Edvard Munch: differenze tra le versioni

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Versione delle 23:24, 30 mag 2009

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Sono Clippy Emo
ed adoro Munch, l'urlo esprime il mio dolore mentre mi taglio.
« Dal mio corpo in putrefazione cresceranno dei fiori e io sarò dentro di loro: questa è l'eternità »
(Munch)
« Fidati »
(Pino la lavatrice, su citazione precendente)

Edvard Munch è stato un pittore Polosvacco. Fu uno dei massimi esponenti del Decadentismo e dell'espressionismo, visse fra l'Ottocento e il Duemila. L'urlo è probabilmente la sua opera più famosa. L'autore stesso disse che rimase impressionato durante una delle monotone giornata trascorse vicino al pc alla vista di un articolo di nonciclopedia vandalizzato.

File:UrloGanon.jpg
L'urlo.

Cenni Biografici

Munch è il pittore dell'angoscia, disegna morte e talvolta amore, insomma era un emo. Tutto inizia alla morte della madre, poi del padre, poi del gatto e poi del suo carissimo neurone. Le sue opere inquietanti e con influenze dark-gothic riscossero successo, soprattutto da parte di giovani che come lui, adoravano l'oscuro. Purtroppo il successo lo devastò e Edvard cominciò ad abusare di alcol, fino a farsi ricoverare in una clinica per malattie psicotiche. Le sue opere più importanti si trovano in Svervegia, culla natale di Edvard.

La cruda verità.

L'angoscia nei suoi quadri

Munch ebbe una vita travagliata da numerosi lutti e ne rimase angosciato. Tutto ciò si può capire dai colori cupi e tenebrosi e dalle sagome deformate dei soggetti presenti nei quadri. Smisurato sarà l'utilizzo del rosso, ispirato da un sogno fatto dopo una serata di sballo.

Opere

  • La fanciulla malata
  • Ritratto della sorella Inger nel pieno della pubertà e della salute
  • Squallore
  • Tormento
  • Pianto a dirotto
  • Paesaggio invernale norvegese, tanto per tirarsi un po' su il morale
  • Ritratto della sorella Inger a letto per una lieve influenza
  • Malinconia
  • L'urlo
  • Ritratto della sorella Inger in procinto di morire
  • La morte nella stanza della malata
  • La vecchiaia e il rincoglionimento senile
  • Ritratto della sorella Inger morta da tre giorni
  • Sera sul viale Karl Johan, fa freddo e mi sento triste
  • Vampiro
  • Angoscia
  • La donna in tre fasi: malattia, morte e decomposizione
  • Ceneri
  • Ritratto della bottega del becchino
  • Chiaro di luna, bello spettacolo ma la vita fa schifo comunque
  • Tristezza a gogò
  • Tubercolosi
  • La bambina malata
  • Separazione
  • Tormento
  • Ritratto di gente che si tocca le balle mentre passo
  • La madre morta e la bambina
  • Henrik Ibsen muore d'infarto al Grand Café
  • Malinconia, Laura
  • Disgusto per la vita
  • Miseria
  • Disperazione
  • La danza della vita
  • Golgotha
  • Ragazze sul ponte
  • Ragazze spiattellate dopo esser cadute dal ponte
  • Autoritratto all'inferno
  • Tomba
  • Tempo di neve nel viale, inutile ribadire che la vita fa schifo
  • Malinconia (ragazza che piange sulla spiaggia)
  • La morte di Marat
  • La morte di tutti i parenti e conoscenti di Marat
  • Come mai anche i gatti neri mi evitano?
  • Gelosia I
  • Gelosia II
  • Gelosia V
  • L'assassino
  • Il sole splende e vale la pena di vivere. Scherzo, la vita è una merda.
  • Agitazione interna, forse ho mangiato troppe cozze
  • Modella accanto alla sedia di paglia
  • Modella morta sulla sedia di paglia
  • Autoritratto tra la fossa e la lapide
File:Munchcucina.jpg
Munch ispirato dalla fame.