Guelfi e Ghibellini: differenze tra le versioni

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*I gu[[elfi]] erano quasi tutti alti, biondi, immortali e abili con arco e frecce. Durante il periodo natalizio inoltre aiutavano {{s|[[Babbo Natale]]}} San Nicola nella consegna dei regali.
*I gu[[elfi]] erano quasi tutti alti, biondi, immortali e abili con arco e frecce. Durante il periodo natalizio inoltre aiutavano {{s|[[Babbo Natale]]}} San Nicola nella consegna dei regali.
*I monti Ghibellini non c'entrano un cazzo con la storia. Forse.
*I monti Ghibellini non c'entrano un cazzo con la storia. Forse.
*Nel [[calcio]], gli [[Ultras]] dell'AC Siena, si sono denonminati "'''Ghibellini Robur 1904'''" per sottolineare la rivalità storica con Firenze. Vengono pestati per questo ad ogni partita.


== Note ==
== Note ==

Versione delle 18:33, 23 apr 2013

Affresco raffigurante Guelfi e Ghibellini mentre lottano per contendersi la prima copia dell'ultimo libro della Rowling.
« Questa è una strana brutta storia, fatta di intrighi, potere, poesie di Dante, guerre, orge, tiro al piattello, partite a briscola e omicidi tra guelfi e ghibellini. »
(Puntata di Blu Notte del 23 aprile 1125)
« Tre Anelli ai prodi Guelfi sotto il cielo che risplende. »
(Dante Reuel Alighieri, La Signoria degli Anellini )


Guelfi e Ghibellini sono state due fazioni opposte della politica italiana medievale. Esse si contendevano non già il potere assoluto, l'egemonia politica o l'abbigliamento più trendy, ma il titolo di Gruppo di deficienti col nome più deficiente. Secondo le tendenze dell'epoca, opinabilissime peraltro, vinsero alla fine i Guelfi nella Battaglia di Benevento, ma solo perché i Ghibellini non avevano capito dove si trovasse quest'ultima. L'evento venne peraltro citato da Dante nella Divina Commedia come una miserabile pagliacciata.
Fra le altre celebri battaglie si possono ricordare la Battaglia di Campaldino, nota per il brutale saccheggio ai paninari locali, e la Battaglia di Orio al Serio, celebre per non essere mai avvenuta.

Prefazione

Lo storico stemma dei ghibellini, raffigurante il celeberrimo Badangaberto de' Badangaberti nell'atto di nutrire il proprio grifone gigante domestico.
Il possesso di monaci nani volanti era un vezzo noto fra i ghibellini.

Germania, XIIesimo secolo - Dopo la morte di Kenneth Branagh sul set di Enrico V la Germania si spaccò in due. Letteralmente. Neanche il tempo di rimettere a posto il distaccamento della placca di Sassonia che si spaccò anche politicamente. Si formarono così due partiti:

  • Da una parte gli Hohenstaufen e Sveva Sagramola, che trasmettevano messaggi sublimali contro il Papa nelle puntate di Geo & Geo. Essi parteggiavano per l'imperatore, in quanto fan sfegatati del film disney Le Follie dell'Imperatore.
  • Dall'altra i Welfen, che invece preferivano il Papa in quanto possessore di un cappello molto più figo di quello dell'imperatore.

Da quel momento in poi il caos: i Welfen riuscirono a far eleggere un'otaria come imperatore nel 1137, ma la povera bestiola non resse lo stress e morì poco dopo sommersa da pratiche da timbrare. Provò allora a predere il potere Enrico il superbo, che si faceva figo dicendo che suo cugino era stato Imperatore, ma nessuno se lo cagò di striscio e la lotta riprese.

Dopo una serie di matrimoni, incesti vari e perfino un battesimo, la situazione si rappacificò, quando arrivò tal Federico Barbarossa, della fazione degli Hohenstaufen, che distribuendo in tutta Germania buoni sconti del Mc Donald's ottenne il consenso della popolazione e li istigò contro i "terroni del Belpaese", spostando così il conflitto in Italia portando la pace momentanea nella sua terra.


Storia

File:Hohenstaufen.jpg
Due bambine che fluttuando in aria fanno offerte all'imperatore mentre un terzo dietro cerca disperato di palpeggiare un sedere inesistente.

Nelle elezioni politiche dell'Europa del XII secolo si presentarono il papa e l'imperatore: il primo prometteva figa infinita anche dopo la morte, l'altro prometteva la restituzione totale dell'IMU sulla prima stalla. Mentre i due concorrenti gareggiavano a chi la sparava più grossa, iniziò una guerra tra due scommettitori che, dopo aver fatto una scommessa su chi avrebbe dominato l'Europa, iniziarono ad arruolare chiunque gli passasse a tiro pur di accaparrarsi la somma. Morti i due per una scommessa su chi avrebbe bevuto più cianuro, i due schieramenti rimasero in vita e pur di continuare si ammazzarsi a vicenda, iniziarono a prendere pareri totalmente diversi su tutto:

  • I guelfi sostenevano che la carbonara si cucinasse col guanciale, i ghibellini con la mortadella
  • I guelfi proibivano di fare peti, i ghibellini solo i rutti
  • I ghibellini portavano i capelli lunghi, i guelfi alla Arisa
  • I guelfi tifavano Fiorentina, i ghibellini Juve
  • I guelfi si chiamavano guelfi, i ghibellini ghibellini

In Italia le due fazioni avevano dapprima nomi completamente differenti: i due gruppi rivali infatti si chiamavano rispettivamente Tifosi del papa e Feticisti dell'imperatore. In seguito, ispirandosi agli avvenimenti tedeschi, adottarono i nomi di "Guelfi", che deriva dai Welfen, e "Onestoffi", che deriverebbe da Hohenstaufen. Questi ultimi preferirono però cambiare in "Ghibellino", perché fa rima con "ermellino". Insomma, a chi non piacciono gli ermellini? Gli storici concordano su questa ipotesi, nonché sull'idea che l'utilità della loro professione andrebbe rivista.
Differentemente dalla Germania, i due schieramenti si combattevano su tutto, dal comando dei comuni a tremende lotte fratricide per chi sarebbe andato per primo al bagno. Nel 1266, morto Manfredi di coliche dopo aver mangiato 16 kg di cozze, il partito ghibellino perse gran parte del suo potere e in poco tempo gran parte di loro o era passato allo schieramento rivale o era a giocare a carte con San Pietro.

La guerra

Nel paese italiano vi erano numerose famiglie che parteggiavano per l'una o per l'altra fazione, in particolare rammentiamo i Guelfi Malatesta, Malaspina, Malavita, Malattiacancerogena e Malafinisci?!. Celebri ghibellini furono i Lambertazzi, i Lamberti, i degli Uberti, gli Ubertazzi, i Lambumbertazzi e i Bim Bum Bambertazzi.

Esse si scontrarono ripetute volte, con risultati incerti per lungo tempo. Epiche furono la battaglia di Montaperti, la battaglia di Montaldino e la battaglia di Altopascio, soprattutto per l'immensa quantità di rifiuti che si lasciarono dietro.
A Montaperti, località nei pressi di Siena, le opposte fazioni diedero vita ad uno scontro appassionante: da una parte i ghibellini di casa, schierati con un aggressivo "Tutti avanti e giù botte" dai loro condottieri Provenzano Salvani (un nome, una garanzia), Giordano d'Agliano (dall'alito pestilenziale) e Farinata degli Uberti (addetto ai vettovagliamenti); dall'altra la compagine ospite dei Guelfi di Firenze, agli ordini di Iacopino Rangoni, un modenese perennemente fatto di aceto balsamico, che proponeva uno spregiudicato "Palla lunga e pedalare". Sul finire dei tempi regolamentari si fece sentire l'effetto collaterale della farinata di ceci che i padroni di casa avevano ingurgitato a colazione: una nube di gas mefitici invase le fila dello schieramento avversario. I fiorentini che non caddero morti all'istante abbandonarono il campo di battaglia portandosi via il pallone, protestando vivacemente all'indirizzo degli avversari, colpevoli a loro dire di aver fatto ricorso al doping. Ma non servì a nulla: al triplice fischio finale Ghibellini - Guelfi 1 -0.

File:Scacchi digitali.gif
Una rappresentazione della strategia d'attacco dei Guelfi bianchi ai danni di quelli neri.
  • Battaglia di Montaldino
  • Battaglia di Altopascio
  • Battaglia di Benevento
  • Battaglia di Colle Val d'Elsa

Guelfi bianchi e neri

:Bambertazzo : Ah Buondelmo', non mi ricordo, ma a noi ci piace il papa o l'imperatore?
 :Buondelmonte : Ma che ne so, Bamberta'! Tu pensa a tagliare nasi.
« Sogno che un giorno a Firenze piccoli Guelfi neri, bambini e bambine, potranno unire le loro mani con piccoli Guelfi bianchi, bambini e bambine, come fratelli e sorelle. »
(Martin Lutero all'Oktoberfest, sbronzo e con qualche secolo di ritardo)

Lo scisma

La sera della vittoria contro i Ghibellini tutti i Guelfi si ritrovarono per mangiare e festeggiare nella città di Pistoia, ma al momento della scelta fra salsiccia e porchetta da mettere nel pane scoppiò una lite furibonda che determinò una spaccatura irreparabile.

I più litigiosi di tutti furono i due figli della Famiglia Cencellieri, chiamati Carlino e Dore, tanto per continuare le tradizione dei nomi orripilanti.
Fu allora che i Guelfi si divisero in due fazioni e scelsero i nomi in base al colore dei capelli dei due ragazzi, ossia il Bianco per quelli di Carlino, diventati di tale colore in seguito ad un incidente con l'acqua ossigenata da bambino, e del colore di quelli di Dore, singolari in quanto voleva essere un hipster. In poche parole diventarono Guelfi Bianchi e Fucsia. Questi ultimi adottarono poi il colore Nero, stufi di essere derisi perfino dai lebbrosi del lazzaretto.

Una tipica scaramuccia fra Guelfi Bianchi e Neri.

I Guelfi Neri si battevano per avere le carrozze sempre in orario, per la bonifica della Maremma Impantanata e perché il Pistoia tornasse in Serie A; i Bianchi, che proclamavano una dittatura del proletariato, fondarono il Sindacato dei Ciabattini, ma passavano tutto il loro tempo a mettere i fiori nei loro cannoni.
I loro litigi furono tali da spaccare in due la città di Pistoia, e siccome la colla non era ancora stata inventata, il conflitto fu costretto a traslocare in una città più grande, Firenze, dove per dividersi per bene fra di loro crearono il celebre Vicolo dello scandalo, che era talmente scandaloso che perfino Fabrizio Corona non osava entrarci.

Lo scontro

Il 1 aprile del 1300, uno dei Guelfi Bianchi, non proprio nel pieno delle sue facoltà mentali, ritenne che sarebbe stato uno scherzone divertentissimo tagliare il naso di un Guelfo Nero che se la dormiva in Piazza. I Guelfi Neri, non certo famosi per il loro senso dell'humor, non la presero benissimo e ne derivò una grande baruffa, al termine della quale i Guelfi Bianchi vennero cacciati a calci dalla città.

Guelfo Nero sanguinolento : Aaaaaaah! Balededdo fellone! Bi hai dagliado il daso!
Guelfo Bianco simpaticone : Pesce d'Aprile!

Approfondimento: la storia narrata da Dante Alighieri

« Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti sfigati, ma per seguire me e diventare guelfi strafighi da urlo! Woo Hoo! »


« Ohibò! Ista est la mastodontica historia

Dello modo que la esistenza mia s'è tramutata, sovvertita, ne lo subbuglio sia venuta
Collocato sur le gambe aqui cum te
Ti favellerò de Dante, lo "superfico" di Firenze!


Iscribendo novelle co' li compari son cresciuto
Allietai tutti i miei dì, wow!
Qual diletto a ogni minuto
Li massicci jorni mei solevan andar 'sì
Inter un sonetto a la Beatrice e un corso insieme cum Virgil.

Dindi la pallacorda mea, gittata in loco appena sù
Culminò sur lo ipso capo a que' Ghibellin laggiù
Lo più hostile s'adirò
Fece trottola de me
E l'Este angustiati, nunziaron
"Romam Vattene!"

Gli implorai, gli supplicai, ma dal ponteficie braman che vada
M'han facte le salmerìe et exposto:
"Vade per tua via!"
Post habermi commiatato et dato un bijetto cumcui andar
Con l'alloro sullo capo dixi:
"Quivi est mejo ch'io m'avviar! ".

Papa Francesco è così umile che ha perdonato persino i ghibellini.

Prima classe ma qual gioia!
Intrugli di luppolo ne le coppe ex cristallo
Si ista è la vita che Romae ducono, a me, mmh-hm!
A la fin sì male non è.

Appellai un tal cocchiere co lo mio fischio controllato
Come in lizza a la giostra
Hebbi sentor d'esser infiammato,
Una vita tanto tanto nova est a lo principio per me
Avanti, con virtù, adducimi a San Pietro!

Ohibò! Qual "sventola" di Duomo
M'avverto ià opulento
La esistentia previa m'odora de senior
Videte multitudine, ne lo corso chi est

Lo Sommo Poeta, "lo svitato" di Firenzeeee! »
(Da Vita Nova: qual gaudio! di Dante Alighieri)

Principali città guelfe e ghibelline

Come si sa per sconfiggere l'avversario su tutti i fronti bisogna avere avere la supremazia nelle principali città del posto, in questo caso si andava da territori come Firenze fino a paesini come Colle di Val d'Elsa, con una popolazione vicina a 100 abitanti. Guelfi e Ghibellini cercarono in tutti i modi di possedere più città possibili ma almeno una o due cittadine erano sempre della fazione opposta, i popolani così prendevano per il culo sia guelfi che ghibellini e facevano in modo che la guerra proseguisse.

L'Italia era suddivisa così: da Firenze a Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch, tranne Piacenza che era doppiogiochista e le piaceva stare in mezzo, si tifava papa. Da Pistoia allo Zimbawe, eccetto la Svizzera, neutrale come al suo solito, erano ghibellini e odiavano Roma. Richiedevano a tutti i costi la secessione dal Vaticano ma non ci riuscirono.

Città Guelfe

I guelfi possedevano diverse città nel nord-centro Italia, nord-sud-centro Italia e nel Bassopiano Sarmatico; citiamo Firenze, vinta a seguito di una partita a tombola contro la fazione nemica e Napoli. Quest'ultima rimase ghibellina per poi cambiare fazione all'ultimo, per paura che la chiesa la minacciasse con l'esercito guelfo che distava a poche decine di chilometri dalla città. Possedevano inoltre qualche paesino di campagna che utilizzavano per scopi non ancora confermati, e qualche altra città abbastanza rilevante (come Brescia e Lucca) vinte come premio di consolazione ad Affari Tuoi. Altri paesi vennero conquistati in seguito ad una massiccia propaganda. Città come Milano e Genova vennero convertite a seguito dell'intervento della chiesa. Il Papa in persona venne in aiuto dei fedeli, portando biscotti ed un'automobile nuova a tutte le persone che ne avevano bisogno.

Città Ghibelline

I ghibellini conquistavano le città, promettendo che il 75% delle tasse che si pagavano a Roma, sarebbero ritornate a Pistoia. Furono organizzate manifestazioni in tutti i ducati con lo slogan: "Prima Pistoia e poi tutto il resto", convincendo i popolani a indire subito il referendum per la Macro-regione del nord depapizzata. In questo frangente, però, c'erano anche alcune città che fingevano l'inciucio, parteggiano per l'una o per l'altra fazione a seconda dei propri riscontri personali e per un paio di cinghiali a buon mercato.
Come ad esempio Siena che storicamente era ghibellina, durante il Palio, si fece corrompere dai guelfi per poter inserire carne di cavallo in prodotti surgelati, suscitando grande scandalo per l'epoca. Oppure Fabriano, che aveva alzato il prezzo della carta igienica, condannando i pistoiesi a nettarsi il deretano "nuda manu" per lunghi periodi.

Evoluzioni successive allo scontro principale

Guelfi e Ghibellini in una rappresentazione moderna.
« Ritorneremo e spezzeremo le reni del nemico. »
(Guelfi e Ghibellini giurandosi vendetta a vicenda)

La storia come spesso accade si ripete sempre. Le due fazioni, dopo una breve tregua durata qualche secolo, grazie anche all'editto Scelba che impediva la riorganizzazione sotto qualsiasi forma dei disciolti partiti Guelfi e Ghibellini, iniziarono a dare segni di ingerenza un po' in tutta Italia. Nacquero nel XIX secolo organizzazioni segrete che la stampa dell'epoca definì Nuovi guelfi e Nuovi ghibellini, denominazione poi cambiata dopo l'uscita del film Matrix, diventando rispettivamente Neoguelfi e Neoghibellini[1]. Però gli scontri si discostavano parecchio rispetto a quelli medievali. Le loro azioni dimostrative, erano volte a destabilizzare il potere sotto ogni forma. Il culmine degli scontri si ebbe negli anni'80 del XIX secolo con la strage della stazione di Bologna che diede il via alla stagione stragista denominata strategia della tensione.

Futuri scenari

Si prospetta che in futuro, eredi dei Neoghibellini e dei Neoguelfi, continueranno a combattersi a vicenda come vuole la tradizione, per poi fermarsi di colpo, interrogarsi sul perché si stanno dando mazzate sui coglioni da secoli e finiranno per abbracciarsi e sorseggiare birra. Finché non arriverà il conto salato e ricominceranno di nuovo.

Curiosità

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  • I due nomi di partito hanno generato cognomi e nomi che nessuno vorrebbe mai avere, causando una congestione dei tribunali per eliminarli, ancora oggi visibile in tutta Italia.
  • I guelfi erano quasi tutti alti, biondi, immortali e abili con arco e frecce. Durante il periodo natalizio inoltre aiutavano San Nicola nella consegna dei regali.
    • I monti Ghibellini non c'entrano un cazzo con la storia. Forse.
    • Nel calcio, gli Ultras dell'AC Siena, si sono denonminati "Ghibellini Robur 1904" per sottolineare la rivalità storica con Firenze. Vengono pestati per questo ad ogni partita.

    Note

    1. ^ Nomi molto più fighi