I promessi sposi: differenze tra le versioni

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* Munizioni per le cerbottane fatte con le bic vuote.
* Munizioni per le cerbottane fatte con le bic vuote.
*Fermaporta, fermacarte, fermaoggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, fermacia.
*Fermaporta, fermacarte, fermaoggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, fermacia.
*L' ONU e la corte dei internazionale dell'Aja hanno di recente aperto un indagine sull'uso dei promessi sposi come strumento di tortura nei paesi del terzo mondo e hanno riscontrato tre diversi usi del libro a scopi di tortura: 1-Costringere il povero prigioniero alla lettura intensiva del testo 23 ore su 24, 2- Al prigioniero vengono legate le mani e messe delle auricolari collegate all'audiolibro dei promessi sposi letto da Ignazio La Russa ( anche se non si capisce nulla di quello che dice l'effetto è comunque micidiale!!!), 3- Il soggetto viene legato a una sedia e costretto a vedere la versione cinematografica del libro ( con il cast composto da tutti gli attori di 3 metri sopra il cielo compreso Moccia che fa Don Abbondio) per 21 volte di fila con sottofondo musicale di Apicella ( gli studi hanno calcolato che è pari a una lobotomia encefalica.) Si sta lavorando già a una delibera dell' assemblea ONU per bandire il libro a livello mondiale e parificare il suo uso a crimine contro l'umanità e sopratutto contro i poveri studenti!!!

P.S.: è consigliabile non parlare mai ai prof della fine del loro beneamato libro: la considererebbero un'immane offesa e potrebbero cannarti, o peggio ancora regalartene una nuova copia tutta per te.
P.S.: è consigliabile non parlare mai ai prof della fine del loro beneamato libro: la considererebbero un'immane offesa e potrebbero cannarti, o peggio ancora regalartene una nuova copia tutta per te.



Versione delle 18:19, 9 lug 2011

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su I promessi sposi.


Il sogno proibito di Renzo.
« Non sarà mai vero che un creditore insolente vada via da questa casa senza aver assaggiato il bastone del mio bosco »
(Don Rodrigo riguardo il suo "trucchetto segreto" per restituire i debiti senza sborsare un soldo)
« Oggi in edicola se comprate il Kamasutra una copia de "I Promessi Sposi" in omaggio! »
(Spot pubblicitario per riuscire a vendere i Promessi Sposi)
« Salve, volevo quella rivista con I promessi sposi come allegato. »
(Tu che fai finta di essere acculturato)
« Carneade... chi era costui? »
(Don Abbondio che si arrampica sugli specchi all'interrogazione di storia)
« Ma la convivenza no? »
(Tutti gli studenti italiani su Promessi Sposi)
« Si va al mare! »
(L'addio ai monti di Lucia)


I Promessi Sposi™©® (spesso abbreviato in P. S., I Poveri Stronzi, Promiscui Esplosi oppure Post Scriptum, o, nel linguaggio giornalistico, i Coniugi di Erba) è uno dei capolavori della letteratura padana, scritto da Silvio Berlusconi con la collaborazione del maestro Federico Moccia e di uno scrittore oggi purtroppo sconosciuto, tale Alessandro Manzoni. La storia tratta di due baldi giuovini che vogliono sposarsi (di questi tempi...), ma un mafioso non vuole e sono costretti a scappare in culo alla luna. Se volete leggere il libro per vedere quando Lucia la dà a Renzo non lo leggete, perché non gliela darà mai! Alcuni sostengono che il romanzo fu ispirato dai giovani Olindo Romano e Rosa Bazzi.

Personaggi

Personaggi principali

  • Renzo Tramezzino (o Topolino): detto anche il Fermo, non si sa perché; è lo pseudonimo di Olindo Romano. Renzo non ha famiglia ma è nato da solo sotto un cavolo. Ama follemente Lucia sperando che prima o poi gliela dia (ma non gliela dà). Durante la storia, Renzo cerca disperatamente di picchiare qualcuno, ma questo purtroppo non accade perché in realtà non riesce a far male a nessuno tranne che a sé stesso, quando si fa le seghe pensando a Lucia.
  • Lucia Nutella (o Rosa Bazzi): Lucia è il personaggio più scherzoso e simpatico della storia; sempre intenta a far finta di pregare e a simulare inesistenti mal di testa, in realtà il suo hobby preferito è quello di negare le proprie grazie al povero Renzo, divertendosi a immaginare il ragazzo che si uccide a forza di seghe per lei. Quando lui non ne può più e minaccia di strangolarla, giunge a sostenere di aver fatto un inesistente voto di castità pur di continuare il perfido gioco. Si pensa che abbia una storia clandestina con fra Cristoforo, ma questo lo sanno tutti nessuno lo sa.
  • Agnese: Agnese è la madre di Lucia; si reputa una donna di mondo anche se in tutta la sua vita ha visitato sì e no due paesi. Odia a morte fra Cristoforo e per questo cerca sempre di fare il contrario di quello che dice lui. È la causa dei seri problemi di socializzazione della figlia (provateci voi a stare per 13 anni chiuse in casa a fare l'uncinetto!).
  • Don Rodrigo Provenzano: Don Rodrigo è il cattivo della storia; prova una certa ossessione patologica per Lucia e vuole averla a tutti i costi. Ha noti problemi in ambito sessuale (è impotente).
  • Padre Frà Cristoforo Colombo: frà Cristoforo non è altro che Dio sceso in terra per aiutare i nostri poveri amici. In passato è stato un lottatore di wrestling incallito; si pensa che si sia fatto prete per noia (o anche lui è ossessionato da Lucia, chissà...).
  • Don Abbondante: come tutti sappiamo, don Abbondio è coraggioso e per questo decide di far finta di aver paura per salvare Renzo e Lucia con i raggi protonici. Ma in apparenza si caga sotto fin dall'inizio.
  • La monaca di Monza: al secolo Maria Stalla Gelmini, è una pornostar in pensione; ha avuto rapporti con più di millemila uomini e vorrebbe che Lucia seguisse le sue orme, ma tutti sappiamo che Lucia è una santa.
  • L'Innominato: non è nessuno e non è mai esistito!

Personaggi che nessuno conosce ma che mietono vittime nelle interrogazioni

La copertina della prima versione del libro, modificata poi dal Manzoni per motivi di violazione del copyright.
  • Quei bravi ragazzi: i bravi sono gli scagnozzi di Don Rodrigo, ma non sono bravi, è che si chiamano... va beh, lasciamo stare, nessuno sa perché si chiamano così, andatelo a chiedere a lui. Sta di fatto che hanno comportamenti tamarri e rompono le scatole.
  • F(r)a Caldino: un misero frate che va in giro a chiedere noci e a raccontare miracoli che non importano a nessuno. Compare per poche righe e scompare nel dimenticatoio. Non ha alcuna importanza in tutta la storia, ma i professori, alla fine delle interrogazioni, pongono la fatidica domanda: "Chi era fra Galdino?". Inevitabile il piccone.
  • Dr. Acchiappalamazza, pseudonimo di Carlo Taormina: un avvocato che si vede in un solo capitolo ma chissà perché di enorme importanza nel romanzo (quasi quanto fra Galdino), non è avvezzo agli scherzi ma purtroppo questo Renzo l'ha scoperto troppo tardi...
  • Perpetua: la perpetua di Don Abbondio dal nome perpetuo; si vede per due capitoli perché poi muore, ma bastano per provare il desiderio di circoncisione istantanea.
  • Don Ferruccio e Donna Prassede: due cubani sbarcati clandestinamente sulle coste italiane; hanno ospitato Lucia nella loro casa in cambio di piccoli servizi (domestici), ma nel romanzo non vanno oltre una breve descrizione e zero dialoghi, e poi muoiono di peste.
  • Menisco: un bambino che ha legami di parentela con Agnese (anche se non si è ancor capito che tipo di legami), viene mandato in missione a parlare con fra Cristoforo, è un accanito giocatore di azzardo, dopo l'ottavo capitolo sparisce (si pensa per problemi coi creditori).
  • Tonio Cartonio e Gervaso Mosconi: due fratelli che vengono usati come testimoni nel matrimonoio segreto (ovviamente non riuscito).Tonio è un poveraccio che viveva in una casa di bambini affamati che lo scrutano come avvoltoi, Gervaso invece è un ritardato mentale e di lui si sa ben poco.
  • Conte Attila: il cugino di Don Rodrigo, in realtà il vero cattivo della storia è lui perché è stato il primo a fare apprezzamenti "inadeguati" sulla povera Lucia, ma invece ne esce pulito, ma questo tanto a nessuno importa.
  • Il Gricio: il capo dei bravi. Non è molto intelligente e questo lo si capisce quando cerca insieme ai suoi bravi di rapire Lucia ma scatenano l'ira di tutto il paese. Poverino.
  • (Sant') Ambrogio: il sagrestano di Don Abbondio, il poverino durante il matrimonio segreto è costretto a scappare in mutande con i panataloni sotto al braccio per suonare la campana. Sì, in effetti fa solo questo nel romanzo.
  • Cecilia e la madre: la prima è una povera bambina morta di peste che dev'essere portata al Lazzaretto, ma la madre pretende che venga vestita per bene e gli dice (alla morta) che presto si riincontreranno nell'aldilà, eh già, era una grande ottimista.
  • Il Niubbio: l'astuto bravo dell'Innominato, il nome spiega molte cose...
  • Federigo Marameo: il cazzone che nonostante sia ricco sfondato deve fare il buon prete a tutti i costi compare solo per rimproverare Don Abbondante ma verrà annientato dai suoi raggi fotonici.
  • Carneade: chi era costui? A nessuno importa.

Luoghi

I luoghi dove è ambientato il romanzo, anch'essi spesso domandati durante l'interrogazione:

  • Paesino dei Promessi Sposi: un paese senza nome, di settordici abitanti, si pensa che sia posto vicino Lecco, ma nessuno lo sa con chiarezza per via della nebbia; comunque è in Brianza.
  • Pescarenico: una città là vicino composta solo dal convento di frà Cristoforo e da una farmacia.
  • Convento della Monaca di Monza: si presume che si trovi a Monza, è abitato apparentemente da suore, ma in realtà è uno dei night club più famosi di Monza.
  • I castelli dell'Innominato e di Don Rodrigo: come dice il nome, sono castelli. L'Innominato si vanta di avere il castello più fico.
  • Milano: Renzo va a passare un po' di tempo a Milano, dove si è in piena carestia e la gente distrugge i fornai per una rosetta. Un po' come oggi, no?.
  • Lazzaretto: l'ospedale dei malati di peste, qui stranamente Renzo ritrova Lucia che naturalmente era guarita e poteva stare là dentro perché la peste è un po' come la varicella, una volta che l'hai avuta non ti torna più...

Trama

Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

La Monaca Di Manza.

La mattina del 7 novembre 1628, in un paesino che chiameremo "Paesino dei Promessi Sposi", Don Abbondio, un giovane prete noto per il suo coraggio, passeggiando sulle rive del lago di Giulianello di Cori incontra due loschi figuri, i Bravi, meglio noti come il Gatto e la Volpe o i Fichi d'India. Questi lo ammoniscono di non celebrare il matrimonio tra Renzo, lustra-scarpini sinistri del Como Calcio, e Lucia, una suora mancata che non la dà a nessuno, perché al loro capo Don Rodrigo gli si rizza solo con Lucia. Don Abbondio, dopo aver chiesto consiglio alla sua cameriera dal nome perpetuo, decide di non celebrare il matrimonio e si rifugia nella sua casa per paura trovare una soluzione alla faccenda. Intanto Renzo viene a sapere del fattaccio e lo va a dire ad Agnese e Lucia; Agnese, che è una donna di mondo, gli dice di andare dal Dottor Acchiappalamazza, noto avvocato delle cause perse, per trovare un rimedio. Renzo, quindi, prima di andare dal dottore Comesichiama, pensa bene di travestirsi da Bravo per fargli una burla, dimostrando il suo umorismo degno di lode. Il dottor Comesichiama lo caccia subito via senza neanche fargli dire "sei su Scherzi a Parte!". Siccome il Piano A è andato male, Agnese (che è sempre una donna di mondo, non ve lo scordate) decide di far uccidere Don Rodrigo, con l'immediato consenso di Renzo; ma Lucia invece pensa bene di chiamare Padre Cristoforo, che sicuramente può trovare una soluzione (in fondo è Dio no?).Il frate allora va a parlare con Don Rodrigo, grande idea voi penserete ma in realtà no.Sapendo che il Piano B è fallito Agnese escogita il Piano C ovvero, un matrimonio segreto!Purtroppo anche il Piano C va male perché Lucia ci mette 27 minuti netti per dire "lo voglio".Fra Cristoforo ormai privo di idee si rintana in convento e manda Lucia dalla sua amica Monaca Di Monza (Monaca di nome e Di Monza di cognome), e invece Renzo lo manda a fanculo. La Monaca Di Monza (che chiameremo Gina perché l'autore di questo articolo ha deciso così), antica amante di Don Rodrigo, se ne infischia di Padre Cristoforo e vende Lucia e Agnese (la solita donnna di mondo di prima) a Nessuno, perché L'Innominato era in vacanza non esiste. Intanto Renzo è andato a Milano durante la carestia e, senza pensare che era già incasinato fino al collo, guida un gruppo di milanesi alla sommossa contro il governo e le tasse. Viene arrestato, ma al sindaco di Milano viene un attacco di generosità e lo libera (perché se no il romanzo non finirebbe). Lucia e Agnese sono rinchiuse nel castello di Nessuno, e la giuovine donzella impaurita fa un voto di castità alla Madonna per aiutarla a scappare da Nessuno (come se prima la desse a qualcuno) e, non si sa perché, viene subito liberata insieme alla madre. Contemporaneamente, Renzo si è rifatto una vita a Bergamo col cugino ma, dopo che fra Cristoforo gli ordina di tornare in paese e sposare Lucia, prende le valigie e corre da lei. Dopo questo capitolo l'autore fa vedere che sono passati 23 anni e in tutta Italia e scoppiata la peste e, per farci passare il tempo, ci narra la storia di una famiglia che muore (ma a nessuno importa). Don Rodrigo è morto da 6 anni, ma questo gli sposi non lo sanno ancora; ah, già... Renzo e Lucia stranamente si sono salvati tutti e due da questa famigerata malattia (strano, no?). Anche fra Cristoforo, che ha 97 anni, si è salvato dalla malattia e scioglie il voto di castità di Lucia (che invece manterrà per sempre a discapito di Renzo). Finalmente i due amati si possono sposare, e vissero tutti felici e contenti.

La trama è finita, leggete in pace.


Analisi del testo

Dopo che sono state fatte le analisi si può notare che il colesterolo è un po' troppo alto... oh merda, queste sono le mie analisi del sangue!

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

Immagine dell'Innominato.
  • Don Abbondio sta ancora nascosto nella sua casa perché nessuno l'ha avvertito che è finita la storia.
  • Dopo 6 mesi Renzo e Lucia hanno divorziato perché lei non gliela dava mai.
  • La monaca di Monza al momento gestice un night club ad Amsterdam.
  • Fra Cristoforo è stato richiamato in cielo da Egli.
  • L'Innominato si è pentito dei reati commessi e ha rivelato il suo vero nome: Speravi di trovarcelo, eh?.
  • I Bravi sono entrati nel corpo di ballo di C'è posta per te.
  • Fra Galdino va ancora in giro a cercare noci insieme a Cip e Ciop.

Tipici lettori del libro

Tipico studente disperato dopo la lettura del libro.

I lettori dei Promessi Sposi si dividono in vari tipi qui sotto elencati:

  1. Professore: il professore è uno dei tipici lettori dei promessi sposi. Si legge e rilegge tutti gli anni il tomo pur di trovare dei dettagli da chiedere al povero studente, che invece ha buttato il libro nella merda del cane; addirittura chiede quante volte si cambia le mutande Renzo durante la storia.
  2. Studente: la tipologia dello studente è la più triste di tutte. Il povero ragazzo è costretto a leggere il libro, sia alle medie che alle superiori; cosicché, sapendo già come va a finire la storia, il libro diventa ancora più noioso, ma il povero studente non ci può fare niente e continua a girare per la scuola con questo libro in mano in attesa della snervante interrogazione.
  3. Fan di Manzoni: questa tipologia è la più strana. Il Fan di Manzoni gode proprio nel leggere il libro, e il più delle volte si vanta con i suoi amici di averlo letto più volte; addirittura, il Fan di Manzoni saprebbe rispondere alla domanda di prima (tutti sanno che a quei tempi le mutande non esistevano).
  4. Lettore affetto da Diarrea acuta: quest'ultima tipologia è quella dell'uomo medio che, quando gli scappa, prende il primo libro che trova per far passare il tempo tra una scorreggia e l'altra.

Possibili usi del libro dopo la lettura

Il tomo de "I Promessi Sposi" può, una volta terminata la sua lettura forzata, essere utilizzato in vari modi assai più utili:

  • Piano d'appoggio per gare di biglie sulla spiaggia; a Copenaghen, nell'estate 2005, è stata realizzata la più grande pista per biglie sulla spiaggia, interamente realizzata con volumi de "I Promessi Sposi".
  • Carta igienica in tempo di guerra.
  • Cartina per canne; tuttavia sul tomo deve essere presente la scritta "Nuoce gravemente alla salute".
  • Arma da tirare a chiunque si introduca in casa senza invito.
  • Simpatico ravvivante per il fuoco nel camino.
  • Munizioni per le cerbottane fatte con le bic vuote.
  • Fermaporta, fermacarte, fermaoggetti, ferma breve, ferma lunga, fermata, fermacia.
  • L' ONU e la corte dei internazionale dell'Aja hanno di recente aperto un indagine sull'uso dei promessi sposi come strumento di tortura nei paesi del terzo mondo e hanno riscontrato tre diversi usi del libro a scopi di tortura: 1-Costringere il povero prigioniero alla lettura intensiva del testo 23 ore su 24, 2- Al prigioniero vengono legate le mani e messe delle auricolari collegate all'audiolibro dei promessi sposi letto da Ignazio La Russa ( anche se non si capisce nulla di quello che dice l'effetto è comunque micidiale!!!), 3- Il soggetto viene legato a una sedia e costretto a vedere la versione cinematografica del libro ( con il cast composto da tutti gli attori di 3 metri sopra il cielo compreso Moccia che fa Don Abbondio) per 21 volte di fila con sottofondo musicale di Apicella ( gli studi hanno calcolato che è pari a una lobotomia encefalica.) Si sta lavorando già a una delibera dell' assemblea ONU per bandire il libro a livello mondiale e parificare il suo uso a crimine contro l'umanità e sopratutto contro i poveri studenti!!!

P.S.: è consigliabile non parlare mai ai prof della fine del loro beneamato libro: la considererebbero un'immane offesa e potrebbero cannarti, o peggio ancora regalartene una nuova copia tutta per te.

Per chi ha fretta - I promessi sposi in dieci minuti

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