Fuorigioco: differenze tra le versioni

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Il '''fuorigioco''' è una regola di calcio inventata da Filippo Inzaghi, ed è l'unica regola che non è stata capita da chi è stata inventata. Secondo l'[[ISTAT]] il 78[[%]] della [[popolazione mondiale]] non ha ancora capito in cosa consista. Sempre secondo l'ISTAT, non l'ha capito neanche l'84% dei [[calciatore|calciatori]] e il 42% degli [[arbitro|arbitri]]. Secondo uno studio dell'American Reserve la difficoltà di comprensione della regola del fuorigioco ha rallentato la diffusione del calcio negli [[Stati Uniti]].
Il '''fuorigioco''' è una delle regole più complicate che sia mai stata inventata per un qualsiasi gioco. Secondo l'[[ISTAT]] il 78[[%]] della [[popolazione mondiale]] non ha ancora capito in cosa consista. Sempre secondo l'ISTAT, non l'ha capito neanche l'84% dei [[calciatore|calciatori]] e il 42% degli [[arbitro|arbitri]]. Secondo uno studio dell'American Reserve la difficoltà di comprensione della regola del fuorigioco ha rallentato la diffusione del calcio negli [[Stati Uniti]].


== La regola ==
== La regola ==

Versione delle 15:58, 3 lug 2011

Il fuorigioco è una delle regole più complicate che sia mai stata inventata per un qualsiasi gioco. Secondo l'ISTAT il 78% della popolazione mondiale non ha ancora capito in cosa consista. Sempre secondo l'ISTAT, non l'ha capito neanche l'84% dei calciatori e il 42% degli arbitri. Secondo uno studio dell'American Reserve la difficoltà di comprensione della regola del fuorigioco ha rallentato la diffusione del calcio negli Stati Uniti.

La regola

In questa immagine si vede chiaramente che l'arbitro è in fuorigioco.

Un giocatore di una delle due squadre si dice in posizione di fuorigioco quando, nel medesimo istante in cui un compagno gli passa il pallone, nel semipiano definito dalla retta passante per il giocatore e intersecante perpendicolarmente le linee del fallo laterale e contenente la porta avversaria vi siano meno di due giocatori avversari, a meno che nello stesso semipiano non vi sia presente il compagno che gli passa il pallone. Tale regola non vale se il giocatore in fallo si trova nella propria metà campo o nell'area di rigore avversaria, se le linee di bordo-campo sono storte, se le due squadre hanno colori della maglia molto simili, se il guardalinee è distratto o corrotto oppure se il giocatore non influenza in maniera determinante l'azione ma passeggia per il campo facendo finta di nulla. In termini pratici ciò significa che un giocatore non può trascorrere tutta la partita nell'area avversaria facendo un pic nic per poi alzarsi solo quando arriva la palla nei paraggi.

Enrico Fermi mentre spiega la tattica del fuorigioco.

Storia

Il fuorigioco è una regola presente in diversi sport, quali Calcio, Ping pong e Yu-Gi-Oh!. Ma poiché nel nostro paese la gente segue solo il calcio, parleremo solo della regola in codesto nobile sport. La leggenda vuole che tale regola sia stata introdotta durante la crisi del '29, quando la disoccupazione arrivò a livelli vertiginosi. La nuova regola consentiva difatti di assumere due nuove persone per ogni partita: i guardalinee. Il tutto senza influenzare minimamente lo svolgimento della partita e delle singole azioni.[citazione necessaria]

I guardalinee devono avere una vista perfetta.

Inizialmente la regola prevedeva che un giocatore non potesse ricevere palla se prima della porta ci fossero 8 giocatori avversari, due compagni, l'arbitro, il guardalinee e un notaio. Negli anni '60 tali limiti eccessivamente stringenti furono mitigati, perché le partite finivano tutte 0-0: il numero di giocatori avversari fu diminuito da 8 a 7.

Negli anni '90 è stata introdotta un'ulteriore comma al regolamento che prevede che il giocatore non è in fuorigioco se spara al portiere o se ha con sé un corno portafortuna.

Polemiche

La mancata applicazione della regola del fuorigioco in occasioni importanti o l'applicazione della stessa nel momento sbagliato della partita e della vita ha fatto infuriare numerose categorie di cittadini, che hanno deciso di creare così il movimento moviola in campo. Tale movimento, capeggiato da Aldo Biscardi, propone di mettere il quarto uomo davanti a un televisore in modo che possa giudicare le posizioni dubbie in azioni dubbie, mentre nel resto della partita può anche guardare un documentario sui coccodrilli o X Factor.