Goran Pandev: differenze tra le versioni

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{{Cit|Adoro la mia terra d'origine, ci sono le pere, le mele, le banane, le arancie e se ci aggiungi un di liquore viene fuori una meraviglia|Pandev sulla [[Macedonia]]}}.


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'''Горан Пандев''' (Penisola balcanica, [[1999]]) è un [[tamarro]] e nullafacente [[macedonia|macedone]] che si spaccia per calciatore.
{{Cit|ҒӨҎЖӒ ІӐZҰӔ|Goran Pandev sulla [[S.S. Lazio|Lazie]]}}.
Idolatrato dai ciociari e dai napoletani, militava nella [[S.S. Lazio|Lazie]] al fianco di [[Mauro Zarate|Maurito Zappate]] e [[Tommaso Rocchi|Tommaso Scrocchi]].
Ha vinto il Caccone d'oro come capocannoniere del torneo Графіка ed ha perso lo scudetto con l'Inter nel 2002. Ora "gioca" nel [[S.S.C. Napoli|Napoli]], dopo aver militato alla corte di [[Massimo Moratti|Moratti]] (come attaccante in teoria e [[Panchinaro|panchinaro]] in pratica), che aveva bisogno di rinnovare la panchina.


== Carriera calcistica ==
[[File:Macedonia2.JPG|left|thumb|300px|Il paese natale di Горан Пандев ]]
Горан cominciò a giocare a calcetto quando trovò un Santos mezzo sgonfio in una piazza della sua città natale, Strumica. Giocava spesso con gli albanesi, proprio per questo decise di emigrare, ancora giovane, per l'Italia, andando a chiedere lavoro nei pressi di [[Inter|Via Durini]].


Fu [[Massimo Moratti]] ad aprire le porte al povero Alban...cedone, decidendo di offrirgli uno stipendio e di inserirlo nella stretta rosa interista. Dopo un anno all'Inter, Горан Пандев venne cacciato a calci in culo per tentato spaccio, il giovane macedone voltò così alla ricerca di un posto per spacciare fumo, fottere portafogli e non fare un cazzo.


Dopo qualche anno di vagabondaggio ed elemosina tra la [[Spezia]] ed [[Ancona]], Пандев Горан vide in mezzo ai campi della ciociaria l'apparizione di [[Suor Paola]] che parlava con le pecore, il piccolo Горан Пандев tirò fuori il proprio Santos sgonfio e cominciò a correre col pallone ai piedi, come guidato da una rivelazione divina.
Due giorni dopo venne ritrovato in stato di incoscienza a Formello, sui campi della Lazio, [[Claudio Lotito|Lotirchio]] gli fece così fare un provino, decidendo poi di inserirlo in rosa con lo stipendio di trenta panini al prosciutto mensili.


All'interno della Lazio, il giovane Горан trovò un ambiente consono ai suoi modi e alle sue abitudini, instaurando di conseguenza un giro di [[Hashish]] insieme a Tommaso Scrocchi. L'[[anno]] successivo arrivò anche Delio Rossi, che cominciò a fargli vendere cocaina e li nominò titolari d'attacco.
'''Горан Пандев'''(Penisola balcanica,[[1999]]) è un tamarro e nullafacente macedone che si spaccia per calciatore.
Idolatrato dai ciociari e dai napoletani milita infatti nella [[S.S. Lazio|Lazie]] al fianco di [[Mauro Zárate|Maurito Zappate]] e [[Tommaso Rocchi|Tommaso Scrocchi]].
Ha vinto il Caccone d'oro come capocannoniere del torneo Графіка ed ha perso lo scudetto con l'Inter nel 2002.


Gli affari però non andarono a buon fine e Горан tornò da [[Massimo Moratti|Moratti]] come figliol prodigo. Lui, felice del suo ritorno, gli regalò la panchina. Di ciò ne furono contenti i tifosi interisti dato che prima, ogni volta che vedevano Горан in formazione titolare, sentivano un brivido passare lungo la schiena.


Durante l'estate 2011, [[Massimo Moratti|Moratti]] cercò di appiopparlo al primo che capitava, e il Napoli decise di prenderlo in prestito per la gioia dei tifosi interisti.


== Qualità tecniche ==
==Carriera calcistica==

Горан cominciò a giocare a calcetto quando trovò un santos mezzo sgonfio in una piazza della sua città natale Strumica. Giocava spesso con gli albanesi e proprio per questo decise di emigrare, ancora giovane, per l'italia andando a chiedere lavoro nei pressi di [[Inter|Via Durini]].

[[Massimo Moratti]] ad aprire le porte al povero alban...cedone decidendo di offrirgli uno stipendio e di inserirlo nella stretta rosa interista. Dopo un anno all'inter Горан Пандев venne però cacciato a calci in culo per tentato spaccio, il giovane macedone voltò così alla ricerca di un posto per spacciare fumo, fottere portafogli e non fare un cazzo.

Dopo qualche anno di vagabondaggio ed elemosina tra la [[Spezia]] ed [[Ancona]], Пандев Горан vide immezzo ai campi della ciociaria l'apparizione di [[Suor Paola]] che parlava con le pecore, il piccolo Горан Пандев tirò fuori il proprio Santos sgonfio e cominciò a correre col pallone ai piedi come guidato da una rivelazione divina.
Due giorni dopo venne ritrovato in stato di incoscenza a Formello sui campi della Lazio, [[Claudio Lotito|Lotirchio]] gli fece così fare un provino decidendo poi di inserirlo in rosa con lo stipendio di trenta panini al prosciutto mensili.

All'interno della Lazio il giovane Горан trovò un ambiente consono ai suoi modi ed alle sue abitudini instaurando un giro di [[Hashish]] insieme a Tommaso Scrocchi. L'anno successivo arrivò anche Delio rossi che cominciò a fargli vendere cocaina e li nominò titolari d'attacco.

==Qualità tecniche==
[[Immagine:Macedonia2.JPG|right|thumb|300px|Il paese natale di Горан Пандев ]]
Abilissimo nel fingere di fare reparto, lasciando il lavoro sporco agli altri, è anche molto tecnico quando si gratta le chiappe sorridendo a [[Delio Rossi|Delio Zozzi]].
Abilissimo nel fingere di fare reparto, lasciando il lavoro sporco agli altri, è anche molto tecnico quando si gratta le chiappe sorridendo a [[Delio Rossi|Delio Zozzi]].


Горан Пандев gioca per lo più in attacco (rigorosamente oltre la linea del fuorigioco) e di tanto in tanto ama provare dei tiri a culo per fermare il gioco e riposarsi.
Горан Пандев gioca per lo più in attacco (rigorosamente oltre la linea del fuorigioco) e di tanto in tanto ama provare dei tiri a culo per fermare il gioco e riposarsi. La maggior parte di questi tiri finiscono in braccio al portiere oppure in tribuna (se tira a porta vuota).
Inoltre, insieme a Zuniga, è l'unico giocatore al mondo in grado di dribblarsi da solo.
Горан Пандев è anche uno iettatore di grande qualità, ha difatti portato una terribile sfiga alle due squadre di serie A in cui ha giocato, nell'unico anno in cui è approdato a milano l'inter perse lo scudetto all'ultima giornata e dal giorno in cui arrivò alla coccardata lazio quest'ultima non vinse più niente di niente.
Quando Горан Пандев prende palla e punta l'avversario, diventa improvvisamente gobbo e cade non appena sfiora l'avversario, rotolandosi sul tappeto utilizzando la mossa difensiva del guscio della tartaruga, che egli stesso ha reso famosa. È anche molto bravo a ribattere i tiri dei compagni che cercano di segnare, come durante Bayern Monaco-Inter su tiro di Sneijder.





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[[Categoria:Calciatori]]
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[[pt:Goran Pandev]]

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Pandev che risponde al saluto di Paolo Di Canio
« Adoro la mia terra d'origine, ci sono le pere, le mele, le banane, le arance e se ci aggiungi un po' di liquore viene fuori una meraviglia »
(Pandev sulla Macedonia)
« ҒӨҎЖӒ ІӐZҰӔ »
(Goran Pandev sulla Lazie)

Горан Пандев (Penisola balcanica, 1999) è un tamarro e nullafacente macedone che si spaccia per calciatore. Idolatrato dai ciociari e dai napoletani, militava nella Lazie al fianco di Maurito Zappate e Tommaso Scrocchi. Ha vinto il Caccone d'oro come capocannoniere del torneo Графіка ed ha perso lo scudetto con l'Inter nel 2002. Ora "gioca" nel Napoli, dopo aver militato alla corte di Moratti (come attaccante in teoria e panchinaro in pratica), che aveva bisogno di rinnovare la panchina.

Carriera calcistica

Il paese natale di Горан Пандев

Горан cominciò a giocare a calcetto quando trovò un Santos mezzo sgonfio in una piazza della sua città natale, Strumica. Giocava spesso con gli albanesi, proprio per questo decise di emigrare, ancora giovane, per l'Italia, andando a chiedere lavoro nei pressi di Via Durini.

Fu Massimo Moratti ad aprire le porte al povero Alban...cedone, decidendo di offrirgli uno stipendio e di inserirlo nella stretta rosa interista. Dopo un anno all'Inter, Горан Пандев venne cacciato a calci in culo per tentato spaccio, il giovane macedone voltò così alla ricerca di un posto per spacciare fumo, fottere portafogli e non fare un cazzo.

Dopo qualche anno di vagabondaggio ed elemosina tra la Spezia ed Ancona, Пандев Горан vide in mezzo ai campi della ciociaria l'apparizione di Suor Paola che parlava con le pecore, il piccolo Горан Пандев tirò fuori il proprio Santos sgonfio e cominciò a correre col pallone ai piedi, come guidato da una rivelazione divina. Due giorni dopo venne ritrovato in stato di incoscienza a Formello, sui campi della Lazio, Lotirchio gli fece così fare un provino, decidendo poi di inserirlo in rosa con lo stipendio di trenta panini al prosciutto mensili.

All'interno della Lazio, il giovane Горан trovò un ambiente consono ai suoi modi e alle sue abitudini, instaurando di conseguenza un giro di Hashish insieme a Tommaso Scrocchi. L'anno successivo arrivò anche Delio Rossi, che cominciò a fargli vendere cocaina e li nominò titolari d'attacco.

Gli affari però non andarono a buon fine e Горан tornò da Moratti come figliol prodigo. Lui, felice del suo ritorno, gli regalò la panchina. Di ciò ne furono contenti i tifosi interisti dato che prima, ogni volta che vedevano Горан in formazione titolare, sentivano un brivido passare lungo la schiena.

Durante l'estate 2011, Moratti cercò di appiopparlo al primo che capitava, e il Napoli decise di prenderlo in prestito per la gioia dei tifosi interisti.

Qualità tecniche

Abilissimo nel fingere di fare reparto, lasciando il lavoro sporco agli altri, è anche molto tecnico quando si gratta le chiappe sorridendo a Delio Zozzi.

Горан Пандев gioca per lo più in attacco (rigorosamente oltre la linea del fuorigioco) e di tanto in tanto ama provare dei tiri a culo per fermare il gioco e riposarsi. La maggior parte di questi tiri finiscono in braccio al portiere oppure in tribuna (se tira a porta vuota). Inoltre, insieme a Zuniga, è l'unico giocatore al mondo in grado di dribblarsi da solo. Quando Горан Пандев prende palla e punta l'avversario, diventa improvvisamente gobbo e cade non appena sfiora l'avversario, rotolandosi sul tappeto utilizzando la mossa difensiva del guscio della tartaruga, che egli stesso ha reso famosa. È anche molto bravo a ribattere i tiri dei compagni che cercano di segnare, come durante Bayern Monaco-Inter su tiro di Sneijder.