Cavalieri dello Zodiaco: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Pegasus, fammi sentire il tuo cosmo, oohhh è enorme||Lady Isabel che incita Pegasus in una delle sue pseudo-battaglie|}}
{{Citazione|Si fanno un culo tanto per me... Mica l'hanno capito che me la tiro troppo per darla a qualcuno!|Atena|Lady Isabel|Santi di Bronzo}}
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Versione delle 18:26, 15 giu 2008

Template:Anime

   La stessa cosa ma di più: Personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco.
« Maestro, come mai gli alberi qui intorno sono pieni di buchi?”
“Eh, so' secoli che 'sti cazzo di Cinque Picchi rompono i coglioni! »
(Cavalieri dello Zodiaco)
« Pegasus, fammi sentire il tuo cosmo, oohhh è enorme »
« Si fanno un culo tanto per me... Mica l'hanno capito che me la tiro troppo per darla a qualcuno! »
(Atena)
« Karate e scintille! Sì, Karate e Scintille! »
(Masami Kurumada)

I Cavalieri dello Zodiaco è una botta di culo un manga di Masami Kurumada, nonché la sua opera più famosa ed amata[1]. Il titolo originale dell'opera è "Saint Seiya", e si riferisce al prestigioso titolo di Santo che il protagonista, Seiya, ricevette dal Regno di Vatikan per essersi distinto nella lotta agli eretici professori di Fisica dell'Università La Sapienza.

La nascita

Un giorno Kurumada si svegliò e, con fare deciso, disse a se stesso: "Voglio fare un manga a base di colpi di Karate e scintille!"[2]. Fortunatamente, in seguito ad un trip mistico ed ad una vacanza in Grechia, Kurumada cambiò involontariamente l'idea principale e la fece diventare un'opera a base di divinità elleniche, galassie, atomi e roba del genere.

La storia

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

L'età della leggenda

File:Seiyauh8.jpg

Narra la leggenda che nella Grecia Antica, gli Dèi si dilettassero in intense partite a Risiko, utilizzando le popolazioni terrestri come pedine. Poiché la giovane Atena vinceva sempre, gli altri partecipanti, in particolare Ares e Hades, si incazzarono di brutto. Questi decisero dunque di togliere di mezzo Atena e, già che c'erano, sterminare tutti gli esseri umani, pure se non c'entravano un cazzo.

Fu l'inizio d'una guerra sacra che si perpetrò per millenni.

Il passato

Negli anni '70, un ricco Giapponese che passava di lì per caso, Mitsumasa Kido, ricevette da un Santo d'Oro morente il compito di proteggere una poppante col pannolino sporco che, a quanto pare sarebbe la reincarnazione della Dea Atena. Il riccone, che finora aveva passato la sua vita ad inseminare donne in ogni parte del mondo, avendo centinaia di figli maschi, alla vista d'una femminuccia diede di matto e prese fin troppo sul serio il compito.

Kido, da bravo padre premuroso, decise dunque di inviare tutti i suoi figli a sottoporsi ad allenamenti in diverse parti del mondo per farli diventare Santi. Sì, vabbè, 9 volte su 10 questi allenamenti si concludevano con la morte del baldo giovine, ma era pur sempre meglio che passare le giornate a casa a farsi pestare dalla giovane Saori/Atena, diventata nel frattempo una perfida dominatrice sadomaso in miniatura, dall'antipatia senza alcun limite.

La Guerra Galattica

Dopo anni ed anni di duri allenamenti e qualche dozzina di morti, i vari figli di Kido tornano a casa. Nel frattempo Kido si è suicidato pur di non dover più pagare gli alimenti alle centinaia di mogli che aveva ingravidato. Del centinaio di figli mandati in giro per il mondo ne tornano solo una decina, eppure questi, senza chiedersi che fine abbiano fatto gli altri fratelli, partecipano senza pensarci troppo al torneo organizzato dalla giovane Saori. D'altronde tutti erano ansiosi di far vedere quanto fosse figa la propria armatura, e nessuno poteva resistere al premio, un simpaticissimo ornamento da salone a forma di sagittario. In realtà i giovani speravano che vincendo il torneo avrebbero avuto favori particolari da Saori in persona.

Purtroppo uno dei figli di Kido fa un casino, rubando l'ornamento e mandando a passeggiatrici il torneo; si tratta di Ikki di Phoenix, che pur essendo riuscito a sopravvivere ad un terribile Erasmus nell'Isola della Regina Nera, dà di matto dopo essersi trombato una ragazza identica a quel simpaticone di suo fratello, e fa dei casini.

Si forma così il quartetto delle prime donne dei protagonisti, e dopo una serie di combattimenti giustizia, amicizia, fratellanza, simpatia e convenienza trionfano, l'ornamento da salone si rivela una potentissima armatura per Santi d'Oro ed Ikki rinsavisce, mentre il quartetto dei Bronzini riceve ufficialmente l'investitura e la raccomandazione di Atena.

Ah, sì, Ikki è morto.

Tra la Guerra Galattica ed il Grande Tempio

Beh, sì, tra Santi d'argento massacrati e la resurrezione di Ikki, qualcosa effettivamente è successo, ma alla fin fine, a nessuno importa. Passiamo alla parte successiva, che è più figa.

Le Dodici Case

Ebbene sì, la causa di tutti i mali è il Gran Sacerdote in persona, ossia il capo delle forze di Vatikan in Grechia. Ai bronzini non resta che recarsi alle Dodici Case, il celebre condominio situato in zona Grande Tempio, per trovare il Sacerdote e punirlo. Ovviamente Saori, da brava divinità inutile qual è, appena arriva sul luogo coi quattro schiavetti riesce a farsi ferire a morte da un Santo così inutile che viene fatto a pezzi da un attacco tirato così, tanto per.

I Guerrieri devono sbrigarsi e fare tonnellate di scale per salvare la dea entro dodici ore[3]; per far ciò devono combattere i vari Santi d'Oro. Nonostante questi, teoricamente, dovrebbero essere al servizio di Atena, ossia di Saori, un po' perché bastardi, un po' perché fessi, seguono gli ordini del Grande Sacerdote, nonostante questo vada regolarmente in giro a palesare i suoi occhi da pazzo maniaco omicida e la sua risata satanica. No, non ha un Death Note.

Alla fine, uno dopo l'altro, tra litri di sangue e fiumi di lacrime, i bronzini vengono sterminati, con l'eccezione di Seiya; anche Ikki, sbucato fuori dal nulla come suo solito, si estingue in un mondo di luce al termine d'un terribile scontro col Santo della Barbie. Ma, fortunatamente, Seiya riesce a salvare Atena, che li resuscita tutti[4]; alla fine anche il grande sacerdote, che si rivela essere il Santo dei Gemelli, dopo aver riammazzato Ikki e massacrato di botte gli altri bronzini, inaspettatamente mostrerà il suo lato emo e si esibirà in uno spettacolare suicidio.


I bronzini nel loro passatempo principale: correre come dei deficenti!

Il pezzo con Poseidone

Julian Solo è uno che per la sua igiene orale non scende a compromessi. Non essendo riuscito a parlare a zero e nemmeno ad avere Sky a 11 Euro e, soprattutto, non essendo riuscito a rimorchiare Saori Kido, si incazza come una biscia, risvegliando la sua personalità di Poseidone.

Un po' a causa dei consigli fallaci d'un addetto dei suoi call center, decide di iniziare una simpatica guerra contro Atena. La pseudo-dea si fa rapire praticamente senza opporre resistenza. Chi va a salvarla? I potentissimi Santi d'Oro? Ovviamente no, dato che erano impegnati in altri importantissimi incarichi, come sfidarsi in tornei di Duel Monsters e guardare il cielo sperando che Atena ce la faccia. Il gravoso compito spetta nuovamente ai quattro Bronzini. Neanche il tempo di festeggiare la precedente vittoria.

Fortunatamente, a parte il tizio che aveva combattuto contro il Toro, i Marines si rivelano delle pippe immani, incapaci persino di scalfire le catene di Andromeda. I Bronzini li massacrano senza troppi complimenti, mostrando le loro imitazioni d'armature d'oro[5]. Dopodiché passeranno alla lotta contro Poseidone in persona, stavolta indossando delle VERE armature d'oro; Poseidone a questo punto capisce che forse gli conveniva restarsene in fondo al mar. I santi d'Atena comunque lo risparmieranno; lui sarà felice di ciò, ma per un po' non potrà sedersi.

Ah, Ikki è vivo.

La battaglia di AIDS

Tutte le battaglie fatte finora in realtà servivano a prepararsi per questa battaglia; dopo 243 anni, torna infatti in vita il peggior nemico dei cavalieri di Atena: l'AIDS[6].

La saga inizia con il capitolo del Santuario, la parte atipica della storia; non solo i bronzini non staranno perennemente tra le balle e Seiya non sarà sempre e comunque la prima donna, per la prima volta nella trama i Santi d'Oro invece di rompere o grattarsi le balle, iniziano realmente a lottare per Atena. Paura, eh? Persino i Santi che erano morti ritornano in vita per la sacra missione; accoppare Saori/Atena. Che è quello che voleva Hades, ma anche quello che voleva Atena[7].

Nel secondo capitolo della saga, l'Inferno, i vari bronzini ed i Santi d'Oro rimasti in vita dopo lo sfacelo del capitolo precedente[8] si recano nel regno di AIDS; l'inferno stesso. I Santi d'Atena faranno strage dei guerrieri di AIDS come se stessero andando a coglier fiori. Nel frattempo si scopre che AIDS desiderava il corpo di Shun d'Andromeda, ma grazie all'intervento d'una rediviva Atena ed un redivivo Shaka di Barbie, AIDS va in bianco. I bronzini proseguono così la corsa verso la dimora di AIDS; peccato che li blocchi il muro del pianto. Grazie al sacrificio dei Santi d'Oro[9], il muro viene distrutto ed i Santi proseguono,

Dopo aver massacrato i due dei minori al servizio di AIDS, i temibili gemelli 892, i nostri eroi si scontrano con AIDS in persona, riuscendo infine a sconfiggerlo. Purtroppo però Pegaso, nel festeggiare, fa una capriola all'indietro e cade preciso preciso sulla spada di AIDS, morendo.

Questa saga, progettata a quattro mani da Kurumada e Gaudì, va avanti solo grazie alle offerte dei fans. Benché sia iniziata nel 1887 non è ancora stata completata; l'omino sentenzioso, in qualità di esperto, dichiara che la saga sarà portata a termine soltanto nel 2086. Fino ad oggi sono stati realizzati solo i capitoli Sanctuary ed Inferno; mancano ancora i capiti Eliseo e Montecitorio dove Seiya si scontrerà con gli dei immortali che minacciano l'umanità.

La trama è finita, leggete in pace.


L'anime

I punti fermi che contraddistinguono tutti,e dico tutti gli episodi/film dei Cavalieri dello Zodiaco sono i seguenti:

  1. Seiya è immortale, nel senso che non può morire; anche se perde litri di sangue e sfonda a craniate pareti e colonne, alla fine vincerà sempre e si rialzerà, come niente fosse.
  2. Ikki è immortale. Anche se lo ammazzi, dopo qualche episodio ricompare, più bello e fresco che mai.
  3. Hyoga è immortale. Puoi estirpargli il cuore, congelarlo o avvelenarlo a morte, tanto alla fine in qualche modo si salverà.
  4. Shun non è immortale, ma tanto ogni volta che giunge al punto di morte arriva suo fratello Ikki, che lo salva per poi scomparire e ritornare qualche dozzina di puntate più tardi.
  5. Shiryu non è immortale. Ma gli autori dimenticano (o fingono di dimenticare) il patto fatto con il Santo dell'Ariete: se perde una sola goccia di sangue per lui è finita. Si dice che gli ettolitri versati copiosi ad ogni puntata siano infatti solo una trovata pubblicitaria. Shiryu è il nuovo testimoneal della Heinz. Inoltre per essere di qualche minima utilità egli deve: perdere la vista e qualche altro senso, liberarsi dell'armatura e farsi rompere lo scudo indistruttibile, cosa che accade almeno 3 volte nella serie.
  6. Se i protagonisti non stanno combattendo, o giacciono a terra in attesa di resuscitare, oppure stanno correndo per delle scalinate lunghe qualche cinquantina di metri.
  7. Quando i protagonisti vengono colpiti le loro teste si ribaltano all'indietro in modo spropositato.
  8. Una tecnica speciale usata contro un Santo per la seconda volta non è più efficace, questo non vale ovviamente per i raccomandati, soprattutto per Seiya che usa sempre lo stesso colpo più e più volte

I riempitivi

Ecco alcune delle armature che non ce l'hanno fatta ad arrivare alla versione alternativa.

Gli OAV de li mortacci tua

Sui Cavalieri sono anche stati tratti numerosi OAV (Original Anime Video), ovvero storie parallele a film a cartone animato. Eccoli:

  1. La saga di Odino
  2. Cavalieri contro tutti
  3. I Cavalieri contro l'ICI
  4. Il destino di un Cavaliere
  5. Dolce Creamy
  6. I Cavalieri dello zodiaco e il foro dietro la Cloth
  7. Il Cavaliere della Casa delle Libertà

La saga di Zeus

Approfittando della distrazione di Kurumada, impegnato a creare Atena incassa un voto di sfiducia, il suo governo cade e al suo posto viene fatto un governo istituzionale guidato da Artemide la dea dei bidelli. non contenta Artemide manda tre carabinieri a casa di Seiya, le forze dell'ordine lo trovano alcolizzato fradicio riverso in una sedia benché dovrebbe essere morto la saga scorsa( ora, per anni i fun si sono chiesti come sarebbe continuata la serie dopo la morte di Seiya,c'è chi ipotizzava una resurrezione divina chi una guarigione miracolosa con l' ambrosia, chi con un bagno nella cocacola light ,Kurumada invece decide di fare finta di niente "scusate ci siamo sbagliati non è morto, la spadata di Hades non lo ha colpito al cuore) al che non sapendo che fare telefonano a Shun e Siryu e organizzano una partita di briscola a 5, purtroppo la partita degenera in rissa, arriva anche Apollo Creed che s'incazza per il rumore, il film finisce con Apollo Creed che fronteggia Seiya completamente nudo e privo dei genitali (evidentemente la spadata di Hades era andata a segno ma non al cuore)

I fallimenti editoriali di Kurumada

Kurumada tentò molteplici volte di fare storie iniziali o finali al suo manga, ma ogni volta fece incazzare la casa editrice e non riuscì a concludere un cazzo. Ecco le sue prove, iniziate e mai finite.

  1. I Cavalieri dello Zodiaco - Punto G
  2. I Cavalieri dello Zodiaco - Lost Paintshop Pro
  3. Abelarda - L'armatura di Seneca
  4. I Cavalieri dello zodiaco - Uniti contro Paolo Fox
  5. I Cavalieri dello zodiaco - Le armature di Plexiglass

Il Doppiaggio Storico

« Sento il tuo spirto guerrier ch'entro mi rugge! »
(Cavalieri dello Zodiaco)
« Si tratta d'un antica arte marziale cinese, la chiamiamo Contraddizione. Utilizzando una lancia, è possibile distruggere lo scudo avversario. »
(Cavalieri dello Zodiaco)
« Eh? »
(Cavalieri dello Zodiaco)
« La morte atroce... È dunque così che il crudele fato m'impose d'andarmene, pervadendo le mie membra da codesta sensazione, constringendomi a non esser fautore de le azion ch'io promisi a guisa d'uno squallido fellone, oh ahi lasso, il mio gemito di tristezza a te s'invoca oh lady Isabel. Futilmente... »
(Cavalieri dello Zodiaco)

Vi siete mai chiesti perché questo manga/anime è conosciuto come I Cavalieri dello Zodiaco e non Santo Seiya?[10] Quando quest'opera approdò nel nostro simpatico paesino, la sua traduzione ed adattamento venne affidata alle mani di abili nippologi come Ugo Foscolo, Vincenzo Monti e Chic Bipapo. Costoro pensarono bene di trasformare completamente il tutto in un elogio alla letteratura classica, facendo sparire tutti quei nomi impronunciabili e quegli antipatici riferimenti all'oriente, al Giappone ed a tutta la strana roba che potrebbe traviare le menti dei pampini. E come mai sopratutto uno shonen manga presenta dialoghi degni della divina commedia, quando dovrebbe essere destinato ad un pubblico di bambini e adolescenti? Che senso ha chiamare Docrates un personaggio? L'unica risposta plausibile è questa: il Moige già da allora era una loggia potente e, ritenendolo opportuno, decise di non far capire nulla della storia ai ragazzi utilizzando il metodo dell'Elucubrazione Ingannevole.

I Nomi

Perché lasciare nomi strambi ed impronunciabili ai vari personaggi? Insomma guardate nomi come Saga, Aldebaran e Camus, così estranei, così equivoci. Molto meglio chiamare quasi tutti i personaggi con i nomi delle loro costellazioni: ecco che nascono così Pegasus di Pegasus, Andromeda di Andromeda, Phoenix della Fenice, Fish dei Pesci, Toro del Toro e così via.

Inutile dire che questo ha dato un fascino particolare alla serie in alcune occasioni:

- Spettatore 1: “Oggi si sfidano per vincere l'armatura di Pegasus.”
- Spettatore 2: “Secondo te chi vincerà, Pegasus o Cassios?”
- Spettatore 1: “Hmmm, non lo so. Probabilmente Cassios.”
« No, Andromeda, non puoi andare nell'isola di Andromeda a prendere l'armatura di Andromeda, devi andare all'isola della Regina Nera per prendere l'Armatura di Phoenix! E tu, Phoenix, non puoi andare all'isola della Regina Nera per prendere l'armatura di Phoenix, devi andare sull'isola di Andromeda per prendere l'armatura di Andromeda! »
(Cavalieri dello Zodiaco)

Il Buddhismo

Quando videro Shaka e la sua propensione al Buddhismo, l'arguto team di adattatori pensò di nascondere ogni riferimento a quella scomoda religione orientale. Nella versione italiana il ciccione con gli occhi socchiusi che si vede sullo sfondo non è più Buddha, bensì quell'adorabile simpaticone di Bud Spencer.

Elucubrazione ingannevole

Come si fa a rendere prolisso, aulico e classicheggiante anche il più semplice dei dialoghi? Semplice, basta complicarlo a più non posso utilizzando il collaudato metodo dell'Elucubrazione Ingannevole. Per trasformare a dovere qualunque scambio di battute in un capolavoro della letteratura epica, basta applicare le seguenti regole;

  • Inserire il nome del nemico in questione anche se è già stato citato;
  • Inserirlo nuovamente, finché perde il suo significato;
  • Rendere il tutto talmente prolisso da apparire logorroico al punto da far seccare le balle;
  • Inserire arcaismi, parole derivanti dal latino che in italiano solitamente non si usano e parole che ormai non sono più utilizzate nella lingua odierna;
  • Inserire termini dotti e termini tecnici relativi alle varie professioni, creando espressioni come "maledetto, sta cercando di usucapire la mia forza!" oppure "tecnica della metempsicosi deflagranteee!";
  • Inserire spiegazioni che rasentano la difficoltà di comprensione dei testi filosofici dei grandi padri della scolastica;
  • Rendere la storia molto più complessa inserendo discorsi che nella versione originale non erano presenti, senza però cambiarla minimamente;
  • Cambiare i dialoghi tra i personaggi inserendone altri che non c'entrano nulla;
  • Ragliare miriadi di scene. Anche quelle non offensive, violente o contrarie al buoncostume.
  • Spezzare la tensione facendo dire frasi idiote ai personaggi anche se nella versione originale stavano zitti.

Vediamo quindi la tecnica dell'elucubrazione ingannevole all'opera, esaminando un semplicissimo dialogo tratto dall'anime originale.

- Seiya: “È fortissimo!Come faremo a batterlo?”
- Hyoga: “Tienilo occupato, utilizzerò un metodo che mi ha insegnato il mio maestro!”

Una volta applicati i punti sopra esplicati, il dialogo si trasforma in questo modo:

- Pegasus: “Maledizione, il microcosmo di Docrates supera il macrocosmo universale. Battere Docrates sarà un'utopistica speranza. Possiamo costringere Docrates alla resa ma, eufemisticamente parlando, sarà piuttosto complesso. Crystal, hai tu qualche strategia a riguardo?”
- Crystal: “Accidenti Pegasus, Docrates è un gigante[11] la sua potenza rasenta quella di una furia divina incarnata in un corpo di roccia non scevro di bruta forza, se l'aver vinto avversari forti ci ha a nostra volta fortificati, sconfiggere un così possente colosso, dalle proporzioni titaniche, come Docrates, ritengo sia oltre ogni umana speme.
Ma si, certo, quando mi allenavo col mio maestro mi disse che l'unico modo di sconfiggere i giganti è quello di congelar loro le gambe! Renderò ghiaccio i suo polpacci e brina le sue giunture. Distrai la sua rozza mente e nel frattempo io, concentrerò tutta la forza della galassia nei cristalli di ghiaccio scaturenti dai miei palmi, grazie alla meditazione in movimento appresa tra le desolate lande spazzate dal vento del nord.”

I Santi e La Fisica

In un'intervista alla settimana enigmistica, Kurumada ha affermato d'aver studiato fisica al CEPU. E si vede. Le leggi fisiche dei Cavalieri dello Zodiaco appartengono ad una categoria propria, differente persino da quella della di tutti gli altri anime e manga.

Il Suono

All'inizio della storia Seiya scaglia pugni alla velocità del suono; nonostante tutto mancano le esplosioni soniche che, tra parentesi avrebbero reso tutto più scenografico.

La Luce

Nella sfida contro Aiolia, il Santo d'Oro del Leone, che scaglia i pugni alla velocità della luce, Seiya arriva a vedere i colpi scagliati, cosa notoriamente impossibile, dato che la luce colpisce l'occhio contemporaneamente al cazzotto. Non può neanche sentirne il rumore, visto che il suono e notevolmente più lento. Non è tutto; durante lo stesso combattimento Seiya espande il suo cosmo e incrementa la velocità dei suoi colpi non del 100% ma del 540000% circa, arrivando a sparare i suoi fulmini non a mach 10, non alla velocità della luce, ma più veloci della luce. Una cosa del genere renderebbe chiunque imbattibile; come ha spiegato Albert Einsten, un pugno lanciato a tale velocità sarebbe invisibile, poiché colpirebbe prima l'avversario prima che questo possa vedere i movimenti. Inoltre avrebbero una potenza devastante: un pugno ricoperto d'acciaio per un peso di oltre un kg scagliato a circa 300000 Km/s sarebbe sufficiente per disintegrare non una persona, ma un intero paese. La velocità della luce potrebbe essere anche causa di scorrettezze; sarebbe possibile ad esempio rifilare un paio di cazzotti all'avversario prima dell'inizio dell'incontro, tanto nessuno, avversario compreso, potrebbe vederlo mentre si muove.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • I Cavalieri dello Zodiaco è l'unico manga le cui controparti Yaoi hanno meno riferimenti omosessuali e sono SEMPRE disegnate meglio dell'originale.
  • L'UNESCO ha denunciato Seiya per aver distrutto a capocciate tutte le colonne del Grande Tempio, patrimonio artistico della Grechia.
  • I Cavalieri combattono solo con i loro corpi perché la dea Atena, che essi servono, odia le armi[12]. Fa eccezione l'armatura di Libra, dotata di 12 armi da distribuire ai Cavalieri in caso di necessità. Qualcuno avvisi la dea che Andromeda e Albione usano delle catene, Agape un disco, Vesta una palla chiodata, Nemes una frusta, Sagittario arco e frecce. Poi ci sono le armi improprie come le rose di Aphrodite o i corvi di Jamian. E non dimentichiamoci della spada Excalibur, che non si sa bene come da Re Artù sia passata ad Atena. Ah no, quella no... è stata la stessa Atena a regalarla a Shura[citazione necessaria]. Molto coerente.
  • Per sfuggire alla vista d'uno scudo maledetto non è neanche lontanamente possibile coprirsi gli occhi con una mano, girarsi dall'altra parte o bendarsi. L'unico modo consentito è necessario ficcarsi due dita negli occhi e accecarsi. E poi fa più scena.

Note

  1. ^ Da tutti tranne che da lui, ma vabbè, se uno è strano, è strano.
  2. ^ Sembra strano, lo so, ma è la realtà.
  3. ^ Pubblicità, scale e riempitivi non sono contati dal cronometro.
  4. ^ Probabilmente, facendogliela annusare.
  5. ^ Create con; rimasugli delle vecchie armature, un po' di sangue dei Santi d'Oro, 5CC di epinefrina ed una manciata di zenzero tritato.
  6. ^ Da pronunciarsi Hades.
  7. ^ Tranquilli, non siete impazziti. È assurdo come sembra
  8. ^ Ben due.
  9. ^ Sai che gran sacrificio, erano tutti praticamente morti o morenti.
  10. ^ Probabilmente no.
  11. ^ Ma va?
  12. ^ Le armi costano.

Voci Correlate

Collegamenti Esterni