Vincenzo Monti
Vincenzo Monti, detto Lo Storpio (Alfonsine, 19 febbraio 1754 – Milano, troppo tardi) può essere considerato uno dei più importanti neoclassici italiani.
Vita
Nacque ad Alfonsine, paesello sperduto invaso dalle mucche vicino Ferrara. Fu, quindi, di provenienza umile, infatti fin da piccolo si occupava della mungitura delle suddette per aiutare la propria famiglia.
Sfortunatamente, per coincidenze nefaste, riesce ad accedere alla cultura. Studia dapprima a Faenza e successivamente a Ferrara. Sin da giovane apprende e pratica l'arte del cortigiano di corte
La sua miserabile esistenza si distingue in tre periodi:
Il primo periodo
È quello più rozzo, detto romano, dove si trova, appunto, a Roma ed elogia il papa. Critica l'illuminismo, infatti tra lui e Goldoni si accese una forte disputa conclusasi con la sodomizzazione del povero Monti che fu legato ad una ruota di carro e gli furono date 100 frustate sui testicoli. Da quel giorno la sua vita cambiò.
Il secondo periodo
Quello milanese-illuministico. Tutto ebbe inizio dopo essersi trasferito a Milano, con l'avvento della presa al potere da parte di Napoleone. In questa seconda fase inizia a criticare il papa, il quale era troppo vecchio per soddisfare i suoi intensi bisogni sessuali, e si volge dalla parte di Napoleone, che invece era molto vigoroso, e quindi dalla parte dell'illuminismo. Già in questa fase possiamo notare il suo carattere fondamentale che alcuni definiscono "eccezionale trasformismo" che si può tradurre in "eccezionale paraculismo".
Il terzo periodo
Quello milanese-asburgico, con la caduta di Napoleone e il ripristino del controllo su Milano da parte degli Asburgo, Monti pensa bene di leccare il culo a quest'ultimi iniziandoli a celebrare. Nonostante abbia tradito Napoleone, pare che esso per vendetta nell'ultimo contatto avuto con Monti gli abbia sfondato le natiche.
Quindi il suo essere di paraculo-lecchino ormai è evidente in tutto il suo splendore.
Opere
Particolari meriti che gli possiamo attribuire sono, ad esempio, la traduzione dell'Iliade, che però pare gli studenti usino più come carta igienica o legna da ardere che come libro.
Scrisse numerose opere, tra cui la più importante è: "Pel giorno onomastico per la mia donna Teresa Perclere (o Perclitoride)". Monti nella sua opera ce la descrive anche fisicamente dicendo che possiede una barba grigia candida lunga fino alla pancia (anch'essa molto pelosa) e ci dice che avesse le unghie dei piedi incarnite, gialle, e sporche di muffetta.
Importante da notare è come sia ideologicamente opposto a Parini (in effetti Monti, per esempio, era a favore dei matrimoni tra omosessuali, che anche Virgilio e Dante approvavano).
Muore di fame nel 1828 in solitudine in una caverna poiché vi era rimasto bloccato a causa di un crollo del terreno.
Anche se oggi gli studenti non lo adorano come Dante, però, gode comunque di un cospicuo numero di omaggi tra cui possiamo citare:
L'Accademia della Crusca e della Segale è lieta di presentarvi...
I Maestri (elementari) della letteratura:
I Premi Nobel: Dan Brown - Paulo Coelho - Giorgio Faletti - Valerio Massimo Manfredi - Federico Moccia - Melissa P. - Christopher Paolini - J.K. Rowling - Stephenie Meyer - Isabella Santacroce - Francesco Totti - Licia Troisi - Fabio Volo - Ildefonso Falcones
Gli Incompresi: Alessandro Baricco - Charles Baudelaire - Gabriele D'Annunzio - Federigo Tozzi - William Faulkner - Beppe Fenoglio - Dario Fo - Anna Frank - James Joyce - Alda Merini - Yukio Mishima - Giampiero Mughini - Philip Roth - Paul Verlaine - Arthur Rimbaud - Oscar Wilde - Banana Yoshimoto - Alfonso Luigi Marra - Pellegrino Artusi - Ennio Flaiano - Claudio Magris - Leo Longanesi - Hugo Ball
Gli Arcadici: Isaac Asimov - Terry Brooks - Andrea Camilleri - Agatha Christie - Jeffery Deaver - Joe R. Lansdale - Philip K. Dick - Ken Follett - William Hope Hodgson - Stephen King - Howard Phillips Lovecraft - Carlo Lucarelli - Edgar Allan Poe - Georges Simenon
I Grandi Classici: Jane Austen - Douglas Adams - Stefano Benni - Alessandro Bergonzoni - Charles Henry Bukowski - Achille Campanile - Marco Valerio Marziale - Daniel Pennac - John Steinbeck - Emily Brontë
Gli ammuffiti: Vittorio Alfieri - Edmondo De Amicis - Fëdor Dostoevskij - John Fante - Tommaso Landolfi - Alessandro Manzoni - Luigi Pirandello - Umberto Saba - Mario Rigoni Stern - John Ronald Reuel Tolkien - Lev Tolstoj - Johann Wolfgang von Goethe - Giovanni Verga - Jules Verne - Salvatore Quasimodo - Samuel Taylor Coleridge
Gli stantii: Dante Alighieri - Ludovico Ariosto - Giovanni Boccaccio - Gaio Valerio Catullo - Giosuè Carducci - Miguel de Cervantes - Geoffrey Chaucer - Ugo Foscolo - Omero - Silvio Pellico - Marco Polo - William Shakespeare - Sofocle - Su Shi - Virgilio
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