Piccione: differenze tra le versioni

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Il '''piccione''' (''Columbus Lanciacacatae''), da non confondere con il [[picciotto]], è essenzialmente un macrovirus volante che trova il suo habitat ideale nei grandi centri abitati. Si dice che tutti gli esemplari di piccioni debbano sottostare al volere della Livia, madre di tutti i livius (per approfondire la voce Livia andare sotto la categoria tettone deficenti altamente arretrate).
Il '''piccione''' (''Columbus Lanciacacatae''), da non confondere con il [[picciotto]], è essenzialmente un macrovirus volante che trova il suo habitat ideale nei grandi centri abitati. Il piccione è noto principalmente per la naturale predisposizione al vandalismo, al trasporto di messaggi, ai traslochi, alla riproduzione, al rumoreggiamento, alla produzione di acidi vari e per l'indiscussa presenza di un campo, di caratteristiche analoghe a quelle di un [[campo elettrico]], in grado di attrarre bestemmie e pallini di fucile da caccia. Pochi sanno che in realtà il loro scopo è quello di conquistare il mondo.
Il piccione è noto principalmente per la naturale predisposizione al vandalismo, al trasporto di messaggi, ai traslochi, alla riproduzione, al rumoreggiamento, alla produzione di acidi vari e per l'indiscussa presenza di un campo, di caratteristiche analoghe a quelle di un [[campo elettrico]], in grado di attrarre bestemmie e pallini di fucile da caccia. Pochi sanno che in realtà il loro scopo è quello di conquistare il mondo.


Il piccione viaggiatore angloamericano, come il nome evidenzia (''Carrier Pigeon''[http://uncyclopedia.org/wiki/Carrier_pigeon]), trova numerosi impieghi nel campo delle telecomunicazioni radio.
Il piccione viaggiatore angloamericano, come il nome evidenzia (''Carrier Pigeon''[http://uncyclopedia.org/wiki/Carrier_pigeon]), trova numerosi impieghi nel campo delle telecomunicazioni radio.

Versione delle 09:51, 6 giu 2011

Piccione
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I piccioni sono i più forti predatori di tutti i tempi
Classificazione scientifica
Regno Unito
Phylum ?
Famiglia Cagonidae
Genere Bastardo
« Dannate fabbriche volanti di sterco! »
(Pier Paolo Pasolini sui piccioni)


Il piccione (Columbus Lanciacacatae), da non confondere con il picciotto, è essenzialmente un macrovirus volante che trova il suo habitat ideale nei grandi centri abitati. Il piccione è noto principalmente per la naturale predisposizione al vandalismo, al trasporto di messaggi, ai traslochi, alla riproduzione, al rumoreggiamento, alla produzione di acidi vari e per l'indiscussa presenza di un campo, di caratteristiche analoghe a quelle di un campo elettrico, in grado di attrarre bestemmie e pallini di fucile da caccia. Pochi sanno che in realtà il loro scopo è quello di conquistare il mondo.

Il piccione viaggiatore angloamericano, come il nome evidenzia (Carrier Pigeon[1]), trova numerosi impieghi nel campo delle telecomunicazioni radio.

Vita del piccione

Il piccione vive nutrendosi dei rifiuti urbani e integratori probiotici, si riproduce in fretta tramite scissione molecolare degli atomi della propria ala destra e non muore quasi mai. Nell'arco della sua esistenza, che va dai 6 anni ai 12 secoli, a seconda dell'intensità del traffico, produce diversi ettolitri di guano estremamente velenoso, e al contempo provvede nel versarli nella maniera più efficente possibile sull'ambiente urbano, per motivi ancora da chiarire. Già nell' XVIII secolo gli studiosi ritennero utile definire una densità di piccioni per unità di volume per descriverne analiticamente la popolazione. Alcuni esempi di valori di rilevati in alcune città italiane sono:

  • per Milano
  • per Venezia
  • per Vergate sul Membro

Ecco infatti spiegata l'elevata presenza di disgustosi frammenti di piccione in alcuni vicoli di Venezia.

File:POVIA.jpg
Un piccione esulta per aver centrato la testa di Pippo Baudo al Festival di Sanremo
I cuccioli di piccione attaccano spesso l'uomo.

Comportamenti comuni

Il piccione tende restare nelle vicinanze di altri piccioni, che si comportano tutti nella stessa identica maniera (non so se avete presente un gruppo di truzzi...è inutile che guardi allibito il pc... truzzo = piccione). Tende ad adottare una manovra di volo casuale, che prevede il decollo, il volo casuale, l'atterraggio su una superficie qualsiasi, l'attesa, quindi la ripetizione del ciclo. Proprio per questo gli studiosi pensano che il piccione abbia un processore 8086 come cervello: tale tesi è avvalorata dall'intelligenza dimostrata dai piccioni guidati nel famoso videogioco Worms. Un secondo comportamento in comune è la caccia a tutte le cose più piccole di un bulldog, tutto ciò che è più piccolo e che si trova a venezia sparisce all'istante, infatti a Venezia il tasso di mortalità infantile è elevatissimo.

Molte persone lamentano il fatto di non aver mai visto un cucciolo di piccione in tutta la loro vita, ciò è da attribuirsi al fatto che i cuccioli di questi animali, hanno la particolarità di essere di dimensioni superiori sia alla cloaca della madre, sia all'uovo da cui escono: il che li fa sentire estremamente imbarazzati nei comportamenti sociali oltre che incapaci al volo.


Uccidere un piccione

Per questi motivi e altri ancora il piccione è stato dichiarato, nel 1972, minaccia all'umanità dalla NATO, pertanto non è da considerarsi un amico dell'uomo.

Dopo il divieto dello sport del tiro al piccione da parte di enti privati legati al Satanismo, le principali misure di sicurezza oggi adottate contro i piccioni sono gli Aghi e le Automobili. I primi possono essere acquistati in un qualsiasi negozio di agopuntura, di ferramenta o di stampanti. Piazzandone chilometri e chilometri su ogni tipo di protuberanza e sporgenza, si ha la possibilità che un piccione in volo casuale si posi su di essi. Le seconde possono essere acquistate nelle apposite concessionarie e risultano un investimento più duraturo ed efficace nella lotta al piccione. È sufficente guidarla per strada per avere possibilità di investire un piccione.

Il comune di Venezia aveva addirittura chiesto l'intervento dei militari per liberare la città da questa piaga. Inutile dire che l'intervento delle forze armate è stato inutile, in quanto i militari sono scappati subito dopo che i piccioni hanno risposto al fuoco.

Il parametro

Tale suddetta probabilità è stimata dalla formula:



Dove

  • è la quantità media di piccioni per unità di volume,
  • d è la superficie dell'area urbana,
  • e è l'anzianità del piccione,
  • è la costante adimensionale universale di efficenza servizio di nettezza urbana (detta costante ESNU).


Tale si esprime pertanto nella ben nota unità di misura piccione per secondo su metro


La conquista imminente

I piccioni in realtà sembrano innocui, ma pochi sanno che il loro scopo è un altro (anzi, il loro scopo in assoluto, dato che non sembrano averne altri nella loro esistenza).

Tutto è spiegato dal Professor Guido Gallo, il quale ci spiega:

« I piccioni sono le più diaboliche creature esistenti, e bisogna assolutamente fermarli.

Ragionate: i piccioni sono OVUNQUE. In ogni zona abitata, nei centri urbani più grandi e importanti in primis. Non fanno nulla, ma ci tengono sotto controllo, ci osservano, ci studiano, tentano di comprenderci. E i loro progressi sono tutt'altro che lenti. Ricordate quando da piccoli tentavate di far scappare i piccioni? Ebbene loro fuggivano immediatamente. Oggi invece stanno prendendo coscienza delle loro capacità, infatti anche se ci passate vicini accenneranno solamente una piccola fuga, per poi posarsi di nuovo a terra a un metro e mezzo di distanza. Hanno capito che la quantità ci può annientare. Hanno scoperto quando controllarci, e nel momento in cui l'umanità non vi è, loro sanno bene dove andare. Riflettete, avete mai visto la stessa quantità di piccioni sia di notte che di giorno? Non sarà mai la stessa, dato che di notte loro sanno che l'uomo è nell'atto naturale del riposo. Si nascondono, e lo fanno sotto terra, dove possono ascoltarci nelle nostre abitazioni nel caso in cui fossimo svegli.

La fine è imminente, spero solo che qualcuno supporterà la mia causa.  »
(Il professor Guido Gallo nel suo famoso scritto "2012: I piccioni alla conquista del mondo".)


Ecco spiegata la loro infallibile mira.

Il piccione e le fave

È stata statisticamente dimostrata la falsità del detto Prendere due piccioni con una fava. Le statistiche dimostrano che in media con una fava si possono far muovere almeno 12 piccioni e provocare la morte di alcuni; tuttavia il lancio di fave, noto come favismo è una tecnica ampiamente svantaggiosa da applicare nella guerra al piccione, per via dell'eccedenza di animali rispetto al numero dei legumi. Inoltre, dato che sono imprendibili, è impossibile prendere due piccioni con una sola fava, poiché nessuno è riuscito ad evirarne degli esemplari.

Il piccione a tavola

È severamente sconsigliabile solo pensare una cosa del genere. Infatti il terzo Concilio Vaticano ha varato un emendamento nel 1982 che vieta ufficialmente l'uso del piccione quale alimento sia per l'uomo che per altre forme di vita. Tuttavia pare che numerosi enti privati legati al Satanismo pratichino clandestinamente la cucina del piccione, per fini quali l'allucinazione collettiva e l'apertura di portali sull'Inferno.

Il colombo, altro nome del piccione

Definizione di colombo: virus sovrasviluppato

I colombi sono odiosi esseri che pascolano in grandi mandrie nelle piazze di tutte le città brucando il porfido e coprendolo di sghitti.

Definizione

I colombi non si possono definire né pianteanimali: sono più che altro delle entità, molto meno evolute delle meduse, controllate da una coscienza comune che le guida verso il cibo e le fa fuggire quando un predatore cerca di catturarli scambiandoli per uccelli. Biologicamente sono dei grumi di tumori, escrementi e varie sostanze infette popolate da batteri, virus e parassiti; il tutto tenuto insieme da un piumaggio di un colore indefinibile. Sono inoltre dotati di primordiali organi di senso, ma pare che non posseggano le capacità per utilizzarli; hanno anche appendici polverose simili ad ali che usano per spostarsi apparentemente (e probabilmente) senza una meta precisa.

Alimentazione

Queste misteriose entità piombano sulle briciole di pane lanciate dalle vecchiette arteriosclerotiche solo per un riflesso istintivo in risposta al movimento del braccio - istinto comune anche a galline e papere, tuttavia i colombi non se ne nutrono per fame ma solo per ottenere materiale supplementare da trasformare in escrementi corrosivi. Infatti questi esseri recuperano le sostanze necessarie alla loro sopravvivenza da putridumi che reperiscono sull’asfalto (le pozze di vomito sono tra i loro cibi preferiti) e dai bolognini delle piazze che becchettano in continuazione.

Riproduzione e nidificazione

Numerose leggende metropolitane sono nate su questo argomento: la più diffusa vorrebbe che queste creature nascessero da uova deposte dagli esemplari femmina nei nidi e che poi i piccoli venissero allevati dai genitori alla maniera di tutti gli uccelli. Queste buffe teorie sono presto smentite: infatti non esistono prove scientifiche dell’esistenza degli esemplari femmina che dovrebbero poi deporre le uova; al contrario, la comunità scientifica è abbastanza concorde nell’ affermare che la riproduzione avvenga per gemmazione: ovvero dove una coppia di questi esseri deposita una quantità sufficiente di sporcizia da essa cominciano a crescere come dei tumori altri esemplari simili. Una volta maturi i colombi lasciano il nido, generalmente posto sui cornicioni delle case o su monumenti, comunque sempre in posizioni tali da arrecare il maggior numero di danni possibili a passanti e opere pubbliche mediante gli escrementi, e si avviano a costruire un altro nido in prossimità del primo da cui continuare a bombardare i passanti.

Non dare mai da mangiare riso ai piccioni, li gonfia!

Morte

Non si può propriamente parlare di morte per queste creature dato che prive di coscienza, di scopo vitale e anche di un minimo istinto di sopravvivenza, è difficile considerarle vive.

Si può invece notare come, quando esse rimangano immobili per un periodo prolungato o quando massacrate da un cane o schiacciate da un'automobile, siano impossibilitate a muoversi, comincino repentinamente e senza preavviso a decomporsi. Plinio il Vecchio riferisce di aver visto un colombo senza le gambe, trascinarsi con le ali per sfuggire alle zanne di un cane totalmente incurante delle viscere che lasciava dietro di sé; si è poi scoperto che il suddetto colombo non stava affatto scappando dal cane ma si dirigeva verso un cracker calpestato poco più avanti.

Proprio da queste testimonianze deduciamo che il colombo non ha alcun interesse a mantenere la sua forma uccellesca tranne quella di spostarsi da una fonte di cibo e l’altra; per questo motivo una volta privo di questa capacità egli si sfalda, i batteri e i parassiti che lo abitavano provvedono a decomporlo e lo abbandonano lasciandone alla fine solo una macchia sull’ asfalto con alcune piume appiccicate intorno.

Quel bastardo di un piccione

Nota

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  • Come il posarsi un corvo su di una casa sia preavviso di disgrazia, un nido di colombe indica l’inutilità e la banalità di chi ci abita.

Voci correlate

Collegamenti Esterni