Squola

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Circolare Enciclica n°2416


a: Studenti lettori di Nonciclopedia

Oggetto: Lettura di Nonciclopedia in orario scolastico

È stato scientificamente provato da un medico su dieci che la lettura di siti quali Nonciclopedia, Sveltopedia, Youporn e Kiwipedia all'interno degli orari scolastici è, senza alcun dubbio, causa di malattie veneree che potrebbero portare a svariati sintomi quali: rabbia, schizofrenia, secchiaggine, morte improvvisa ecc...
Si raccomanda quindi agli studenti tutti di leggere attentamente questi siti al fine di provocarvi una morte degna aumentare il poco tempo libero dei professori.

Gran figl. de put. santiss.
Il preside



Template:Scuola

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Squola.


Bart ci dice qualcosa sulla squola.
Foto in un'aula scolastica, durante il regolare svolgimento di una lezione
« La scuola è come una puttana: tutti ci vengono ma nessuno l'ama »
(Famoso detto studentesco su squola)
« Scuola ⇐ istruzione ⇐ scienza ⇐ industrie ⇐ inquinamento ⇐ male ~ la scuola è male »
(Noam Chomsky sulla scuola)
« Più studio più imparo, più imparo più so, più so più dimentico, più dimentico meno imparo, e allora perché studiare? »
(Una cartolina sulla scuola)
« Ti prendi il mio tempo, ti prendi il mio spazio, ti prendi il mio meglio »
(Ligabue sulla scuola)
« "Ragazzi, oggi interrogo"..."E se poi te ne penti?" »
(Padre Maronno su scuola)
« Per Me si va ne la città dolente, per me si va ne l'etterno dolore, per me si va tra la perduta gente  »
(Dante Alighieri il suo primo giorno di scuola)
« Lasciate ogni speranza, voi che entrate »
(Dante Alighieri sulla scuola)
« È come la droga: non ne sono mai uscito »
(Professore sulla scuola)
« Acciocché la scuola nulla ci perda, ciò che in saper mi dà, lo rendo in merda. »
(Giacomo Leopardi nei bagni della scuola)
« Sbadigliando si impara »
(Alunno che esprime il suo interesse per la lezione)
« Quest'anno comincio a studiare  »
(Alunno all'inizio dell'anno scolastico che poi ozia tutto il tempo)
L'inizio dell'anno squolastico viene solitamente accolto con manifestazioni di gioia incontenibili.


La squola o S.C.U.O.L.A. (Società Che Uccide Ogni Libero Alunno) era il nome scientifico con cui si definiva il luogo in cui si praticava la caccia all'alunno. Per fortuna, è stata abolita dalla riforma Gelmini e sostituita con un fake.

Tempistiche

La durata dell'anno scolastico è solitamente di 9 mesi, esattamente come una gestazione; tale periodo di tempo è intervallato da tregue armate, comunemente definite "vacanze", durante le quali tanto i cacciatori quanto le prede approfittano per affinare le loro tecniche venatorie e di sopravvivenza. Il momento della giornata prediletto dai predatori, comunemente chiamati anche professori, è senza dubbio la mattina, in un orario che va dalle 8:00 alle 13:00; è infatti risaputo che lo studente medio non è cerebralmente attivo prima delle 10:00 e, anche dopo tale momento, preserverà per alcune ore serissime difficoltà intellettive. Gli studiosi, vivisezionando alcuni alunni, hanno scoperto che a consentire loro di recarsi dal letto insino all'edificio scolastico è una sorta di automatismo istintivo, mentre il cervello persevera nelle attività oniriche.

Gli studenti hanno diritto, come garantito dalla Convenzione di Ginevra, a rendere il suddetto periodo di tempo più tollerabile tramite l'uso strategico di assenze, scioperi, saltate di massa e permessi di ingresso in ritardo. Un limite a questo genere di sotterfugi è imposto dal Ministero della Guerra, il quale ha decretato un numero minimo di presenze.

Rendere l'anno scolastico poco più di un mese scolastico

Studente ultra-ripetente sperimenta quanto siano logoranti ventisette anni di elementari.

Una delle attività maggiormente diffuse presso le persone succubi dell'istituzione scolastica è senza dubbio la mancanza di attività, che non è un diletto zenoniano come parrebbe all'apparenza. Come infatti vedremo, fa parte della natura di qualsiasi studente mancare puntualmente l'82% abbondante delle attività scolastiche.
In questa sezione analizzeremo, tramite le più recenti tesi antropologico-scolastiche, i diversi metodi maggiormente diffusi affinché il tempo speso - magari male - tra i banchi della scuola sia il minore possibile, in maniera che il restante tempo risparmiato si possa più facilmente spendere con attività senza dubbio più gratificanti e istruttive quali rimanere per ore davanti alla televisione, a giocare a World of Warcraft on line o, infine, a leggere o devastare gli articoli di Nonciclopedia.
Per comodità di analisi i ricercatori hanno raggruppato le motivazioni più diffuse in due grosse macro-categorie, identificate sulla base della loro utilità sociale, possibilità finanziarie del soggetto, del rapporto con l'economia nazionale con una scala locale, l'incidenza degli astri o più semplicemente perché hanno dei nomi tanto carini. Le macro-categorie, di seguito semplificate, sono note con i termini Assenza e Sciopero. Nel primo caso si tratta di un insieme di motivazioni per il quale il soggetto viene ad "assentarsi" dalle normali attività scolastiche, mentre nel secondo caso il soggetto enuncia diverse motivazioni in cui non si "assenta", ma per evitare possibili conflitti di interessi si ritrova a dover rinunciare alle attività scolastiche con suo sommo dispiacere. Segue a conclusione della sezione un'ultima analisi delle motivazioni reali che spingono lo studente a dover mancare agli impegni scolastici.

Assenza

   La stessa cosa ma di più: Giustifica.

È probabile che il nome derivi dal francese Absinthe ("assenzio"), in quanto le terribili sbronze causate dal suddetto erano uno dei principali motivi che tenevano lontani gli alunni dai ginnasi. Attualmente l'assenza viene messa in atto con i motivi più subdoli, al fine di poter prolungare le ore di sonno in barba all'interrogazione di greco. Quanto segue è ciò che più frequentemente viene apposto sulle giustificazioni, una tabella rappresentativa della macro-categoria Assenza contenente le sue micro-categorie più diffuse.

Motivi personali
(tradotto: fatte 'na padellata de cazzi tuoi)
Distrazioni Cause di forza maggiore Motivi di salute Motivazioni mistiche Varie ed eventuali
Mi è morta la zanzara. Ho perso l'autobus. Shrek mi ha rapito. Ho l'acne. Rapimento alieno. Lutto calcistico.
Motivi di famiglia. Ho perso lo zaino. Strade impraticabili causa neve (non necessariamente in inverno). Il dottore mi ha consigliato di non venire. Ordini divini. Inseguimento della Polizia.
Diarrea incontrollabile. Ho perso la sveglia. Bombardamento americano. Sono allergico ai suoi occhiali. Ho dovuto aiutare Goku a salvare il pianeta. Abbuffata di cozze avariate.
Morte del nonno (il quale, spesso, possiede la capacità di decedere più volte durante il corso degli studi). Ho perso la voglia. Tsunami. Visita medica. Pensavo fosse domenica. Sciopero del conducente del motorino.
Seconda morte del nonno. Ho perso la verginità. Test nucleare. Visita specialistica. Ho visto la Madonna. In concerto. Osmosi.
Attacco emorroidale del nonno. Ho perso tutto. Mareggiata improvvisa. Visita guidata. Nuovo DVD di Eva Henger. Anticipo delle vacanze.
Alzabandiera perenne. Ho perso. Morte (pretesto usato il lunedì, per avere tutta la settimana di tempo per resuscitare come i personaggi di Beautiful). Ho il ciclo. Per la mia religione quest'anno è festivo. Ho il triciclo. Con una gomma a terra.
Motivi... Ho. Mia mamma non vuole firmarmi la giustificazione. Problemi di salute di un parente a caso (entro la fine della scuola, molti padri hanno subito almeno 8 trapianti e svariate amputazioni). Mia mamma mi ha detto che lei è il diavolo. Ho un cervello e non ho voglia di rovinarmelo.
Molte scuole si sono dotate di Terminator per rintracciare gli alunni assenti.

Sciopero

   La stessa cosa ma di più: Sciopero.

Gli scioperi degli studenti sono gli unici a superare numericamente quelli dei dipendenti di Alitalia; vengono indetti senza alcun preavviso, solitamente in concomitanza con l'interrogazione di storia di un qualche rappresentante d'istituto (qualsiasi sia il motivo dello sciopero, però, qualcuno dirà che gli studenti non avevano voglia di andare a scuola), e si fregiano delle motivazioni più varie e fantasiose:

  • Chiusura di un qualche stabilimento industriale.
  • Apertura di una discarica in zona (molto in voga a Napoli e dintorni).
  • Apertura di un qualche stabilimento industriale
  • Temperature all'interno dell'istituto di poco superiori agli 0 Kelvin (0 Kelvin = -273,15°C, a queste temperature, nemmeno le macchine nelle rotonde si muovono).
  • Sciopero di inizio anno (primo sabato di scuola).
  • Focaccia dal panettiere di fronte alla scuola poco salata.
  • Mancata crescita dei funghi.
  • Camicia del preside non intonata al colore della sua automobile.
  • Qualsiasi riforma dell'ordinamento scolastico.
  • Assenza di riforme dell'ordinamento scolastico.
  • Sciopero degli assistenti di volo (il 98,3% degli studenti ha dichiarato di non poter andare a squola senza aereo, il restante 1,7% non va a squola).
  • Non piove.
  • Piove.
  • Acqua di limone.
  • Così (nessun motivo particolare).
  • Solidarietà nei confronti dei lavavetri di Firenze.
  • È finita la carta igienica in bagno.
  • La carta igienica nel bagno dei maschi è rosa.
  • Rottura della mina della matita
  • La macchinetta vende snack geneticamente modificati.
  • La macchinetta non vende snack geneticamente modificati.


Motivazioni reali della mancanza dei doveri d'ufficio

L'italiano medio, per sua natura, è un animale assenteista, che apprezza maggiormente il lavoro altrui che quello proprio, e ciò lo si nota soprattutto in giovine età, quando si apprendono le basi del vivere sociale. Abbiamo finora enunciato brevemente quali sono le motivazioni cui è solito ricorrere un giovane esemplare di italiano medio quando vuole evadere dai suoi obblighi istituzionali. Ma nella realtà, cosa fa davvero lo studente? Qui un poco informato Piero Angela ipotizzerebbe che il fanciullo stia a studiare, se non a scuola in un altro posto, ma comunque a studiare. Un credulone Roberto Giacobbo penserebbe ad un varco dimensionale, mentre un Enrico Ruggeri direbbe che si trova a volare con il Sasquatch. In realtà, chi non è mai stato studente fino al midollo non può saperlo davvero. Il vero studente - da enciclopedia seria quale siamo ne abbiamo la conoscenza - non va a scuola. Semplicemente perché non vuole. Punto.
La fantasia che ha lo studente nel non presentarsi a scuola sono evidenti anche nella terminologia comune.
Si fa spesso riferimento ai termini culinari, come Marinare, Saltare o Caliare, ad esempio, espressioni queste che prendono idea da diversi modi di preparazione: marinata in brodo, saltata in padella o caliata, ovvero scaldata nel caliaturi, un apposito strumento molto simile alla padella per le caldarroste. Appaiono anche Salare e Tagliare, attività riferite alla preparazione del pasto, Fare filone che riguarda la preparazione di una specifica forma di pane (il filone o filoncino, appunto) e infine Bruciare, segno evidentemente che era rimasta troppo tempo sul fuoco.
I termini legati al mondo marittimo sono pure diffusissimi, probabilmente a causa della gran quantità di porti che circondano il paese. Così Fare marina, Fare vela, Fare lippa, Fare Sicilia (è pur sempre un'isola).
Esistono poi terminologie più vicine al mondo dell'edilizia, come il Fare sega, Fare chiodo o il Fare fuga, i primi legati agli strumenti, l'ultimo alle decorazioni piastrellari. Il termine Stampare invece appartiene di più al mondo dell'editoria.
Al mondo rurale appartengono i bucolici Fare forca e Fare salasso, quest'ultimo legato al tipo di pratiche mediche non più usate in città, ma ancora in uso nelle sperdute campagne di provincia.
Infine permangono termini il cui significato però si perde nella notte dei temi, come Fare faglio, Fare berna, Fare manca, Nnargiare, Bigiare, Bossare, ma non ce ne occuperemo minimamente.
Il non presentarsi a scuola ha come presupposto l'occultare il misfatto ai genitori. A tale proposito, spesso ha luogo in bar poco distanti dalla scuola e la firma sulle giustificazioni ha sempre un che di discutibile. La pena per chi viene scoperto è la crocifissione.

trololooooooooooooooooooooooooooooooooooool

Aula

Dal latino "aula, ae" che significa "cortile per il bestiame", trattasi di una cella di isolamento talmente cupa e umida da rendere anche persone (apparentemente) docili belve umane, esasperate inoltre dal fetido odore di intonaco presente nell'aria, che farebbe venire i cinque minuti anche a Gandhi.

Scegliere il posto

« Il posto migliore in aula è... fuori dall'aula! »

È importante conoscere la planimetria della l'aula e la sistemazione esatta dei banchi. Le possibilità di scelta sono essenzialmente 3:

  1. Prime file: Sai che ti sgamo!
    • vantaggi: il prof è troppo concentrato a guardare i banchi di dietro, notoriamente dei casinisti e quindi puoi parlottare; puoi sputare sul prof essendo più vicino;puoi scorregiare e dare la colpa al pirla seduto alla cattedra
    • svantaggi: probabilità 0 di avere qualche suggerimento;
  2. File centrali: Sparliamo anche di te
    • vantaggi: il vantaggio è che puoi parlare comodamente, tanto la/il prof penserà che sono quelli delle ultime file.
    • svantaggi: sei compresso tra i banchi davanti e dietro di te e ci metti ore per alzarti;
  3. Ultime file: Com'è dolce l'uva...
    • vantaggi: hai tutte le possibilità per copiare senza destare sospetti e di mangiucchiare qualcosa.
    • svantaggi: appena succede qualcosa in classe, tutti gli occhi sono puntati su di te.

Bidelli

   La stessa cosa ma di più: Bidello.

Solitamente nelle scuole possiamo trovare un personale addetto alle pulizie e all'ordine chiamati "bidelli". Ultimamente vengono chiamati "Personale scolastico non abilitato all'insegnamento", o anche "Personale A.T.A" (A.T.A. è l'abbreviazione di Alunni Tornate in Aula, celebre frase che dicono i bidè-lli).

Talvolta per i fanatici di computer, i bidelli vengono chiamati "spammatori di www.wc.net".

Fine dell'anno scolastico

Più di Mille Mila studenti festeggiano la fine della squola.

Trascorsi i nove mesi, tutto torna alla normalità: i professori vengono nuovamente ibernati in attesa dell'inizio del successivo periodo di caccia e gli alunni si dedicano a vari sollazzi, godendosi la riacquistata pace.

L'inizio delle vacanze estive viene solitamente accolto con celebrazioni inenarrabili, le quali possono durare svariati giorni o intere settimane; recentemente è diventato di moda fra le truzze prendere a botte le ragazze più carine o intelligenti di loro, mentre i maschi perseverano nell'antica usanza della sbornia estrema.

In molti luoghi è comune sin dall'antichità la pratica del gavettone al primino, che degenera immancabilmente nel gavettone a chiunque. Il tutto viene spesso reso più interessante da un'ulteriore impanatura con uova e farina la quale, una volta asciugata al sole, si trasforma in una solida seconda pelle a prova di proiettile.

Film tratti dalla Squola

Incredibile ma vero, alcuni registi a corto d'idee (oppure troppo pigri per farsele venire) hanno deciso di basare alcuni loro film sulla squola, ecco alcuni esempi:


  • Il primo giorno di scuola: Soldati: 365 giorni all'alba
  • Il volontario: Il Gladiatore
  • La scuola: L'inferno di Cristallo
  • L'interrogazione: Il Silenzio degli Innocenti
  • Gli interrogati: Io speriamo che me la cavo
  • I suggeritori: I Signori della Truffa
  • Gli assenti: Prova a Prendermi
  • Il compito: Spionaggio Industriale
  • La media del 9: Mission Impossible
  • L'uscita: Via col Vento
  • La promozione: Alive
  • I bocciati: I caduti per la patria
  • I diplomati: I cavalieri che fecero l'impresa
  • Il prof: Born to kill - Nato per uccidere
  • Nota al primo/a della classe: Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto
  • Gli scrutini: Il Giorno del Giudizio
  • L'entrata: Attimo Fuggente
  • 10 in tutte le materie: Dogma
  • La cattedra: Zona Minata
  • Tutti 8 ai quadri di fine anno: Un'Ottima Annata
  • Il genio della classe: A Beautiful Mind
  • Caffè al bar con la più carina della scuola: Colazione da Tiffany
  • Settimana bianca: Vacanze di Natale
  • Il registro di classe: La scatola nera
  • Il registro del professore: Arma letale
  • Colloquio con i genitori: Incontri ravvicinati del terzo tipo
  • Il sorriso del professore: Lo squalo
  • Ultimi banchi: Gli intoccabili
  • Le prime della classe: Le donne che sapevano troppo
  • Il vaffanculo detto all'esame di maturita' ai professori: V per vendetta
  • L'ora di inglese: Io no spik inglisc
  • L'ora di diritto: Ally McBeal
  • La prof di religione: L'esorcista
  • Autogestione: Independence day
  • Occupazione: Una settimana da Dio
  • Storia: Jurassic Park
  • La bidella: Quel mostro di suocera
  • Il diploma: Licenza di Uccidere
  • La supplente russa e gnocca: Dalla Russia Con Amore
  • La bocciatura; Si Vive Solo Due Volte
  • I suggerimenti: Una Cascata di Diamanti
  • Il preside: L'uomo dalla Pistola d'Oro
  • La fidanzata del suggeritore: La Spia che mi Amava
  • Il suggeritore: Bersaglio Mobile
  • L'aula: Zona Pericolo
  • Insulto al professore: Vendetta Privata
  • La speranza di non essere interrogato il giorno dopo: Il domani non muore mai
  • 6 strappato all'interrogazione senza aver studiato: La morte può attendere
  • 5 e mezzo in un compito perfetto: Il mondo non basta
  • Sufficienza giocata a poker con il professore: Casino Royale
  • Geografia delle isole sperdute nel pacifico: Sfida ai confini del mare
  • Compito in classe mensile: La Maledizione Della Prima Luna
  • L'armadietto del prof: La Maledizione del Forziere Fantasma
  • Compito di geografia: Ai Confini del Mondo
  • La lista di quelli già interrogati: Schindler's List
  • Il corpo docenti: La famiglia Addams'
  • La professoressa tutta griffata: Il Diavolo Veste Prada
  • La presidenza: The Dead Zone
  • Il rappresentante d’istituto: Braveheart
  • Il rappresentante di classe: Master and Commander
  • Il pluriripetente: Die Hard
  • La prof che ritira il compito perché hai copiato e lo ritira anche al compagno che ti ha fatto copiare: Due nel mirino
  • La lettera a casa: Segnali dal futuro
  • Ragazzo che vede un amico in presidenza: Profondo Rosso
  • La puntina da disegno sulla sedia della prof: Colpo grosso al drago rosso
  • Nota di merito: Io sono leggenda
  • Filosofia: Nessuna Verità
  • L'ultimo che deve essere interrogato: L'ultimo samurai
  • Il numero delle insufficienze di ogni studente nella pagella del primo quadrimestre: 300
  • L'alunno che risponde al prof: Rambo
  • L'alunna che risponde al prof: Million dollar baby
  • La verifica a sorpresa: Drag me to hell
  • Volontario che si fa interrogare per recuperare: Coraggio, fatti ammazzare!
  • Il gruppo di volontari del giorno: I fantastici 4
  • Il prof ingiusto: Le follie dell'imperatore
  • Il compagno leale che difende gli altri: The Protector
  • Colui che passa i suggerimenti fra i banchi: Transporter
  • Lo studente penalizzato ingiustamente: Hulk
  • La verifica tanto temuta: E venne il giorno
  • La prof che ti sgama mentre ti passano il compito: Il sesto senso
  • Lo studente che prende 3 a due mesi dalla fine e riesce a farsi promuovere: Never Back Down
  • L'uscita anticipata: Shopping
  • L'interrogazione di recupero: La Passione di Cristo
  • Ultimo compito dell'anno: Pearl Harbor
  • La fine della squola: Via dall'incubo
  • Lo studente dal preside: Rapimento e riscatto
  • L'ultimo ragazzo a dare l'orale della maturità: L'ultimo dei Mohicani
  • Ora di musica: School of Rock

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • La squola è la causa del 100% delle bocciature.
  • I bagni dei professori splendono dalla pulizia... (bidelli bastardi!)
  • Essendo la squola molto amata, si è soliti bombardarla di rifiuti tossici

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