Nazionale di calcio del Portogallo
La Nazionale di calcio del Portogallo è, come dice il nome, una squadra di calcio originariamente composta dai galli del porto.
La storia
Le origini
Nata dopo la caduta dell’Impero romano, fino al 1200 ha solamente giocato contro la Spagna, composta da 11 tori, dal momento che le altre nazionali europee mandavano in campo solo esseri umani. Dalla fine del 1400, con le scoperte geografiche, il Portogallo fu composto dagli schiavi brasiliani naturalizzati, e cominciarono a svolgersi epiche partite[citazione necessaria??] contro Inghilterra, Prussia, Granducato di Lituania, l’Impero Ottomano e i vari staterelli italiani. A partire dal 1930 la FIFA annunciò che non potevano essere schierati animali, per cui da allora i galli del porto hanno iniziato a trascurare il calcio: la Federcalcio portoghese non prese bene la cosa, e decise di non partecipare ai mondiali fino alla fine degli anni’50.
I primi risultati
Nel 1966 ci fu la prima partecipazione e, per fare bella figura, i portoghesi decisero di far giocare quelli delle colonie africane (modello seguito successivamente dalla Francia) e grazie a tale Eusebio la squadra, dopo aver rischiato di uscire contro la temutissima Corea del Nord, si fece eliminare dall’Inghilterra, futura vincitrice e padrona di casa[1]. Da allora i portugalos non hanno centrato nessuna qualificazione, se non all'Europeo 1984, con l'eliminazione in semifinale contro la Francia, e nel 1986 ai mondiali del Messico: quì, dopo la vittoria d'esordio contro gli inglesi, arrivarono due sconfitte contro Solidarność e i Lavavetri United, che compromisero la qualificazione. Nonostante ciò, al rientro in patria, i tifosi celebrarono i loro calciatori come eroi con la frase:
Anni'90 e 2000
Dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 1994 contro POPOPO e i cioccolatai, all'Europeo 2000 i lusitani eliminarono in un colpo solo inglesi e tedeschi durante il primo turno, e dopo aver sconfitto anche i Kebabbari sembrava che il titolo di campioni d'Europa fosse a portata di mano. Ma proprio sul più bello arrivò l’eliminazione in semifinale[2] contro la Francia, con golden gol di un originario africano[3].
Tempi recenti
Nel 2004, in occasione dell’Europeo giocato in casa, i porto-galli si affidarono a Luiz Felipe Scolari, Luis Figo e Cristiano Ronaldo[4], ma nonostante ciò la manifestazione andò ai dilettanti allo sbaraglio della Grecia, reduci dal successo della Corrida.
Dopo un’altra semifinale persa contro la Francia nel 2006, è arrivata l’eliminazione contro la Crucconia nel 2008 ai quarti di finale, e quella agli ottavi di finale contro i toreri nel 2010, confermando la tradizione portoghese nei trofei internazionali: si parte con i favori del pronostico[5] e si conclude con l’ormai storica frase ‘’Portugal, szeru tituli!’’