Serpentone (strumento musicale): differenze tra le versioni

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Il '''''serpentone organico''''' è una variante del serpentone comune, realizzata con l'impiego di pitoni e, più raramente, di anaconda. Molti valenti strumentisti sono morti avvelenati nel tentativo di realizzare questo ingegnoso strumento, e altrettanti esecutori nell'utilizzarlo. Cotale istrumento fu inventato ad Auxerre nel 1590 da Edme Guillame, canonico della cattedrale di Auxerre, dietro la richista del vescovo di Auxerre.
Il '''''serpentone organico''''' è una variante del serpentone comune, realizzata con l'impiego di pitoni e, più raramente, di anaconda. Molti valenti strumentisti sono morti avvelenati nel tentativo di realizzare questo ingegnoso strumento, e altrettanti esecutori nell'utilizzarlo. Cotale istrumento fu inventato ad Auxerre nel 1590 da Edme Guillame, canonico della cattedrale di Auxerre, dietro la richista del vescovo di Auxerre.


Un'altra variazione del serpentone è l''''''Ophicleide''''' (ovvero l'''oficleide'') ovvero il ''serpentone a chiavi'': altro non è un serpente molto grande, meccanizzato<ref>tipo [[Mekagojira]].</ref>, che va caricato con un complicato sistema di chiavi. L'Ophicleide avrà comunque un breve utilizzo dovuto all'invenzione della Tuba, priva di denti velenosi.
Un'altra variazione del serpentone è l''''''Ophicleide''''' (od ''oficleide'') ovvero il ''serpentone a chiavi'': altro non è un serpente molto grande, meccanizzato<ref>tipo [[Mekagojira]].</ref>, che va caricato con un complicato sistema di chiavi. L'Ophicleide avrà comunque un breve utilizzo dovuto all'invenzione della Tuba, priva di denti velenosi.


== Apparizioni nella musica ==
== Apparizioni nella musica ==

Versione delle 13:37, 23 mag 2009

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« Il serpentone è uno strumento barbarico, preistorico, desueto, ingombrante, papale, gotico, repellente e mi fa ribrezzo! LO VOGLIO. »

Il serpentone è uno strumento musicale della famiglia degli ottoni, di sagomatura bislunga, dotato di bocchino e di canneggio finemente traforato, e viene chiamato così a causa della sua caratteristica forma a serpentone[1].

Storia

Il simpatico e fortunato serpentone nasce nella Francia del XVI secolo, quando un bottaio di Liegi cercò di realizzare un contrabbasso. Il tubo era realizzato con due mandibole di legno di castagno tenute insieme da una stretta legatura realizzata con strisce di cuoio, grazie alla pratica allora detta bondage. All'estremità superiore (normalmente realizzata in tubo metallico o in zanna d'elefante) vi era un profondo bocchino in corno o avorio. Lo strumento veniva decorato con borchie d'oro e di ferro[2], e, nei casi estremi, con filo spinato. La curvatura a serpente permetteva di sostenere lo strumento tra le ginocchia dell'esecutore in ogni posizione possibile[3], e di raggiungere agevolmente i sei fori per le dita, e, occasionalmente, di cucinare mentre suonava.

Un'immagine del serpentone si trova nelle stampe di Gabbinetto Harmonnico pieno d'Instromenti di Filippo Bonanni (Roma, 1723), di facile reperibilità.

Detto strumento veniva utilizzato come basso musicale per accompagnare i cori e nella musica da camera, in quella ecclesiastica, nei cori a cappella, in quelli sinfonici, nei ricercare, nei busillis armonici, nei salterii, e tutto grazie all'ampia estensione, alla flessibilità del suono ed alla possibilità di eseguire tutti i gradi cromatici, tutti gli abbellimenti e di riempire ogni lacuna e ogni vuoto della tessitura non solo orchestrale.

Questa versatilità e flessibilità si perse nel corso degli anni, e il serpentone scomparve misteriosamente da tutte le orchestre alla fine del secolo decimonono, durante una notte di tempesta, lasciando un biglietto misterioso[4].

Per alcuni trilustri si tentò il rimpiazzo del serpentone con il basso tuba, il trombone, il corno inglese e persino il mai troppo citato controfagotto.

Oggi il serpentone è stato riscoperto per l'esecuzione del repertorio antico, ma a causa dell'assenza degli esecutori (serpentonisti e serpentesi) gli strumenti vengono affidati soprattutto ai trombonisti, che li trattano con amore, rispetto, dedizione e abnegazione ammirevoli, per l'ammaestramento delle giovani generazioni.

Varianti

Il serpentone organico è una variante del serpentone comune, realizzata con l'impiego di pitoni e, più raramente, di anaconda. Molti valenti strumentisti sono morti avvelenati nel tentativo di realizzare questo ingegnoso strumento, e altrettanti esecutori nell'utilizzarlo. Cotale istrumento fu inventato ad Auxerre nel 1590 da Edme Guillame, canonico della cattedrale di Auxerre, dietro la richista del vescovo di Auxerre.

Un'altra variazione del serpentone è l'Ophicleide (od oficleide) ovvero il serpentone a chiavi: altro non è un serpente molto grande, meccanizzato[5], che va caricato con un complicato sistema di chiavi. L'Ophicleide avrà comunque un breve utilizzo dovuto all'invenzione della Tuba, priva di denti velenosi.

Apparizioni nella musica

Bibliografia Essenziale sul Serpentone

  • "Forse non tutti sanno che...." ("Il serpentone è uno strumento..."), La Settimana Enigmistica, n. 73, giugno 1955.
  • "Strano, ma vero!" ("Havvi singolare accidente con l'istrumento detto seprettone, ove conficcatossi in gola..."), La Settemana Enigmastica, LVII, anno 1872.
  • "Strumenti STRANI", articolo di Umberto Famemeglio, "Topolino", n. 1042 (16 novembre 1975): questo articolo introduce i giovani lettori al serpentone, al pianoforte giraffa e ad altro e vario bestiario musicale.

Note

  1. ^ A sua volta il serpentone viene chiamato così a causa della sua forma a serpentone, eccetera.
  2. ^ ma anche il peltro se non c'erano soldi.
  3. ^ anche a testa in giù
  4. ^ Testualmente: "Je d'amis ma damis, voulez - ohi".
  5. ^ tipo Mekagojira.