Tebe

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Tébe

(Stemma)

"Kalòs kai agathòs tèn ton tu musù katastrofèn"

(Motto)

Posizione geografica Grechia nord-est, dove non ci sono maciullazioni del terreno
Anno di fondazione 1433 a.C., 424 a.C., 311 d.C., 1982 d.C., 2012 d.C., 3013 d.C.
Abitanti da gennaio a ventoso, 13; da marzo a brumaio, 3 milioni e ¾
Etnia principale Greci capti a Romanis sunt
Lingua dialetto bergamasco, utzi, tutzi (ufficiali); Greco (non ufficiale)
Sistema di governo Dittatura dei capi-scout in maggio; repubblica pantheonica negli altri mesi
Moneta Theboiaicumèdelion, detta Pan di Stelle
Attività principale Tiro al piattelo, tiro al martello, tiro alla sega

Tébe (da pronunciarsi assolutamente con l'accento verso destra, perché sennò gli abitanti e la mia prof vi picchiano) era un asteroide che orbitava lungo la curva del tempo prima che nascesse l'eterno. Quando l'eterno è nato Tébe si è incazzato e solcando l'Ecosistema Solare è arrivato sulla Terra, per poi spiaccicarsi in Grechia superiore.

Gli abitanti di Tébe oggi somigliano un po' a Lamberto Dini e un po' a Mario Biondi, perché sono incroci tra micro-organismi alieni e greci. Gli abitanti di Tébe sono chiamati beoti per la loro smisurata ed esecrabile stupidità, che poi nel tempo si è estesa nelle città circostanti dando vita alla regione di Beozia.

Un normalissimo beota della Beozia che vive a Tébe
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Tebe

Storia

Quando l'asteroide Tébe impattò sulla superficie greca, il primo a scoprirlo fu il pastore protestante e idraulico Cadmo. Egli spacciò il meteorite per un sasso mandato come punizione da Zeus perché gli abitanti della zona non credevano in Dio, quindi con facilità convertì la gente al cristianesimo. I protestanti greci, guidati da Cadmo, giunsero sulla cima dell'asteroide Tébe e fondarono un città chiamata Atene. L'asteroide si incazzò alquanto ed eruttando micro-organismi alieni scacciò Atene dalla sua cima. La città sfrattata di tutta risposta si andò a stabilire in una terra montagnosa detta Attica appunto perché è all'attico rispetto alle altre terre. Persa Atene, Cadmo riedificò la città sulla cima dell'asteroide e la chiamò Sparta. L'asteroide Tébe allora si incazzò ragionevolmente come una zanzara incastrata nel culo di un ippopotamo e inghiottì il beota Cadmo.

I protestanti, rimasti senza guida, con una scorribanda rubarono la città di Delfi e la misero sopra l'asteroide. Una notte d'inverno lo spirito di Tutankhamon e l'anima di San Gennaro apparvero in eurovisione su tutte le TV greche e annunciarono che la città rubata di Delfi doveva essere chiamata Tébe (mi raccomando l'accento).

I Tébani accolsero nel loro sistema tutte le tradizioni spartane: come gli abitanti di Sparta, infatti, essi uscivano ogni dì a raccogliere le margherite e poi pettinavano le Bratz. Nei Tébani prevalse sempre un'incazzatura innata contro Atene, che ovviamente in Grechia era la prima della classe. Nel 24 a.C. i metalmeccanici tébani assaltarono Atene e distrussero le pompe di benzina della città a colpi di chiave inglese. L'anno successivo per vendicarsi gli ateniesi organizzarono una partita a carte contro i tébani, dando vita all'episodio del Tressètte contro Tebe. Gli ateniesi prevalsero e i tébani dovettero pagare il conto dell'oste: ben centotredici quarti di vino e l'uso delle carte da briscola per due pomeriggi.

Durante la Guerra del Peloponneso ebbe modo di rifarsi contro Atene a scapito degli Spartani, che si fecero un culo così tutti soli contro la Lega Delio-Attica.

L'egemonia di Tébe

Comunque dopo la guerra del Peloponneso la piccola Tébe fiorì e diventò la città più importante della Grechia per negozi di fiorai. Nel marzo del 33 d.C. il condottiero tuttofare Tizio Tazio la portò all'apice della sua gloria: Tébe divenne la capitale del mondo e del pianeta Venere, nonché della Luna e di una chiappa di Galeazzi. L'egemonia della florida città però fu effimera e breve: nel dicembre dello stesso anno 33 d.C. il cantante tuttofare Tizio Tazio venne sbattuto a Roma con un calcio in culo sferrato dal benzinaio della curva vicino al casello Atene Nord.

La fine di Tébe

Per Tébe quel calcio fu la fine. Il tribunale degli dèi, al quale erano presenti Giove, Atena, Giulio Andreotti e una chiave inglese decise per la morte della città. Alle ore 3 del pomeriggio del 31 febbraio 34 d.C. si fece buio su tutta la Terra. Le miniere di Re Salomone eruttarono conigli imbalsamati, la schiena di Giuliano Ferrara cadde a pezzi nel Mar Nero spostando l'asse terrestre di due chilometri, Mario Biondi si pettinò la fluente chioma. Tébe spariva sotto l'unghia onnipotente del Mègas Krìtes di Forum.

I famosi Capoccioni di Tébe.

Che ne sarà di Tébe?

Tébe venne rifondata nel 1982 in Argentina, vicino al casello della A14 (grazie ad Autostrade Argentina per questa precisazione). Lì confluirono tutti i beoti del Sudamerica, che fondarono la Lega Beotica.

Maurizio Mosca ha pronosticato una nuova distruzione di Tébe Sudamericana nel maggio 2012, quando le forze del pianeta Urano invaderanno la Terra e altri 15 miliardi e ¼ di pianeti dando vita al Grande Impero di Mezzo Universo. In seguito Tébe sarà di nuovo ricostruita in Turchia sud-australe, sullo stesso parallelo della Tébe originaria.

Una nuova distruzione preannunciata da Jessica Fletcher nella 39° puntata della 7° stagione di La vecchietta in bicicletta avverrà maybe nel 3012 quando, a mille anni dalla conquista uraniana, la Terra verrà liberata dal dispotismo del Gran Turvùg (che governa per conto Urano). Il liberatore, o meglio la liberatora del pianeta sarà una professoressa di Greco e Latino ibernata nel 2032.

Filomografia

Tébani illustri

Sandra Milo, la sindachessa di Tébe Sudamericana

Voci correlate