J-Ax

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia denuclearizzata.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
File:MEX4281SAX.gif
J-Ax mentre gioca la forbice alla morra cinese. Ma si sa che lui preferisce la cartina...
« Fa i milioni cantando ancora di quant'è sfigato. Un po' come i conigli che si cagano in bocca »

J-Ax, pseudorappernimo di Alessandro Aleotti (Milano da bere, 5 magosto 1972 – 25 freddaio 2016, a detta di molti) è un cantautore, zarro, comunista col rolex, serial killer di decenze e italiano medio italo-milanese, fondatore degli Articolo 31 e fratello maggiore di suo fratello Grido Weedo Luca Paolo Aleotti.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. J-Ax

Biografia

Gli anni da signor nessuno

Alessandro Aleotti visse un'infanzia spensierata fino al passaggio alla vita adulta, quando si diventa tristi e odiosi. Come tutti, quindi, solo che per lui ciò avvenne a 14 anni: l'istituto tecnico che frequentò fu uno scoglio per lui, non tanto da sorpassare ma proprio da digerire: ricevette una bocciatura tanto potente da rimandarlo alle scuole medie. Il bullismo era parte integrante della sua vita scolastica, a tal punto che la percentuale di lividi che occupava il suo corpo per un periodo superò quella di oggi di tatuaggi. Dal momento che la violenza attira altra violenza come una ciliegia attira l'altra, anche J-Ax soleva sfogare le sue frustrazioni sui più deboli. Ma l'unica cosa allo stesso stesso tempo da lui bullizzabile e a portata di mano era il suo amato gatto, perciò dovette trovare un compromesso eticamente accettabile: prima gli spegneva la sigaretta sulla zampa, poi gli faceva i grattini al fondoschiena.

Fu in questo periodo che Alessandro, già di per sé più chiuso del naso di Caparezza, entrò per un anno in una fase di totale silenzio: a scuola faceva unicamente scene mute, guardava solo film di Georges Méliès e scoreggiava esclusivamente loffe. Nemmeno il terapista che frequentò riuscì a cavarci un ragno dal buco, benché scoprì perché fosse ossessionato dal disegnare cazzi sui manifesti per strada. Ne uscì grazie a un incontro miracoloso con una certa signora Maria, più volte citata con affezione nei suoi versi. D'altra parte, si sa che le erbe balsamiche “aprono”.

Gli anni della fama

Nel 1992 si prestò per uno spot per la Fiat Uno Rap Uno, della quale doppiava il carburatore. Fu la prima occasione di dare voce alla sua voce, guadagnandosi peraltro la sua prima busta paga: una Fiat Uno. Usata.

Articolo 31

   La stessa cosa ma di più: Articolo 31.
Non sembra, ma costoro sono entrambi J-Ax, abilmente cammuffato per sfuggire ai NAS. Nonostante gli ottimi travestimenti, dei piccoli, fumosi dettagli ne tradiscono l'identità. Non sembra, ma costoro sono entrambi J-Ax, abilmente cammuffato per sfuggire ai NAS. Nonostante gli ottimi travestimenti, dei piccoli, fumosi dettagli ne tradiscono l'identità.
Non sembra, ma costoro sono entrambi J-Ax, abilmente cammuffato per sfuggire ai NAS. Nonostante gli ottimi travestimenti, dei piccoli, fumosi dettagli ne tradiscono l'identità.

Dopo aver scoperto che filmarsi in bagno mentre si canta usando lo scopettone come microfono non procura la popolarità sperata (all'epoca non esisteva ancora Youtube), finalmente avvenne il vero esordio di J-Ax e degli Articolo 31 con la pubblicazione dell'album Strade di città, seguito a ruota da Messa dei vespiri e Così com'è. Questi primi tre album sono trascinati, ognuno, dai singoli Tocca qui, Ohi Maria e Tranqi Funky, che sono anche considerati l'apice della profondità del duo: non a caso trattano, rispettivamente, di una scopata, della ganja e di quegli argomenti tipicamente estivi che nutrono il dibattito intellettuale in Italia, anche se disgraziatamente erano tutti distratti dal gran numero di squinzie nel videoclip per prestare ascolto alle parole.

Il 14 maggio 1998 fu la volta del quarto album, Nessuno, grande successo tra gli appassionati di epopea greca: l'album è preceduto dal singolo La fidanzata, contenente a voce di Natalino Otto nel ritornello, scongelato per l'occasione.

Gli album Xché sì, Domani smetto e l'iconico e auto-accusatorio Italiano medio, ultimi lavori degli Articolo 31 prima dello scoppio della coppia, sono ricordati soprattutto per gli acuti “a unghie sulla lavagna” di J-Ax nella maggior parte dei brani, tipici di corde vocali in cui l'effetto di bacco & tabacco comincia a farsi sentire.

Oltre che che al componimento di versi e versacci, basi e acidi, durante la militanza con gli Articolo 31 J-Ax si cimentò in una miriade di altri progetti:

  • Nel 1994 fondò la Spaghetti Funk, collettivo di artisti rap e graffitari ricercati la cui caratteristica comune era avere nomi d'arte suscitanti curiosità ed esoticità, benché rigorosamente privi di significato;
  • Nel 1998 uscì il suo primo e unico libro, I pensieri di nessuno, narrante della sua vita. O forse parlava di ricette amazzoni, o dei benefici del vegetarianismo per chi supera i quarant'anni. Il fatto è che il libro diventò noto più che altro per la sua copertina rigida e con gli spigoli affilati e per la brillante idea di J-Ax di distribuirlo lanciandone copie dal palco sulla folla, a fine concerto, fecendogli guadagnare notorietà e una denuncia per tentata strage;
  • Nel 2001 è protagonista, assieme a coso, l'altro del gruppo che nessuno mai si è cagato, del film Senza spettatori filtri, che fece registrare un dignitoso quanto inaspettato successo nelle sale in cui venne distribuito, tutte e cinque;
  • Tra il 2003 e il 2004 J-Ax scrive il testo del brano Solo per il rapper e cantante statunitense Eamon: la canzone è costituita per oltre il 90% dalla parola “fuck”. Tutt'ora J-Ax continua a rispondere, a chi gli chiede chiarimenti in merito, che tutto è frutto di un equivoco e in realtà lui aveva scritto “funk”. Nessuno gli ha mai creduto.

Nel settembre del 2006, ormai conscio dell'inutilità del suo collega di una vita, J-Ax abbandona Geided in autostrada per dedicarsi alla lucrosa attività solista senza spartire un nichelino con nessuno.

Solista

Con l'apertura del 2015 J-Ax toglie la maschera e svela la sua vera forma.
...
Vabbè che è bello essere brutti, però secondo me era meglio prima...

Il primo album da solista di J-Ax, Di sana pianta, ebbe un riscontro così deludente da essere declassificato a posteriori come musica lounge. Già col morale sotto le Osiris per il recente divorzio col l'ex-collega, spernacchiato e snobbato dalle major, così lo stesso artista ricorda quel cupo periodo:

« Mi ridussi a cantare nelle sagre di paese. Dopo un concerto a Zibello, al culmine della frustrazione, tentai il suicidio con un'overdose di culatello. »

L'esperienza lo convinse che dividere uova e pomodori marci in faccia al prezzo di una parte di pecunia era da considerarsi come un rapporto rischi/benefici passabile: la carriera da solista di J-Ax è incrostata di collaborazioni con artisti di tutto il mondo, non solo della scena musicale ma anche di quella cinematografica, scultorea e chirurgica. Forse proprio da questa meschina scelta derivò l'album Rap n' Roll, il quale rappresentò una svolta nel comparto musicale che J-Ax volle offrire a fan e plebaglia, nel senso che ripercorre gli stessi fottuti, ripetitivi argomenti di quando iniziò a calcare i palchi in canottiera e treccine negli anni '90. A detta di molti, fu proprio questa imbarazzante paraculata a ispirare, qualche anno dopo, Intro, singolo trainante l'album Il bello d'esser brutti, e non il voler provare un nuovo tipo di stupefacente, come suggerirebbe il versetto "ho tirato il freno".

Nel 2009 uscì Deca Dance, disco in formato ristretto e perciò incompatibile con la maggior parte dei lettori. La partecipazione di Pino Daniele è ciò che effettivamente rimorchiò l'album fino al traguardo del disco di platino, nonostante la sua presenza fosse come il basilico nell'iconica immagine della pastasciutta al pomodoro: del tutto superfluo, ma dà effettivamente al complesso un tocco di classe.

L'album Meglio prima (?), del 2011, venne definito in maniera informale come il "salto dello squalo" della carriera di J-Ax, che, per il percorso di un artista musicale, equivale a quando il suddetto artista comincia a essere influenzato dalle stronzate che gli dicono i fan.

Il quadriennio 2017-2020 diede alla luce la threesome di album Comunisti col rolex, ReAle e Uncool & Proud: la frivolezza dei testi e delle sonorità, scientificamente provata come tale e pubblicata anche su National Geographic Magazine, dimostrò che l'amplesso tra J-Ax e il Dio Denaro si è concluso magnificamente.

Due di picche

I Due di picche sono stati il tentativo di Madre Natura di unire due particelle di carica eguale, forse presupponendo come assiomatico il concetto che “se unisci due cose buone non può che riuscire un'altra cosa buona”. Effettivamente l'unica pizza all'ananas prodotta da Neffa “Johnny di picche” e J-Ax “Willie the puke”, C'eravamo tanto odiati, fu disco d'oro dopo aver spopolato nel mercato rurale, giacché i CD volteggianti al vento in un campo di farro sono più efficaci di uno spaventapasseri e di un colpo di schioppo messi insieme.

Vita privata

Attualmente J-Ax vive in centro a Milano con una modella americana e un figlio bellissimo, che per fortuna è tutto sua madre.

Curiosità

Così come il colore della maglietta di Sheldon Cooper rappresenta il suo umore, J-AX sceglie i copricapi in base ai temi che affronta, alle circostanze della vita o, semplicemente, ai suoi gusti di merda.
  • In una remota intervista a Radio Speed ha ammesso di aver abusato di droghe e che tentava di disintossicarsi con metodi fai da te, assumendone di più potenti per cancellare la voglia di quella precedente: attualmente si inietta giornalmente uno schizzettone di trielina direttamente nel cuore.
  • In una recente intervista a Radio Laceratutti ha affermato di volersi tatuare il corpo completamente come forma di imbalsamazione fai da te.
  • In una recentissima intervista a Radio Pugnetta ha asserito che il rapporto con la moglie Elaina non lo distoglie dalla sua passione per il fai da te.


Yo, frà! Cioè, perché, yo yo, io sono cresciuto sulla strada, frà! E siamo rappettoni, frà!