Zorro: differenze tra le versioni

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== Scheda d'approfondimento su vestiario e accessori==
== Scheda d'approfondimento su vestiario e accessori==
[[File:Zoro.gif|right|thumb|150px|Lo spadaccino Zorro in una trasposizione mangomane.]]
=== Il cappello ===
=== Il cappello ===
*'''Colore''': nero nerissimo
*'''Colore''': nero nerissimo

Versione delle 22:20, 29 ott 2009

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« Sono Zorro! Zan-zan! »
(Ottenne con un mantello nero e una gaia mascherina che si crede Zorro)
« Zorrooooo, zorrooooo! Il suo volto è segretooo!
Zorroooo, zorrooooo! Ha la forza di un petooo! »
(Sigla del telefilm "Zorro")

Zorro Zan-zan, detto anche il cavaliere mascherato, il giustiziere della notte o il giustiziere del tardo pomeriggio, (Los Angeles, 1892 - prigione di Alcatraz, 1954) è stato uno spadaccino mafioso ispanico che si occupava dei traffici illegali di rhum nella Californa.

Nome e vestiario

Il nome, Zorro, ha origini incerte. Probabilmente deriva dal termine "zarro", considerato il suo modo di vestire vagamente somigliante a quello dei tamarri nostrani. Infatti era ben noto per il suo stile alquanto stravagante: indossava un caratteristico mantello nero con perline e pelliccia ai bordi anche nelle afose notti di agosto. Aveva molto a cuore il suo mantello: lo lavava quotidianamente con Perlana Black Magic e lo costudiva sottovuoto per non logorarlo. Inoltre calzava stivaloni di 25 centimetri e pantaloni con nastrini e borchie, nonchè una camicia scura dalla quale si intravedeva una peluria tanto folta da costituire uno scudo naturale contro i colpi di spada dei nemici.In realtà il suo vero nome era Diego della Vega, mentre Zorro era il nomignolo che usava per cunquistare le muchache.

La biografia

L' infanzia

Diego Della Vega nacque a Los Angeles la notte fra il 15, il 16 e il 17 settembre 1892. Come potete aver già notato fu un parto difficile, letale per l'ignota madre di Zorro, che morì mettendolo al mondo. Ciò successe perchè Zorro si faceva largo all'interno dell'utero, nel tentativo di uscire, a suon di sciabolate.

Il sergente Garcia in pausa relax.

Da bambino era molto apprezzato dalle bambine del quartiere per i suoi prorompenti peli e suoi folti baffi, davvero insoliti per un infante. Fin da piccolo ebbe molte avversità nei confronti del sergente Garcia, che era considerato il piccolo guardiano del quartiere, nonostante non fosse capace di impedire gli atti di bullismo e i racket di lecca-lecca da parte del nostro beneamato Diego.

Gli anni della giovinezza

Zorro dopo aver conseguito il liceo iniziò a frequentare l'Accademia delle Belle Arti a Roma, istruito da Lucio Fontana a eseguire impeccabili tagli sulle tele. Successivamente si dedicò totalmente alla sua passione giovanile: la mafia. Si ritrovò a rifare i conti con il sergente Garcia, ora generale delle forze armate spagnole, capitano della squadriglia di Madrid e gran panzone ufficiale del quartiere.

Da Los Angeles ad Alcatraz

Ritornato a Los Angeles nota che le cose in famiglia erano cambiate: il padre, ormai decrepito, si era sposato con una badante polacca. In città faticò per riprendere il controllo delle attività illecite, ma rovesciando qualche tavolo al saloon e marcando per una dozzina di volteil culo di Garcia con la sua "Z", riuscì ad ottenere il comando e il rispetto dei concittadini. Conobbe all'età di 35 anni il cavallo Tornado, con il quale ebbe una travagliata e passionevole storia di amore. Nel 1950 si costituì alla caserma di stato per riavere il suo cappello, sequestratogli dal sergente poco prima. Fu deportato ad Alcatraz, dove scontò i suoi ultimi anni di esistenza, lontano dai paparazzi e dalla vita mondana di paiette e tappeti rossi. Il saloon che amava saccheggiare diventò un oratorio e i barbieri che proteggeva e sui quali riscuoteva il pizzo scontarono la pena di depilare il sergente Garcia dalla cintola in giù.

Scheda d'approfondimento su vestiario e accessori

Lo spadaccino Zorro in una trasposizione mangomane.

Il cappello

  • Colore: nero nerissimo
  • Grandezza: si adatta alla sua testa
  • Provenienza: vinto a poker contro Tex Willer

La maschera

  • Colore: nera nerissima
  • Grandezza: sei centimetri e mezzo lillero tibetano
  • Provenienza: Rubata ad Arlecchino

La camicia

  • Colore: nera nerissima
  • Grandezza: abbastanza grande da farci entrare i peli
  • Provenienza: comprata al mercatino dell'usato

Il mantello

  • Colore: nero nerissimo
  • Grandezza: quanto un rotolone Regina
  • Provenienza: era lo strascico del vestito da sposa della madre. O da lutto.

La cintura

  • Colore: nera marrò
  • Grandezza: Pi greco metri
  • Provenienza: regalo del suo partner, il cavallo nero nerissimo Tornado

Il pantalone

  • Colore: nero nerissimo
  • Grandezza: quanto una gamba umana, distesa
  • Provenienza: presa in edicola in uscite da 9.90$

Mutande

  • Non pervenute

Scarpe Mega-stivaloni speronati

  • Colore: neri nerissimi
  • Grandezza: più del pantalone
  • Provenienza: trampoli da circo riadattati e rimodellati con vera pelle animale. Vi siete mai chiesti che fine abbia fatto il cavallo?