Albicocca

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L'albicocca in un momento di gloria.
« L'albicocco è il maschio dell'albicocca. Quando sono insieme si fanno le albicoccole. »
(Il Mago Forest e la sua improbabile comicità.)
« Ah... ma io fino a ieri dicevo "La lbicocca" »

L'albicocca è il frutto del melone[1].

Appartiene alla stessa famiglia delle prugne e delle pesche, ciò che accomuna questi frutti è che orientati nel modo giusto somigliano tutti ad un culo. L'albicocca[2] si scrive e si pronuncia sempre con davanti l'articolo apostrofato, così come l'Uomo del Monte, poiché non è un vero e proprio articolo ma fa parte del nome stesso.

Descrizione psicofisica

L'albicocca è uno dei frutti peggiori che ti possano capitare[3]. Forse perché la sua forma ricorda vagamente quella delle gonadi maschili, forse perché la sua consistenza ricorda vagamente quella delle gonadi maschili, o forse perché metterla in bocca dà la sensazione di leccare una moquette.

Oltretutto è anche esageratamente antipatica. Cresce in primavera, un periodo che dà alla luce frutta straordinaria come fragole, ciliegie e pesche; naturalmente l'albicocca non se la incula nessuno, è normale che sia fruttata frustrata. Conscia di questo suo complesso d'inferiorità, essa passa tutto il tempo a lamentarsi. Lo sappiamo che l'albicocche non parlano, ma vorrei invitarvi a fare un esercizio di fantasia: prendete una frutto, guardatelo bene e pensate a cosa potrebbe dire se avesse la voce. Una mela sicuramente declamerebbe con fierezza di come possa levare il medico di torno, un'anguria farebbe qualche gioviale battuta da bontempona sul fatto che è una taglia forte ma non se ne vergogna, ma una l'albicocca? È evidente che una l'albicocca non farebbe altro che piangersi addosso. L'albicocche spettegolano in continuazione: prima perché crescono nei mesi caldi e sono pure pelose, poi per il fatto che quando cadono dall'albero non ne rimane una intera, poi il kiwi che ricorda loro che il kaki sta messo peggio, infine il cliché del «non capisco perché siamo così grandi in proporzione al ramo su cui cresciamo» il quale è davvero un ramo troppo piccolo, ma di certo gratinarci i coglioni con le vostre lagne non risolverà il problema.

« È un'indecenza! Cresciamo ammassate nello stesso punto quando ci sono zone del ramo completamente libere! »
(L'albicocca con la faccia.)

L'albicocca nella nutrizione

L'albicocche sono l'alimento ideale per chi è spossato e depresso, perché contengono fosforo, magnesio, ferro, calcio e potassio, ma soprattutto perché ci ricordano che esistono forme di vita più infime di noi. Con un pennarello disegnate sulla l'albicocca una faccina allegra[4] e mettetela sul comodino, al mattino quando vi sveglierete vi sentirete già più felici dopo averla schiacciata a pugni vigorosi. L'albicocche sono ricche di vitamina A, motivo in più per lanciarle contro la porta a vetri del vicino nei pomeriggi domenicali.

L'albicocca nella medicina alternativa

Tutti sanno che l'albicocca viene spesso usata nella medicina alternativa, non perché abbia particolari proprietà benefiche, bensì perché la medicina alternativa è una gran buffonata. Quello che non tutti sanno è che il cianuro ricavato dall'albero e dai semi è, strano a dirsi, cianuro. Scettici dell'evidenza che se anche lo ricavi dal buco del naso di tua nonna è comunque velenoso, lo usiamo ancora sperando di curare i malati e di farci gli amaretti. Una cosa però gliela dobbiamo: l'albicocca contiene sorbitolo il quale, unito al fatto che fa schifo, la rende un lassativo migliore del Mr. Muscolo Idraulico Gel.

L'albicocca nella marmellata

Uuuuh sì... Una vera e propria strage.

Note

  1. ^ Colpo di scena!
  2. ^ Al plurale: l'albicocche.
  3. ^ L'albicocca... L'al-bi-coc-ca... L'albi-cocca... l'abicocca l'albicocca lalbicocca lalbicoca llbicoca. Ma non ha senso.
  4. ^ :D