Reggia di Caserta: differenze tra le versioni

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Versione delle 13:03, 9 mag 2011

« Questo parco è meraviglioso! Non vedo l'ora di attraversarlo tutto. »
(Turista idiota all'ingresso della Reggia di Caserta.)
« Ma quando cazzo finisce questo parco di merda? »
(Lo stesso di prima, a metà strada.)
La Reggia di Caserta nell'immaginazione dell'italiano medio.

La Reggia di Caserta, conosciuta anche come Palazzo reale, è un edificio storico situato a Caserta, provincia di Napoli, nei pressi dell'equatore. Appartenuta alla dinastia dei Barboni, fu residenza estiva del noto boss della Camorra Antonio Bassolino. L'altro ieri è stata proclamata patrimonio dell'umanità da parte dei topi giganti che la abitano.

Storia

La Reggia di Caserta secondo il progetto iniziale.

Carlo III barbablu della dinastia dei Borboni, frustrato a causa dei suoi problemi di erezione, si svegliò un mattino con la luna storta e si impuntò affermando di volere un nuovo Palazzo reale. Bandì dunque un concorso in tutto il reame onde trovare il più grande architetto di tutti i tempi che avrebbe dovuto erigere la più grande dimora reale di tutti i tempi, a confronto della quale i regnanti di Francia residenti a Versailles avrebbero dovuto impallidire.

Inizialmente la Reggia di Caserta avrebbe dovuto sorgere a Napoli, ma siccome si chiamava Reggia di Caserta fu deciso di costruirla a Caserta. Precisamente nella zona periferica, tra la residenza del boss dei Casalesi a Casal di Principe e lo stabilimento della Coca Cola a Marcianise.

Nicola Salvi fu il vincitore del concorso, e avrebbe dovuto portare a termine questa grandiosa opera architettonica, ma dopo un controllo della Guardia di finanza si scoprì che la gara era stata truccata, e quindi non era valida. Tutto ciò, inoltre, portò alla sostituzione del designatore degli arbitri.

Per non perdere altro tempo i Borboni decisero di affidare il progetto ad un cittadino a caso. Si rivolsero quindi al mozzarellaio Luigi Vanvitelli (in inglese Lewis Van Cows, in olandese Louis Van der Vakka), residente ad Amsterdam, conosciuto a Napoli come Luigino il Vaccaro, figlio di Gaspare l'imbianchino. Le sue referenze erano pari a quelle di un cammello.

Siccome l'opera da realizzare doveva essere maestosa e imponente, Vanvitelli si circondò di validi collaboratori: un falegname, due pittori e quattro muratori pagati a giornata (di cui uno era sordomuto). Stava per assumere anche un architetto quando si accorse che in realtà era lui l'architetto. Col resto dei soldi del budget comprò un panino al formaggio e una coca cola.

I lavori per la costruzione della Reggia di Caserta cominciarono nel 1752 e furono ultimati nel 2011[1].

Il Palazzo

Il Palazzo della Reggia, dopo il restauro.
« Un capolavoro dell'architettura. »
(Il mago Zurlì sulla Reggia di Caserta.)

Definito dal professor Renzo Bossi l'ultima grande creazione tardo-barocca postumana pre-impressionistica al quadrato, il Palazzo della Reggia di Caserta è un enorme struttura di 12 milioni di stanze, millemila finestre e un solo bagno[2]. Purtroppo quelli che la costruirono dimenticarono di mettere le porte, quindi ancora oggi non è possibile entrare nel palazzo della Reggia.

Questo complesso architettonico sorge su un'area immensa, grande più della stessa città di Caserta, la quale in realtà si trova all'interno della Reggia stessa. Il costo complessivo della struttura, all'epoca, fu di circa 8 milioni di ducati, 700 mila fiorini e due Doblò cargo in omaggio. Circa 12 Euro dei giorni nostri.

La facciata principale è a forma di parallelogrammo e con un naso da clown, misura circa 132 chilometri di lunghezza e si estende da Caserta fino a Bari. La forma vagamente rettangolare che richiama lo stile tardo-barocco[3] lascerebbe supporre che l'architetto non era del tutto sobrio nel momento in cui ha disegnato il progetto. In realtà ogni dettaglio ed ogni particolare rispecchiano chiaramente la volontà di edificare la struttura secondo uno stile molto in voga all'epoca, definito Ad cazzum.

Il parco

L'accogliente parco della Reggia.

Il parco della Reggia di Caserta ha più o meno la stessa estensione della foresta Amazzonica. Gli ampi viali presentano forme geometriche storte e apparentemente prive di senso. Le indicazioni sono appositamente fuorvianti e la conformazione generale del parco è una specie di labirinto fatto appositamente per intrappolare a tempo indeterminato i visitatori mentre le loro auto sono negli appositi parcheggi, in modo che, quando alcuni giorni più tardi ritroveranno l'uscita, dovranno pagare circa 15.000 Euro di parcheggio.

Popolato da turisti inetti e bambini pestiferi, il parco della Reggia di Caserta è anche un rifugio per gli gnomi dei boschi e le api assassine. Queste ultime, in particolare, si annidano tra gli alberi parlanti e i fiori presenti nel giardino. Un turista su tre che attraversa il parco della Reggia di Caserta viene ucciso dalle api assassine.

La vegetazione risulta essere così fitta che tuttora i biologi sono alla ricerca di forme di vita non ancora classificate, che con ogni probabilità vivono e prosperano all'interno di questo parco.
D'estate la temperatura è di circa 82° C e siccome non c'è nessuna copertura attraversarlo tutto a piedi può rivelarsi un'esperienza mistica di rara intensità che porterà il malcapitato a perdere circa il 75% del peso corporeo e 8 litri di sudore. Il 14% dei visitatori non sopravvive alla passeggiata nel parco. Il 56% ne resta traumatizzato a vita.

I giardini e le fontane

Alcuni occupanti del giardino della Reggia mentre si pisciano addosso.

I prosperosi giardini della Reggia ospitano un'enorme varietà di piante, fiori, funghi allucinogeni e piante di puffbacche. Tuttora sono popolati da tirannosauri, brontosauri, e varie creature risalenti al Pleistocene. Inoltre non è raro imbattersi in draghi volanti che sono soliti nidificare sulle auto lasciate nei parcheggi incustoditi.

Una delle attrazioni principali di questi giardini sono le meravigliose collezioni di fiori. Questi fiori, tuttavia, a causa dell'inquinamento del sottosuolo dovuto allo sversamento di diossina, hanno subito mutazioni genetiche, per cui è altamente probabile imbattersi in tulipani che hanno messo i piedi e girano indisturbati per la Reggia.

Nonostante le proteste degli ambientalisti, alcuni anni fa la regione Campania ha fatto sapere che non sarebbero stati presi provvedimenti, poiché la diossina fa parte, proprio come la Reggia, del patrimonio culturale nazionale.

Sono presenti inoltre numerose fontane, nelle cui acque verdastre che ristagnano ormai da secoli si sono sviluppate spontaneamente forme di vita acquatiche che col tempo si sono evolute e hanno cominciato a popolare anche il mondo di superficie: tra queste ci sono ippopotami, alligatori, ibridi squalo-umani e zebre-balene.

Curiosità

  • In una puntata di Voyager è stato accertato che i casertani, proprio come i Maya, hanno costruito la Reggia grazie all'aiuto di forme di vita intelligenti giunte da un altro pianeta a bordo di dischi volanti.
  • Ai tempi dell'emergenza rifiuti in Campania, la Reggia di Caserta fu il rifugio segreto del governatore del Regno delle due Sicilie, Antonio Bassolino, il quale fuggì da Napoli travestito da essere umano, a bordo di un asino, mentre la folla inferocita tentava di linciarlo.
  • Il parco della Reggia è così vasto che attraversa tre fusi orari differenti.
  • Il Palazzo della Reggia è in realtà una struttura mobile con le ruote e telecomandata: attualmente si trova a Tokyo.
  • È la città di Caserta a trovarsi all'interno della Reggia e non viceversa.

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Note

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  1. ^ Da Vanvitelli in persona.
  2. ^ Ciò causava non pochi disagi alle 15000 persone che la abitavano
  3. ^ Conosciuto anche come "barocco ritardato".

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