Vampire goth

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia di cui nessuno sentiva il bisogno.
(Rimpallato da Vampirla)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


Qualora tu non abbia la più pallida idea su ciò di cui si parla in questa voce, dovresti fare un salto qui.


« Poser di merda... »
(Dracula sui Vampire Goth)


Il Vampire goth, altrimenti detto Vampirla, è il più tragico esempio di poser esistente, poiché, a differenza dei suoi simili, è convinto di essere qualcosa che non esiste nel mondo reale: un vampiro.

Le origini

Lo stemma del "Nosferatu Fan Club" in una stampa dell'epoca.

Pionieri di questo stile furono i membri del "Nosferatu Fan Club", fondato in Romania nel 1840.

Costoro usavano vestirsi con lunghi mantelli neri che pulivano meticolosamente il pavimento, farsi leccare i capelli da una mucca (ciò spiega perché fossero tanto lisci e unti), donare giornalmente il sangue in modo da ottenere un colorito latteo senza aver bisogno di fondotinta, e andare in giro la notte a spaventare e scippare le vecchiette, gridando

« Sono il conte Drrraculaaa, miiinghiaaa!!! »

e ricevendo in risposta sonore ombrellate in testa.

Rimase un caso isolato per un lunghissimo lasso di tempo, finché negli ultimi anni il cinema e la moda non hanno rispolverato per l'ennesima volta la figura del vampiro letterario, riproponendolo in una versione più moderna, fresca e sbrilluccicosa.

Una cagata pazzesca, insomma.

A quel punto, com'era prevedibile, la figura del Vampire goth ha attirato a sé quei giovani che desiderano darsi un'immagine cupa, profonda e minacciosa, oltre alle Drag Queen che cercano un travestimento originale per Halloween.

L'approccio alla materia

Gli aspiranti Vampire goth identificano la figura del vampiro unicamente con il modello derivato dalle leggende dell'est europeo[1], e tentano di ricopiarne l'iconografia nell'abbigliamento e nei modi.

Di solito ci si avvicina a questa filosofia di vita in maniera graduale: una volta venuto a contatto con esso, un giovane può innamorarsi di questo stile, aderirvi senza remore e causare effetti devastanti intorno a sé.

L'adolescenza

La visione di film truculenti come questo può segnare per sempre un giovane trasformandolo in un Vampire goth.

Un Vampire goth adolescente è realmente convinto che esistano i vampiri e che lui faccia parte di questa onorata categoria, perciò si sente in dovere di comportarsi da degno rappresentante della sua specie.

Il primo passo è ovviamente la cura dell'aspetto. La moda Vampire goth giovanile prevede abiti rigorosamente neri, attillatissimi per i maschi e spumosi per le femmine, in entrambi i casi decorati da pizzi e merletti di ogni genere, più ciondoli, anelli, catenine e ogni altro tipo di monile con parvenze gotiche ed esoteriche. Modello di stile per lui è Ville Valo, per lei, Dani Filth.

Conscio di dover cambiare anche le proprie abitudini alimentari, l'aspirante Vampirla comincia col masticare le ossa del suo gattino morto, dimostrando scarsa conoscenza delle abitudini alimentari vampiresche, visto che una schifezza del genere non la farebbe nemmeno l'ultimo degli zombie.

Se frequentasse una compagnia di suoi simili potrebbero succhiarsi il sangue reciprocamente, pungendosi con aghi sterilizzati[2], ma la maggior parte dei Vampire Goth non ha amici disposti a farsi azzannare il collo da un invasato vestito da Marilyn Manson.

Di conseguenza, l'apprendista Vampirla rimedia mettendosi a succhiare con voracità gli assorbenti della sorella o, in mancanza, della sua migliore amica o della propria fidanzata, ammesso che un essere del genere abbia dei rapporti sociali, e sempre che non siano anch'esse Vampire goth e pertanto preferiscano consumarseli loro.

Ovviamente, si convince di essere allergico all'aglio, all'acqua santa e ai crocifissi, e sviluppa la fobia di andare a fuoco sotto la luce del sole: nel suo armadietto si può trovare un gran numero di creme da sole, insieme a pile di assorbenti usati.

L'eccesso di autosuggestione è la sua principale debolezza: un Vampire goth adolescente può morire per effetto placebo.

Essendo egli totalmente convinto di essere un vampiro, lo si potrebbe facilmente eliminare esponendolo al sole, facendogli mangiare aglio, raddrizzando i crocifissi nella sua cripta o facendolo morire di fame dopo avergli sequestrato tutti gli assorbenti usati accatastati nel suo armadietto.

L'habitat del Vampire goth

Un gruppo di Vampirlesse durante un arcano rituale nella cripta di una di loro.

La paura dell'autocombustione spinge i giovani Vampire goth a passare le giornate barricati nella propria cameretta, rivisitata secondo i canoni dello stile Neogothicpseudotransilvano.

Innanzitutto dipingono le pareti di nero, rischiando il collasso cardiocircolatorio nel periodo estivo, per rendere il luogo quanto più simile a un sepolcro: per lo stesso motivo distribuiscono sui mobili e sul pavimento candele intrecciate da cerimonia, nere oppure rosse.


In mancanza d'altro usano ceri da morto dai quali grattano via le facce di Gesù e Padre Pio.

Inoltre, nella tana dell'adolescente non possono mancare i soprammobili a forma di croci rovesciate,pentacoli, pipistrelli, pugnali, teste di drago e foglie di marijuana. Sono tutti oggetti che i neofiti del vampirismo si procurano tramite due canali di distribuzione appositamente creati per loro: il Carnaby st e il Negative Mailorder, due oscure aziende di vendita per corrispondenza, i cui cataloghi stregati compaiono dal nulla nelle cassette postali di ville e condomini, e lì restano finché non ammaliano qualche incauto minore, trasformandolo, inevitabilmente, in un Vampirla.

Altri oggetti indispensabili sono i teschi: l'ideale sarebbero i teschi umani, ma sfortunatamente è difficile reperirli senza incorrere in spiacevoli sanzioni. Come unica alternativa valida rimangono quelli di animale, meglio se di capra, in modo da evocare almeno un'immagine satanica.

Non è pertanto inusuale sorprendere i giovani Vampire goth mentre frugano nei cassonetti nei pressi delle macellerie, in cerca di qualche scarto ancora presentabile, per il quale, molto spesso, si scontrano con diversi randagi[3].

Completano l'arredamento le ragnatele finte e le macchie di muffa create dallo stesso Vampirla con l'ausilio di un annaffiatoio, ma senza esagerare, perché l'eccessiva umidità danneggerebbe il suo giaciglio, una bara di cartone costruita con gli scatoli trafugati dal supermercato locale.

Un Vampire goth vestito di tutto punto si prepara a una notte di indicibili nefandezze.

Il Vampire goth abbandona il suo penoso tugurio la sua lugubre cripta solo durante la notte, che trascorre cercando di far paura alle giovani fanciulle o appostandosi fuori dalle loro finestre per tentare, invano, di ipnotizzarle.

La maggior parte delle volte, questo esemplare d'adolescente viene ucciso a colpi di crocifisso dal padre della ragazza insidiata, oppure linciato da una folla armata di forconi e torce. In quest'ultimo caso rimane molto deluso dal subire una fine più adatta al mostro di Frankenstein.

Nella remota ipotesi che riesca a sopravvivere, il giovane Vampire goth si ritira precipitosamente nel suo tetro maniero, a sfogare in rete la frustrazione derivante dall'ennesimo insuccesso.

Il rapporto con internet

Allontanato e bollato come disadattato dai pregiudizi della gente comune, il giovane Vampirla trova su internet un modo per dare libero sfogo a tutte le proprie puttanate e confrontarsi con i propri simili.

Da anni sono spuntati diversi siti e forum creati da Vampirla per i Vampirla, nei quali vengono pubblicati articoli che illustrano i migliori modi per ciucciarsi il sangue a vicenda, o recensioni e commenti sui pilastri della loro cultura[citazione necessaria], come i videogame della serie Vampiri La Mascherata, i manga a tema, i libri di Anne Rice, la trilogia di Twilight e l'eptalogia di Harry Potter, più i relativi adattamenti cinematografici.

Immancabile è anche la sezione dedicata alle fanfiction, dove i Vampyre goth scrittori strafatti di in erba pubblicano le proprie storie d'avventura, in cui si immaginano fieri principi delle tenebre attorniati da lascive vampiresse, impegnati a combattere orde di licantropi a fianco dei personaggi di Anne Rice e di quelli di Harry Potter.

Se è fortunato, nei meandri della rete potrebbe addirittura trovare l'anima gemella, o scoprire un modo per incontrarla.

Il matrimonio

Il tradizionale abito da sposa, romantico ed elegante.

Ammesso che questo esemplare riesca a trovare una donna disposta a dargliela, il matrimonio di un Vampire goth è una delle celebrazioni più oscure e particolari mai organizzate:

  • L'invito viene mandato attraverso gufi messaggeri o tramite un ambasciatore vestito in stile seicentesco.
  • La sposa si presenta in abito da prostituta ottocentesca e l'unione dei due sposi è suggellata dall'assunzione dei medesimi di un calice ricolmo di ketchup sangue. In seguito a ciò, gli invitati dovranno succhiarsi il sangue tra loro, in segno di buon auspicio verso i due nuovi coniugi.
  • La cerimonia termina con un'orgia in onore dei novelli sposi.

L'età adulta

Un Vampire goth un po' avanti con gli anni prima di una crisi depressiva post sbornia.

L'età adulta comporta il perfezionamento e allo stesso tempo il declino del Vampire goth.

Innanzitutto, il nostro arriva a un approccio più maturo alla materia, comincia finalmente a studiare da testi seri le abitudini della sua presunta specie di appartenenza, diventando così un Vampire goth integralista.

L'integralista, così fedele alla tradizione da continuare a seguire la moda vittoriana anche nel XXI secolo, si veste come uno che vive un eterno Halloween: è possibile avvistarlo, rigorosamente di notte, mentre gira per strada con un cappello a cilindro,un mantello nero lungo fino ai piedi, anche in estate, una camicia bianca usata dal bisnonno nei suoi tempi migliori e un bastone in stile Dottor House.

I capi di abbigliamento e gli accessori necessari possono essere facilmente reperiti dedicandosi allo sciacallaggio delle tombe dei propri avi.

Inoltre, dopo aver pregato per anni i genitori di regalargliene una, il Vampirla adulto può finalmente comprarsi una protesi dentaria da 300 euro,dai canini eccessivamente sviluppati, che daranno al soggetto un aspetto naturale, in modo da non attirare l'attenzione. I meno abbienti invece ricorrono all'aiuto di un arrotino.

Un Vampire goth verace dopo un'estenuante seduta di trucco.

Anche il make-up diventa più fedele ai vampiri originali: peggiora la carenza di globuli rossi nel sangue(basta guardare il colore della pelle), cui si aggiunge la comparsa di cerchi color diarrea intorno agli occhi.

A questo perfezionamento esteriore però corrisponde una crisi interiore: il nostro è ormai conscio del fatto di non essere un vero vampiro, non se ne illude più nemmeno succhiando il proprio sangue o quello del maiale che ha appena comprato in macelleria.

Vive nel suo mondo fantastico, per poi scoprire, rassegnato, di essere un quarantenne single privo di una carriera sicura, che va in giro di notte a disturbare i passanti con un travestimento idiota, biascicando oscure minacce, rese ancora più incomprensibili dalla protesi sempre in procinto di essere sputata.

Accortosi della sua inutilità, ha due alternative:

  • Continuare a fare l'idiota.
  • Smetterla di fare il coglione coi denti finti e trovarsi un lavoro.

Solitamente, per nostra sfortuna, rinsaviscono dalla crisi esistenziale e optano per la prima. Può morire linciato, come il suo collega adolescente, o nel pieno di una crisi depressiva post sbornia.

Note

  1. ^ Eufemismo per dire "Dracula"
  2. ^ Per coerenza con i veri vampiri, noti igienisti.
  3. ^ Qualora doveste assistere a una scena come questa, non rimanete fermi a ridacchiare da muti osservatori, armatevi di coscienza e date man forte all'animale.

Voci correlate