Volo

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« Voooo-laaa re-he! Oooo-oh! Ca-han taaa re-he! Oh oh oh-oh! »
Domenico Modugno nel '58 a San Remo

Il volo è l'atto di rimandare il più possibile la caduta dopo aver spiccato un salto. A causa di un non meglio identificato principio della termodinamica, ogni volo è destinato a terminare in una rischiosa manovra di avvicinamento al suolo, definita in gergo tecnico orribile morte per sfracellamento.

Volare è una sana alternativa al camminare (attività che macchia indelebilmente le scarpe nuove di svariate materie organiche), e al nuotare (poco pratico su sedi stradali asfaltate). Non va confuso con il più banale zompo, che purtroppo non porta quasi mai alla morte, né con il salto in lungo, che può essere praticato solo da burini di colore.

In caso qualcuno se lo stia chiedendo, l'unico essere umano in grado di volare con il solo ausilio di costose scarpe da ginnastica è Michael "Air" Jordan; o perlomeno lo farebbe, se solo non fosse così impegnato a prendere a bastonate una pallina.

Volo animale

Un tipico cane volante allo stadio terminale.

Madre Natura (sì, quella dei Puffi!) ha dotato della capacità di volare molte creature, tramite un processo mediante il quale un animale (solo se non è stupido) è in grado di librarsi nell'aria sorretto dalla generazione di una forza verso l'alto, meglio conosciuta come peto. Il volo è possibile anche al di fuori dell'atmosfera terrestre, ma non in quella che circonda Giuliano Ferrara.

Fra gli animali in grado di volare annoveriamo gli uccelli, gli insetti, i pipistrelli e i canguri, ma molte altre sorprese ci attendono in questo meraviglioso viaggio nel mondo delle pseudo-scienze.

Gli Insetti

Gli entomologi sostengono che i primi animali capaci di innalzarsi dal suolo furono le libellule nel Carbonifero, circa 300 milioni di anni fa, seguiti dai mosconi giganti nel Triassico, ma questo non ci interessa perché tutti gli insetti sono piccoli e brutti, compresi quelli che volano. Quando vediamo un insetto, qualunque insetto, lo schiacciamo e lo strisciamo ben bene per assicurarci che non abbia sofferto troppo. Per cui parlare degli insetti è inutile.

Unico insetto volante degno di nota è il calabrone, notoriamente incapace di volare in virtù della sua totale ignoranza delle leggi dell'aerodinamica. Un motivo in più per spiaccicarlo senza pietà.

Un magnifico esemplare di Paracadusaurus ripreso pochi secondi prima del tragico impatto con il volo SK 686 diretto a Copenaghen.

I rettili

Il primo rettile in grado di volare era un buffo dinosauro-gallina del Giurassico, come Dio ci ha tramandato nella Bibbia. Con un'apertura alare di 36 cm, poteva spiccare voli di quasi 1 metro e mezzo prima di atterrare rovinosamente sul muso, fra l'ilarità generale.

Poi sono venuti gli pterosauri, simili a dei pellicani giganti con l'alopecia. Le loro possenti ali membranose erano in grado di far loro mantenere la quota a grandi altezze, ma per il decollo dovevano puntare su una propulsione garantitagli dagli sviluppati muscoli rettali, ed erano soliti solcare i cieli del Mesozoico producendo infausti rumori e cospargendo l'atmosfera di anidride carbonica. A queste emissioni si attribuisce la causa degli sconvolgimenti climatici che causarono l'estinzione definitiva dei dinosauri.

Ultimi rettili volanti nella catena evolutiva sono il Triceratopo anoressico volante, il Quetzacoatl e King Ghidorah, di cui esistono ancora numerosi esemplari che infestano i cieli della Giappocina.

A un certo punto i più furbi decidono di farsi crescere un sacco di soffici piume, appena in tempo per evitare l'estinzione, per passare così al successivo livello di evoluzione: il dodo.

Gli uccelli

Non l'avrete vinta!

Questi infidi discendenti dei rettili volanti, apparentemente innocui ma molto figli di puttana, si dividono in tre categorie:

  • Quei piccoli e graziosi batuffoli colorati che rallegrano le nostre mattine con il loro soave canto da una minuscola gabbietta foderata di escrementi. Volano una sola volta nella vita, approfittando della prima occasione in cui lasciate aperta la gabbietta, e finendo per spiaccicarsi contro il primo parabrezza che trovano al solo scopo di causare paurosi incidenti.
  • Quelli che hanno rinunciato alla loro capacità di volare solo per potersi ingozzare a nostre spese. Sono dei laidi parassiti senza scrupoli, ma per nostra fortuna la loro inettitudine al volo ci consente di catturarli con facilità. Vengono bene arrosto e per fare il brodo.
  • I peggiori di tutti, quei bastardi scagazzatori volanti immuni a ogni contromisura, che si tratti di ferri appuntiti, trappole, becchime avvelenato o mine a frammentazione. Il loro scopo è di distruggere il patrimonio artistico con le loro bombe acide e di assaltare in massa gli indifesi turisti teutonici, per mandare a picco il turismo nel nostro paese.

I mammiferi

Un petauro maniaco mostra il minuscolo pene a un ignaro passante.

Il Petauro, probabilmente il primo mammifero in grado di volare, è oggi riconosciuto come l'archetipo pre-evolutivo delle moderne tecniche di suicidio acrobatico. Le ridicole membrane di pelle moscia gli conferiscono un aspetto abbastanza stupido e goffo al confronto con gli altri scoiattoli, e in effetti non hanno altra utilità. Il fatto che questo roditore primate animaletto plani in volo da un albero all'altro è solo una leggenda metropolitana priva di qualunque fondamento scientifico.

I pipistrelli

I pipistrelli sono tutti dei dannati vampiri figli del Demonio, e su questo argomento è meglio tacere prima che sia troppo tardi.

Le mucche

Riproduzione in scala di una mucca volante.

Il primo avvistamento di una mucca in volo risale all'età classica, in concomitanza con l'invenzione della catapulta; questi ruminanti sono infatti soliti spiccare brevi svolazzi nei dintorni di assedi a fortezze e cittadine. La scienza non sa ancora darci un perché.

Vista la mole degli animali in questione, gli atterraggi potevano essere piuttosto dirompenti; per definirli venne coniato il termine "vaccata". Le mucche non sono comunque gli unici mammiferi che impararono a volare con la comparsa delle armi d'assedio a lungo raggio; si ricorda: il maiale, l'asino, il cavallo morto e The Rock.

Le proprietà aerodinamiche di questi animali crebbero esponenzialmente insieme alle capacità balistiche degli artefatti bellici umani, ma con il passaggio alle armi da fuoco e all'artiglieria pesante le mucche pensarono bene di farsi da parte. Non per questo rinunciarono al piacere del volo: con l'invenzione degli UFO poterono infatti tornare a librarsi nell'aria come ai vecchi tempi.

Gli elefanti

Mio Dio! È orribile!

Alcuni elefanti mostruosamente deformi possono utilizzare le loro schifosissime orecchie giganti a mo' di ali. Questi pachidermi sono famosi per il loro impiego bellico nell' esercito persiano; si narra infatti che Serse ne fece uso nel tentativo di conquistare SPARTAAAAAAAAA!!!!!!!!11one!!!, facendoli addestrare a portarsi al di sopra del nemico dove poi defecavano impietosamente. In quell'occasione venne coniata l'imprecazione "pioggia di merda" oggi usata in senso metaforico.

Volo vegetale

ALL'ATTACCOOOOO!

Madre Natura (sì, sempre lei) è una brava mamma ma rese le piante gelose degli animali, che diversamente da loro possono mangiare, bere, scopare e rotolarsi nel fango o, meglio ancora, fare tutte queste cose contemporaneamente. Come se non bastasse, adesso potevano anche conquistare i cieli, le nuvole e tutto il resto (azoto, ossigeno, AC e altri gas). Per questo Mamma Gaia diede ad alcuni frutti e semi delle escrescenze a forma di ala e la facoltà ai pollini di disperdersi nell'aria.

Il mondo vegetale tende a non avere un cervello, per questo non si accorse che le sue parti amputate potevano solo farsi trascinare in giro dal vento, o limitarsi a planare al suolo in modo molto stupido. Loro destino era poi essere ammucchiate in cumuli ai lati delle strade dagli operatori ecologici.

L'allergia ai pollini fu un'inevitabile conseguenza. Per questo motivo, gli esseri umani odiano Madre Natura e combattono una guerra per polverizzarla e liberarsene per sempre.

Volo umano

Quel demente di Icaro vestito da pennuto mentre cerca di volare.

I primi uomini a tentare il volo furono Icaro e il padre Dedalo che volarono con delle ali di cera per andare a fare la spesa oltre il mare ...insomma due deficienti. Come prevedibile Icaro si spiaccicò al suolo. Dedalo no, ma solo perché aveva fatto andare prima il figlio.

Nel '500 Leonardo da Vinci ideò delle macchine che, secondo la sua ferma convinzione da scienziato, servivano a volare. Stranamente le faceva provare sempre ai suoi amici.

Nei secoli diciattesimo e diciannettesimo il progresso nella tecnica permise a diversi studiosi, ingegneri e bagnini la realizzazione di prototipi che potessero scaldare l'acqua prima di farsi la doccia. Negli stessi anni i progressi nella fisica e nella meccanica diedero alla luce numerose macchine che avevano il solo scopo di vincere la forza di gravità a nascondino. Ecco cosa ne venne fuori.

Macchine volanti

Nel 1783 un grande globo riempito d'aria calda, senza passeggeri a bordo, ideato dai fratelli Montgolfier, si sollevò ad Annonay in Francia. Era appena stato inventato il palloncino.

   La stessa cosa ma di più: Fratelli Montgolfier.

Questa invenzione soddisfò tutti fino alla fine del diciasseiesimo secolo, ma durante il diciannesimo secolo altri inventori continuarono a ideare macchine bizzarre per riuscire a volare utilizzando un principio differente: se prima i Montgolfier facevano volare un oggetto più leggero dell'aria, ora la sfida era far volare un oggetto più pesante dell'acqua.

Fu in questi anni che si diffusero bizzarre invenzioni e prototipi in grado di sollevare un peso da terra per pochi secondi e trasportarlo addirittura per pochi centimetri. Tra queste invenzioni ricordiamo:

Uno dei primi prototipi di macchina volante: il batiscafo.
  • Un aliante a pedali, che consentiva di alzarti a 30 cm dal suolo per ben 4 secondi dopo uno sforzo immane del pilota-ciclista;
  • La vasca da bagno volante: una enorme vasca attaccata a dei teli che venivano sospinti dal vento. Il pilota poteva così farsi un bagno mentre veniva trascinato dal vento per 10 m;
  • La tuta piumata: un volontario veniva ricoperto di bitume e di piume d'oca e gettato giù da un dirupo;
  • L'uomo cannone: un uomo con un armatura veniva posto nella canna di un enorme cannone e sparato in aria;
  • L'elica gigante: una macchina che possedeva eliche enormi che venivano fatte ruotare a mano da alcuni volontari, che dopo pochi minuti si trovavano con degli avambracci enormi. Furono dichiarati fuorilegge dopo le numerose decapitazioni che tale dispositivo causò tra i curiosi che vi si avvicinavano;
  • L'elica gitante: un'elica veniva fatta volteggiare dal vento. Non volava ma era colorata ed era gradevole alla vista;
  • L'aquilone da 16 cavalli: un aquilone legato a un volontario veniva trainato da 16 cavalli. Tale aquilone cominciava a prendere il volo per pochi metri fino a infilarsi nell'albero più vicino, dove il volontario volante veniva solitamente lasciato.

Nessuno di queste invenzioni ebbe successo.

L'unico passo avanti fu invece fatto dai Fratelli Wright nel lontano milleottocentoequalcosa. Essi furono i primi a dotare di motore un aliante e i primi a usare materiali più leggeri del piombo e più resistenti del cartongesso.

   La stessa cosa ma di più: Fratelli Wright.
Un Boeing 717 in fase di atterraggio sulla pista dell'aeroporto di Pnom Penh.

Aviazione moderna

Col progredire della scienza e della tecnologia, negli ultimi 200 anni si sono costruiti aerei sempre più grandi e veloci, capaci di precipitare da altezze una volta ritenute impensabili.

Oltre a permettere di provare il brivido adrenalinico di un vuoto d'aria improvviso mentre ci si trova su un punto non meglio identificato dell'Oceano Atlantico, il volo odierno ci fornisce un'egregia occasione di sperimentare lo sballo da jet lag (scusa peraltro ottima per darsi a ingente consumo di melatonina), di fare la corte ad avvenenti hostess (dal viso invero solcato da profonde rughe da stress pre-fusione societaria), di godersi lo spettacolo di corpose e colorate scie chimiche disseminate dal nostro aereo (incredibilmente pericolose, ma dentro l'abitacolo siamo in salvo, almeno fino all'atterraggio), e di gite improvvisate sulle Ande a base di trekking e cannibalismo.

Futuro del volo

Un domani tutti potranno sfrecciare nei cieli con il loro strumento di morte volante, e l'ammaraggio di fortuna in mari infestati dagli squali non sarà più un privilegio per pochi fortunati. Fino a quel giorno possiamo solo incrociare le dita e sperare che la nostra compagnia aerea abbia ammortizzato l'aumento del costo del petrolio acquistando le parti di ricambio su Ebay Abkhazia.

Curiosità

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  • Non tutti sanno che le galline sono in grado di volare. Io sono uno di questi.
  • Fabio Volo, nonostante il suo nome, è del tutto incapace di staccarsi dal suolo di più di 30 cm.
  • Volo pindarico è solo un modo di dire, ma nessuno sa cosa.
  • Quello di Buzz Lightyear non è volare, ma cadere con stile.
  • Viaggiare in aereo è molto più sicuro che viaggiare in auto contromano sul Raccordo Anulare con gli occhi bendati e una tarantola nelle mutande, il sabato sera dopo tre Sex on the beach e mezzo chilo di fumo.

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