Kurt Wallander

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« La tempesta raggiunse la Scania nella notte. Wallander era seduto nel soggiorno del suo appartamento immerso nel disordine. Stava bevendo un whisky e ascoltando una registrazione dell'Aida degli anni cinquanta quando un rumore secco dall'esterno lo fece sobbalzare. Si alzò e andò alla finestra. I coglioni dei lettori erano caduti a terra e si erano frantumati. »
(Dal romanzo Assassino senza volto)

Il commissario Kurt Wallander è il protagonista di una serie di romanzi di Henning Mankell, pseudonimo dietro cui si nascondeva Stieg Larsson quando scriveva boiate. È praticamente uguale al commissario Montalbano, solo più grasso, più triste e non colluso con la mafia.

Tutto il resto è Wallander

Kurt Wallander è un immaginario commissario di polizia, un immaginario corpo militare dello stato volto a prevenire e a reprimere le attività illegali. Egli vive e lavora a Ystad, un'immaginaria cittadina nell'estremo meridione della Svezia, un'immaginaria nazione europea.

Kurt Wallander, un uomo così deprimente da essere stato definito "il Pippo Franco del mar Baltico".

Wallander è un uomo noioso. Anche quando arresta un serial killer dopo un folle inseguimento in auto, riesce a rendere la cosa noiosa.
Quand'era un agente semplice, è stato accoltellato da un ubriaco durante un arresto. Dio, che noia.
Ma Wallander non è solo noioso. Nossignori. Wallander è anche insignificante.
È così insignificante che a volte i suoi collaboratori, quando entrano nel suo ufficio per comunicargli le ultime novità sulle indagini, parlano al suo attaccapanni e non a lui. Anche per questo, l'attaccapanni ha risolto molti più casi di Wallander.
Tutto in lui è noioso: la sua voce, le sua abitudini, il suo aspetto. Il più grande complimento che ha ricevuto è stato dalla centralinista Ebba, che gli ha detto:

« Oggi non hai quella vistosa caccola che ti penzola dalla narice destra che avevi ieri. »

Anche il suo hobby è noioso: Wallander passa intere ore a catalogare i calzini in base al colore.
E Wallander ha solo calzini grigi.

Famiglia

Wallander ha una moglie che ha chiesto il divorzio, una figlia che ha tentato il suicidio e un padre che quando dimentica di prendere le pastiglie vaga nudo per i campi canticchiando canzoni degli ABBA.
Per combattere la solitudine, di recente Wallander ha comprato un cane. Impagliato, perché gli secca perdere tempo ad accudirlo.

Alimentazione

Da buon maschio divorziato ultraquarantenne, Wallander mangia solo panini, kebab e cibi surgelati. Il suo fegato una volta lo ha denunciato per maltrattamenti ma Wallander, sfruttando i suoi agganci in polizia, ha fatto insabbiare il caso.
La sua bevanda preferita è il caffè. Wallander non lo beve, ci annega direttamente dentro. La dipendenza da caffeina gli causa squilibri ormonali che in più di un'occasione sono sfociati in veri raptus di follia, come palpeggiare il procuratore distrettuale o farsi tatuare la faccia di Burzum sull'addome.
Ogni tanto Wallander fa un'eccezione e si sbronza di birra o whisky. Ma solo quando deve guidare.

L'auto d'ordinanza di Wallander.

Metodo d'indagine

Kurt Wallander è un ottimo detective, forse inferiore soltanto al commissario Basettoni.
Il suo passaggio alla sezione investigativa avviene nel 1969, dopo il suo fruttuoso coinvolgimento nelle indagini sulla morte di un suo vicino di casa, che Wallander aveva precedentemente ucciso proprio per fare carriera.
Wallander si dimostra una persona molto tenace: quando tutti gli altri poliziotti gettano la spugna, lui rifiuta di arrendersi e, seppur con molta fatica, riesce sempre a portare a termine il cruciverba del giornale.

Il metodo d'indagine di Wallander è particolare: mentre i suoi colleghi interrogano i testimoni o raccolgono impronte digitali sul luogo del delitto, lui osserva la tempesta di neve che sferza la finestra del suo ufficio. In Svezia c'è sempre una tempesta di neve in corso, anche a Ferragosto.
A volte, quando si sente particolarmente ispirato, osserva la tempesta di neve che sferza la finestra del suo ufficio e si autocompatisce.

Dopo duecento pagine in cui Wallander fa di tutto fuorché lavorare, l'indagine si conclude con una poderosa botta di culo: in genere Wallander va a sbattere contro il colpevole mentre va a comprare il pane o a portare i vestiti sporchi alla lavanderia all'angolo.
Tornato a casa, Wallander festeggia il felice epilogo dell'indagine scongelando wurstel nel lavello e riflettendo sullo squallore della propria vita.

Altri personaggi

La squadra investigativa di Wallander è composta da:

La squadra di Wallander impegnata a decidere se andare a mangiare cinese o indiano. E intanto il crimine dilaga.
  • Hansson, uno che perde le giornate a scommettere sulle corse dei cavalli;
  • Svedberg, uno che ha paura del buio;
  • Martinsson, un fervente ciellino;
  • Nyberg, il collerico tecnico della scientifica, famoso per incastrare con prove fasulle quelli che lo disturbano durante il sonnellino;
  • Ann-Britt Höglund. Bionda, occhi azzurri, alta 178 cm, misure 95-63-97. Non ha frequentato l'accademia di polizia ma nessuno stranamente le ha mai chiesto le referenze;
  • Rydberg, l'unico poliziotto competente del gruppo. Muore nel primo romanzo.

Strano che la Svezia abbia il più alto tasso di crimini irrisolti al mondo.

Altri personaggi della serie sono:

  • Björk, il capo della polizia di Ystad. Un burocrate sfrangiaminchia che pretende da Wallander dei minuziosi rapporti scritti su ogni aspetto della sua attività, dall'andamento delle indagini a quante volte va di corpo al giorno.
  • Sten Widén, un vecchio amico di Wallander che alleva cavalli. A dondolo.
  • Baiba Liepa, la donna di cui Wallander si è innamorato. Lei lo ha denunciato per stalking.

I grandi casi

Nel corso della sua ventennale carriera Wallander ha affrontato ogni tipo di criminale: assassini, borseggiatori, spacciatori di droga e persino un branco di alci cannibali.
Viene da pensare che la gente in Svezia si metta a delinquere per avere qualcosa da fare, visto che lì il tempo è una merda e l'unico svago è montare mobili IKEA.

Assassino senza volto

Tipica reazione alla lettura di un romanzo di Wallander.

É possibile assicurare alla giustizia un assassino senza volto? Per Wallander la risposta è no. Il caso viene pertanto archiviato.

I cani di Riga

Wallander viene inviato in Lettonia per fermare il misterioso scostumato che si diverte a scrivere sui muri della capitale: A chi piace la figa tiri una Riga.

La leonessa bianca

Chi è l'unica persona in grado di sventare un attentato contro Nelson Mandela? Miss Marple, probabilmente. Ma la vecchina è in ferie a Jesolo e il caso passa a Wallander.

L'uomo che sorrideva

Wallander indaga sull'omicidio di due avvocati. I suoi sospetti ricadono su Alfred Harderberg, un miliardario che sorride in maniera ambigua. Dopo averlo pestato a sangue, scopre che Harderberg soffre di paresi facciale.

La falsa pista

Un sadico serial killer si accanisce su alcuni uomini anziani, uccidendoli e prelevando loro lo scalpo con un'ascia. Wallander, nel frattempo, si taglia le unghie dei piedi.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • Wallander ama la musica lirica.
  • La musica lirica non ama Wallander.
  • Dopo aver letto i romanzi di Wallander anche Patch Adams ha smesso di sorridere.
  • Nella serie televisiva della BBC Wallander è interpretato da Kenneth Branagh, che dopo aver recitato nelle maggiori opere shakespeariane sentiva il forte bisogno di sputtanarsi.
  • A un convegno internazionale della polizia si è ubriacato e ha vomitato addosso all'ispettore Derrick.