Utente:Big Jack/Sandbox/6

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La puttanocrazia (dal greco δῆμος (Troios): puttana e κράτος (cràtos): potere, entomologicamente parlando) è una forma di Stato molto bella a vedersi e scoparsi in cui la sovranità è esercitata, direttamente o indirettamente, dalla gnocca.

Il concetto di puttana non è cristallizzato in una sola versione o in un'unica concreta traduzione, ma può trovare e ha trovato la sua espressione storica in diverse espressioni e applicazioni, tutte caratterizzate per altro dalla ricerca di una modalità capace di dare al popolo disperazione e povertà dato che gli unici che usufruiscono di siffatto ben di dio sono i governanti.

Benché all'idea di puttanocrazia si associ in genere al potere della figa il termine può essere usato anche per indicare un governo di voltagabbana che, indipendentemente dal sesso, si vendono per tenere in piedi il Capo. Spesso le due accezioni si compenetrano.


Il Movimento Politico Forza Italia, detto più semplicemente Forza Gnocca o Sforza Italia, è stato, è e sempre sarà un'organizzazione italiana dai presunti ideali politici nata 18 gennaio 1994 come dipartimento Fininvest per la trattativa Stato-Mafia, morta a causa di una grave infezione da Alleanza Nazionale nel 2009 e risorta come Forza Italia 2.0 in seguito al fallimento del progetto democrazia. Presidente, leader, padre padrone, capo indiscusso, CEO e fondatore del partito è stato, è e sempre sarà l'onorevolissimo, egregio cavalier Silvio Berlusconi da Arcore.

L'ideologia del partito, secondo fonti ufficiali, varia dal cazzo me ne frega a me, io c'ho la porche al cazzo di cane passando per il Tengo famiglia e ma qua so' tutti ladri! Chi me lo fa fare di essere onesto? il tutto applicato all'economia sociale di mercato di ispirazione Topogiggiana. Il suo colore ufficiale era ed è l'azzurro cobalto che assumono le facce degli italiani stretti alla gola durante i governi Berlusconi.

Forza Italia è stato, è e sempre sarà il principale partito della coalizione di centrodestra, ex-Casa delle criminalità® e ora Casa dei festini con minorenni, che ha governato l'Italia nel Ventennio Fascista 2.0. A livello europeo aderiva al Partito Popolare Europeo mentre ora non sarà più possibile per i leggeri problemi legali del suo Boss e sarà costretta ad aderire al più consono Partito Nazista Europeo, di cui fan parte anche il Partito degli Incazzati e Papa Bergoglio.

Storia

La nascita

Forza Italia! Associazione la ruba-vendita viene costituita, presso lo studio dell'Avvocato Azzeccagarbugli a Milano, il 29 giugno 1993 da alcuni noti professionisti, alcuni inseriti nelle aziende Fininvest altri comunque vicini alla mafia tra i quali Marcello Dell'Utri, Cesare Previti e Don Vito Corleone. Il nome venne preso dallo slogan Forza Italia utilizzato negli stadi dalla notte dei tempi per incitare i nostri calciatori azzurri, i quali hanno in seguito sporto querela al partito.

Berlusconi inizia a parlare di figa già da mesi e nello stesso anno presiede il convegno Trombare per rinascere: nuove donne, nuove idee, dove emerge il profilo del partito che vorrebbe.

Il 16 ottobre il settimanale Donna Moderna mostra in copertina il logo dei Club Forza Italia. All'interno vi è una lunga intervista a Silvio Berlusconi che nega si tratti di un futuro partito politico, solo un club della caccia.[1]

Il 23 novembre, Silvio Berlusconi, a Vergate Sul Membro, durante l'inaugurazione di un Sexy shop, dichiara ai giornalisti:

« Se il centro moderato non si riorganizza, sarò costretto ad intervenire, altrimenti chi mi farà le leggi ad personam? »

Inoltre afferma, riguardo alle elezioni comunali di Roma, che voterebbe per Gianfranco Fini, segno tangibile del loro amore nascente.

Il 10 dicembre a San Remo Berlusconi inaugura l'inno di Forza Italia cantandolo in un duetto ormai celebre col Maestro. Apicella. Immediatamente il brano scala le classifiche, al contrario, e resta nella Bottom 10 per i prossimi 23455 mesi.

Il 15 dicembre viene aperta la sede centrale di Forza Italia in un palazzo in via dell'Umiltà a Roma, con un deciso cattivo gusto per l'ironia, che fu la sede del circolo di bocce di un certo Don Luigi Sturzo, ormai troppo deceduto per protestare.

Nel 1994 l'annuncio della discesa in campo viene dato con un messaggio televisivo il 26 gennaio, l'uso di questo mezzo, mai fatto prima, sarà un preludio a ciò che avverrà nel futuro imminente:

« Campi, campi sterminati in cui gli elettori berlusconiani non nascono, vengono coltivati. Tutto ciò allo scopo di trasformare l'essere umano da questo (indica se stesso) a questo (indica scheda elettorale con simbolo sbarrato di Forza Italia). »
(Morfeus fa un resoconto della situazione politica italiana degli ultimi vent'anni)

Fin dagli inizi il partito si configura come una novità assoluta Rock and roll: al posto di un segretario come negli altri partiti, vi è un frontman, Berlusconi stesso; anziché una direzione nazionale vi è il comitato degli invitati alle cene eleganti di Arcore. Non c'è nemmeno un'assemblea nazionale, ma l'assemblea degli amici del Sabato sera da soli a casa sai quelli che non ti passa niente proprio no eh esattamente quelli.

La campagna elettorale e la vittoria del 1994

Nel discorso del 26 gennaio Berlusconi definisce Forza Gnocca un movimento di pancia piuttosto che un partito politico vero e proprio e con esso si candida alla sodomia del Paese.

Il 27-28 marzo, con i risultati delle elezioni politiche, Forza Italia, grazie alte professionalità di spicco al suoi interno, riesce, tramite brogli elettorali, a conquistare il 21% degli italiani, diventare il primo partito politico e andare al governo con i suoi complici di centrodestra schizzofrenici: al Nord con la Lega Nord e UDC e al sud con la Lega Sud e Alleanza Nazionale.

Il successo di Forza Italia può essere attribuito a due fattori: a differenza di altri personaggi nuovi ma comunque puliti comparsi sulla scena politica, come Mario Segni, Berlusconi si appellava a interessi sociali più precisi e focalizzati, come quelli degli evasori fiscali dei piduisti, dei furbetti e dei fuorilegge in generale, inoltre Berlusconi puntava su una netta polarizzazione tra collusi e non collusi, togliendo spazio a ipotesi intermedie di centrismo. Si possono aggiungere anche fattori come l'appello all'efficienza, la sfiducia verso la politica tradizionale e la costruzione dell'immagine del leader come uomo deciso ma disinteressato, forte ma generoso, politico ma sporco.

Il breve Governo Berlusconi I

   La stessa cosa ma di più: Governo Berlusconi I.

Il 90% degli eletti nelle liste di Forza Italia risultò immacolato, nel senso di nuovo di zecca, la fedina penale sporca era un requisito d'ammissione. Il centrodestra riuscì ad ottenere la maggioranza dei seggi alla Camera dei deputati, ma non al Senato dove determinanti per la nascita del governo furono i voti di tre senatori a vita, gentilmente invogliati da una lupara puntata alla schiena: Francesco Cossiga, Gianni Agnelli e Tonio Cartonio.

Alle successive elezioni europee del 1994, Forza Italia ottenne oltre il 30% dei voti. I suoi eletti, tuttavia, non aderirono ad alcuno dei maggiori gruppi parlamentari europei ma ne costituirono uno proprio denominato Forza Europa, confidenzialmente Forza Foca.

Nonostante il successo elettorale il governo cadde pochi mesi dopo. Una proposta del Governo per riformare il sistema prostitutivo incontrò la tenace opposizione delle mignotte, che proclamarono lo sciopero generale. Si acutizzò così la crisi politica fra la Lega Nord ed il resto della maggioranza.

Lo scontro diretto arrivò alla vigilia delle vacanze natalizie durante L'Arena di Massimo Giletti: Silvio Berlusconi e Umberto Bossi si accapigliarono accusandosi a vicenda di tradimento mentre Klaus Davi conteggiava i punti e alla fine dichiarò vincitore il senatur. Così si aprì la crisi: Berlusconi rassegnò le proprie dimissioni invitando gli elettori a una "rivolta morale" contro Domenica In. Da questo risentimento verso il programma nacque, in Mediaset, Pomeriggio 5.

Il Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro non ritenne di sciogliere le camere, in quanto era possibile un governo tecnico presieduto da Lamberto Dini che facesse da capro espiatorio.

Note

  1. ^ La mia selvaggina preferita è la gnocca. aggiunge, ricco di argomenti diversi come sempre.