Personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco: differenze tra le versioni

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== Santi d'Oro ==
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I Santi d'Oro sono i personaggi preferiti dai [[fun]] dei Cavalieri dello Zodiaco. Sono così fighi che si meritano persino una pagina a parte.


== Santi di Acciaio, Cartongesso ed altri materiali ==
== Santi di Acciaio, Cartongesso ed altri materiali ==

Versione delle 16:44, 17 feb 2009


Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

   La stessa cosa ma di più: Cavalieri dello Zodiaco.

Nell'opera di Kurumada nota come I Cavalieri dello Zodiaco ci sono una caterva e mezza di personaggi. Andiamo dunque a vederli meglio.

Santi di Bronzo

I Santi di Bronzo dovrebbero essere il grado più basso dell'esercito d'Atena, se si escludono i soldatini armati di lancia. Nel ventesimo secolo. In realtà solo alcuni di essi rientrano nella categoria e vengono massacrati ad ogni piè sospinto.

Quattro a dire il vero cinque di loro, conosciuti anche come Bronzini, sono completamente al di fuori dalla classificazione. Sono conosciuti anche come quartetto di primedonne e sono i protagonisti dell'intera opera. Questi Santi di Bronzo speciali sono soliti affrontare le proprie battaglie parlando del più e del meno con l'avversario che dovrebbero uccidere. Se il nemico è debole si fanno malmenare per delle ore, per poi vincere alla fine con un solo colpo. Se, al contrario, è particolarmente forte, questi sono soliti usare un colpo suicida, ovviamente soltanto dopo averle prese di brutto; quest'attacco stranamente uccide l'avversario ma si limita a far svenire i Bronzini. La presunta invincibilità dei Bronzini è presto spiegata; in realtà questi sono raccomandati da Atena, che perciò fa vincere loro anche le battaglie più disperate grazie a mazzette e spinte.

Seiya di Pegasus

Mirare? E a cosa serve? Seiya colpira l'avversario anche ad occhi chiusi grazie alla raccomandazione di Atena!

Noto agli italiani come Pegasus di Pegasus[1], Seiya è il protagonista principale della storia. È anche uno dei personaggi più odiati dai fun, in particolare dalle fungirl, in quanto stando sempre tra le palle ruba spazio agli altri personaggi, molto più adatti ad intermezzi poetici e funfiction yaoi.

Seiya è senza dubbio il Santo di Bronzo che trae più piacere nel farsi malmenare prima di passare al contrattacco. In realtà si comporta così perché è un gran bastardo; essendo conscio d'essere il più raccomandato dei Santi d'Atena, sa benissimo che alla fine vincerà sempre. Però, nel dubbio che gli avversari possano massacrarlo prima di arrivare al fondo, preferisce eclissarsi subito lasciando che siano i suoi compagni a prenderle anche per lui.

Seiya è inoltre un amante del free climbing, che pratica ad ogni occasione; non appena vede un dirupo od un crepaccio, ci si getta con gusto, per poi passare episodi su episodi nel risalirlo a mani nude. Soprattutto negli OAV lo si può vedere spesso[2] ansimare morente su una scalinata lunga pressoché infiniti chilometri che risalirà strisciando fino a ritrovarsi di fronte al nemico finale. D'altronde per qualche strano motivo il Santo di Pegasus combatte sempre e soltanto contro il primo e l'ultimo nemico in ogni saga. Dovrà pure passare il tempo in qualche modo, no?

Colpi Speciali
  • Fulmine di Pegasus, una bieca scusa alla sua eiaculazione precoce.
  • Spirale di Pegasus, un noto anticoncezionale di emergenza.
  • Cometa di Pegasus, una specie di shuriken di cartone, ricavato dal presepe.

Hyoga del Cigno

Hyoga medita se uccidere Shun dopo quanto accaduto alla casa della Bilancia.

Poveraccio.

Per qualche strana ragione, chiunque ha una qualche relazione con Hyoga che non sia "combattiamo insieme per Atena", è destinato a morire tra atroci sofferenze, in genere proprio per mano del biondino russo. Sua madre è morta in un incidente navale, mentre il suo maestro, il personal trainer del suo maestro, il suo compagno d'allenamenti ed il suo agente commerciale sono stati uccisi da lui in combattimento. Difatti il Santo del cigno passa la maggior parte del tempo, durante ogni battaglia, a piangere i suoi cari estinti. Che ha ucciso lui.

Chissà perché Hyoga non capisce che non uccidendo i suoi parenti/amici/conoscenti, potrebbe evitare di doverli piangere. Eppure continua a farlo, perché in fondo in fondo gli piace soffrire.

Il destino non lo ha certo aiutato, in quanto gli ha affibbiato una costellazione da checca e lo costringe a fare un ridicolo balletto ogni qualvolta voglia utilizzare i suoi attacchi speciali.

Colpi Speciali
  • Polvere di Diamanti, a sottolineare l'estrema svogliatezza di Hyoga nella cura della sua gioielleria.
  • Aurora del Nord, una canzone Power Metal cantata dal Santo per distrarre il nemico.
  • Vortice Fulminante dell'Aurora, il remix del precedente ad opera di Giorgio Vanni.
  • Anello di Ghiaccio, inventato da Hyoga come modo originale per proporsi in matrimonio al piccolo Jakob.

Shiryu del Dragone

Shiryu troverebbe qualsiasi scusa per mostrare il suo tatuaggione al nemico!

Il cinese del gruppo. Nonostante la sua armatura abbia la fama d'essere una delle poche, tra quelle di bronzo, a non rompersi con uno starnuto, Shiryu preferisce combattere senza e, durante uno scontro serio, finisce sempre per togliersela dopo i primi dieci secondi.

Nel corso della storia riceve il potentissimo attacco sacro Excalibur Miracle Blade, da Shura di Capricorn; logicamente spesso e volentieri se ne dimentica e continua ad usare quello schifo del Colpo Secreto dal Drago Nascente per le incazzature di Shura, che torna appositamente sotto forma di visione.

Shiryu soffre d'una strana forma di cecità intermittente, forse dovuta al fatto che perde litri di sangue in seguito ad ogni scontro, forse per altri motivi. Resta comunque strano, specie se si pensa che lui è l'unico nel gruppo ad essere effettivamente fidanzato. Magari c'è qualcosa dietro.

Colpi Speciali
  • Colpo Segreto del Drago Nascente, un potentissimo destro utilizzabile solo una volta. La prima.
  • Colpo Arcinoto del Drago Nascente, lo stesso ma dalla seconda volta in poi.
  • Pienezza del Dragone, raggiunta da Shiryu dopo pasti abbondanti.

Shun di Andromeda

Poteva forse mancare nel quartetto di primedonne il classico personaggio effeminato, efebico e depilato che tanto piace alle fungirl yaoi? Purtroppo, pare proprio no.

Shun approfitta della distrazione di Hyoga.

Come se il suo viso da bimba impaurita pronta a piangere in qualunque momento non fosse abbastanza, il destino, o meglio, Kurumada ha deciso d'affibbiargli una costellazione da donne, Andromeda, ed una simpatica armatura rosa fèscion, munita di due pericolosissime catene di Sant'Antonio. Nonché di un bel paio di tette.

Sebbene Shun sia fortissimo ed abbia dei colpi a dir poco micidiali che poco hanno a che fare con l'armatura tettona, il giovane fin troppo spesso si rifiuta di combattere seriamente, affidandosi soltanto alle catene in dotazione alla sua armatura. Purtroppo queste, a meno che il nemico non sia una pippa immane, finiscono distrutte nel giro di dieci secondi, costringendo quasi sempre quel poveraccio di suo fratello Ikki ad accorrere in suo aiuto.

Secondo alcune indiscrezioni, pare che Shun sia attratto da Hyoga, come viene dimostrato durante il loro tête-à-tête nella casa della bilancia.

Nella versione italiana si è pensato bene di sostituire il nome "Shun", difficile da pronunciare, con quello di Andromeda, diventando Andromeda santo di Andromeda. È curioso notare che durante un flashback in cui i protagonisti, ancora bambini, devono pescare l'isola e l'armatura a cui saranno legati, Shun peschi l'allenamento per l'isola della regina nera e conquistare l'armatura della fenice. Nell'edizione italiana si ha quindi Mylock, il servo inutile di Alman, che afferma soddisfatto che "Andromeda andrà ad allenarsi per l'armatura della fenice mentre Phoenix andrà per quella di Andromeda". È ovvio che il giapponese Ikki, si opponga a questa decisione, alquanto imbarazzante.

Colpi Speciali
  • Catena di Andromeda, celebre antifurto per motorini recentemente impiegato anche nel sistema fognario domestico.
  • Nebulosa di Andromeda, il colpo più potente dell'universo. Purtroppo Andromeda è sponsorizzato dalla Piaggio ed è quindi costretto ad usare l'altro colpo.

Ikki di Phoenix

Ikki entra in scena inizialmente come nemico; in realtà non si tratta realmente d'un cattivo. Il poverino ha solo perso il lume della ragione in seguito ad una serie di traumi; aver avuto rapporti con una ragazza identica al suo efebico fratellino ed aver scoperto in seguito che suo padre è un megaputtaniere che ha messo al mondo centinaia di marmocchi, gli ha causato seri dubbi sul fatto che quella ragazza fosse o meno sua sorella.

Dopo esser rinsavito, Ikki diventa uno dei bronzini più forti; ciononostante, in genere resta fuori dal quartetto delle prime donne, preferendo sbucare fuori quando nessuno se l'aspetta. Le sue scenografiche entrate lo hanno reso uno dei personaggi più amati dai fun; questo anche perché, in genere, fino a cinque minuti prima del suo arrivo in genere Ikki viene dato per morto, perché l'ultima volta è stato visto fare qualcosa che avrebbe ucciso qualunque normale essere umano. Tipo finire sotto un vulcano, oscurarsi in un mondo di luce o mangiare cinquanta Big Mac di fila.

Insomma, come la fenice, anche Ikki è immortale. Eppure la sua armatura non scherza; pur essendo di pongo come tutte le armature di bronzo, riesce a ripararsi da sola. Fortunatamente per Mu, il Santo Ripara-Armature, è l'unica con tale caratteristica, altrimenti avremmo un altro disoccupato a rompere le palle.

Colpi Speciali
  • Ali della Fenice, una comoda aggiunta per assorbenti esterni che garantisce maggior stabilità sullo slip.
  • Fantasma Diabolico, un cazzotto che causa brutti sogni. Sconsigliabile da ricevere prima di andare a letto.
  • Pugno Diabolico, come sopra ma senza brutti sogni, ideale quindi per coricarsi.

Santi d'Argento

Teoricamente i Santi d'Argento dovrebbero essere una via di mezzo tra l'inutilità estrema rappresentata dai colleghi di Bronzo e la potenza assoluta di quelli d'Oro. In pratica, o sono femmine, o sono ricchioni o sono carne da cannone.

Marin dell'Acquila

- Marin: “Seiya... Ti ricordi di tua sorella? Quella che hai smarrito il momento in cui sei stato scelto per divenire Santo d'Atena?”
- Seiya: “Marin... Vuoi forse dirmi che... Tu sei la mia preziosa sorella perduta, la donna che ho cercato per anni? Sei forse tu la mia amata Seika?”
- Marin: “No.”

Marin, conosciuta in Italia come Castalia, è la maestra di Seiya. Durante l'intera storia Kurumada non ha fatto altro che dare indizi riguardanti la sua reale identità come sorella di Seiya. I fun della saga si sono interrogati per anni su come fosse possibile che una ragazzina, nel tempo necessario per andare dal Giappone alla Grechia, fosse riuscita a trasformarsi da bimba rincretinita che inciampa sul nulla a suprema maestra d'arti marziali.

La risposta di Kurumada fu semplice ma disarmante:

« Non sono fratelli! Ci sei cascato! Marameo! »
(Kurumada facendo la linguaccia)

Santi d'Oro

   La stessa cosa ma di più: Santi d'oro.

I Santi d'Oro sono i personaggi preferiti dai fun dei Cavalieri dello Zodiaco. Sono così fighi che si meritano persino una pagina a parte.

Santi di Acciaio, Cartongesso ed altri materiali

Il Santo di Cristallo

Quest'individuo, che appare soltanto nell'anime, al contrario di quanto si possa pensare non è la controfigura di David Bowie, bensì il maestro di Hyoga. Ovviamente, a causa di ciò il suo destino è segnato; morirà per mano dell'allievo.

Appare soltanto nella versione animata, in quanto i tizi che han fatto l'anime lo partorirono senza chiedere a Kurumada se effettivamente avesse pensato a creare lui un maestro per Hyoga. Quando si dice la potenza della comunicazione.

Trattandosi d'una figura così fuori luogo da non meritarsi neppure un nome, smette di comparire persino nei flashback quando comincia a farsi vivo il vero maestro di Hyoga, ossia Camus dell'Acquario.

I Santi di Plastica

In teoria questo manipolo di disgraziati dovrebbero essere altri Santi di Bronzo, peccato che, a differenza dei loro colleghi più famosi, basta un colpo di vento per sconfiggerli. La maggior parte di loro viene riempita di mazzate nel giro di un petosecondo, non riuscendo a dire altro se non il nome del suo colpo per l'intera storia. Bella ricompensa per l'essere riusciti a sopravvivere i terribili allenamenti necessari a ricevere l'armatura.

Centro d'Assistenza Sociale Asgard

Probabilmente Asgard porta sfiga. Altrimenti non si capisce come mai i guerrieri del freddo nord siano un branco di orfani perseguitati dal destino, con passati tragici segnati da morte, solitudine e disperazione. Tra un attacco e l'altro ammorbano i poveri santi di Bronzo coi ricordi della loro infanzia da orfani soli ed odiati dal mondo. Fortunatamente compaiono solo nell'anime e non nel manga.

Thor di Miol Myol Mjolnir

Thor è una pessima imitazione dell'omonimo della Marvel, nonché il bestione della compagnia. Ha una capigliatura assurda perfino per un santo, per non parlare della barba; sembrerebbe il cugino It, se non fosse molto più grosso ed avesse quella tinta verdognola. È attratto a livello animalesco da Hilda, per la quale ha cominciato a comportarsi in maniera più civile, cominciando ad uccidere la selvaggina prima di mangiarla, benché non sia ancora arrivato a cuocerla. Inutilmente.

Picchia Seiya fino a ridurlo ad una cotoletta, ma dopo essere stato in vantaggio per tutto il combattimento, viene da lui sconfitto[3].

Luxor di Fenrir

Luxor è il lontano cugino di Mowgli e Tarzan; il poveraccio rimase orfano quando la sua famiglia venne completamente sterminata da un orso assurdamente grosso e incazzato mentre stava andando a funghi. Viene da domandarsi perché nessuno si chiese come mai di tutti quelli che erano partiti nessuno faceva più ritorno. Mah. Luxor crebbe con i lupi e sviluppò numerose abilità, tra le quali spicca la risata da checca più irritante che esista.

Combatte con Shiryu e lo acceca[4], ma viene travolto da una valanga quando quest'ultimo sbaglia mira.
Mai accecare Shiryu.
Mai.

Artax di My Little Pony

La sfiga ed il servismo di quest'individuo sfiorano il grottesco. Artax combatte e si allena per tutta la vita per conquistare due donne, Hilda e sua sorella minore; peccato che una delle due non lo caga di striscio e l'altra lo tradisce con Hyoga.

Artax oltre che dal ghiaccio, trae il suo potere dalla lava, che per un paese completamente ghiacciato è l'apoteosi del genio.

Si suiciderà dopo aver visto che una delle sue amate correva in aiuto di Hyoga. E non suo.

Mime della Lira

Albino effemminato con la voce di una suorina anziana. È il primo di una lunga serie ad attaccare a colpi di arpeggio, con risultati identici a quelli che lo seguiranno.

Shun, s'innamora di lui; di conseguenza non riesce ad attaccarlo e le prende. Ikki, che non ha di questi problemi, lo sconfigge dopo avergli incasinato la mente col ricordo del suo terrificante padre-padrone, violento ed ubriaco, che era solito abusare di lui.

Alberico di Megres

Unico tra i cavalieri di Asgard a provare ad usare il cervello invece che la forza e viene per questo discriminato da tutti. Per questo, e per il fatto che è uno stronzetto sleale, avido e voltagabbana. Il suo scopo è dominare il mondo, facendo incetta di bigiotteria con la quale invadere il mercato per poi dominarlo.

Riesce inizialmente ad avere la meglio sui Santi di Bronzo, anch'essi poco avvezzi ad usare l'intelligenza, fregandoli con trucchi sofisticati come:

  • "Dammi lo zaffiro e ti prometto che libererò Castalia."
  • "Dammi lo zaffiro e ti prometto che libererò Pegasus. No, ti giuro, non ho usato questo trucco anche con lui."
  • "Dietro di te: una scimmia a tre teste!"

Viene però battuto da Shiryu, che non poteva guardare da nessuna parte, essendo cieco.

Mizar della Tigre delle Nevi

Figaccioso marmocchio viziato, riesce a tenere testa a tutti i suoi avversari solo per via dell'incazzoso fratello alcoolizato che vive nella sua ombra. Senza il suo paraculo, si fa battere al primo colpo. Da Shun.

Alcool della Tigre delle Nevi

Fratello di Mizard, cercò di ottenere il ruolo del fratello. Essendo molto più forte di lui sarebbe stato ovvio, ma il suo piccolo problema di dipendenza dall'Amaro Carocchio lo fece squalificare alle selezioni. Odia suo fratello, i suoi genitori, la sua patria, sè stesso e i Puffi . Sottoposto all'effetto psicoterapeutico del Fantasma Diabolico di Ikki muta radicalmente indole, e si ritira a coltivare canapa in Jamaica.

Orion del Drago a due Teste

Il più potente dei Santi di Attila, e unico tra loro a non avere un tragico passato alle spalle, compensa ampiamente con tutte le sfortune che lo perseguitano. Nonostante sia invulnerabile tranne in un minuscolo puntolino che rimane scoperto solo per un millesimo di secondo, tutti riesco sempre e comunque a colpirlo. È inoltre l'unico in tutta la serie di Asgard ad essere costretto ad estinguersi in un mondo di luce per annientare il General di Sorrento. Inutilmente, peraltro.

Hilda di Polaris

Hilda, la glaciale dittatrice comanda i guerrieri[5] di Asgard. Inizialmente, dolce, tenera e casta, viene ad un certo punto posseduta dalle forze del male e lancia in battaglia, senza motivo apparente, i suoi guerrieri contro i Santi di Athena. Dando prova di un non comune spirito di osservazione, questi non si chiedono come sia possibile che una sbarbina pacifista diventi da un giorno all'altro una guerrafondaia che uccide gli animali per divertimento. Ma tant'è.

In the Navy

Sirya di Sorrento

Il General marine o la General marine più potente, non si capisce bene. La sua carriera non inizia alla corte di Poseidone, bensì al festival di Sanremo del 1996 cantando la cover di Torna a Surriento; sfortunatamente si piazzò in posizione elevata e quindi non riuscì a vendere manco un disco. Questo tragico successo lo\la spinse a buttarsi a mare. Poseidone capisce però quanto la sua musica inascoltabile possa essere un'arma terribile e lo\la salva facendone uno dei suoi generali. Il dio dei mari c'azzeccò visto che Sirya distrusse i timpani di Aldebaran, Orion, Andromeda e Kanon. Quando non gira con il suo Tailleur arancione da combattimento indossa un vestito ottocentesco fregato a Jean Claude.

Baian Il Cavalluccio Marino

Questo povero disgraziato è afflitto da un non comune complesso di inferiorità. E di sfiga. E tutto questo senza considerare il fatto che la sua costellazione è ridicola.

Si vanta della potenza della sua tecnica unica e potentissima, ma Seiya gli fa notare che in realtà lui usa gli stessi colpi di un Santo d'Argento effeminato[6]. Si vanta delle sue indistruttibili scaglie dorate, ma Seiya gliele distrugge con nonchalanche. Si vanta della resistenza della colonna che protegge, e Seiya spacca anche quella.

Non si sa perché la sorte si accanisca in questo modo su di lui, ma fa bene.

Kira di Scilla

Non fatevi ingannare dal nome di costui, non ha nulla a che vedere col suo omonimo di Death Note. Potevano metterci il guardiano dello Zoo al suo posto, sarebbe stata la stessa cosa. Questo tizio combatte utilizzando il potere delle sue bestie. Shun lo massacra soltanto con l'uso delle catene. Giusto per farvi capire quanto è potente.

Krisaore della Barbie Nera

Krisaore è stato inserito unicamente per impedire a chicchessia di denunciare Kuramada per razzismo. Dunque, l'autore non si è dato troppo peso di inventare un personaggio decente, e ha riciclato i soliti cliché. Krisaore appare prima come un bruto crestato con la voce di Serse e dal lungo tridente (altra caratteristica del re persiano). Poi, quando inizia a prenderle di brutto, inspiegabilmente si calma e inizia a fare yoga, stile santo della Barbie.

Acceca Shiryu [7], ma viene infine sconfitto dal divino potere che Shura di Capricorn ha tramandato al Dragone.

Lemuri della Salamandra

Figlio adottivo di Orochimaru e Clemente Mastella, ha ereditato dai genitori la viscida bellezza e l'abilità di cambiare aspetto, sesso e schieramento politico. Confonde e batte facilmente i Santi più incerti sulla propria sessualità o sul proprio voto, ma nulla può contro Ikki che al grido di:"Noi della Lega ce l'abbiamo duro!" lo rende bello a furia di mazzate.

Abadir di Kraken

Essendo ormai un sacco di tempo che Hyoga non causava la morte di un suo caro, era ovvio che uno dei General fosse il suo migliore amico. Dopo avergli ricambiato la cortesia di avergli fatto perdere un occhio, Abadir cominciò a ricordare il passato, mazzuolando l'ex-compagno di banco tra un aneddoto e l'altro. Sfortunatamente, combattendo con Hyoga,il General del Kraken si tocca prudentemente le balle ad ogni colpo, cosa che causerà una distrazione fatale in un momento critico.

Kanon del Dragone del Mare

Kanon non è affatto un General, bensì uno dei dodici cavalieri d'oro, che in realtà sono 14, nonché il fratello Gemello del Cavaliere dei Gemelli, che aveva due personalità Gemelle che... Vabbé, guardatevi il paragrafo sopra sui Santi d'oro, facciamo prima.

I Guerrieri dell'AIDS

Rhadamantis della Viverna

Uno dei tre quadri dirigenti dell'inferno, dotato di una tremenda voce gutturale simile a quella di Umberto Bossi, trae i suoi immensi poteri dal suo immenso monociglio. È uno dei pochissimi personaggi in tutta la storia che tenta di usare il cervello o pianificare le battaglie. Purtroppo non è mai assecondato da Pandora, l'incapace direttrice generale del settore inferno[8]. Il regno di Hades non brilla per meritocrazia, infatti ogni tentativo dello Spectre della Viverna di fare le cose con un minimo di criterio viene inesorabilmente bloccato.

  • "Lady Pandora, non sarebbe meglio mandare degli Spectre a controllare che i fedelissimi santi di Atena che abbiamo resuscitato per ucciderla non ce lo mettano nel culo?."
  • "Lady Pandora, mentre i santi di Atena stanno sterminando tutti gli spectre, è proprio necessario che noi giganti infernali restiamo qui ad ascoltare 'sto frocetto che suona la lira invece di affrontarli?"

A dirla tutta Rhadamantis è un po' ingenuo: in un anime dove la forza di volontà e l'insistenza può ogni cosa, che senso ha mettersi a fare piani o semplicemente agire usando il cervello?

Eaco di Garuda

Altro dirigente infernale, è in realtà un povero disadattato segnato fin da bambino dalle troppe cadute di quando il babbo giocava a lanciarlo per aria, dimenticandosi però di afferrarlo. Il suo attacco è infatti conseguenza del suo trauma, tranne che scaraventa l'avversario nella stratosfera, per poi farlo ricadere su di una croce che lo stesso Eaco ha nel frattempo disegnato. Perché fa figo. Insieme agli altri due giudici corca di mazzate Kanon, che viene però salvato a sorpresa da Ikki[9]. Lo Spectre di Garuda pensò: "Ehi, sto massacrando Kanon che a sua volta ha massacrato Ikki; che ci sarà mai?". L'inguaribile ottimismo di un dodo.

Minosse del Grifone

Marionettista e buffone di corte, Minosse è, nel tempo libero, il terzo quadro dirigente di Aids. Perseguitato da una sfiga leggendaria, è rinomato per essere riuscito a farsi scaraventare a chilometri di distanza dal tempio di Hades da un'onda d'urto ad un passo dalla vittoria. Minosse ha incontrato la Morte dopo essere inciampato su di un suo stesso filo, cosa che lo ha fatto precipitare in un abisso senza fine. Venuti a conoscenza della sua dipartita, gli abitanti degli inferi, che erano soliti toccarsi vigorosamente al passaggio dello spectre del Grifone[10], si abbandonarono ai bagordi.

Niobe della Puzza

Non è uno scherzo. Magari lo fosse, ma questo ominide assurdo combatte davvero col suo terribile fetore, capace di uccidere persino un toro; in questo caso, il povero Santo del Toro. È anche lo Spectre più stupido dell’altro mondo, tanto che, finché Mu non gli fece notare che Albebaran l’aveva ucciso, non se accorse. Quando lo capì esplose in un mondo di luce che la giuria valutò con un 7,5 e che gli conferì il secondo posto, dopo la performance in coppia di Ikki e Shaka.

Myu della Farfalla

Proprio quando il Santo dei Pesci sembrava averci convinto che non potessero esistere armi più assurde delle sue, ecco arrivare Myu, che combatte con le farfalle. Con le farfalle. Sfida Mu dell'Ariete, dichiarandosi a lui superiore[11], peccato che il Santo dell’Ariete non si accontenti di sconfiggerlo, ma decide pure di umiliarlo intrappolandolo in una ragnatela, per poi lo annichilirlo.

Raimi del Verme

Schizofrenico dall’orgoglio perpetuamente ferito; chiamarsi Il Verme è debilitante per l’autostima. Si crede onnipotente, ma l’unica cosa che riesce a fare è trattenere per circa 5 secondi il Santo del Leone, salvo poi essere asfaltato con nonchalance dall'avversario.

Divinità Varie ed Eventuali

Atena

« L'umanità ha bisogno di un forte sovrano che la difenda da eventuali minacce, che importa se appartiene alle forze oscure? Cavalieri, non lasciate che una fanciulla vi governi, anche se in nome di Atena!  »
(Personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco)
« No Shaka! Non colpire Hades! Finirò questa guerra senza altri spargimenti di sangue. »
(Personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco)

In Saint Seiya tutte le le divinità sono anche guerrieri fortissimi con colpi tremendi e dotati di un cosmo superiore. Anche Atena (Saori) ha queste caratteristiche, ma in nome di un suo presunto pacifismo non alza mai un dito e si fa continuamente rapire per non fare del male all'avversario, in compenso litri e litri di lacrime e sangue saranno versati dai suoi Santi, dai Nemici, dalle popolazioni della terra e dai lettori per poterla liberare, ma questo a lei non importa, si sente a posto così con la coscienza[12].

Note

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  1. ^ Geniale, eh?
  2. ^ Se non per tutta la durata del film.
  3. ^ Esattamente come tutti i primi nemici di ogni saga della serie.
  4. ^ Ma no!
  5. ^ Ahah!
  6. ^ E morto.
  7. ^ Basta!
  8. ^ Siamo quasi ai livelli di Saori, il che è tutto dire.
  9. ^ Come avrete capito tutti appena arrivati alle parole "salvato a sorpresa
  10. ^ Fa eccezione Pandora, che toccava quelle di qualcun altro
  11. ^ Effettivamente è difficile fare una stima precisa dei poteri di uno che non ha mai alzato un dito.
  12. ^ Dopotutto Atena è il capo, è normale che faccia lavorare solo i suoi sottoposti, lei si limita a recitare frasi retoriche su Amore e Giustizia.