Rap

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Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Rap.


« Io sono figo e tu no, io sono bello e tu no, io ho i soldi e tu no, io sono furbo e tu no, io puzzo e tu...occazzo... »
(Artista Rap su tutti gli altri esseri umani)
« Non tutti i neri sono rapper, ma tutti i rapper sono neri. O almeno credono. »
(Oriana Fallaci sul Rap)


Il Rap era, prima del 1996, un genere musicale. Attualmente è una grande, gigantesca scusa per parlare di mignotte, papponi, cocaina; serve anche a dire che io sono meglio di te e che tua mamma è una puttana. Per questo motivo, il rap RAP-presenta la seconda causa di morte negli Stati Uniti, appena dopo Pingu.

Etimologia

Il rapper Fabri Fibra emerge da casa sua per recarsi a registrare l'ennesimo frutto delle sue notti insonni a causa della diarrea.
File:Berlucorna.jpg
Yo!

Il termine, tradotto letteralmente, significa "musica alla quale anche chi è stonato come un rutto può dedicarsi"; esso infatti, essendo una semplice parlata su una base che si ripete fino all'ipergonadismo, è alla portata anche dell'ultima delle campane stonate. Questo rese in grado un cerebroleso, conosciuto al pubblico come Fabri Fibra, di commercializzare il genere e lasciarlo alla mercé dei truzzi.

Le origini

L'inventore del genere fu Dr. Dre che nel 2060 a.G.F. (ante Giuliano Ferrara), mentre lavorava in una risaia nel nord della Giappocina, decise di bullarsi con gli amici di sparatorie e macchine da migliaia di sesterzi utilizzando una base sonora per le sue smargiassate. Il genere divenne conosciuto come Gangsta Rap (letteralmente: "ma che cazzo dici?") ed esordì sulla scena mondiale con il singolo "Io sono figo e gli altri no!". Attorno al giovane Dre si radunò ben presto una crew formata da Dj Francesco, Ice-Cule, MC R.E.M. dj Roby Racido e Philip Morris, denominata N.W.C.C.P.U.R.R.S.U.S.A. e ricordata ancor oggi per successi come:

  • Oggi ho sparato a 288000 persone
  • Ho la macchina più bella di te...
  • ...e anche di te, te e te
  • Yò Brò Gigolò

I requisiti

Non tutti possono fare il rap: tu, ad esempio, fai cagare e sei uno sfigato, e non rappresenti la doppia H. Io sì, invece. Allora vediamo i requisiti richiesti:

  • gesticolare nervosamente;
  • vestirsi con abiti di almeno trenta taglie più grandi della tua e possibilmente indossare dai 30 ai 60 kg d'oro;
  • avere un sacco di tatuaggi cattivi;
  • avere un qualsivoglia difetto di pronuncia che renda incomprensibile il 50% delle canzoni;
  • avere una mamma puttana, che odi;
  • avere un papà bastardo, che odi;
  • essere un pappone;
  • essere convinti che tutti i rapper a parte se stessi siano figli di papà che fanno rap solo per fare figo;
  • avere un commercio di troie, droghe e armi di contrabbando;
  • vivere nei quartieri popolari;
  • nonostante il punto di cui sopra,essere l'uomo più ricco dello stato in cui vivi;
  • odiare gli sbirri;
  • uccidere almeno dieci fra sbirri e haters al mese;
  • farsi arrestare saltuariamente;
  • non sapere pressoché nulla ma avere opinioni su pressoché qualsiasi cosa;
  • essere un nero, o almeno esserne convinti.

Età d'oro

Sulla scia del successo dei Gangsta Rappers, il Rap si diffuse rapidamente negli USA e sempre più artisti si dedicarono al genere. Fra questi il più conosciuto è indiscutibilmente l'ex re degli Incas Tupac, il quale diede una definitiva svolta alla rivalità fra le due coste della Corea del Nord; costui infatti si dilettava nell'insultare i rivali nel 98% della sua produzione, dedicando poi il restante 2% a dimostrazioni d'affetto verso la madre e/o la sua pistola. Eminenti scienziati Paperopolesi sostengono che queste, in realtà, fossero la stessa cosa. Venne ucciso nel 237 a.M. (ante Marlboro) da Sgarbi, perché aveva fatto qualche sgarbo allo stesso Sgarbi che possedeva una fabbrica di caffè. La sua morte coincide con l'inizio del declino inesorabile verso la commercializzazione.

Declino

Foglietto illustrativo

L'unico kit di Windows per i veri rappers: il Negrizer.
  • Qualunque rapper italiano canti di essere cresciuto in un ghetto dice cazzate. Non ci sono più ghetti in Italia (Terzo Mondo), figuriamoci dove le metropolitane esistono.
  • Se vedi mamma e papà dentro una scatola sei completamente rincoglionito.
  • Idem nel caso in cui tu soddisfi il tuo appetito con lucertole aperte.
  • Un rapper che sacrifica il senso alla rima baciata può comporre solo cagate.
  • Definirsi rapper e andare ogni sabato sera in discoteca è segno di scarsa coerenza.
  • Eminem non è un rapper.
  • Nemmeno John Cena.
  • Men che meno Mike Shinoda. Quello sa suonare!
  • Figuriamoci quindi se lo sei tu...
  • Il tuo medico o il tuo farmacista possono aiutarti a smettere di rappare. Dovresti aver ormai capito che qualunque base tu componga o qualunque testo tu scriva fa cagare.
  • Non sei nero, anche se una volta, di sfuggita, hai sentito parlare di Tupac.
  • Appenderti al collo monili e pendenti delle dimensioni di un presepe non ti rende "rappuso", ma ti fa assomigliare a un papaboy.
  • Se due o più tuoi amici stanno discorrendo sull'ultimo featuring di Dr. Dre e Snoop Dogg, non far loro presente che tu preferisci Fabri Fibra: potrebbero indisporsi. E riempirti di botte.
  • Se la tua cultura sull'argomento parte da dopo il 1996 (debutto solista di Eminem), non hai mai ascoltato il vero rap. È assolutamente inutile che rosichi qui: sei solo un truzzo coi pantaloni enormi.
  • Non consumare in vicinanza di donne in gravidanza. Il bambino rischia di nascere balbuziente.
  • In origine i pantaloni larghi venivano portati dai ragazzi neri del ghetto[citazione necessaria] perché erano i pantaloni da lavoro dei genitori (cosa nemmeno troppo furba). quindi i truzzi che li comprano di marca pagandoli cifre astonomiche, possono a pieno diritto sentirsi dei coglioni.

Rap the Gathering

Per educare i più giovani al rap è stato inventato questo gioco di carte. Ecco alcuni esempi:

Voci correlate

Collegamenti esterni

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