieme a tutto il fantabosco. Dento c'è una specie di plexiglass gigante, che basterebbero un trapano ed un martello per aprirlo, e invece no: in questo caso bisogna trovare 4 cubi di Rubik da infilare nelle apposite fessure come in un famoso gioco per neonati. Prova ad avvicinarsi alla porta ma viene colto da allucinazioni ed epilessia. Questo è l'inizio del gioco.[1]


Sequenza 1: Love Boat

Dunque Desmond inizia un nuovo fantasmagorico trip. Ora tutti i giocatori con il pad in mano e che da mesi avevano sintomi del tipo: visioni fantascientifiche/oniriche, ipersensibiltà e stato di allerta permanente, deliri plurilinguistici, eiaculazioni precoci multiple e salivazione irrefrenabile o azzerata[2] non aspettavano altro di poter giocare nei panni di un pellerossa armato fino ai denti che scala gli alberi, scuoia animali coi denti e comanda navi. Ubisoft conosce bene i giocatori, ma soprattutto li ama alla follia. Proprio per questo, per quasi 4 ore di gioco dovrete giocare con un altro personaggio che non sa o non può fare nessuna di queste cose.

Siamo a teatro. Non si sa quale sia lo spettacolo (probabilmente uno show del Bagaglino) fatto sta che il personaggio proverà l'irrefrenabile impulso di alzarsi e andare ad assassinare il regista. Si arrampica lungo tutte le gallerie del teatro ma ovviamente nessuno potrà notare un uomo con vesti sfarzose che si arrampica per tutto un teatro. Questo perché il pubblico è intento a copulare come un branco di mandrilli, (ed anche gli attori in scena se è per questo, - il che accresce il sospetto che si tratti veramente di un varietà del Bagaglino -). Dopo aver scassinato porte e rovinato scenografie, il nostro eroe finalmente potrà esprimere le sue rimostranze al regista, prendersi il suo ciondolo come ricordo e uscire dal teatro con tanto di carrozza fuori ad aspettarlo. E se il Marchese Del Grillo ci ha insegnato una cosa è che lui è lui e voi non siete un cazzo.

Haytham (così si chiama), esce per fare la spesa. Essendo un nobile prende esclusivamente prodotti d'importazione: per questo si imbarca per mare alla volta delle colonie in America (è vero che il viaggio dura dei mesi ma volete mettere andare in giro per Londra con le Snickers?). Per sua sfortuna al posto della lista della spesa prende un foglio con cinque nomi (probabilmente una nota della moglie per non dover tenere a mente il nome degli amanti). Dopo aver represso vari ammutinamenti nel sangue e aver distrutto intere flotte, tra un frizzo e un lazzo tipici della gente di mare, il buon Haytham va alla ricerca di quelle cinque persone per farsi indicare i negozi più in d'America.

Sequenza 2: gli amici del bar dello Sport

Arriva a Boston dove viene accolto da uno di loro, Charles Lee, e fa un po' di spese (giusto un po' di armi e bombe a mano per fare amicizia con la gente del luogo nel modo migliore), ma non basta: lui vuole trovare l'outlet più esclusivo della East Coast, Il Tempio dove per entrare servono proprio il suo ciondolo abbagliante e la compagnia di cinque feudatari bianchi. Il cortese ed onesto Lee gli offre un caffè in un bar leggerissimamente maschilista: qui infatti le donne hanno la stessa dignità di una cassapanca. Trovano al bancone il geometra William Johnson (altro nome della lista) che legge la Gazzetta e parla dell'inflazione, delle mezze stagioni e del governo ladro che fa piovere (già allora presieduto da Giulio Andreotti, al settimo mandato). Con la promessa di un blocchetto di buoni sconto Haytham si adopera per aiutare alcune persone, che sono anche altri nomi della lista, alimentando nel giocatore la falsa speranza di un breve conclusione della sua storia per passare a quel figo di un indiano. Quindi sconfigge l'intera malavita di Boston, salva un uomo dalla tortura e uccide qualche fantastiliardo di soldati inglesi ben addestrati. Una normale giornata di lavoro, insomma.

Viene a sapere che un certo Silas produce capi firmati e come ogni buon imprenditore assume esclusivamente personale regolare e ben stipendiato iscritto ai migliori sindacati. I sindacalisti però lo informano che nelle fabbriche mancano i boccioni con l'acqua frizzante. Haytham avvicina alcune guardie del palazzo di Silas e gli appoggia una mano sulla spalla con fare amichevole. Purtroppo sbaglia braccio e per sbaglio le sgozza come dei vitellini. Già che c'è si prova il loro abito per vedere come gli sta e si reca nell'ufficio di Silas. Inizia così ad intavolare una trattativa alla fine della quale poggia una mano sulla spalla di Silas, ma sbaglia anche stavolta braccio e lo uccide. I dipendenti corrono fuori in preda ad un delirio da capodanno, sparando in aria e urlando "Libertà!", mentre lui cerca i sindacalisti per comunicargli la lieta novella.


Sequenza 3: Ma che cazzo?!

Passa qualche mese e ad Haytham si scuce un bottone della giacca. Così manda 500 pattuglie in giro per il Nord America con l'intento di trovare l'unico ex dipendente di Silas in grado di riattaccarglielo. Trovatolo e saputo che è una donna, quindi molto più brava di un uomo quando si tratta di cucire, stirare, far da mangiare (insomma in tutte quelle cose da donne) Haytham la insegue nella neve alta tre metri ma solo per provare i nuovi moon boot. Viene però attaccato da un branco di lupetti con tanto di fazzolettone, ma, come è giusto che sia, ne fa strage e raggiunge la sarta.

Essendo un gentiluomo la porta a bere in un bar e le ordina di stare zitta e stirargli i calzini. Entrano, lui starnutisce e viene giustamente attaccato da tutte le giubbe rosse che passavano di lì. A questo punto lei lo informa che Edward Braddock, bulldog inglese, sta preparando un attacco alle loro terre, nel quale rischiano di essere coinvolti centinaia di poveri mocassini. L'unica soluzione è parlare con Braddock affinché conceda la grazia ai mocassini. Intanto per ingannare il tempo si rolla due cannoni insieme alle giubbe rosse che, gli dicono dove può trovare Braddock.

Haytham prepara il discorso da fare a Braddock e lo fa in tempi brevi (solo cinque mesi). Nel frattempo Kaniehti:io, la sarta, detta anche Zio [3], ha radunato tutti i sindacati del settore calzaturiero. Dopo un dialogo coi soldati inglesi Haytham raggiunge Braddock, non prima di aver indossato la divisa delle giubbe rosse che lui tanto ama (la divisa, non le giubbe rosse). Braddock urla "Guarda un elefante!" e scappa. Haytham lo insegue assieme all'elefante e gli fa il suo discorso. Però, come nei migliori talk show, interviene Washington che non è d'accordo col programma di riduzione dei salari, ma interviene anche Kaniehti:io che esclama "Lei non sa chi sono io!". Mentre i due discutono minacciando querele e ricorsi in Cassazione, Haytham parla con Braddock. Purtroppo la sua mania di mettere mani sulle spalle gli si ritorce di nuovo contro e Braddock muore.

Haytham scopre che lì vicino si trova Il Tempio e cerca di entrarvi. Purtroppo il suo ciondolo è scaduto, per questo non potrà accedere all'outlet. Per tirarlo su i suoi amici gli organizzano un festicciola e Haytham coglie l'occasione per far entare l'apprendista Charles Lee nei Templari. Sorpresa! Ebbene sì, la Ubisoft, non paga di avervi fatto spendere per il 4° anno di fila 70 euri e di avervi fatto giocare con un altro personaggio per 4/5 ore vi premia con questa bellissima chicca. Grazie mille!

 
 

Sequenza 4: Rakkattonné... Rodenakkakà... Radenocche... Ah, lasciamo perdere...

Gameplay

Multiplayer

Curiosità

(ah)iPiroso

« Amò che j'hai dato da magnà ar pupo, straparla »
(Dissertazione sopra li massimi sistemi)
« Dai, film povno! »
(Fulvia Abbacchio lancia un video di cronaca)
« Una splendida persona »
(Jingle Machine su Totò Riina)
« 30 di bocca, 50 a scopare »
(Lo slogan del programma)


(ah)iPiroso è stata una famosa casa di tolleranza, in attività tra il 2010 e il 2012. Poi qualcuno si è ricordato della Legge Merlin condannandola alla chiusura e costringendo i numerosi clienti a cambiare zona.

Cenni storici

Questo orribile mutante da palinsesto TV nasce dall'idea del noto dietologo e psichiatra Tony Pirosi[4] che, mentre stava prendendo la specializzazione in psichiatria, si interessò a due casi singolari: il primo era un intellettuale fasciocomunista con uno spaventoso alter ego femminile con tendenze idrofobe e manie di protagonismo, il secondo era un anziano malato di Alzehimer all'ultimo stadio convinto di essere stato un famoso tennista che ha intervistato Fidel Castro. Erano due casi talmente eclatanti e disperati che era un peccato che solo lui potesse godere di cotanta devianza mentale, e pensò così di rendere partecipe il pubblico da casa.

Cercò di piazzarsi in tutti i network dell'universo, poi vide che Tronchetti Provera era distratto; si fece furbo e gli mise sotto il naso un contratto con la sua stessa firma, dicendo che probabilmete non si ricordava dell'avvenimento e che forse avrebbe davvero avuto bisogno di uno specialista, magari uno psichiatra: fu così che il nostro psicodietologo riuscì ad ottenere un contratto a vita e oltre con La 7, Mtv, Tv Raul Casadei e gli amici del liscio, Televendo, Teleraccomando e Radio Maria col nome di DJ CristoSoundAllNight. Non fu facile però, perché Tronchetti Provera non volle mettere in cantiere il progetto finché non fosse stato sicuro che quell'aborto televisivo era effettivamente stato approvato da lui.

Tony dovette quindi fare molta gavetta, e anche qualche piatto di porcellana. Fu piazzato nella versione di La7 de La sai l'ultima?: il Tg La7. Purtoppo per lui il campione in carica era Giulio Piudiduevette, grazie alla famosa barzelletta su Bin Laden che gli fruttò 90000 voti, 2 seggi in parlamento, 92 minuti di applausi e bacio accademico della valletta Fulvia. Il buon Tony rassegnò le dimissioni per sospetti brogli nelle votazioni (sembra che un misterioso personaggio di media statura con una bandana avesse comprato 10000 telefoni per il televoto) e si ripresentò dal presidente con il suo programma, ma Tronketts disse che al momento i soldi dell'azienda servivano a finanziare le nuove comiche di Gad Lerner e Giuliano Ferrara, un paio di programmi di cucina[5] e quiz telefonici di Wanna Marchi.

Ma il nostro eroe non è un tipo che si arrende facilmente: mise in piedi una redazione e la mandò a prostituirsi sulla tangenziale, tornò con i soldi guadagnati dal capo supremo, che anche questa volta gli negò la gioia di mandare in onda il suo fantastico delirio televisivo, perché l'Arno era straripato e gli studi di Milano e di Roma erano allagati. Per disperazione Tony, anziché suicidarsi, creò un nuovo programma dove avrebbe parlato per 2 ore a settimana con i suoi amici del Circolo Bocciofilo di Como: l'idea piacque al Tronchetti della felicità, perché gli permetteva di abbassare l'età degli spettatori (dai 120 agli 80 anni) e nacque così Niente di personale

Tony sentiva la fiducia del Tronchetto, come Ranieri sentiva la fiducia dell'Inter nella passata stagione, e decise di calare l'asso. Fortunatamente per lui il presidente si fidava anche delle sue terapie mediche: gli prescrisse 20 grammi di gangia al giorno come antidepressivi e dopo due settimane di terapia si presentò col progetto, accompagnato dalla redazione tutta[6] e, dopo sei giorni di estenuanti trattative, uscirono i due mano nella mano e fumando una sigaretta e Tony disse: «È fatta. Se è un maschio lo chiamiamo Evaristo, se è femmina Luigia», al che la sua redazione «Sì, ma il programma?» «Oh cazzo!». Dopo 9 mesi e un parto gemellare podalico, Pirosi poté tornare al lavoro e nacque così quel lussureggiante prato di cazzate che è oggi (ah)iPiroso.

All'inizio fu inserito all'interno di Omnibus, ma si capì fin da subito che le psicopatologie degli ospiti poco avevano a che fare con il resto del contenitore. Fu reso quindi indipendente e fu messo in una delle fasce orarie con più ascolti: le 10 del mattino. Siccome i piani di La 7 erano ben altri, l'emittente riempì il palinsesto mattuttino di qualcosa che non era minimamente presente nel resto della loro programmazione: dibattiti politici e/o economici e programmi di culinaria. La trasmissione soffrì di questo traino poco esaltante e fu deciso di metterla ad un orario che le era più congeniale: le 2 di notte (a volte l'1, a volte l 3), vale a dire tra il notiziario della notte e i film porno. Ed è lì che abita tutt'ora.

Attrazioni

Tonia

È la maitresse di Villar Pirosa. i suoi compiti sono l'amministrazione dello stabile, della contabilità, distribuzione di preservativi e insulti ai vari avventori

Fulvia

Adriana

Fantasista. Possiede trenta intere camere piene di ameni strumenti. Ama vestirsi da tennista e sculacciare i clienti di dritto e di rovescio

La Jingle Machine

« Chi c'è alla Jingle Machine? »
(Antonello Piroso su Nessuno)


Nata dall'unione tra Doretta e uno spammone di IRC, dotata di una sofisticata IA, questa perfida macchina ha un solo scopo: sparare vagonate di cazzate. E non avrebbe potuto trovare posto migliore. Questa macchina senziente riesce ad inserirsi in tutti i discorsi degli ospiti e nei video, di qualunque entità essi siano, privandoli di qualsiasi senso logico e scatenando la terribile risata del conduttore.[7]

Scaletta della puntata

Come tutti gli show televisivi degni di questo nome anche (ah)iPiroso ha la sua bellissima scaletta, che comprende:

  • Sigla tratta dall'ultimo video di Checco Zalone o della Sora Cesira
  • Saluti di rito e di Tony
  • Delirio generale (solitamente innescato da Adriano Panatta)
  • Presentazione degli ospiti e insulti ad Adriano Panatta
  • Intervento fuori luogo di Fulvio Abbate
  • Insulti a Fulvio Abbate
  • Intervento fuori luogo della Jingle Machine
  • Richiesta del conduttore per sapere chi manovra la Jingle Machine[8]
  • Insulti al presunto manovratore
  • Piroso esclama «Bene» e può iniziare la puntata
  • Lettura di un giornale di quelli "aggratis"
  • Video inerente all'articolo da YouTube
    • Piroso si ricorda che non sono stati fatti i saluti come si deve
    • Saluti della Jingle Machine
    • Panatta chiede cosa piace agli Svedesi
    • L'ospite infisso risponde
    • Panatta ribatte con la vera risposta[9]
    • Risata di Panatta
    • Video cecoslovacco ma con sottotitoli in tedesco
    • Discorso serio del terzo ospite
    • Intervento fuori luogo della Jingle Machine (Estiqaatsi regna sovrano ed incotrastato)
    • Risata generale
    • Intervento fuoriluogo di Abbate
    • Insulti ad Abbate
    • Lancio del video del cane più intelligente del mondo universale
    • Insulti a Panatta
    • Insulti ad Abbate
    • Insulti al terzo ospite
    • Insulti a Piroso
    • Insulti a tua madre
    • Video di Lillo e Greg o de "Gli Sgommati"
    • Inquadratura delle scarpe di uno che passava di lì
    • Insulti ad Abbate
    • Lancio di una di quelle pubblicità che in Italia non fanno[10]
    • Discorso anticlericale di Abbate[11]
    • Video da YouTube[12]
    • Saluti finali
    • Film povno
    • Aperitivo al Bar delle Peripatetiche

    Santa Marta

    File:Bandiera di Venezia.png
    OCIO! CONTENUTO ALTAMENTE VENEZIANO!

    La visione prolungata del seguente articolo può indurvi a bruciare la vostra auto e sostituirla con una gondola, guidare un "Brube col vintisinque", parlare senza doppie, odiare Mestre, odiare Chioggia o essere gli unici a votare centrosinistra in un universo storicamente leghista.

     



    « Tant'è amara che poco è più la morte:/ ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,/ dirò de l'altre cose chi' v'ho scorte »
    (Dante descrive Santa Marta nella Divina Commedia)
    « Vienme a trovar se ti gà coragio! »
    (Furio lancia un nuovo slogan per Santa Marta)


    Santa Marta è il nome del più noto e rinomato quartiere residenziale di Venezia. Per i suoi servizi e le sue attrazioni è detto anche "Il posto in cui tutti vorrebbero vivere. Poi si svegliano dall'incubo".

    Il nome proviene da una canzone degli Ska-J che ne esalta la bellezza e al tempo stesso omaggia i residenti di questo ridente quartiere.


    Storia

    Un mercoledì delle ceneri del 1875 il patriarca di Venezia, per spargere le ceneri sul capo dei fedeli alla svelta, visto che doveva andare a vedere la Reyer che giocava, salì sul campanile di S.Marco. L'ignaro prelato ignorava la presenza di correnti ascensionali e di trovarsi in una città di mare, quindi soggetta ai venti. Successe che le ceneri furono sospinte verso sud-ovest, in zona Dorsoduro. Le ceneri si mischiarono coi liquami vari della zona e nacque quindi Santa Marta. Gli austriaci inizialmente pensarono di costruire lì la stazione ferroviaria ed iniziarono anche a farlo. Purtroppo gli austriaci, a differenza dei tedeschi, sono notoriamente dei fancazzisti e, oltretutto, non seppero apprezzare la bellezza palustre della zona: lasciarono i lavori a metà decisero di spostare il progetto altrove, dicendo:
    « Vabbè dai, lo useremo come deposito... »
    (Austrungarici che sperano di recuperare l'irrecuperabile.)

    Ma il gusto ferroviario non abbandonò quel luogo che fu scelto dalle FS come centro di smistamento per i ferrovieri. Si aggiunsero poi nell'ordine: navi, gru, vaporetti, auto, gru, autobus, filobus, gru, tram, metropolitana, gru, centri Nasa, capitaneria di porto, gru, gru, uffici, gru e facoltà universitarie. Gru l'ho già detto?

    Oggi, grazie a tutti questi servizi e strutture, che sono vicini alle case come Urano è vicino al Sole (almeno dal punto di vista dei suoi pigri abitanti), Santa Marta è uno dei quartieri più fiorenti e più belli di Venezia, tanto che continua a svuotarsi nonostante la città si stia lentamente svuotando.


    Popolazione

    Ed ora analizziamo la fauna che lo popola:


    • Colombi
    • Cani
     
    Tipico residente di Santa Marta.
    • Cani che ringhiano
    • Cani che dormono
    • Cani che pisciano in equilibrio sulle zampe anteriori
    • Gatti che d'estate miagolano esclusivamente tra l'una e le 4 del mattino
    • Stormi di non ben precisati uccelli che volano durante la bella stagione coprendo il cielo
    • Anatre siberiane che migrano d'estate e chissà come mai ogni volta che uno le vede sono sempre meno...
    • Merli
    • Insetti
    • Zanzare che superano di gran lunga il numero degli insetti
    • Pipistrelli che però non aiutano molto contro le zanzre
    • Anziani
    • Vedove
    • Vedove accompagnate da badanti
    • Badanti accompagnate da vedove
     
    Il vate che diede il nome a questo quartiere.
    • Bambini
    • Bambini coi cani
    • Bambini ormai troppo grandi per essere chiamati bambini ma col cervello da bambini
    • Bambine
    • Bambine col piavoletto
    • Mamme con bambini
    • Mamme con bambini e cani
    • Adolescenti
    • Truzzi che spesso coincidono con gli adolescenti
    • Bidelli
    • Universitari che presto diventeranno bidelli
    • Una nutrita minoranza di napoletani pizzaioli
    • Matti simpatici
    • Matti stronzi
    • Matti pericolosi
    • Tossici
    • Furio
    • MisterDi

    Attrazioni e folklore

     
    Il presidente del consiglio di quartiere.

    Essendo un quartiere di gente semplice in cui la vita scorre lenta Santa Marta è noto per la totale assenza di vita notturna (nonostante sia popolata da universitari e circondata da zone ricche di eventi e divertimenti), se si escludono i bambini che d'estate stanno fuori a giocare fino alle 2 di notte.


    Questo nonostante un quartiere ricco di bar, baretti, osterie, bàcaro, localini, pizze al taglio e pizza-kebab. Si calcola che in media vi siano 2 locali per abitante.

    E cosa si fa in questi locali? Si beve, si discute, si gioca a briscola, a merda e rubamazzo. In generale non si fa un cazzo. Che è anche il motivo per cui questi bar hanno aperto (almeno fino all'arrivo in massa degli universitari), nonché la disciplina preferita dai suoi residenti. Questo appunto fino all'arrivo degli studenti universitari che hanno invaso il quartiere dagli anni '90 in poi. Come ogni buon barista vicino ad una facoltà hanno cominciato ad adibire i locali ad alcova per feste di laurea. Quindi, nei periodi delle lauree gli abitanti sono accompagnati dal dolce sottofondo "Dotore, dotore, dotore del buzo del cul".


    I bambini invece possono giocare grazie alla presenza di ben due parchi giochi. Uno fu costruito nel lontano 2003 su un campiello inutilizzato e fu una delle grandi opere che vantò il governo Berlusconi, assieme al ponte sullo stretto. La sua erezione fu pubblicizzata fino in Patagonia, con questo slogan: "Prima c'era un campiello, ora c'è... un parco!". Qualche buontempone lungimirante aggiunse: "poi ci sarà un bordello". Lungimirante, perché azzeccò in pieno la destinazione d'uso che il parco giochi ha attualmente, grazie alla presenza di rampicanti, che in breve sono divenuti i padroni del parco, scacciando via insetti, pantegane e accogliendo tossici e prostitute.

    Il comune capì di aver sbagliato qualcosa e progettò di costruirne uno nuovo, vicino al campo da basket utilizzato da tutto il sestiere di Dorsoduro, con giochi intelligenti e sicuri, giostre, ricchi premi e cotillons. L'astuzia dell'urbanistica ha voluto che il parco, frequentato da bimbi alti due mele, si trovi esattamente davanti ad uno di quei bar dove si svolgono le feste di laurea al grido di "Dotore del buzo del cul". Ma le mamme, sempre vigili e attente nell'educare, sanno bene come evitare questo problema: infatti cantano anche loro, a squarciagola, e applaudono i laureati.


    Da segnalare anche il rinomato circolo per anziani dove si può bere, si discutere, bestemmiare, giocare a briscola, a merda e a rubamazzo. Praticamente come al bar, solo che qui costa di più e una volta all'anno si organizza una visita al cimitero, in onore degli ex-soci, detti anche "soci premium".


    Ma la mèta turistica e di pellegrinaggio non può che essere la casa di Furio, che sta a Santa Marta come la villa di George Clooney sta al lago di Como. Trattasi di un lussuosissimo attico mansardato molto vicino al tetto condominiale. Praticamente una soffitta. Con vista su Porto Marghera.


    La festa parrocchiale di Santa Marta è dedicata alla canzone che celebra questo quartiere e si svolge ogni anno in estate. Per l'occasione è stata costruita una chiesa votiva, già sconsacrata, in modo che potesse essere utilizzata dallo IUAV o da Ca' Foscari[13]. Durante questa festività Furio e gli Ska-J cantano la canzone e inondano il pubblico di vinello da ostaria. O di cannabis, direttamente dalla riserva privata di Furio.


    Ambiente e urbanistica

    Se ancora non siete convinti della bellezza del posto, o se vi steste chiedendo se l'ambiente qui è ottimo la risposta è: sì!


    La collocazione particolare nel centro periferico di Venezia fa di questo quartiere il centro[14] di un un universo in continuo movimento. Il muro dotato di filo spinato che circonda questo quartiere è fatto apposta per impedire che ospiti indesiderati lo contaminino in modo irreparabile.

    A livello igienico Santa Marta è un vero e proprio paradiso per tutti i maniaci dei germi. Perfettamente in regola col piano urbanistico del comune di Venezia presenta un cestino ogni 2 Km². E, sempre in regola col piano comunale, vanta la più alta densità di cacche di cane, pari a una ogni mm². Ma non basta. Per gentile concessione comunale in alcune strade scorrono ruscelli provenienti dai migliori pozzi neri del quartiere. Ovviamente non possono mancare i bidoni per la raccolta differenziata, in cui i residenti evitano accuratamente di depositare le immondizie, preferendo gettarle a lato (soprattutto l'umido). E per abbellire lo spazio, un periodico rifornimento di mobili vecchi, elettrodomestici, televisori e computer sarà sempre a disposizione di tutti, soprattutto dei netturbini, di chi vuole rifarsi l'arredamento e di Furio[15].

    L'aria poi è quanto di più pulito ci sia in Italia. Grazie alla vicinanza con la zona portuale l'aria sarà arricchita dalle tonificanti e sanissime emissioni provenienti dai comignoli delle navi, che già contribuiscono a scavare il canale della Giudecca, in vista sia della prossima America's Cup, sia dei lavori per la sublagunare. Grazie poi alle loro ridotte dimensioni il loro passaggio contribuirà a potenziare il segnale digitale terrestre, permettendovi di vedere il magnifico schermo nero delle vostre TV.

    Se non siete ancora convinti che questo posto sia perfetto per vivere e magari, perché no, mettere su famiglia, rileggete questo articolo 5 volte di seguito a voce alta senza mai prendere fiato e vedrete che poi vi sembrerà il posto perfetto dove cercare casa.


    L'origine del mito

    Ed ora, per la gioia di tutti voi, ecco il poetico componimento che ha reso celebre questo quartiere nel mondo!

    Non preoccupatevi se non capite o, peggio, non siete veneziani, ci sono i sottotitoli.



    Note

    Template:Legginote

    1. ^ Bella merda direte voi, ma, come ci insegna Ligabue, il bello deve ancora venire
    2. ^ non c'è una via di mezzo
    3. ^ sembra che Beppe Bergomi abbia indetto una causa contro la Ubisoft per l'uso improprio del suo titolo onorario
    4. ^ la prima i si legge ai come "ahi, ahi signora Longari, mi si levi dall'uccello"
    5. ^ che mancavano nel palinsesto di La 7
    6. ^ con il sottofondo de Il Medico della mutua
    7. ^ che la Nato ha classificato come la più pericolosa arma di distruzione di massa per la sua capacità di scollegare tutte le sinapsi e ricollegarle alla viva il parroco
    8. ^ cosa del tutto inutile, perché, come già detto è un organismo cibernetico autocosciente
    9. ^ «il salmone. Vivo!»
    10. ^ con allegre vecchiette che bestemmiano in ben 15 lingue sconosciute al genere umano
    11. ^ a cui la Jingle Machine risponde «Estiqaatsi»
    12. ^ perché ci sta
    13. ^ che si giocarono a morra cinese il diritto di proprietà della struttura. Vinse Ca' Foscari con il sasso.
    14. ^ immobile
    15. ^ che è un misto dei precedenti due