Tomb Raider (2013)

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taleja . c$o@ m

« Che copiona di merda. »
(Il Non Morto Prescelto su Lara e i falò)
« Che copiona di merda. »
(Geralt sul senso rileva oggetti di Lara)
« Mamma, per la quinta volta: NON STO GUARDANDO UN PORNO! »
(Chiunque sui mugolii pronunciati da Lara)
« Devo stare calma e pensare lucidamente. Ci deve sicuramente essere una spiegazione logica e razionale di tutto ciò. »
(Lara poco dopo che un fulmine a ciel sereno correlato da voce divina abbatte l'aereo di soccorso)
« Questo gioco ritrae una donna fragile e indifesa mentre viene usata e maltrattata da uomini e viene quasi stuprata, chiaro segno dello spirito maschilista dei creatori! »
(Femminista ignara del fatto del fatto che per tutta la campagna Lara compirà una mattanza ai soli danni del genere maschile)

Tromb Raider è il reboot/prequel/checcazzonesò della serie Tomb Raider prodotto dalla Eidos nel 2013 e pubblicato da quei grandi geni della Square Enix. Non avendo più idee su come spremere ulteriormente il franchise dopo un primo remake della serie approdato sulle console di settima generazione, alla Eidos ebbero la geniale idea di far conoscere a tutti le origini dell'intrepida archeologa. Quindi, anziché ritrovarsi con la versione archeologa e spaccaculi di Revy di Black Lagoon, ci si ritrova con una piagnucolosa ventenne che gemerà come se avesse un orgasmo ogni volta che dovrà strisciare tra due rocce o scavalcare un ostacolo.

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

La vicenda ha inizio introducendo una giovane Lara Croft appena laureatasi all'università che, assieme al professore e ad altri compagni di corso e di avventure, solca i mari in cerca dell'argomento perfetto per la sua tesina. Ma anziché puntare su una ricerca sulle abitudini sessuali degli australopitechi o più semplicemente andando a letto con il prof, la giovane donzella ritiene più proficuo per i propri crediti accademici buttarsi alla ricerca dell'antico e dimenticato impero giappocinese di Yamatai. L'intuizione di Lara le dice che il posto in questione si trovi sulla relativa isola nel mezzo del Triangolo del Drago, versione cinese di un altro triangolo in cui usualmente nei giorni di calma ci sono uragani di categoria 3. Uno di questi fa naufragare la nave proprio quando si avvicinano all'isola e Lara, sbalzata fuori dalla barca, viene rapita da un losco figuro. La giovane si riprende appena in tempo per trovarsi imbozzolata a testa in giù in stile Alien e per perforarsi l'addome con un ramo nel tentativo di liberarsi. Riuscita a scappare dal crollo random della caverna in cui si trovava e dopo aver causato la naturale morte per stritolamento da rocce del suo rapitore, la giovane archeologa sbuca all'esterno un po' stanca e affamata. Acceso un falò e arrostitasi un Bambi appena cacciato con un arco di fortuna, Lara si rimette in viaggio per cercare altri superstiti, e lo fa passando per il tunnel allagato di un bunker della Seconda guerra mondiale pieno di ossa umane e segni di sangue. Riuscita a passare indenne, trova poco oltre la sua amica giapponese Samantha, in compagnia di un arzillo vecchietto naufragato a sua volta decenni or sono, Matias. Costui si dice felice di poter aiutare le due pulzelle a ritrovare i loro compagni, e come segno di ospitalità offre a Lara un mojito. Forse perché non era tanto abituata agli alcolici, o forse perché Matias in realtà non era chi diceva di essere[1], Lara si sveglia qualche ora dopo tutta sola e con Sam e Matias spariti.

La giovane Lara mentre scappa dall'ennesima cosa che vuole spiaccicarla, per la trentaquattresima volta in un'ora.

Nel tentativo di ritrovarli, si addentra armata solo di un arco improvvisato e di buone intenzioni all'interno della limitrofa foresta, incastrandosi 2 metri più avanti in una tagliola e venendo assalita da un branco di lupi. Salvata da un gruppo di suoi amici superstiti, Lara si addentra assieme al suo prof all'interno di un tempietto dedito al culto del Sole, ma hanno appena il tempo di ammirare le pitture che vengono sorpresi da un gruppo di uomini armati e Lara, da brava studentessa ubbidiente, ascolta il saggio consiglio del prof di abbassare le armi e viene catturata. Trascinata in un villaggio in fiamme in attesa di essere giustiziata e/o stuprata[2], la ragazza riesce per una botta di culo a scappare e a riunirsi con il suo mentore Roth. Terminati i convenevoli, comprensivi di cure mediche per una gamba in avanzata setticemia, Lara prosegue in cerca di Sam. E degli altri amici, caso mai li avesse rincontrati. Nel frattempo, si dirige ad un avamposto sulla montagna per lanciare un SOS e dopo aver dato un tocco di colore rosso al grigio calcestruzzo usando i litri di sangue dei seguaci del Sole ivi presenti, i Solarii, giunge alla cima e lancia l'allarme. Cinque secondi dopo averlo fatto, un aereo si materializza nel cielo e altrettanti secondi dopo un fulmine a ciel sereno correlato da un empia voce nell'aria abbatte l'aereo, che si schianta proprio su di lei. Scampata alla morte un'altra volta, arriva alla conclusione che tale evento deve essere certamente opera di Saruman, ma ricordatasi che è un personaggio di fantasia scarta l'ipotesi e prosegue per la sua strada. Dopo un fortuito volo giù per una gola con un paracadute vecchio di 70 anni (e incredibilmente perfettamente funzionante), Lara si ricongiunge ad un altro membro dell'equipaggio, il vecchio irlandese a capo della nave, che muore poco dopo.

Autoconvintasi di non portare sfiga, la ragazza scala una montagna e si intrufola in un santuario dove sta avendo luogo un rituale dei Solarii che ha per protagonista proprio Sam. Prima che essa venga messa al rogo, una folata di vento spegne le fiamme, suscitando la gioia dei cultisti e una bella scarica di cagotto nella povera Sam, che nel giro di poche ore è passata dallo stato di naufraga a quello di strega ai tempi medioevali. Fattasi una nuotatina in una pozza di sangue, Lara evade dalla fortezza e nel mentre libera anche il precedente gruppo di amici dalla prigionia e, già che c'è, assalta in solitaria il palazzo di Matias e dei Solarii nella speranza di trovare Sam. Dopo aver messo a ferro e fuoco il posto, non solo ritrova Sam, ma anche quell'idiota del professore e tutti assieme dopo un'allegra chiacchierata arrivano alla conclusione che è meglio andarsene dal palazzo in fiamme.

Nel frattempo Roth, che a differenza della pulzella ha un po' più di esperienza, è riuscito a lanciare un nuovo SOS e aspetta Lara a bordo di un elicottero per poter finalmente abbandonare l'isola. Purtroppo per loro Matias non è dello stesso avviso e abbatte l'elicottero e insegue i sopravvissuti fino al luogo dello schianto. Qui un Roth in piena febbre omicida trucida i Solarii accorsi con le sue doppie pistole, prima di morire come una merda facendo da scudo umano a Lara. Determinata a vendicare il proprio mentore, Lara finalmente si decide ad accantonare la logica e ad ammettere che forse possa esserci una presenza soprannaturale sull'isola, quindi aiuta gli altri superstiti a riparare una barca per poter scappare una volta risolti tutti i casini e si dirige in un vecchio bunker giapponese per indagare su questa benedetta isola e sull'imperatrice che la regnava, e giunta nella tomba del capitano delle guardie reali trova l'indizio per giungere fino al palazzo reale. Tornata all'accampamento però, scopre che quell'insospettabile traditore del suo prof ha rapito Sam per portarla da Matias proprio al palazzo dell'imperatrice. Infischiandosene dei CFU che avrebbe potuto perdere, la ragazza si precipita al salvataggio dell'amica, e giunge giusto in tempo per vedere quell'allocco del prof venire massacrato dai samurai non morti a guardia, con Matias che ne approfitta per trascinare Sam in cima al palazzo. Dopo aver sfoltito i ranghi dell'esercito dell'imperatrice, Lara apprende che le varie imperatrici che si sono succedute in passato erano in realtà la stessa persona: la vetusta imperatrice originale, Ymiko, ogni volta che sentiva arrivare il momento di tirare le cuoia cercava una ragazza giovane e figa per rubargli il corpo e continuare a regnare. L'ultima volta che ci aveva provato però non gli era andata tanto bene, visto che la vittima sacrificale di turno aveva mangiato la foglia e si era pugnalata. Condannata ad una esistenza terrena in forma di spirito (visto che il corpo per quanto decomposto in qualche modo viveva), la vecchia tratteneva con la forza con i suoi poteri atmosferici chiunque si avvicinasse all'isola per obbligarlo a trovargli un corpo nuovo. E stavolta è toccato a Sam. Scalato il palazzo, trucidate orde di samurai, altrettanti uomini di Matias e un samurai panzone fuori misura, Lara finalmente si confronta con Matias e lo uccide, ri-uccide il cadavere di Ymiko e libera Sam da una crisi di identità multipla. Finalmente liberi di poter andare, i superstiti si godono la pace, mentre una Lara meno razionale di prima e determinata a scoprire ogni mistero del globo terraqueo, dichiara che là fuori c'è molto più di quel che si vede.

La trama è finita, leggete in pace.


Il Multipleier Onlain

« Che copiona di mer... Mmm no, forse è meglio starsene zitti... »
(Nathan Drake sul multiplayer di Tomb Raider)

Cavalcando l'onda del momento di inserire la modalità online in ogni gioco[3] per sperare di introdurre qualcosa di nuovo ed innovativo, o più semplicemente per allungare il brodo, alla Eidos ebbero la

brillante idea di introdurre la modalità multiplayer. Attraverso mappe architettonicamente incasinate di Callofdutiana memoria i sopravvissuti e i Solarii si sfidano in carneficine insensate con arsenali improvvisati, tipo mitragliatrici a canne rotanti costruite chissà come, archi di legno marcio che uccidono in un colpo solo e AK-47 riadattati a pistole (ma con un decimo della potenza originale). Per tentare di dare un impulso di originalità ad una formula già insipida di suo, i programmatori addetti al multiplayer decisero che ogni fazione avrebbe avuto sblocchi per le armi differenti. Come risultato, chi si ritrova a giocare per la prima volta a questa modalità e si becca i naufraghi come fazione, potrà sperimentare sulla propria pelle l'ebrezza della sopravvivenza del giocare contro pazzi assassini equipaggiati con Kalashnikov e mine, armati solamente di armi vecchie di 70 anni, arco e frecce e buone intenzioni.

Curiosità archeologiche

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