Padre (genitore): differenze tra le versioni
(→Ruolo) |
Eeeeee (rosica | curriculum) (Scritto male) |
||
Riga 17: | Riga 17: | ||
== Ruolo == |
== Ruolo == |
||
Il padre nella famiglia gestisce il ruolo di capofamiglia, o almeno così crede. Quella che comanda tutto è la madre; la figura del papà è come una specie di bancomat per i propri figli e sua moglie |
Il padre nella famiglia gestisce il ruolo di capofamiglia, o almeno così crede. Quella che comanda tutto è la madre; la figura del papà è come una specie di bancomat per i propri figli e sua moglie. |
||
== Tipologie == |
== Tipologie == |
Versione delle 23:00, 6 gen 2011
- Darth Vader: “Luke, io sono tuo padre!”
- Luke Skywalker: “Anche tu? Potete fare un club...”
Il padre è quella figura genitoriale mitologica che si aggira per casa in mutande senza svolgere alcuna funzione educativa, a parte quella di insegnare al figlio i nomi delle squadre di calcio.
Storia
Molti anni fa per i padri la vita era bella. Loro erano i capifamiglia; avevano la donna tutta a disposizione, i figli educati a modo loro e il controllo su ogni aspetto della vita familiare.[1] Proprio come in una vera dittatura. Senza contare che tutti i posti di potere li occupavano loro. Insomma, tutto girava intorno a loro, proprio come per la Vodafone.
Un giorno però movimenti sociali e politici fastidiose come il femminismo, il comunismo ed il Pastafarianesimo hanno cominciato a diffondersi nella società come un tumore impazzito, portando con sè idee perverse e maligne, come la parità dei sessi, il lavoro per le donne ed il suffragio universale. La vita per i padri è cambiata totalmente ancor prima che loro potessero dire "circumnavigazione". Le madri hanno cominciato a lavorare, a chiedere sempre più diritti, a voler essere indipendenti. Sono uscite di casa per vivere la loro vita: hanno preso la macchina del marito, hanno ingranato la prima e si sono schiantate contro la saracinesca del garage.
Il padre si è visto così privato di tutti i privilegi che la sua posizione garantiva. Ha cominciato a svolgere mansioni inadatte al suo ruolo: lavare i piatti, cucinare, accudire i figli, riuscendo tra l'altro a non farne neanche una bene. Il padre moderno è perciò diventato un essere spento, depresso, incapace di far valere la sua autorità neanche sul suo pesce rosso; insomma, un soggetto adatto per la Sindrome da zerbino.
Ruolo
Il padre nella famiglia gestisce il ruolo di capofamiglia, o almeno così crede. Quella che comanda tutto è la madre; la figura del papà è come una specie di bancomat per i propri figli e sua moglie.
Tipologie
Secondo accurati studi psicopedagogici statunitensi e non, esistono diversi tipi di padre al mondo. Le differenze fra di essi possono essere più o meno marcate, ma ci sono tratti che li accomunano tutti quanti: la totale sottomissione alla femmina della famiglia e la canottiera sporca di maionese.
- Il Papi. Questa tipologia può essere generalmente trovata nelle case di avvocati o medici benestanti, con l'Audi nel garage, i figli fighetti e un portafogli più gonfio di Bud Spencer dopo una fagiolata alla trattoria di Nonna Pina. Si tratta di esemplari deboli e generosi, costantemente prosciugati delle loro finanze dai vampirici familiari; non reagiscono ai continui salassi poiché tanto sanno di essere ricchi sfondati.
- Il Papone. Il Papone è quel padre, spesso appartenente al ceto medio, che cresce i suoi figli in un ambiente giocoso e allegro, fatto di cene davanti ai quiz televisivi e di gite al MerDonald's. Con lui i figli crescono felici e obesi, fino a quando non si rendono conto di avere un tasso di colesterolo di almeno 0,5 GF (Giuliano Ferrara, una nuova unità di misura) e un Q.I. pari a quello di un giovane sgombro. Peter Griffin è il classico esempio di Papone.
- Il Berserker. Questo tipo di padre è un gran lavoratore: ha le mani completamente ricoperte di calli, principalmente dovuti al pestaggio insensato dei figli[2]. Generalmente di ceto basso, con un lavoro sottopagato da sturacessi in qualche bettola di periferia, non esita a sfogare le sue frustrazioni sul resto dei familiari a suon di cinghiate e di pugni sul naso. Con lui i figli crescono sani e forti, e presto fanno carriera diventando ladri, teppisti o stupratori.
- Il Tipo semplice. Il classico esempio di padre del ceto medio impiegatizio: lavora come ragioniere, porta i figli in vacanza a Rimini, guadagna mille euro al mese e passa tutto il tempo sommerso da cambiali e da bollette. Vorrebbe creare un buon futuro per i suoi figli, ma tutto ciò che ottiene è una manica di ingrati che esauriscono le finanze passando gli anni all'università come un detenuto a San Vittore. Lo potete trovare spesso seduto al tavolo della cucina con gli occhi in fuori e millemila cambiali in mano mentre urla "E adesso come lo pago il frullatore?!". In questi casi poche cose possono risollevarlo dalla sua triste condizione.