Serpentone (strumento musicale)

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« Il serpentone è uno strumento barbarico, preistorico, desueto, ingombrante, papale, gotico, repellente e mi fa ribrezzo! LO VOGLIO. »

Il serpentone è uno strumento musicale a bocchino dotato di canneggio finemente traforato, e viene chiamato così a causa della sua caratteristica forma a serpentone[1].

Il simpatico e fortunato serpentone nasce nella Francia del XVI secolo, quando un bottaio di Liegi cercò di realizzare un contrabbasso. Il tubo era realizzato con due mandibole di legno di castagno tenute insieme da una stretta legatura realizzata con strisce di cuoio, grazie alla pratica allora detta bondage. All'estremità superiore (normalmente realizzata in tubo metallico o in zanna d'elefante) vi era un profondo bocchino in corno o avorio. Lo strumento veniva decorato con borchie d'oro e di ferro[2], e, nei casi estremi, con filo spinato. La curvatura a serpente permetteva di sostenere lo strumento tra le ginocchia dell'esecutore in ogni posizione possibile[3], e di raggiungere agevolmente i sei fori per le dita, e, occasionalmente, di cucinare mentre suonava.

Un'immagine del serpentone si trova nelle stampe di Gabbinetto Harmonnico pieno d'Instromenti di Filippo Bonanni (Roma, 1723), di facile reperibilità.

Detto strumento veniva utilizzato come basso musicale per accompagnare i cori e nella musica da camera, in quella ecclesiastica, nei cori a cappella, in quelli sinfonici, nei ricercare, nei busillis armonici, nei salterii, e tutto grazie all'ampia estensione, alla flessibilità del suono ed alla possibilità di eseguire tutti i gradi cromatici, tutti gli abbellimenti e di riempire ogni lacuna e ogni vuoto della tessitura orchestrale.

Questa versatilità e flessibilità si perse nel corso degli anni, e il serpentone scomparve misteriosamente da tutte le orchestre alla fine del secolo decimonono, durante una notte di tempesta, lasciando un biglietto misterioso[4].

Oggi il serpentone è stato riscoperto per l'esecuzione del repertorio antico, ma a causa dell'assenza degli esecutori (serpentonisti e serpentesi) gli strumenti vengono affidati soprattutto ai trombonisti, che li trattano con amore, rispetto e dedizione.

Apparizioni nella musica

Note

  1. ^ A sua volta il serpentone viene chiamato così a causa della sua forma a serpentone, eccetera.
  2. ^ ma anche il peltro se non c'erano soldi.
  3. ^ anche a testa in giù
  4. ^ Testualmente: "Je d'amis ma damis, voulez - ohi".