Articoli in cui mi sono ingolfato, in attesa di collocamento una volta che mi sarà tornata l'ispirazione per continuarli.


Black Jesus

 

Yo Yo Yo! Wut' it iz mutha fucka! Blak Jesus iz like da bomb.
Fo' shizzle my nizzle!
So boi wut up? Y U B frontin? I'm down wit' Blak Jesus like im down wit' da big G-man. U dig? If u aint I'll show U how my pimp hand is way strong. Kick yawl down 2 tha H-E-L-Lizzy. Best chickity-check yo self before you wiggity-wreck yo self, fool. Blablabla, parole a caso. Grassetto[1]

 
 
He died for your sins, yo![2]
« Oh hell yeah! I'm fuckin' sure, dat mothafucka of Jesus was fuckin' blak! »
(Snoop Dogg sulla teoria del Gesù Nero)

La teoria del Gesù Nero (meglio conosciuta dagli inglesi con l'inglese Black Jesus[3], ma anche con Blesus o Jack[4]) è un elegante e raffinato assunto sostenente l'appartenenza alla razza Congoloide del Cristo. Molti uomini di spicco come Malcolm X, noto ed ormai deceduto attivista politico afroamericano, Goodluck Jonathan, capo di stato della Nigeria, e Moustapha Ndoye, il senegalese che lavora alla pizzeria dell'Auchan di Bergamo bassa, furono e sono tutt'ora sostenitori accaniti di questa dottrina.

La teoria è contornata da complicati e misconosciuti enigmi storico-religiosi, che portarono l'uomo bianco, nei secoli, ad occultare la Grande e scomodissima Verità radicata sin alla base della sua stessa religione: in realtà, Gesù era nero.

Yesu alikuwa mweusi, per dirlo in swahili.

Considerazioni sul Cristo

 
Charles Darwin, famoso biologo afrobritannico, conveniva nel fatto che se la figura del Cristo fosse veramente esistita da un punto di vista storico, Egli sarebbe sicuramente stato di colore.
« Inserire citazione Malcolm X »
(Testo sotto)

Grazie all'ampia produzione letteraria, è largamente risaputo che Gesù nacque a Betlemme, in Giudea, il 25 dicembre del cosiddetto anno 0, per poi trasferirsi con la famiglia a Nazareth, in Galilea. Nonostante l'arte rinascimentale ci abbia ammorbidito all'immagine di un Cristo biondo dagli iridi chiari, a rigor di logica, considerando la provenienza geografica, si potrebbe pensare che Egli fosse in realtà di etnia mediorientale. Nonostante la fattibilità dell'ipotesi, vale la pena di soffermarsi ad alcune considerazioni direttamente basate sulle conoscenze tramandateci dalle Sacre Scritture.

Il Cristo era solito, mentre si trovava intento a predicare il Sacro Verbo, rivolgersi ai discepoli ed agli ascoltatori utilizzando il benevolo termine "fratelli". Nonostante l'espressione sia una prerogativa di Nostro Signore, quest'ultima è altresì usata dalle popolazioni di colore, difatti non è raro notare l'utilizzo delle contrazioni fra o bro[5] all'interno dei membri della cultura rap; 50 Cent è difatti solito intercalare il suddetto termine almeno una volta ogni cinque parole. Ci è permesso quindi dire che non vi sia correlazione alcuna tra il Cristo Salvatore Nostro ed il mondo del rap? Non possiamo afferamarlo con certezza, d'altro canto le similitudini non sono del tutto trascurabili. Oltretutto, soffermandoci su una breve analisi, la tendenza alle rime e ad agghindarsi con larghe tuniche da parte di Gesù il Nazareno, non farebbero affatto pensare ad suo un collegamento col mondo arabo, dove sono notoriamente tutti troppo incazzati ed intenti a predicare il brutale verbo di Allah per dedicarsi ai piaceri dell'arte della rima. Bisognerebbe altresì considerare che il Messia non era affatto avvezzo alla predicazione in nome di Allah, essendo Egli

il primo tra tutti i cristiani. Valutando che oltretutto vengono malviste ogni tipo di fedi esterne all'Islam all'interno delle popolazioni di prevalente religione musulmana, ci vediamo costretti a dichiarare l'estraneità del Profeta al mondo arabo. A quale etnia poteva quindi appartenere egli se non a quella mediorientale?

Viene ora spontaneo pensare che il Cristo fosse in realtà figlio di immigrati stranieri trovatisi per fortuite occasioni proprio in Galilea a quel tempo. Questa ipotesi da però adito a molte altre notabili questioni:

  Era forse Gesù un esponente di spicco della comunità cinese di Nazareth?
  Vi è alcuna correlazione tra la scelta della famiglia dell'Emmanuele di immigrare proprio in quel luogo e l'alta richiesta di badanti rumene a quel tempo in Galilea?
  Egli avrebbe potuto addirittura essere un discendete dei nobili nativi americani, perché no?

Naturale sorge quindi la domanda:

  Di che etnia erano i genitori del Figlio dell'uomo?

  Per l'appunto qual era quindi la vera origine della stirpe della Santa Vergine e di

Nostro Signore l'Altissimo, genitori biologici del Cristo Immacolato?

I genitori di Gesù erano neri?

Dio era nero?

 
Hey, bro! Wazzup?[6]

La figura dell'Altissimo è stata spesso soggetto di numerosissime saghe letterarie, nonché di adattamenti cinematografici. Celebre è il Dio interpretato da Morgan Freeman in ”Bruce Almighty”, maltradotto con l’italiano Una settimana da Dio[7], film dove compare anche da Jim Carrey. È quindi corretto dire che Morgan Freeman, all’interno della pellicola, è stato Dio per un periodo limitato di tempo. È fisicamente però impossibile che un qualsiasi essere sia al contempo sé stesso ed un altro completamente diverso. Morgan Freeman non può essere quindi Dio solamente per limitati periodi di tempo ed in determinate occasioni della sua vita, sarebbe un po' come dire che un escremento, se lasciato al sole, durante una particolare fase della propria decomposizione, sapesse di gustose lasagne emiliane. È assolutamente impossibile. Quindi,

, lo è sempre stato e sempre lo sarà. Ergo:

  Morgan Freeman è sempre stato Dio
  Dio è sempre stato Morgan Freeman
  Morgan Freeman è un negro
  Dio è sempre stato un negro

La Madonna era nera?

Conclusione

 

Note

Altri progetti


Categoria:Argomenti preferiti dalla Chiesa Categoria:Scuse per ammazzare gente

Mandarino

File:Asiatico sorride sornione ricoperto di foglie e palline sorridenti. Non ci è dato sapere quali siano le circostanze che lo abbiano indotto ad agghindarsi in cotale modo, ma dai suoi occhi non traspare di certo sanità mentale.jpg
Un cinese mandarino.
« 我不他妈的什么都不懂![1] »
(Confucio su mandarino)

Il Mandarino (官話trad./官话sempl.; Guānhuàpinyin; Citrus reticulatalatino) è una lingua tonale agrumica rinomata per la propria dolcezza e succosità, nonché per l'alto contenuto di vitamina C.

È attualmente la cosa che si avvicina di più al concetto di "lingua cinese comune" (普通話trad./普通话sempl.; pǔtōnghuàpinyin; ΚοινὴΕλληνικά), in quanto lingua ufficiale nella Repubblica popolare della Cina, Taiwan, Giappocina, Malaysia, Singapore, Bangalore, nella Repubblica popolare delle banane, a Prato ed in via Paolo Sarpi a Milano. Se fosse veramente una vera lingua unica sarebbe anche quella con più parlanti al mondo[2]; ma in realtà è una gran cazzata, è solamente il governo cinese che ve lo vuol far credere, in realtà i cinesi parlano una varietà talmente incasinata di dialetti, detti "mandarini" appunto, da non riuscire a capirsi tra di loro e, per comunicare, sono soliti ricorrere al linguaggio dei segni ed alla smorfia napoletana. Tuttavia è la pronuncia standard di Pechino (北京話trad./北京话sempl.; běijīnghuàpinyin; Beijing mállýskumíslenska) ad essere ritenuta quella ufficiale.[senza fonte]

Un medico su dieci sostiene che se avessimo l'occasione di masticare almeno tre diversi tipi di mandarini al giorno potremmo prevenire il raffreddore[3].

Storia

Template:Img Secondo la leggenda fu nella seconda metà del 1600 che le prime varietà di mandarini cominciarono ad arrivare alla bocca dei cinesi, all'epoca completamente muti. Fu Charlie Quinn (清 查理trad./清 查理sempl.; Qīng Chálǐpinyin; Quinn Charliekreyòl ayisyen), pioniere ed ubriacone irlandese nonché fondatore della famosa Dinastia Qing (清朝trad./清朝sempl.; Qīngcháopinyin; Čing dinastijalietuvių kalba), il primo essere dotato di parola ad essersi addentrato nelle remote regioni della Cina. Ai tempi Quinn parlava un dialetto irlandese tipico dei baretti di Cork, ed i cinesi, quando arrivò alle loro orecchie questa nuova dimensione della comunicazione a loro sconosciuta, fecero quello che ha sempre distinto il loro popolo: rubarono il dialetto di Quinn, lo taroccarono fino all'inverosimile, ne produssero millemila milioni di copie contraffatte e dopo decenni di spaccio abusivo sulle bancarelle il grande popolo d'oriente ebbe finalmente il dono della parola ed i propri dialetti mandarini.

Nonostante la facciata della lingua mandarina, detta "scorza" (果皮trad./果皮sempl.; Guǒpípinyin; Skilafrikaans) apparisse dura e poco piacevole a chi la provava per la prima volta, i cinesi si accorsero ben presto che era invece ottima come ingrediente per le torte. Successivamente riuscirono a concepire anche grandi ricette come l’anatra all’arancia e il maiale in agrodolce.

Grammatica

Il mandarino non ha né il singolare né il plurale, sembra che ciò sia dovuto al fatto che in realtà i cinesi non sappiano contare. Dai pensaci, hai mai visto un numero scritto in cinese?

Boh

a

  1. ^ Google translator.
  2. ^ (09 2009). National Geographic Cina, n. .
  3. ^ Quarta puntata della versione cinese di "Un medico in famiglia".

NonLibri: Lezione sulla civiltà occidentale

I passi erano svelti, era in ritardo. Maledizione, Ronomic lo faceva sempre bere troppo.

« Ancora un bicchierino professore! Per festeggiare! Domani è il tuo primo giorno di lavoro! »

Appunto. E ora, per colpa di Ronomic e del bicchierino della sera prima, sarebbe arrivato in ritardo alla sua lezione. La sua prima lezione di sempre. Vaffanculo. La gente ci teneva ad arrivare in orario alle lezioni, non come in altri posti sperduti. Anche le scarpe, oltre che al cervello, cominciavano a fumargli. Letteralmente.

« Probabilmente si sarà rotto ancora in cip di coordinamento »

Pensò tra sé. Ma sarebbe passato dopo dal calzomeccanico, la porta dell'aula era vicinissima. Fu un tale sollievo quando strinse il pomello tra le piume.

E finalmente, eccolo lì, il tutto. La cattedra, gli studenti, l'ansia prima della lezione, esattamente come se l'era immaginato. Poco importava se era arrivato con tre jackon abbondati di ritardo. Era la sua occasione, da una vita si era preparato a questo.

« Buongiorno a tutti, scusate il ritardo innanzitutto. Sono il professor Sgurath R'rak, benvenuti alla prima lezione sulla civiltà occidentale del corso di umanologia applicata. Beh, cominciamo con una domanda banale... Qualcuno di voi sa cosa fossero gli esseri umani? »
« Quelli che abitarono la Terra prima di noi professor R'rak? »

Se non si ricordava male, quello avrebbe dovuto essere proprio Htarrùs. L'alunno con la risposta sempre pronta, ne aveva sentito parlare. Ma una bella pettina ai tentacoli prima di venire a lezione se la sarebbe anche potuta dare è...

« Esatto! E la civiltà occidentale fu proprio il periodo che essi ritennero essere il più avanzato in campo scientifico e tecnologico. Poveri illusi. »

[Risate generali]

Nazionale di calcio del Sudafrica: una retrospezione

"Nazionale di calcio del Sudafrica" è uno dei più stimati capolavori mondiali della letteratura contemporanea. Dallo squisito spessore critico e filosofico, il trattato è stato pubblicato postumo, il 17 settembre 2011, dalle Edizioni Vaticane. Già vincitore del Pulitzer ed attualmente candidato al Nobel per la letteratura, l'opera, breve ma tagliente, sfruttando la propria retorica muove una pesante critica riguardo all'andamento, senonché ai malcostumi, dell'odierna società occidentale.

Per esprimere ulteriormente la propria indignazione, lo sconosciuto autore rifiuta addirittura il concetto stesso di nome di persona, caratterizzante la nostra cultura sin forse dagli albori, firmando il trattato sotto lo pseudonimo numerico di <inserire IP>.

Prefazione

« DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE D I O C A N E D I O C A N E DIO CANE DIO CANE DIO CANE ! »

Innumerevoli le tematiche trattate dal bestseller. Dopo l'ovvia questione dell'accostamento tra l'Altissimo ed il più fedele degli gli animali domestici, l'opera, e qui forse emerge la raffinata genialità dell'autore, mostra le tematiche principali proprio nel titolo. Dopo anni di attenti studi da parte di esperti ed appassionati, si è giunti alla conclusione che i motivi che hanno spinto <inserire IP> a titolare il proprio capolavoro "Nazionale di calcio del Sudafrica" non possono essere che i seguenti:

  Critica all'ideologia del nazionalismo in sé nonché all'unicità delle nazioni stesse (Nazionale);
  Critica alle preposizioni italiane, in particolar modo a quelle articolate (di/del);
  Critica all'aggressività umana ed alla sua assoggettazione al dolore fisico, spesso entrambi sfocianti, o scaturenti, a seconda dell'occasione, in bruschi colpi mossi dagli arti (calcio);
  Aspra critica alla violenta storia del Sudafrica, in particolare all'epoca dell'Apartheid, nonché al razzismo ed alla presunta superiorità razziale dell'uomo bianco (Sudafrica).

Tematiche

Critica al nazionalismo

« DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE D I O C A N E D I O C A N E DIO CANE DIO CANE DIO CANE ! »
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a7/Eugène_Delacroix_-_La_liberté_guidant_le_peuple.jpg/500px-Eugène_Delacroix_-_La_liberté_guidant_le_peuple.jpg


Con queste deflagranti ma sentite parole, l'autore esprime il proprio

all'esistenza stessa degli stati nazionali.

Critica alle preposizioni

« DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE D I O C A N E D I O C A N E DIO CANE DIO CANE DIO CANE ! »

Critica all'aggressività ed al dolore

« DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE D I O C A N E D I O C A N E DIO CANE DIO CANE DIO CANE ! »

Critica alla storia del Sudafrica

« DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE DIO CANE D I O C A N E D I O C A N E DIO CANE DIO CANE DIO CANE ! »

Codice afghano della strada

 
La quint'essenza del codice afghano della strada.

Il codice afghano della strada è un aggiornato sistema di regolamenti, redatto da re Salomone in persona, al quale bisogna attenersi scrupolosamente se si vuole sopravvivere nel deserto dell'Afghanistan. E forse pure del Kirghizistan.