Rozen Maiden

Da Nonciclopedia, cioè, 'sti cazzi.
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La Revy a cui le Rozzen si ispirano.
« Nella Russia Sovietica, le bambole giocano con TE!!! »
(Inversione Russa su Rozzen Maiden)

Rozen Maiden è il titolo di un'opera che conquisterà tutti gli amanti della pazzia, ma anche gli amanti del romanticismo. Punti extra per chi appartiene a entrambe le categorie. Ambientato in Italia, parla di otto sette bambole leggendarie e magicamente vive, programmate per uccidere i "cattivi settimanali" con i loro poteri sovrannaturali. Ognuna di loro, mentre uccide esseri umani chiamati impuri (i già menzionati "cattivi settimanali" di questa serie), combatte anche contro le altre, aspirando a diventare la più sublime delle ragazze e la più terrificante delle assassine, cercando a modo suo di essere una bambola tanto letale quanto bella ed elegante, ma un'imprevista epidemia di maleducazione le colpirà tutte.

Create forse agli inizi del XX secolo, le loro ambizioni iniziali le spingevano a emulare Jack lo Squartatore, ma adesso vogliono vincere concorsi come Miss Italia o Veline, il programma di Antonio Ricci. Nemmeno le bambole possono sottrarsi all'influenza nefasta della moda.

Gli inizi (Rozen Maiden)

Verso la fine del 1800 un falegname ventenne di nome Geppetto Rozen decise di cambiare mestiere, in quanto capace di intagliare legna per creare non mobili né statue, ma solo stuzzicadenti, perciò si recò presso la bottega di un mastro bambolaio e quivi scoprì la sua vera vocazione: costruire bambole. Rimase tuttavia insoddisfatto dei suoi primi tentativi, poiché non riusciva a conferire bellezza e sensualità alle proprie creazioni, né a renderle capaci di evocare sentimenti nel cuore del prossimo.

Suiseiseki medita sui massimi sistemi.
Fu così che un giorno ricevette la visita di un mago-alchimista alla ricerca di un nuovo divertimento, che propose a Rozen di creare delle bambole fantastiche, capaci di uccidere a piacimento, su ispirazione di classici del giallo e del romanzo criminale, come Jack lo Squartatore. Insegnò a Rozen l'alchimia, presentandosi sempre camuffato con un costume da coniglio bianco e con il relativo cilindro, per non farsi riconoscere; in realtà tutti sapevano che era Pierre Simon Laplace, famoso studioso di scienza e occultismo e giocatore d'azzardo. Egli aveva fatto una scommessa con gli adepti della sua confraternita, affermando che avrebbe creato un gioco unico, migliore della roulette russa per divertimento e mortalità.

Rozen creo così la prima bambola alchimizzata, ma questa fuggì attraverso la finestra, intimorita dal bianconiglio in questione, per sedersi su di un lampione nella strada antistante la bottega di Rozen. Questo evento ispirò il nome di Suigintou, lampada al mercurio. Illuminatosi d'immenso, costruì altre sei bambole che rappresentavano i canarini, la giada, il lapislazzuli, le rose rosse, le fragole e le rose bianche. Insieme erano originariamente note come Rozen Maiden. Laplace era soddisfatto, ma non lo sfiorò minimamente l'idea che Rozen potesse superarlo in bravura. Infatti costui aveva creato le bambole più carine che il mondo avesse mai visto, e Rozen, intuendo le cattive intenzioni di Laplace, progettò delle valigie per proteggerle, ma il bianconiglio, adirato, con l'ausilio dei suoi poteri disperse le valigie in sette punti del pianeta. Rozen, disperato, non riuscì dunque a sottrarsi al volere di Laplace. Per avere la speranza di rivedere un giorno le sue creature, fu costretto a progettare un gioco in cui solo una di esse sarebbe tornata al creatore: le bambole omicide avrebbero dovuto combattere tra di loro per decretare chi fosse l'assassina migliore. Colei che fosse riuscita a raccogliere l'anima (Rosa Mystica) di tutte le altre Maiden sarebbe divenuta Alice, l'arma finale.

Hinaichigo mentre litiga con le sorelle.

Purtroppo le cose precipitarono quando Rozen prese con sé, mentre ancora stava perfezionando le bambole, un assistente, Enju. Ambizioso e malvagio, l'assistente capì che soddisfacendo Laplace poteva avere fama e ricchezza. Così non appena le prime sei bambole di Rozen furono completate, lui mandò la sua bambola migliore (e per migliore non ci riferiamo a nulla di estetico) a distruggerle, ma codesta bambola non riusciva mai a trovare le sue vittime, perché, a causa della benda, le mancava la percezione della distanza.L'assistente era infatti incapace persino di copiare. Così per 90 anni Enju, l'assistente di Rozen, cercò disperatamente le bambole da guerra che uccidevano secondo il volere dei loro Supervisori. Questi ultimi erano persone comuni a cui le Rozzen Maiden chiedevano se volevano lavorare a un grande progetto. Se accettavano ottenevano i servigi di una marionetta capace di uccidere anche nei sogni. Ovviamente dovevano fornire loro vitto, alloggio e armamenti.

Gli sviluppi (Rozzen Maiden)

Enju crede che questa ragazza sia il simbolo della femminilità e della leggiadria...

Un giorno del 1999[citazione necessaria] Enju vide alla televisione una cosa che lo fece sobbalzare. Le bambole aspiravano a giocare nel Gioco di Alice, attraverso il quale avrebbero potuto creare una nuova bambola, bellissima quanto perfida. Il problema, per Enju, era che Rozen aveva detto loro di cercarlo nel momento in cui fossero divenute Alice, affinché lui potesse avere almeno la sua creatura completa e vivere con lei felice.

Enju rimase folgorato dalla trasmissione, così quando le bambole furono tutte riunite in un N-field (i campi di battaglia del Gioco di Alice), lui apparve camuffato da Rozen e fece credere loro che la fanciulla perfetta non era Alice ma Revy: bellissima, aggraziata, ed elegante. Almeno secondo il suo parere.

...Abbiamo dei dubbi in proposito.

Il Gioco di Alice venne sostituito dal Gioco di Revy, dove le bambole non aspiravano più all'abilità nell'eliminare gli uomini cattivi e a bellezza, grazia e perfezione, ma alla volgarità, alla maleducazione e così via; da quel momento in poi assunsero il nome di Rozzen Maiden.

Il piano di Enju, come era prevedibile, non era esente da difetti: infatti, una volta avvenuto il cambiamento, divenne molto più difficile riuscire a eliminarle.

I giorni nostri (Rozzen Maiden: Tüamadren)

Nel 2008 il benestante Jun Hillshire, brillante studente liceale trapiantato a Roma per motivi di studio, vive segregato in casa, costretto a terminare in fretta gli studi per sfuggire alle compagne che lo assediavano con l'intento di farsi confezionare abiti e scarpe, date le sue abilità come sarto e stilista. Come se la situazione non fosse già abbastanza grave, è costretto a sorbirsi anche i compagni gay che lo tallonano, attratti dal suo fisico e dalle statistiche di diffusione dell'omosessualità fra i sarti.

Così Jun preferisce chiudersi in casa, cercare reperti archeologici su Internet e al mercato nero per la sua collezione da riportare in Germania, e avventurarsi di rado nella città di Roma per vederne i monumenti. Socio di una casa d'aste che si occupa di antiquariato mondiale, si ritrova una lettera che gli annuncia l'arrivo di un pezzo unico europeo, una pregiata bambola di porcellana. Gli chiedono se vuole prendersene cura e se vuole un lavoro. Incuriosito, risponde affermativamente entro i limiti di tempo stabili dalla lettera. La cameriera trapiantata con lui a Roma, Nori Sosudata, è sempre più spazientita dal comportamento agorafobico del ragazzo e dalle sue manie, però decide di rimanergli accanto comunque perché, avendolo visto nascere ed essendosi sempre occupata di lui, ormai gli si era affezionata.

Shinku, la vera cattiva della serie.
Un giorno Jun si ritrova in camera una valigia di pelle riccamente decorata e la apre, scoprendo un'antica bambola di porcellana vestita con abiti in stile vittoriano. Non gli piace per via dei suoi interessi archeologici e artistici, che non includono le bambole, tuttavia tenta comunque di attivarla utilizzando la chiave nella valigia.

Senza dargli il tempo di rendersene conto, la bambola si rivela viva, provocando una reazione di shock nel ragazzo. In pochi istanti si ritrova una signora europea (visti i suoi 100 anni di "vita") alta 80 cm che si mette a dettare legge in casa sua; infatti la bambola lo informa sin da subito che lei è la padrona della sua vita, che senza il suo permesso non può e non deve fare niente, e deve accontentarla in tutto e per tutto. Da questo momento in poi Jun conoscerà le qualità, per così dire, delle Rozzen Maiden, una più rozza dell'altra. Diventare il Supervisore di queste marionette implica il pagamento delle spese per i loro armamenti, (un arsenale di micidiali annaffiatoi, violini, rose rosse e fragole), che le bambole useranno durante gli scontri quotidiani.

Le altre sorelle di Shinku arriveranno in casa Sakurada nei modi più disparati, ad esempio entrando dalla finestra della sua stanza e disintegrandone i vetri. La meno rozza del gruppo, Suigintou, perseguiterà il cast principale e agirà da antagonista, con il risultato di strappare un braccio a Shinku, la quale se lo farà riattaccare da Jun, senza però rinunciare alla pensione da falsa invalida.

Successivamente faranno la loro comparsa anche Kanaria e Barasuishou. La prima ridefinisce il concetto di inutilità, la seconda viene completamente distrutta da un nano da giardino. Le uniche vittime permanenti saranno Souseiseki e Hinaichigo, costrette alla retrocessione in Serie B.

Le Rozzen Maiden, o quel che ne rimane, sono determinate ad affrontarsi per diventare Revy, mentre Barasuishou, la bambola di Enju ricostruita, pianifica la sua vendetta. La vera settima bambola di Rozen, Kirakishou, è stata creata con l'idea di salvare le sorelle da Enju, ma mentre vaga per un'N-field si innamora di Suigintou, tanto da sognare sempre di stare con lei, e così abbandona la propria missione. Per conquistare l'amata arriva addirittura a rapire tutti i padroni, così da donarli tutti a lei.

Kirakishou pronta per sposare Suigintou.

Shinku e le altre si ritroveranno così ad affrontare Barasuishou, che, a causa dei suoi problemi visivi, le confonde sempre con i nani da giardino, mentre Suigintou dovrà cercare di scrollarsi di dosso Kirasuishou perché ama solo Megu, la sua padrona. Inizia la corsa delle Rozzen Maiden per vincere il Gioco di Revy, ma... la serie si interrompe proprio sul più bello.

I fans ricorrono dunque alla produzione in quantità massiccia di funfiction.

Le Rozzen Maiden

Suigintou Angelica: Prima bambola a nascere, aveva paura del bianconiglio e si rifugiava sempre in cima a un lampione, così prese il nome di lampada a mercurio. Tale trauma, sommato ai maltrattamenti subiti dalla perfida Shinku, che le insegnò a camminare, è all'origine del suo comportamento crudele negli N-field. Quando diventa la bambola di Megu, decide di farla uscire dall'ospedale psichiatrico infantile nel quale è reclusa, ma a causa della pazzia della padrona si ritrova sempre a fare la figura della scema con le sorelle. La sua motivazione principale per tentare di vincere il Gioco di Alice Revy è dovuta alla presenza di inaffidabilissimi ingranaggi presi dalla scatola del cambio di una vecchia FIAT nel suo torso, una grave minaccia per la sua longevità.

Barasuishou scopre che il suo aggressore non è esattamente un nano da giardino.
Kanaria Elsa: Caduta dal tavolo da lavoro mentre era ancora in costruzione, riporta una frattura alla testa e per questo il potere della Rosa Mystica è difettoso, rendendola pazza e incontrollabile. Ama mangiare frittate e attirare gli animali quali gatti e uccelli per poi portarli alla sua padrona e farne pellicce e piume per decorare gli innumerevoli vestiti che crea. Le altre Rozzen fuggono alla sua vista. Da quando ha conosciuto, nel suo precedente risveglio, Mary Poppins, bambinaia della padrona di Hinaichigo, ha dimostrato una predilezione per gli ombrelli volanti, e da allora svolazza con l'ombrello fabbricato per lei direttamente dallo spazzacamino amico della Poppins. Da quando è la marionetta di Mitsu, che in realtà si chiama Lauro perché è un travestito, si innamora di lei, ma costei non ne vuole sapere di ricambiare l'affetto.
Kanaria mentre tenta di massacrare dei poveri uccellini indifesi.

Suiseiseki Henrietta: Questa bambola pare avere un registratore incorporato, per via di tutti i Desu che ripete in continuazione. Non fa che parlare, rimproverare e insultare Jun perché è gelosa del fatto che Shinku è più bella di lei e Jun è il suo padrone. Una volta divenuta la bambola di Jun, lo maltratta perché non la degna mai di uno sguardo; inoltre odia tutte le sorelle, in quanto, a differenza di lei, sono capaci di avere idee. Fragile psicologicamente, si innamora di Jun, credendosi l'unica bambola capace di amarlo, ma lui ama solo Shinku Triela.

Souseiseki Claes: Bambola ambigua, è la gemella di Suiseiseki. Ama usare le cesoie quando si incavola, ma solo dal lato del manico. Non parla mai, ma quando lo fa è consigliabile tagliare la corda. Per non vedere più la gemella psicopatica si rifugia presso un orologiaio che la confonde col suo figlio drogato e inizia ad amare quella vita; almeno è libera da quella rompi della sorella. Ama i libri, come Shinku, ma è molto più intelligente e infatti di mestiere fa la professoressa.

Shinku Triela: Quinta bambola a essere costruita, è la più bella delle Rozzen si vanta di essere la più bella delle Rozzen, ma non lo è.[1] Tuttavia è anche la più manesca e maleducata, e non si fa scrupoli a ottenere con le buone e con le cattive ciò che vuole. Adora le case sontuose, la cucina anglo-tedesca e i servitori come Jun e Hinaichigo, che la trattano come una regina. Ama i peluche alla follia. Pur essendo la quinta marionetta della famiglia, è anche la più anziana.

Hinaichigo Rico: Sesta bambola, viziata e insopportabile, che adora tutto ciò che è di piccole dimensioni, ossia giocattoli, cibo e tutto ciò che può infilare nella borsetta sottratta a Mary Poppins. Ricordiamo che la povera Mary, non sopportando più le bambole, è volata via col suo ombrello, cambiando mestiere, ed è tuttora una una fiorista. Hinaichigo si riconosce per l'atteggiamento sornione, ma si rivela letale quando si mette all'opera.

Souseiseki mostra il suo vasto repertorio di espressioni facciali.

Barasuishou Beatrice: Bambola di Enju, gestisce i cristalli, ma ha un problema a causa della benda: scambia sempre le Rozzen con i nanetti da giardino che trova quando gironzola per la città, e litiga con i nani di gesso anche se non le rispondono. Ha tuttavia un naso sviluppatissimo con cui riesce a seguire le tracce delle rivali e viene usata anche per cercare belle donne per Enju.

Kirakishou Petruska: Ultima bambola, creata per salvare le sorelle da Enju, ma quando in un N-field vede la sorella maggiore Suigintou fare il bagno nella Fontana di Trevi Anitona, se ne innamora e decide di rapire i padroni delle altre sorelle per donarle le Rose Mystiche delle bambole, dopo averle sodomizzate a piacimento. Ama i balletti, infatti nell'N-field si cimenta per l'amata in eleganti coreografie di danza classica. Si lascia sempre prendere la mano, al punto da non accorgersi di rimanere sempre a ballare sola. Il suo padrone sarà un ragazzo chiamato Alessandro.


Altri personaggi

Suigintou s'illumina d'immenso.

Jun Hillshire: Giovane tedesco trapiantato a Roma per studio, è un abile sarto sfruttato dalle compagne di scuola e asfissiato dai compagni gay. Bravissimo nello studio, vive a casa perché avanti rispetto ai compagni. Riceverà Shinku suo malgrado e vivrà avventure fuori dal comune. Suiseiseki Henrietta prima pare innamorarsi di lui per poi trovarsi un ragazzo di nome Giuse che è fiorista.

Nori Ferro: Cameriera personale di Jun, ha visto il ragazzo nascere e lo ha cresciuto in Italia. Si prenderà cura anche delle Rozzen.

Enju Pinocchio: Prima assistente di Rozen, poi nemico. Costruisce Barasuishou per dimostrare la sua bravura e ricevere i favori da Laplace. Trae in inganno le Rozzen ma fallisce su tutti i fronti e non fa che peggiorare la situazione. La sua bambola è la dimostrazione della sua deficienza acuta. Bravo con armi da taglio, ama le bambole ma non le donne... anche lui è un po' strano!

Rozen: Inizialmente creava stuzzicadenti invece di sculture, poi trova la sua vocazione e crea bambola di porcellana. Ingaggiato dal coniglio bianco Laplace, crea sette bambole fantastiche che possono muoversi, parlare e soprattutto mangiare, ma capisce l'inganno e cerca di recuperare le sue creature. Spera di avere Alice, la loro fusione, per avere qualcuno da amare, ma dopo aver creato le marionette assassine si pente, in quanto fregato dal coniglio.

Laplace il boss: Scienziato e alchimista mezzo pazzo, ama le sfide e i giochi. Per costruire gioco originale contatta Rozen, ma viene raggirato a sua volta, dunque si impone come giudice del gioco e si diletta a prendere per il culo le bambole con un linguaggio criptico e anche un po' osé. Da quando Enju ha iniziato a intromettersi trova divertente la bambola che litiga coi nani di gesso. È lui che dice ai padroni delle bambole chi devono eliminare le rispettive marionette.

Note

  1. ^ Nota di Suigintou

Curiosità

  • Suiseiseki pronuncia la parola "desu" almeno 527 volte durante tutto l'anime. Dal momento che le due serie fanno in totale 24 puntate, si possono contare in media 22 "desu" a puntata (approssimato per eccesso). E siccome ogni puntata dura (escludendo le sigle) circa 20 minuti e 45 secondi (cioè 20,75 min.) è possibile ascoltare in media all'incirca 1 "desu" al minuto (approssimato per difetto).

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