Violone

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« Se esiste il violino, deve esistere anche il violone! »

Il violone è uno strumento musicale antico, desueto, obsoleto e stradimenticato del gruppo dei cordofoni, appartiene alla famiglia degli strumenti ad arco e alla sottofamiglia delle "viole" iperboliche [1] che comprende strumenti antichi con tagli a "C", a "Q" e a "Z di Zorro", opportunamente drogati con impurità di selenio e praseodimio, e accordati per intervalli di quarta e terza e mezza e altro, con numero di corde variabile da tre a dodicimila. A seconda.

Il violone può essere definito uno strumento contrabbasso, perché spesso viene scambiato per un contrabbasso. Tuttavia, a differenza del contrabbasso, ha i tasti, la pedaliera, la leva del cambio, il periscopio, il lanciasiluri e, occasionalmente, un paio di ali.

Storia

Dopo il declino degli altri strumenti della famiglia della viola da gamba, qualcuno continuò a scrivere musica per il violone: naturalmente, Bach. Adesso i musicisti preferiscono utilizzare il contrabbasso, tuttavia le precipue qualità dello strumento lo fanno adottare in sede neonatale e in astronautica.

Uso

Augh! Come il violoncello (che significa "piccolo violone"), detto strumento è usato anche al di fuori della musica. Vedi alla voce relativa...

Compositori

Tra i compositori di brani per violone il più famoso è stato Giovannino del Violone. Naturalmente, il soprannome gli fu dato dai suoi amici per prenderlo in giro. La storia si concluse con una serie di feroci duelli col coltello, come d'uopo in quella rude e selvaggia epoca [2].

La biografia tragica di questo compositore romano venne pubblicata dal filologo alsaziano Annibale Cogliano, con il titolo "Giovannino del Violone: musicista o assassino?" Anche la storia della biografia è tragica, perché lo stampatore s'impapocchiò col titolo e pubblicò: "Giovannone del Violino: musicista o assassone?" e venne alle lame con un Cogliano furioso e giustamente risentito.

Altri compositori furono: Marcolino del Violone, Giuseppino del Violone e Giacomino dal Violone. Naturalmente, il soprannome gli fu dato dai loro amici per prenderli in giro. La storia si conclude con una serie di feroci duelli, secondo il costume dell'epoca...

In epoca più moderna, il sopraddetto musicologo alsaziano scoperse anche questi compositori validi e misconosciuti e pubblicò le loro tre biografie, biografie che vennero chiamate per antonomasia con il suo stesso nome[3], portando a un totale di undici duelli, quelli per i refusi tipografici e quelli di antonomastica offensiva, anche perché uno degli stampatori si confuse pure sul nome dell'autore. Per evitare ulteriori duelli, non posso ahimè riportare la natura del particolare refuso in questione.

Queste insolite vicende spiegano tuttavia perché lo strumento sia ormai quasi scomparso dal repertorio.

Altri progetti

Note: trallallà

  1. ^ contrapposte alle viole paraboliche e a quelle ellittiche. Ci sono anche le viole degeneri a discontinuità non numerabile. Voi non le volete conoscere.
  2. ^ il rococò.
  3. ^ i quattro libri di Cogliano, o, più brevemente, i quattro Cogliano. In seguito, indolenti e insipienti individui sbagliarono l'antonomastica pluralizzando quello che, in quanto cognome, è un invariante. Ciò che condusse ai tragici fatti sottoriportati.