Cornamusa: differenze tra le versioni

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La '''cornamusa''' è uno strumento musicale simile alla zampogna. E' formata da un enorme '''guallera''' (sacco scotale dove sono contenuti i testicoli) di toro della Cornovaglia che viene riempita d'aria; questa poi fuoriesce da alcuni zufoli collegati alla guallera. Gli zufoli sono dotati di buchi per modulare le note. Inoltre la cornamusa porta un [[bocchino]] per soffiare aria via via che questa fuoriesce dagli zufoli.
La '''cornamusa''' è uno strumento musicale simile alla [[zampogna]]. È formata da un enorme '''guallera''' (sacco scotale dove sono contenuti i testicoli) di toro della Cornovaglia che viene riempita d'aria; questa poi fuoriesce da alcuni zufoli collegati alla guallera. Gli zufoli sono dotati di buchi per modulare le note. Inoltre la cornamusa porta un [[bocchino]] per soffiare aria via via che questa fuoriesce dagli zufoli.
==Origine del nome==
==Origine del nome==
Secondo la scuola di filologia del Tracchiola, cornamusa deriverebbe dal fatto che questo strumento era dedicato alla Musa Euterpe, protettrice di musicisti e che, notoriamente, era una famosa lesbica cornuta (corna+musa).
Secondo la scuola di filologia del Tracchiola, cornamusa deriverebbe dal fatto che questo strumento era dedicato alla Musa Euterpe, protettrice di musicisti e che, notoriamente, era una famosa lesbica cornuta (corna+musa).
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Oviamente anche il popolo di Cornovaglia utilizzava la cornamusa in battaglia, ma il suono di quest'altro tipo di cornamusa stimola, invece, il prurito anale.
Oviamente anche il popolo di Cornovaglia utilizzava la cornamusa in battaglia, ma il suono di quest'altro tipo di cornamusa stimola, invece, il prurito anale.

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Versione delle 13:17, 19 giu 2007

La cornamusa è uno strumento musicale simile alla zampogna. È formata da un enorme guallera (sacco scotale dove sono contenuti i testicoli) di toro della Cornovaglia che viene riempita d'aria; questa poi fuoriesce da alcuni zufoli collegati alla guallera. Gli zufoli sono dotati di buchi per modulare le note. Inoltre la cornamusa porta un bocchino per soffiare aria via via che questa fuoriesce dagli zufoli.

Origine del nome

Secondo la scuola di filologia del Tracchiola, cornamusa deriverebbe dal fatto che questo strumento era dedicato alla Musa Euterpe, protettrice di musicisti e che, notoriamente, era una famosa lesbica cornuta (corna+musa).

Secondo la scuola filologica del Bondi, invece, il nome deriverebbe dal fatto che l'otre d'aria è ricavato dalla guallera dei tori della Cornovaglia; e siccome questa viene lavorata in modo da diventare flaccida, cioè moscia, da cui muscia o musa, il nome avrebbe questa origine (corna= cornovaglia + musa= moscia).

Tecnica del suono

Come si è dedotto dalla descrizione precedente, l'azione fondamentale per suonare la cornamusa è abbuffare la guallera. Una buona abbuffata garantisce la quantità d'aria necessaria a produrre note chiare e forti: siccome gli zufoli suonano contemporaneamente, la fuoriuscita è parecchia e quindi il cornamusiere deve essere un grande abboffatore. Inoltre deve essere abile nel diteggio dei buchi, in quanto tutte e dieci le sue dita debbono tappare e stappare buchi.

Apprendimento

Per addestrare il cornamusiere al diteggio nei buchi si usa l'antichiccima tecnica del ditalino, sia secondo la tradizione scozzese che secondo quella cartaginese. Abbuffare la guallera, invece, è una tecnica difficile da apprendere e che richiede un lungo addestramento. In primo luogo è necessario una esatta tecnica del bocchino; ma, a differenza del modo comune di eseguirlo, il cornamusiere invece di succhiare deve fare l'oppost, cioè soffiare. Ma non basta. Per imparare bene a gonfiare la guallera di toro gli aspiranti cornamusieri vengono mandati ad assistere alle conferenze dei politici, alle celebrazioni istituzionali, alle lezioni di filosofia su Platone, ecc. Il maggior profitto, si è notato, viene dalle conferenze dell'On.Sandro Bondi, unico nella sua ineguagliata abilità di abboffare guallere, ivi incluse le palle, ma è un'eccezione. Tuttavia anche l'On.Prodi si distingue per essere un emerito abbuffatore di guallere, con tutta l'aria a vuoto che contengono le sue parole a vuoto. Il D'Alema, invece, è pericolosissimo, in quanto abbuffa guallere con le sue loffe velenose, conficcandosi il bocchino nell'ano; qualora fosse adottata la sua tecnica, i cornamusieri morrebbero avvelenati.

Emissione dei suoni

Quando la guallera è bene abbuffata, il cornamusiere lascia fuoriuscire l'aria e, ditaleggiando le dita sui buchi degli zufoli, compone la melodia e gli accordi insieme. Com'è noto, il suono della cornamusa ha un effetto diuretico, ed è perciò che essa viene utilizzata al posto dell'organo nelle funzioni religiose dei Padri Mosconiti.

Altri usi della tecnica del cornamusiere

La tecnica dei cornamusieri, che, come si è visto, suonano in apnea, è stata mutuata per l'addestramento di altre attività umane di svago. Essa ha dato magnifici risultati su alcune allieve del corso di boccheggio. Si ha inoltre il sospetto che Daniele Capezzone abbia seguito parecchi di questi corsi, per fini sia abbuffatori che boccheggiatori.

Musiche celebri per cornamusa

Alcune celebri melodie per cornamusa furono composte dallo scozzese Mac Merd durante il suo soggiorno a Napoli (la Scozia, ricordiamo, è il paese dove la cornamusa è strumento popolare tradizionale da secoli). Rimase famosa la musica de A guallera e zi' Rafele (tema musicale poi rielaborato modernamente da Mariottide e Gigi D'Alessio).

La cornamusa come strumento militare

Nella antica Scozia, gli Highlander andavano in battaglia al suono delle cornamuse; lo scopo non era tanto quello di terrorizzare il nemico ma di provocare l'effetto diuretico, in modo che l'urina versata dei vestiti e nella corazza distrurbasse i combattenti avversari (per evitare questo effetto, i combattenti scozzesi indossavano il kilt, una gonna a quadroni, e senza mutande, il modo da pisciare direttamente per terra.

I reggimenti scozzesi dell'esercito britannico tuttora hanno in dotazione abili cornamusieri militari, ma le musiche da parata sono scelte apposta per evitare di pisciarsi addosso durante le sfilate. Nelle occasioni uffuciali i cornamusieri stanno direttamente agli ordini della regina, pronti ad un suo cenno ad iniziare a suonare, allo scopo di coprire le scorregge reali. Durante le celebrazioni del l'anniversario del Commonwelt, in seguito ad una cena reale a base di cibi piccanti, il discorso della regina venne interrotto dal suono delle cornamuse almeno 50 volte, ma, sebbene vi fossero 60 cornamuse, qualche fuori-tempo permise di udire un suono di trombome proveniente dalle netiche reali.

Anche il popolo irlandese utilizzava la cornamusa come strumento di guerra (la cornamusa irlandese è diversa da quella scozzese e stimola, invece della diuresi, direttamente la cacata).

Oviamente anche il popolo di Cornovaglia utilizzava la cornamusa in battaglia, ma il suono di quest'altro tipo di cornamusa stimola, invece, il prurito anale.