Siniša Mihajlović

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« Bene, ho finito le battute che avevo in serbo. Ora inizio con quelle in croato. »
(Mihajlovic in conferenza stampa)

Siniša Mihajlović è un ex calciatore ex jugoslavo, famoso per la sua precisione nei calci di punizione e negli sputi contro Adrian Mutu.
È in possesso del passaporto italiano. Di Giuseppe Pancaro.

Carriera

File:Mihajlovic2203.jpg
Sinisa, con una pettinatura vietata dalla Convenzione di Ginevra del 1949.

In patria

Impiegato come trequartista, gioca in importanti realtà del calcio jugoslavo come la Stella Rossa e il Vodka United. Qui si mette in mostra grazie alla potenza del suo tiro mancino, che miete numerose vittime tra i fotografi a bordo campo. Lo stesso Sinisa afferma con molta modestia:

« Posso fermare un camion in corsa usando soltanto il piede sinistro. »

Chiamato a provare la sua affermazione, riesce in effetti a fermare un camion col piede sinistro. Frenando.

Nel 1991 svirgola una punizione e abbatte l'asilo nido di Vukovar. I serbi pensano a un bombardamento croato, i croati a un bombardamento serbo: scoppia così la guerra dei Balcani.
Sinisa, per non saper né leggere né scrivere (e non è una frase fatta), fugge in Italia.

Roma

Nelle due stagioni alla Roma Mihajlovic ha come allenatore Carlo Mazzone, che lo arretra a mediano per sopperire alla sua lentezza, che è solo lievemente inferiore a quella di un bradipo strafatto di cannabis. Mihajlovic e Mazzone non riescono a legare e hanno diverse incomprensioni, dovute al fatto che nessuno dei due parla italiano.

Sampdoria

Nel '94 passa alla Sampdoria, dove viene arretrato a esterno di difesa e dove, con la complicità di Vujadin Boskov, avvia un fiorente contrabbando di autoradio. L'attività criminale viene smantellata nel '98 per colpa delle soffiate di Attilio Lombardo.
Mihajlovic, che come ogni serbo che si rispetti ha la parola vendetta tatuata sullo scroto, scalpa Lombardo con una punizione delle sue.

Lazio

Passa alla Lazio, dove l'allenatore Sven-Goran Eriksson, un turista svedese che passava di lì per caso, lo schiera difensore centrale. Sinisa non tarda ad affermarsi come leader per via della sua pacatezza, della sua esperienza e per l'abitudine di bruciare la macchina a chi non gli passa il pallone.
Nel 2000 viene squalificato per aver dato del negro a Patrick Vieira. Successive indagini da parte della FIFA stabiliscono però che Vieira è veramente negro, e la squalifica di Mihajlovic viene annullata.

Come se Rocco Siffredi facesse da testimonial per la castità.

In biancoceleste Mihajlovic vince uno scudetto, una vagonata di Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una musicassetta di Nino D'Angelo. In un match contro il Bayer Leverkusen segna inoltre il primo gol della storia della Lazio in Champions League, con una punizione tirata direttamente dal balcone di casa sua.

Inter

Dopo anni di trionfi, Sinisa decide che è ora di cominciare a perdere, sia come calciatore che come uomo. Va all'Inter. In nerazzurro subisce l'ultimo arretramento della sua carriera, e passa da difensore centrale a capo ultras in tribuna.
L'ultima partita di Sinisa è l'amichevole Serbia - Francia, durante la quale Franck Ribéry, che fino a quel momento aveva un volto normale, tenta di parare una punizione di Mihajlovic con la faccia. Sappiamo tutti com'è andata a finire.

Allenatore

Dopo aver ottenuto il patentino da allenatore rubandolo a Roberto Mancini, Sinisa entra nello staff dell'Inter con la qualifica di badante di Javier Zanetti. Insoddisfatto, decide di puntare in alto. Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco: sono queste le squadre di cui assume la guida. Almeno su PES.
Successivamente allena il Bologna (finendo esonerato), la Fiorentina (finendo esonerato), e il Catania, dove riesce a finire il campionato. In ultima posizione.

Dal 2012 è il commissario tecnico della Nazionale serba di scaracchio.

Imprese

  • In Lazio - Sampdoria della stagione 1998/99 Mihajlovic ha segnato tre gol su punizione. Dopo il terzo gol il portiere doriano Fabrizio Ferron ha mangiato i propri guantoni (con ancora le mani dentro) e si è dato alla macchia. Oggi Ferron ha un baracchino che vende kebab ma non ha ancora superato lo shock: ogni volta che sente qualcuno parlare con accento slavo scoppia in lacrime e si nasconde sotto la friggitrice.
  • Il suo tiro è diventato oggetto di studio da parte di alcuni ricercatori del Dipartimento di Fisica dell'Università di Belgrado, i quali hanno appurato, dopo una serie di rigorosi test, che Mihajlovic "tirava molto forte". Oggi l'intera equipe del Dipartimento di Fisica dell'Università di Belgrado lavora al McDonald.
  • Prima di venir colpiti da un tiro di Mihajlovic i gemelli de Boer erano un'unica persona.