Nonbooks:Vivisezione
La vivisezione è un'antica e nobile scienza che cerca di capire come diavolo funzionano gli animali, quindi anche gli uomini, aprendoli e guardandoci dentro, da vivi ovviamente. Nel caso la cavia morisse sotto i ferri l'esperimento proseguirà, mutando però il nome in autopsia. La vivisezione si occupa anche di amputare gradualmente parti del corpo per vedere cosa succede, asportare organi interni estratti a sorte e cronometrare la durata del soggetto, sbucciare un animale e immergerlo nel sale grosso per testare velocità di disidratazione, mixare organi di specie differenti.
Per sineddoche comprende inoltre tutti quegli esperimenti chimici e genetici che ognuno di noi faceva da bimbo, come infilare gatti nelle scatole per studiare fisica quantistica, gonfiare lucertole con la siringa, snocciolare i maroni a un gorilla di montagna, sciogliere le lumache col sale,
somministrare sostanze psicoattive ai pesci rossi, strappare le alucce alle mosche, mettere il criceto nel microonde, colorare i gusci delle tartarughe con l'UniPosca, lasciare il topolino bianco nel frigo per poi infilarselo nel... no, questa no. Trattasi dunque di esperimenti per testare la resistenza specifica e studiare eventuali reazioni e riparametrarle fantasiosamente all'uomo.
Indiscutibilmente ci sono alcune categorie che non possono permettersi il lusso di provare pietà per le poooovere bestioline! Scienziati, inquisitori, chirurghi, macellai, allevatori, celerini, ecc. Immaginate un macellaio che si mette a piagnucolare ogni volta che taglia una fettina di carpaccio soffrendo per la bellissima pezzata rossa che ha donato il suo girello per l'umanità, cosa penserebbe la vecchietta con la borsina in mano che lo fissa dall'altra parte del bancone? Poi c'è il rovescio della medaglia (Vedi fig. di mer.1).
L'obiettivo degli studi è chiaramente osservare gli organi vivi e pulsanti mentre sprizzano sangue e umori tra strazianti lamenti e gorgoglii agonizzanti senza vomitare o perdere i sensi.
Tocchetti di storia
Le prima tracce risalgono a Galeno, in quanto fu il primo ad avere l'intuizione di prendere appunti. Probabilmente la vivisezione ha origini molto più antiche, considerata la naturale propensione umana allo sbudellamento altrui, in ogni caso prima lo si faceva così per fare. Verso il Cinquecento divenne pratica comune in tutta Europa. Nei salotti bene si serviva il tè delle cinque assieme ad una rana e un bisturi per disquisire di anatomia. Insigni scienziati come Luigi Galvani, A. Volta, Lazzaro Spallanzani e il dottor Lecter ne fecero uso smodato.
Già allora però, qualcuno avanzava molte perplessità nei modi e nei metodi in quanto la sofferenza dell'essere torturato esaminato avrebbe potuto alterare i risultati. D'altra parte c'era chi sosteneva che immergere un mammifero nel Vernellone ne causava inconfutabilmente la morte e dimostrava altresì che la stessa fine avrebbe fatto un uomo, di conseguenza la vivisezione acquistava un evidente valore scientifico.
Attualmente il tema controverso e dibattuto domina la cronaca ciclicamente almeno una volta ogni 3/4 anni. Al giorno d'oggi le pratiche più indigeste di questa interessante disciplina sono state per la maggioranza occultate abbandonate definitivamente o riservate a carceri, ospedali e telefilm di liceali americani e rane con la pancia all'aria.
Brandelli di tecnica
Questo manuale di vivisezione pratica vi guiderà passo per passo nei vostri esperimenti.
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Quindi?
Quindi?
Quindi si fa un Referendum.
<poll> Sei favorevole all'abrogazione della legge che permette di fare degli animali ciò che ci aggrada, nonostante il Padre Nostro ci abbia dato il permesso scritto nero su bianco sulla Bibia? Si No Forse Non ho capito, se voto "si" cosa succede? Perché io sono contrario. Io quando ci sono i referenda vado al mare e abbandono il cane in autostrada, quindi... Cheppalle 'sti referendum! Guarda che si scrive Bibbia, cretino!
</poll>
Altro dolore concentrato
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