Papa Bonifacio VIII

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera DA Don Ciotti.
Versione del 23 mag 2020 alle 08:01 di Wedhro (rosica | curriculum) (Wedhro ha spostato la pagina Bonifacio VIII a Papa Bonifacio VIII tramite redirect)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Lo scapaccione di Anagni, Salmone da Sushi, 1666, olio su trota, museo Raffaella Carrà (Frosinone).

Bonifacio VIII (ing. Wellmaker Eight), nome d'arte di Benedetto Caetani (Anagni, XII3 secolo – Roma, qualche anno dopo), è stato uno dei papi più scassacazzi della cristianità dopo Pio IX e Papa Leone IL cane fifone. Noto come il papa di Anagni, fu il papa che subì il famoso schiaffo di Anagni, a cui rispose con un pugno di lato.

È stato anche l'inventore del Giubileo, per la gioia di tutti gli albergatori dell'Urbe.

Carriera

Nato ad Anagni, vicino ai bagni, era amico di Salvatore Bagni ed aveva paura dei ragni. Prese la laurea triennale in Teologia Multimediale a Todi e si specializzò poi a Bologna in Angeli e Demoni. Bonifacio VIII era un faccendiere, non faceva mai nulla per nulla. Grazie alle sue conoscenze, la sua carriera fu fulminante: prete nel 1281, vescovo nel 1283, cardinale nel 1255, segretario nazionale della DC nel 1990. Ma Bonifacio schiattò di invidia quando, nel 1294, fu eletto papa colui che fece per viltade il gran rifiuto, ossia Celestino V, l'unico idiota che credeva che, per diventare papi, bisognasse veramente credere in Dio. Caetani non si arrese e, subito dopo l'elezione, si mise così tanto nelle orecchie di Celestino da convincerlo a dimettersi:

« Ora sei papa, devi stare attento a qualsiasi cosa tu faccia, perché sei di esempio per tutti.
  • Lo sai che non potrai più andare al bagno perché è un atto impuro?
  • Lo sai che dovrai aiutare i più poveri e i lebbrosi togliendo loro i calli?
  • Lo sai che non potrai più usare i cotton fioc?
 »
(Benedetto Caetani consiglia Celestino V)

Dopo mesi di sevizie psicologiche, Celestino decise di abdicare:

« Ah sì? Allora 'o sai che te dico? Che me so' rotto er cazzo! Stasera vado a mignotte! »
(Le sentite dimissioni di Celestino V)
Bonifacio VIII festeggia con sobrietà la sua elezione a papa.

Nel dicembre del 1294 i cardinali si riunivano in Castel Nuovo, a Napoli, città scelta dalla CEI per la fase finale dell'elezione, dopo che la fase a gironi si era tenuta ad Avignone. Secondo Dante l'elezione fu inquinata da simonia, ossia il candidato fu scelto da Simon Le Bon.

Il papato

Per prima cosa, una volta eletto, Bonifacio VIII doveva stabilire il destino del suo predecessore Celestino V: lo rinchiuse in uno scantinato e gli assegnò il titolo di "Coglione dell'anno". Il suo secondo atto fu cercare di convincere in tutti i modi re, conti, assessori, pescivendoli, panettieri e gente a caso che il papa era al di sopra di tutti. Questo fu il fil rouge di tutto il pontificato di Bonifacio: era ossessionato dall'idea che l'imperatore del Sacro Romano Impero potesse scegliere il colore degli infradito senza prima consultarlo.

L'invenzione del Giubileo

Dopo aver cercato invano di convincere tutti i re d'Europa che il potere spirituale del papa era superiore al potere temporale dei sovrani e al potere pulente del Dixan, decise di inventare l'Anno Santo, periodo nel quale chi giungeva a Roma veniva pienamente assolto dai propri peccati. Fu così che la città si riempì di assassini, stupratori e investitori di borsa. L'evento fu un successo: al concerto di apertura ci furono diecimila persone e gli incassi permisero alla Chiesa di indire una nuova crociata contro Jacopone da Todi.

Ma Bonifacio VIII fu responsabile anche di veri e propri atti di crudeltà, come la distruzione di Palestrina e la fondazione dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Lo schiaffo di Anagni

Nel 1301 si acuisce lo scontro con il suo acerrimo nemico, il re di Francia Filippo il Bello, un tizio talmente vanitoso da essersi attribuito da solo il soprannome di Filippo. Il rapporto tra i due capi di stato era ormai ai ferri corti: ogni volta che si vedevano si picchiavano con la vaporella.

Filippo il Bello. Sarà stato pure bello, ma di sicuro era un coglione.

Filippo decise allora di tagliare la testa al toro, ma la morte del bovino non cambiò di molto la situazione. Il re di Francia ebbe allora un'altra idea: per far fuori definitivamente Caetani si doveva invalidare la sua elezione, tornando indietro nel tempo per modificare l'esito della votazione; Filippo dovette però abbandonare l'impresa, poiché i viaggi nel tempo gli provocavano mal d'auto e la travelgum non era stata ancora inventata. Così si accontentò di istituire un processo-farsa in cui accusava il pontefice di eresia, simonia, sodomia, seggiovia, falso in bilancio, ateismo, tosse secca, violazione del segreto confessionale e smaltimento di rifiuti tossici.

Nel 1303 le teste di cuoio francesi fecero irruzione nel palazzo pontificio di Anagni, sequestrando il papa e rompendo una cristalliera. Il papa fu ingiuriato, oltraggiato e costretto ad assistere a tutte le puntate di Annozero. Dopo tale grave offesa, il popolo di Anagni si sollevò, cominciando misteriosamente a levitare. Alla vista di questo miracolo, i congiurati si arresero e liberarono il papa, il quale, ormai stanco e decrepito, morì due anni dopo durante un'orgia con quattro prostitute, due imbianchini e un cammello vestito da vescovo.

Giudizi

Duri furono i giudizi sull'operato di BF8:

  • Dante Alighieri, durante la sua permanenza nel girone di Equitalia, sosteneva che all'Inferno lo stessero aspettando a braccia aperte.
  • Jacopone da Todi, dopo essere stato scomunicato, arrestato, processato e caramellato da Bonifacio VIII, in un eccesso d'ira definì il pontefice "birbantello".
  • Gianbattista Vico sostenne di non aver mai capito chi diavolo fosse.
  • Ernest Hemingway è morto prima che qualcuno glielo domandasse.
Preceduto da:
Celestino V

Papa
1295 - 2007
Succeduto da:
Azzurrino II