Utente:Caesar/Laboratorio: differenze tra le versioni
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Morale: Saran potenti principi, saran potenti Re, ma cagano [[Gente come te|tutti come te]].}} |
Morale: Saran potenti principi, saran potenti Re, ma cagano [[Gente come te|tutti come te]].}} |
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{{Libro/pagina|nome=Libro1|pagina=10|testo={{Dimensione|200%|'''[[NonFiabe:Gli gnomi|Gli gnomi]]'''}} |
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[[File:Capolettera C con Papocchio.png|left|120px]]C'era una volta un povero [[calzolaio|ciabattino]] che per colpa della [[crisi economica]] e delle multinazionali faticava ad arrivare a fine mese. |
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[[File:Gnomi.jpg|300px|right]] |
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La moglie, tutti i giorni, gli rimproverava di non aver trovato un lavoro in [[banca]], o un posto statale sicuro, che suo zio Peppuzzo conosceva un tipo che aveva un amico al [[ministero]] che poteva farlo entrare. |
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Ma il nostro ciabattino era un uomo d'onore, orgoglioso e fiero di portare avanti l'attività di suo padre, e del padre di suo padre, e del padre del padre di suo padre prima di lui. |
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Così i giorni passavano e il ciabattino a malapena guadagnava abbastanza da ripagarsi i materiali e per portare un piatto di minestra sulla tavola. I suoi debitori divennero ogni giorno più insistenti e sua moglie se ne andò di casa con un dipendente dell'[[ATAC]]. |
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Fu allora che alcuni gnomi, creature fatate, notarono il ciabattino e vollero ricompensarlo: durante la notte entrarono nella sua bottega e fecero in poche ore il lavoro di una settimana. Al suo risveglio il ciabattino trovò il lavoro finito e le scarpe degli gnomi erano realizzate così bene che i clienti pagarono anche più del solito. |
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Il ciabattino comprò allora nuovi materiali e li lasciò in bottega prima di andarsene, e di nuovo la mattina dopo trovò delle scarpe bellissime, che i clienti di nuovo pagarono profumatamente. |
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A quel punto però decise che era giunto il momento di scoprire il segreto, così quella sera quando chiuse la bottega si nascose sotto il bancone ad aspettare. |
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Quando arrivarono gli gnomi la sua sorpresa fu grande. Li vide mettersi al lavoro con dedizione, cucire il cuoio che neanche i bambini in [[Pakistan]] per la [[Nike]], e le loro opere erano talmente perfette che sembravano realizzate con la magia. |
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A quel punto il ciabattino capì che gli gnomi sarebbero stati la sua fortuna, e che non poteva lasciarsi sfuggire la miniera d'oro che essi rappresentavano. |
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Così la sera dopo gli preparò del latte e dei biscotti, poi lasciò come al solito i materiali sul bancone e si nascose. |
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Al loro arrivo gli gnomi videro il latte e i biscotti e mangiarono e bevvero con gioia, poi si misero al lavoro felici, e mentre cucivano crollarono tutti addormentati. |
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Il ciabattino, che aveva drogato il latte, saltò fuori dal suo nascondiglio e ingabbiò gli gnomi addormentati e li mise a lavorare per lui giorno e notte in cambio di cibo. |
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Il ciabattino riuscì così a ripagare tutti i suoi debiti e gli affari andavano talmente bene che si comprò pure una [[Ferrari]], e con gli gnomi che lavoravano per lui, visse per sempre felice e contento. |
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'''Morale''':<br />Chi fa da se fa per tre.}} |
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{{Libro/pagina|nome=Libro1|pagina=11|testo={{Carattere|Barron|150%|Finisce così <br /> |
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Questa favola breve se ne va... <br /> |
Questa favola breve se ne va... <br /> |
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Ma aspettate e un'altra ne avrete! <br /> |
Ma aspettate e un'altra ne avrete! <br /> |