Servo della gleba (amore)

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Gruppo di SdG intenti a raccogliere i frutti del loro duro lavoro: i due di picche.
« E, dato che lei salutandomi mi ha baciato nelle vicinanze dell'angolo esterno della bocca, ritengo a ragione di avere delle possibilità oggettive. »
(SdG poco prima che l'infame amico Fulvio Terzapi infili in bocca della ragazza due metri di lingua, la lingua dell'amore.)
« Lei è il mio piccione e io il suo monumento »
(Realisto riassunto delle dinamiche di coppia tra una donna e il suo SdG)
« Oh, come sono felice per te. »
(SdG mentre viene amorevolmente abbracciato dalla sua amata che gli ha appena dato la notizia di voler scappare in Messico con il suo nuovo fidanzato, Josè, spacciatore di cocaina senza un braccio.)

Il Servo della gleba (SdG) è un passaggio obbligato nell'adolescenza di ogni essere umano di sesso maschile che non si trovi in possesso di una Cayenne o di una villa in Sardegna.

L'SdG è un personaggio triste che non ha ancora capito che le donne non vanno prese col cuore, bensì con l'uccello e che, per questo, si ritrova innamorato ogni giorno dispari del mese di una ragazza diversa che ne abuserà facendosi prestare macchina, soldi e amici col cazzo grosso in cambio di splendide serate passate a guardare le diapositive del mare insieme al racconto di quando era rimasta senza crema doposole e poi ha preso un casino di sole, come quella che sta dando al nostro povero SdG, una grandissima e clamorosa sòla.

Il SdG nonostante sia palese agli occhi di tutti che le sue speranza sono di una su un googol non demorde e, anzi, anche quando la sua amata andrà a convivere con un delinquente che si droga, ruba, bestemmia e picchia i bambini prenderà la cosa con filosofia in quanto:

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L'habitat naturale del SdG è la zona amici dove insieme ai suoi simili si ritrova a raccontare di come stavano bene insieme ma lui non aveva voluto rovinare un così bel rapporto, ora lei è sposata con figli ma lo chiama ogni volta che sua marito spende tutto lo stipendo al videopoker chiedendo un aiuto finanziario e lui è contento così, perché lei è bellissima come la prima volta che l'ha vista, alle superiori.

Fisionomia del SdG

Un SdG con il suo nuovo tatuaggio, fatto sotto consiglio della sua migliore amica.

La descrizione fisica del tipico SdG è questa: individuo di pelle tra il bianco pallido e il nero della notte, di altezza variabile tra il Brunetta e il Nikolai Valuev e di peso stimato tra un kg di piume e i 200 kg di ferro è di facilissimo riconoscimento in quanto ha sempre piantato in faccia un occhio spento e il viso di cemento con, talvolta, qualche perdita di lacrime per colpa delle maledette bruschette che gli entrano negli occhi facendolo piangere tutte le volte che qualcuno nomina il nome della sua lei.

Dalla camminata incerta, talvolta a livello stradale nel disperato tentativo di imitare uno zerbino per compiacere la sua donna che, a volte a caso, a volte per lucida malvagità, lo calpesta ogni volta che le si presenti l'occasione.

Sguardo verso il pavimento e mento che si muove continuamente dall'alto verso il basso per acconsentire ad ogni volere della futura madre dei figli di qualcun'altro il SdG è ingobbito dai quintali di vestiario di dubbio gusto dovuti trasportare negli anni di shopping sfrenato consolatore dopo l'ennesimo tipo che l'ha lasciata per una spogliarellista cubana.

È sempre vestito di tutto punto, lavato e pettinato ma lei non se ne accorge chiedendogli piuttosto di dare un giudizio sul culo del cameriere del bar dove si è seduta per farsi offrire un caffé. Ovviamente un 8 su 10 per il Sdg.