Giampaolo Pazzini: differenze tra le versioni

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[[File:Bambino sovrappeso.jpg|right|thumb|280px|Fin dall'infanzia Giampaolo ha dimostrato una [[panchinaro|spiccata propensione all'attività fisica]].]]
[[File:Giampaolo Pazzini.jpg|right|thumb|280px|Pazzini mentre tenta di mettersi le dita nel naso.]]
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{{Cit2|Ma io penzo ghe nonno passeranno molto anni prima ghe Giambaolo segnasse molti gollo.|Pantaleo Corvino su Giampaolo Pazzini}}


{{Cit2|Se continua così diventerà più forte di me!|Simone Inzaghi su Giampaolo Pazzini}}
{{Cit2|Se continua così diventerà più forte di me!|[[Simone Inzaghi]] su Giampaolo Pazzini}}

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{{Cit2|Questo 'un fa gol nemmen 'o le mani maremma buhaiola!|Tifoso della Fiorentina su Pazzini}}


'''Giampaolo Pazzini''' è un noto calciatore, attualmente in forza al [[Milan]] come massaggiatore e porta-borracce.
'''Giampaolo Pazzini''' è un noto calciatore, attualmente in forza al [[Milan]] come massaggiatore e porta-borracce.


== Carriera ==
== Carriera ==
[[File:Atalanta_squadra.jpg‎|right|thumb|300px|Pazzini ai tempi dell'Atalanta. È quello con la maglia bianca seduto nei gradini della curva più vicini al campo.]]
Nato dall'incrocio fra un muflone e una talpa, animali dai quali ha ereditato l'eleganza dei movimenti e il grande fiuto per il gol che lo contraddistinguono, Giampaolo Pazzini si dedica al calcio fin da bambino, nonostante i genitori tentino di indirizzarlo verso la più redditizia professione di cassapanca.


Nato dall'incrocio fra un muflone e una talpa, animali dai quali ha ereditato l'eleganza dei movimenti e il grande fiuto per il gol, Giampaolo Pazzini si dedica al calcio fin da bambino, nonostante i genitori tentino di indirizzarlo verso la più redditizia professione di cassapanca.[[File:Atalanta_squadra.jpg‎|right|thumb|300px|Pazzini ai tempi dell'Atalanta. È quello con la maglia bianca seduto in curva, sulla destra.]]
In particolare il giovane Giampaolo eccelle nel dribbling, sovente infatti si diletta nello scartare la palla con grande sorpresa degli avversari.<br />Il suo talento (soprattutto nell'uncinetto) è innegabile e così viene ben presto notato dagli osservatori dell'[[Atalanta]], i quali si accordano con i genitori di Giampaolo e lo ingaggiano per il modico prezzo di due milioni delle vecchie [[lire]], una soppressa e due [[arbre-magique]].

In particolare il giovane Giampaolo eccelle nel dribbling, sovente infatti si diletta nello scartare la palla con grande sorpresa degli avversari.<br />Il suo talento (soprattutto nell'uncinetto) è innegabile e così viene ben presto notato dagli osservatori dell'[[Atalanta]], i quali si accordano con i genitori di Giampaolo e gli offrono un contratto da cinque milioni di [[lire]], quando già era in vigore l'[[euro]].


=== Gli anni a Bergamo ===
=== Gli anni a Bergamo ===


A Bergamo Giampaolo conosce [[Riccardo Montolivo]], altra giovane promessa della itticoltura italiana, del quale diviene amico fraterno tanto che i due verranno chiamati con un unico nome: [[Dolce & Gabbana]]. I due compongono una coppia d'attacco micidiale dentro [[Cosa avrà voluto dire?|e fuori]] ai campi di calcio, e contribuiscono a suon di gol sbagliati a porta vuota alla promozione in [[Serie A]]. Rimangono ancor oggi memorabili per i tifosi atalantini i festeggiamenti di Giampaolo, il quale si percuote ripetutamente i [[Tafazzi|genitali]] con un asciugamano bagnato davanti alle telecamere di tutto il mondo. Al termine della stagione Pazzini si mette in mostra come miglior paracarro esordiente e vince l'ambito premio di ''Piede di Ghisa 2004''.
A Bergamo Giampaolo conosce [[Riccardo Montolivo]], altra giovane promessa dell'itticoltura italiana, con il quale condivide la passione per [[Una mamma per amica]]. I due compongono una coppia d'attacco micidiale e contribuiscono a suon di gol sbagliati a porta vuota alla promozione della Dea in [[Serie A]]. Rimangono ancor oggi memorabili per i tifosi atalantini i festeggiamenti di Giampaolo, che si percuote ripetutamente i genitali con un [[asciugamano bagnato]] davanti alle telecamere di tutto il mondo. Al termine della stagione Pazzini, battendo sul filo di lana un [[paracarro]] posto davanti allo stadio di [[Bergamo]], vince l'ambito premio di ''Piede di Ghisa 2004''.
[[File:Paz.jpg|left|thumb|250px|Dolce-Pazzini e Gabbana-Montolivo alla presentazione della loro Collezione Autunno-Inverno 2005.]]
=== Il passaggio alla Fiorentina ===
=== Il passaggio alla Fiorentina ===
[[File:Paz.jpg|left|thumb|250px|Un recente sondaggio [[ISTAT]] ha incoronato Pazzini e Montolivo come la seconda coppia [[gay]] più celebre dopo [[Dolce e Gabbana]].]]
L'esordio in A è difficile: l'Atalanta lotta per non retrocedere e Giampaolo e Montolivo, chiamati a guidare la carica, preferiscono fare le merde e passare alla [[Fiorentina]]. I due sono fortemente voluti da [[Pantaleo Corvino]], uno tra i direttori tecnici più scaltri e oculati. Almeno prima di venir colpito da quei tre [[ictus]]. Con la maglia viola Pazzini si scatena e segna diciassette gol alla [[Juventus]] tra campionato e coppe. Non contento, investe [[Gianluca Zambrotta]] con un trattore, brucia la casa di [[Alessandro Del Piero]] e annega il gatto di [[Gianluigi Buffon]].


La stagione seguente inizia in modo altalenante, complici un tasso di colesterolo troppo alto e l'agguerrita concorrenza in attacco di [[Luca Toni]]; apprezzato soprattutto per la sua innegabile compostezza nel sedersi in [[Panchinaro|panchina]], Giampaolo non si perde d'animo e quando è chiamato in causa ricorre al suo repertorio di cadute in area, lisci vergognosi e lacrimucce: grazie a lui la Fiorentina raggiunge un dignitosissimo ventottesimo posto finale.
La stagione successiva non è altrettanto ricca di soddisfazioni per Giampaolo, che deve mantenere le enormi aspettative sorte su di lui e aiutare l'Atalanta a raggiungere una difficile salvezza.<br />A questi problemi Giampaolo risponde da vero {{s|stronzo}} campione: nel gennaio [[2005]] abbandona i bergamaschi ormai retrocessi e diventa un giocatore della [[Fiorentina]] assieme alla dolce metà Montolivo. I due sono fortemente voluti dal DS [[Pantaleo Corvino]], noto ipovedente appassionato di calcio balilla. Con la maglia viola si scatena subito e segna diciassette gol alla [[Juventus]] tra campionato e coppe. Non contento, investe [[Gianluca Zambrotta]] con un trattore, brucia la casa di [[Alessandro Del Piero]] e annega il gatto di [[Gianluigi Buffon]].


Nell'estate del [[2008]] tutto cambia: Toni scompare in circostanze misteriose durante l'[[Oktoberfest]] e Giampaolo viene di fatto nominato suo erede e attaccante titolare al fianco del romeno [[Adrian Mutu]] e del pr [[Bobo Vieri]].<br />Pazzini non fa rimpiangere le epiche gesta del suo predecessore e inanella una serie di prestazioni superbe che spingono la formazione toscana al quarto posto in classifica, piazzamento che vale i preliminari di [[Champions League]] e una vacanza premio a [[Pustole sul Glande]] per tutti i giocatori.
La stagione 2005-06 inizia in modo altalenante, complici un tasso di colesterolo troppo alto e l'agguerrita concorrenza in attacco di [[Luca Toni]]; apprezzato soprattutto per la sua innegabile compostezza nel sedersi in [[Panchinaro|panchina]], Giampaolo non si perde d'animo e quando è chiamato in causa ricorre al suo repertorio di cadute in area, lisci vergognosi e lacrimucce: grazie a lui la Fiorentina raggiunge un dignitosissimo ventottesimo posto finale.

[[File:Cretino.jpg‎|right|thumb|200px|Pazzini impegnato in una classica e sobria esultanza.]]Nell'estate del [[2008]] tutto cambia: Toni scompare in circostanze misteriose durante l'[[Oktoberfest]]. Giampaolo viene di fatto nominato suo erede e attaccante titolare al fianco del romeno [[Adrian Mutu]] e dell'ormai frollato [[Bobo Vieri]].<br />Pazzini non fa rimpiangere le epiche gesta del suo predecessore, e indossando la maglia numero 29 <ref>Il numero di traverse colpite da Pazzini in Fiorentina-Pizzighettone del 29 febbraio [[2007]], record mondiale del quale il giocatore si vanta spesso con comprensibile orgoglio</ref> inanella una serie di prestazioni superbe che spingono la formazione toscana al quarto posto in classifica, piazzamento che vale i preliminari di [[Champions League]] e una vacanza premio a [[Pustole sul Glande]] per tutti i giocatori.<br />L'intesa con Mutu e Vieri è perfetta e i tre vanno spesso in goal utilizzando un sapiente schema di gioco che esalta al massimo le loro doti: Mutu infatti da buon [[Romania|romeno]] estrae il coltello e, minacciando di tagliare la gola all'intera difesa avversaria, si fa consegnare il pallone e lo passa furbescamente a Pazzini che tutto solo insacca in rete. Nel frattempo Vieri fa il palo e distrae l'arbitro chiaccherando di [[gnocca]].


=== L'esplosione (purtroppo solo metaforica) alla Sampdoria ===
=== L'esplosione (purtroppo solo metaforica) alla Sampdoria ===


L'arrivo di [[Alberto Gilardino]] alla Fiorentina rompe gli equilibri dello spogliatoio e priva Giampaolo del ruolo di unica pippa della squadra. Nonostante i suoi minuti di gioco siano pochi e i gol ancora meno, il DS della Fiorentina Corvino sostiene di avere sempre fiducia in Giampaolo, intavolando nel frattempo trattative di mercato con qualsiasi centravanti del mondo, compresi l'ottuagenario Dario Hubner e la salma di [[Silvio Piola]].<br />Nella pausa invernale, per motivarlo, manda Pazzini in ritiro in [[Bielorussia]]. Nei campi della provincia di Gomel, ancora radioattivi, Pazzini perfeziona la tecnica di dribblare sé stesso. Tornato a Firenze, Pazzini scopre che il suo armadietto è diventato la cuccia di una famiglia di [[procioni]] e chiede alla società di prendere provvedimenti. La società non se lo fa ripetere e cede Pazzini alla [[Sampdoria]].<br />In blucerchiato Giampaolo trova il partner d'attacco ideale: [[Antonio Cassano]], delinquentello barese in perenne lotta contro l'igiene e i congiuntivi. Grazie agli [[assist]] di Cassano Pazzini realizza il suo record stagionale di marcature in Serie A, ben quasi tre.
{{recentismo}}
[[File:Ubriacone 2.jpg|right|thumb|300px|Giampaolo Pazzini in una recente apparizione con la maglia della Sampdoria.]]
L'arrivo di [[Alberto Gilardino]] alla Fiorentina nell'estate del [[2008]] rompe non pochi equilibri nello spogliatoio e fa precipitare Giampaolo, che si sente giustamente defraudato del suo ruolo di unica pippa della squadra, in un periodo nero. I minuti giocati sono pochi, i gol ancora meno, eppure il DS della Fiorentina Corvino sostiene di avere sempre fiducia nell'attaccante di Monsummano, intavolando nel frattempo trattative di mercato con ogni centravanti al mondo compresi l'ottuagenario Dario Hubner e la salma di [[Silvio Piola]]. Per motivare il bomber lo manda in ritiro in [[Bielorussia]]. Nei campi della provincia di Gomel, ancora radioattivi, Pazzini perfeziona la tecnica di dribblare sé stesso e soprattutto migliora la sua abilità nel tiro al bersaglio contro il portiere: tutto ciò non basta per risollevarsi dal suo stato di larva in coma farmacologico.<br />Pazzini passa quindi alla [[Sampdoria]]. Il trasferimento spezza ovviamente il cuore ai tifosi viola e all'allenatore [[Cesare Prandelli]], che intervistato sulla cessione di Pazzini non ha sa nascondere l'emozione e si lascia scappare un eloquente: "''Pazzini chi?''".<br />Nella squadra genovese Giampaolo trova il partner d'attacco ideale: [[Antonio Cassano]], delinquentello barese in perenne lotta contro l'igiene e i congiuntivi. Con uno così al fianco, Pazzini può finalmente brillare di luce propria e sembrare bello e intelligente!<br />


=== Lo [[Eh?|sbidonamento]] all'[[Inter]] ===
=== Lo sbidonamento all'[[Inter]]... ===
[[File:Pazzini con maschera.jpg|thumb|280px|Pazzini mentre si traveste da [[Zorro]] per intimorire i difensori avversari.]]
Nel vertice di mercato italo-polacco [[2011]] svoltosi a [[Polonia|Varsavia]] tra i vari club di [[Serie A]], la Samp rifila un Giampaolo [[idiota|celebralmente esploso]] all'Inter per 12 pesetas più un altro bidone. Grazie agli incoraggiamenti di coach [[Leonardo Nascimento de Araújo|Leonardo]] e del pluri-centenario [[Javier Zanetti]], Giampaolo si mantiene sulla via del [[gol]], all'angolo del [[bar]] della Pinetina, e ne segna 11, contribuendo in nulla parte alla [[Coppa Italia]] vinta dall'Inter. La stagione seguente, quella della rivoluzione tecnico-tattica del 3-4-3 di San Giovanni Pietro Gasperini II, protettore degli schemi falliti, il [[Pazzo]] viene messo ai margini della squadra, per non aver [[OMG|intelligentemente]] partecipato alla vendita delle indulgenze, e segna 2 autogol con la primavera interista. Gasperini viene esonerato a stagione in corso perchè dichiarato eretico dal [[CCSG]] e al suo posto subentra [[Claudio Ranieri]], [[sticazzi|altro grande allenatore]], che fa rientrare Pazzini nell'undici titolare. Nella seconda parte della stagione segna 8 gol, di cui 6.503 su [[rigore]] e 1.055 su autogol del portiere [[ebbrezza|ubriaco]] del [[cesso|CESS]]KA Mosca. A fine stagione il Pazzo viene rimesso ai margini dell'[[autostrada]], non rientrando più nei piani della società, che intendeva provare Esteban Cambiasso come prima punta di [[rottura di coglioni|sfondamento palle]].
La Samp, da buona squadra [[genova|genovese]], deve però deve fare cassa e separa i gemelli del gol: Pazzini finisce all'Inter, Cassano a pulire i pavimenti al Gaslini.<br />A volerlo fortemente è l'allenatore [[Leonardo Nascimento de Araújo|Leonardo]], che però si ricrede quando Giampaolo lo abbraccia commosso bisbigliando:


{{quote|È un onore lavorare al fianco di una delle [[Tartarughe Ninja]]!|}}
=== E poi al [[Milan]]...? ===
Poi, [[boh|per qualche motivo]], fa scambio di ruoli col suo collega [[Antonio Cassano]] e piomba inaspettatamente al Milan, con 7.5 milioni dati all'Inter per gli alimenti di Cassano, [[famiglia]] e [[pastore tedesco]]. Giampaolo eredita la maglia numero 11 che apparteneva al [[Zlatan Ibrahimovic|Nasone de La Svezia]], sperando di fare altrettanti gol in campionato per non finire di nuovo ai margini dell'autostrada. Alla prima contro la [[Sampdoria]] esegue piroette in campo, tentando di fare un gol ballerina.


L'inizio dell'avventura nerazzurra è comunque galvanizzante: Giampaolo segna 11 gol, tutti al [[Cesena]] ultimo in classifica, e vince una tristissima [[Coppa Italia]]. Durante la finale contro il [[Palermo]] si mette in mostra con una bellissima [[sforbiciata]] con la quale asporta un [[sopracciglio]] a [[Fabrizio Miccoli]]. La stagione seguente è più avara di successi: sulla panchina interista arriva [[Gian Piero Gasperini]], un [[talebano]] calcistico che impone alla squadra di giocare con uno spregiudicato 1-4-4. Pazzini, a cui il nuovo mister chiede ripiegamenti difensivi e di imparare a infilarsi i calzettoni da solo, finisce relegato dapprima in panchina, poi in tribuna e infine fuori da San Siro a fare il [[bagarino]].<br />A metà stagione Gasperini viene ucciso a testate da [[Materazzi]], che passava negli spogliatoi per caso, e la panchina è affidata a [[Claudio Ranieri]]. L'allenatore romano dimostra di credere in Pazzini e gli affida le chiavi della sua [[BMW]], assieme all'avvertimento:
=== Curiosità ===
Gimpy(così chiamato dai suoi marinai)ha militato, durante la sua assenza dal terreno di gioco per problemi di erezione, nella ciurma di One Piece (esatto il cartone seguito dai nerd-MANGAnici con seri problemi di sessualità) volgendo il ruolo di spazzino e porta borracce, ruolo il quale era solito fare anche in tutte le altre squadre.


{{quote|Portamela lavata per le quattro.|}}
-Si laurea in fisica nucleare con il minimo dei voti e la lode con tanto di master in letteratura(Badate che è un ragionamento logico).


=== ... e al [[Milan]] ===
-Vi è un famoso retroscena della sua cessione dall'inter:si dice rubasse troppe banane a Maicon.


Fortemente richiesto dal Milan, forse a causa di uno sbaglio di persona, Pazzini diventa un giocatore rossonero nell'[[agosto]] [[2012]]. Il trasferimento spezza il cuore ai tifosi interisti e al presidente [[Massimo Moratti]], che intervistato sulla vicenda non sa nascondere l'[[emozione]] e si lascia scappare un eloquente:
-Si narra che trovò il Santo Gral e lo bevve come fece Cristo nell'ultima cena ( Ma non era già stato bevuto? e vabbè....)


{{quote|Pazzini chi?|}}
- Si dice che abbia letto e commentato con parole altisonanti i libri e la biografia di Barbara D'Urso.


Esordisce segnando tre gol in Milan - [[Bologna]], partita che porta alla riapertura di [[Calciopoli]] in quanto una [[tripletta]] di Pazzini è una circostanza che può essere spiegata solo con una combine.<br />In Champions League contribuisce alla storica vittoria del Milan sul [[Barcellona]] lasciando il campo per infortunio dopo un minuto di gioco.
== L'esultanza e il segreto di Pazzini ==

Piuttosto caratteristica è la maniera che ha Pazzini di festeggiare ogni evento, sia esso un goal o la vittoria del torneo di Forza Quattro del quartiere. Il calciatore infatti mima il gesto di cavarsi gli occhi con indice e medio, forse in onore al noto tenore [[Andrea Bocelli]], con il quale ha da sempre un rapporto di reciproca ammirazione.


== Caratteristiche tecniche ==
== Caratteristiche tecniche ==


Assente giustificato dall'incontro col goal oramai da settantundici stagioni, Pazzini ha inventato un modo per dribblare le critiche feroci dei tifosi e per stordire i bordocampisti di [[Sky]], impedendo loro di rivolgere le più ingiuriose critiche. Tale sotterfugio si basa sull'uso dell’'''occhio cerbiattato''', tecnica derivata dalla stessa scuola degli "occhi della tigre" di [[Rocky Balboa]] e dello sguardo da cane bastonato del gatto con i camperos di [[Shrek]].<br />Assumendo lo sguardo cerbiattato, e bisbigliando parolacce rivolte ora al pallone, ora al palo, ora al ciuffo d'erba, ora al suo marcatore, Pazzini riesce sempre a farla franca. Almeno fino alla prossima rete mancata, che mentre state leggendo è già stata sbagliata.
Assente giustificato dall'incontro col goal oramai da settantundici stagioni, Pazzini ha inventato un modo per dribblare le critiche feroci dei tifosi e per stordire i bordocampisti di [[Sky]], impedendo loro di rivolgere le più ingiuriose critiche. Tale sotterfugio si basa sull'uso dell'occhio cerbiattato, tecnica derivata dalla stessa scuola degli occhi della tigre di [[Rocky Balboa]] e degli occhioni dolci del gatto con i camperos di [[Shrek]].<br />Assumendo lo sguardo cerbiattato, e bisbigliando parolacce rivolte ora al pallone, ora al palo, ora al ciuffo d'erba, ora al suo marcatore, Pazzini riesce sempre a farla franca. Almeno fino alla prossima rete mancata, che mentre state leggendo è già stata sbagliata.


== Note ==
== Curiosità ==
{{legginote}}
{{curiosità}}
*Nella partita inaugurale del nuovo stadio di Wembley ha segnato tre gol, tutti durante la pausa tra primo e secondo tempo.
<references/>
*In [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]] ha collezionato 25 presenze, 4 gol e il numero di telefono della sorella di [[Gattuso]]. Che è uguale a lui, solo più pelosa.
*Ha partecipato ai [[Mondiali 2010]] in [[Sudafrica]], ma non è sceso in campo in quanto troppo scarso.


{{Calciattori}}
{{Calciattori}}
{{Portali|calcio}}
{{Portali|calcio}}

[[Categoria:Calciatori]]
[[Categoria:Ex-giocatori dell'Inter]]
[[Categoria:Ex-giocatori dell'Inter]]
[[Categoria:Italiani]]

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Pazzini mentre tenta di mettersi le dita nel naso.
« Ma io penzo ghe nonno passeranno molto anni prima ghe Giambaolo segnasse molti gollo. »
(Pantaleo Corvino su Giampaolo Pazzini)
« Se continua così diventerà più forte di me! »
(Simone Inzaghi su Giampaolo Pazzini)
« Questo 'un fa gol nemmen 'o le mani maremma buhaiola! »
(Tifoso della Fiorentina su Pazzini)

Giampaolo Pazzini è un noto calciatore, attualmente in forza al Milan come massaggiatore e porta-borracce.

Carriera

Nato dall'incrocio fra un muflone e una talpa, animali dai quali ha ereditato l'eleganza dei movimenti e il grande fiuto per il gol, Giampaolo Pazzini si dedica al calcio fin da bambino, nonostante i genitori tentino di indirizzarlo verso la più redditizia professione di cassapanca.

Pazzini ai tempi dell'Atalanta. È quello con la maglia bianca seduto in curva, sulla destra.

In particolare il giovane Giampaolo eccelle nel dribbling, sovente infatti si diletta nello scartare la palla con grande sorpresa degli avversari.
Il suo talento (soprattutto nell'uncinetto) è innegabile e così viene ben presto notato dagli osservatori dell'Atalanta, i quali si accordano con i genitori di Giampaolo e gli offrono un contratto da cinque milioni di lire, quando già era in vigore l'euro.

Gli anni a Bergamo

A Bergamo Giampaolo conosce Riccardo Montolivo, altra giovane promessa dell'itticoltura italiana, con il quale condivide la passione per Una mamma per amica. I due compongono una coppia d'attacco micidiale e contribuiscono a suon di gol sbagliati a porta vuota alla promozione della Dea in Serie A. Rimangono ancor oggi memorabili per i tifosi atalantini i festeggiamenti di Giampaolo, che si percuote ripetutamente i genitali con un asciugamano bagnato davanti alle telecamere di tutto il mondo. Al termine della stagione Pazzini, battendo sul filo di lana un paracarro posto davanti allo stadio di Bergamo, vince l'ambito premio di Piede di Ghisa 2004.

Il passaggio alla Fiorentina

Un recente sondaggio ISTAT ha incoronato Pazzini e Montolivo come la seconda coppia gay più celebre dopo Dolce e Gabbana.

L'esordio in A è difficile: l'Atalanta lotta per non retrocedere e Giampaolo e Montolivo, chiamati a guidare la carica, preferiscono fare le merde e passare alla Fiorentina. I due sono fortemente voluti da Pantaleo Corvino, uno tra i direttori tecnici più scaltri e oculati. Almeno prima di venir colpito da quei tre ictus. Con la maglia viola Pazzini si scatena e segna diciassette gol alla Juventus tra campionato e coppe. Non contento, investe Gianluca Zambrotta con un trattore, brucia la casa di Alessandro Del Piero e annega il gatto di Gianluigi Buffon.

La stagione seguente inizia in modo altalenante, complici un tasso di colesterolo troppo alto e l'agguerrita concorrenza in attacco di Luca Toni; apprezzato soprattutto per la sua innegabile compostezza nel sedersi in panchina, Giampaolo non si perde d'animo e quando è chiamato in causa ricorre al suo repertorio di cadute in area, lisci vergognosi e lacrimucce: grazie a lui la Fiorentina raggiunge un dignitosissimo ventottesimo posto finale.

Nell'estate del 2008 tutto cambia: Toni scompare in circostanze misteriose durante l'Oktoberfest e Giampaolo viene di fatto nominato suo erede e attaccante titolare al fianco del romeno Adrian Mutu e del pr Bobo Vieri.
Pazzini non fa rimpiangere le epiche gesta del suo predecessore e inanella una serie di prestazioni superbe che spingono la formazione toscana al quarto posto in classifica, piazzamento che vale i preliminari di Champions League e una vacanza premio a Pustole sul Glande per tutti i giocatori.

L'esplosione (purtroppo solo metaforica) alla Sampdoria

L'arrivo di Alberto Gilardino alla Fiorentina rompe gli equilibri dello spogliatoio e priva Giampaolo del ruolo di unica pippa della squadra. Nonostante i suoi minuti di gioco siano pochi e i gol ancora meno, il DS della Fiorentina Corvino sostiene di avere sempre fiducia in Giampaolo, intavolando nel frattempo trattative di mercato con qualsiasi centravanti del mondo, compresi l'ottuagenario Dario Hubner e la salma di Silvio Piola.
Nella pausa invernale, per motivarlo, manda Pazzini in ritiro in Bielorussia. Nei campi della provincia di Gomel, ancora radioattivi, Pazzini perfeziona la tecnica di dribblare sé stesso. Tornato a Firenze, Pazzini scopre che il suo armadietto è diventato la cuccia di una famiglia di procioni e chiede alla società di prendere provvedimenti. La società non se lo fa ripetere e cede Pazzini alla Sampdoria.
In blucerchiato Giampaolo trova il partner d'attacco ideale: Antonio Cassano, delinquentello barese in perenne lotta contro l'igiene e i congiuntivi. Grazie agli assist di Cassano Pazzini realizza il suo record stagionale di marcature in Serie A, ben quasi tre.

Lo sbidonamento all'Inter...

Pazzini mentre si traveste da Zorro per intimorire i difensori avversari.

La Samp, da buona squadra genovese, deve però deve fare cassa e separa i gemelli del gol: Pazzini finisce all'Inter, Cassano a pulire i pavimenti al Gaslini.
A volerlo fortemente è l'allenatore Leonardo, che però si ricrede quando Giampaolo lo abbraccia commosso bisbigliando:

« È un onore lavorare al fianco di una delle Tartarughe Ninja! »

L'inizio dell'avventura nerazzurra è comunque galvanizzante: Giampaolo segna 11 gol, tutti al Cesena ultimo in classifica, e vince una tristissima Coppa Italia. Durante la finale contro il Palermo si mette in mostra con una bellissima sforbiciata con la quale asporta un sopracciglio a Fabrizio Miccoli. La stagione seguente è più avara di successi: sulla panchina interista arriva Gian Piero Gasperini, un talebano calcistico che impone alla squadra di giocare con uno spregiudicato 1-4-4. Pazzini, a cui il nuovo mister chiede ripiegamenti difensivi e di imparare a infilarsi i calzettoni da solo, finisce relegato dapprima in panchina, poi in tribuna e infine fuori da San Siro a fare il bagarino.
A metà stagione Gasperini viene ucciso a testate da Materazzi, che passava negli spogliatoi per caso, e la panchina è affidata a Claudio Ranieri. L'allenatore romano dimostra di credere in Pazzini e gli affida le chiavi della sua BMW, assieme all'avvertimento:

« Portamela lavata per le quattro. »

... e al Milan

Fortemente richiesto dal Milan, forse a causa di uno sbaglio di persona, Pazzini diventa un giocatore rossonero nell'agosto 2012. Il trasferimento spezza il cuore ai tifosi interisti e al presidente Massimo Moratti, che intervistato sulla vicenda non sa nascondere l'emozione e si lascia scappare un eloquente:

« Pazzini chi? »

Esordisce segnando tre gol in Milan - Bologna, partita che porta alla riapertura di Calciopoli in quanto una tripletta di Pazzini è una circostanza che può essere spiegata solo con una combine.
In Champions League contribuisce alla storica vittoria del Milan sul Barcellona lasciando il campo per infortunio dopo un minuto di gioco.

Caratteristiche tecniche

Assente giustificato dall'incontro col goal oramai da settantundici stagioni, Pazzini ha inventato un modo per dribblare le critiche feroci dei tifosi e per stordire i bordocampisti di Sky, impedendo loro di rivolgere le più ingiuriose critiche. Tale sotterfugio si basa sull'uso dell'occhio cerbiattato, tecnica derivata dalla stessa scuola degli occhi della tigre di Rocky Balboa e degli occhioni dolci del gatto con i camperos di Shrek.
Assumendo lo sguardo cerbiattato, e bisbigliando parolacce rivolte ora al pallone, ora al palo, ora al ciuffo d'erba, ora al suo marcatore, Pazzini riesce sempre a farla franca. Almeno fino alla prossima rete mancata, che mentre state leggendo è già stata sbagliata.

Curiosità

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  • Nella partita inaugurale del nuovo stadio di Wembley ha segnato tre gol, tutti durante la pausa tra primo e secondo tempo.
  • In Nazionale ha collezionato 25 presenze, 4 gol e il numero di telefono della sorella di Gattuso. Che è uguale a lui, solo più pelosa.
  • Ha partecipato ai Mondiali 2010 in Sudafrica, ma non è sceso in campo in quanto troppo scarso.