Umberto Veronesi
Template:Aggiornamento Template:Radioattivo
Un po’ di storia
Umberto Veronesi nacque a Milano il 28 novembre 1925 da una famiglia di boari della Brianza. Fin dalla più tenera età mostra interesse per la medicina e la chirurgia, e anziché lavorare la terra come voleva suo padre, decise di abbandonare l'attività famigliare per dedicarsi all'allegro chirurgo, regalo che ricevette il 25 dicembre su volere dell'allora moglie di Babbo Natale: Rita Levi Montalcini. Da giovane la sua attività preferita era la vivisezione delle mucche, in particolare lo studio delle loro mammelle, grazie alle quali poté elaborare alcune teorie fondamentali sulla prevenzione e la lotta contro i tumori al seno.
L'ascesa in politica
In seguito ai successi ottenuti in ambito medico, Umberto Veronesi ebbe la brillante idea di iscriversi nel Partito Democratico, ove conobbe il suo collega Ignazio Marino. Da lì nacque la corrente medico-laica del Partito.
All'interno del Partito Democratico, Umberto e il suo compagno Ignazio[citazione necessaria] ottennero un discreto successo grazie al quale imposero al partito il loro programma in merito alle tematiche ambientali e mediche.
I suoi contributi
Umberto Veronesi è noto per essere il più celebre macellaio italiano a causa dei suoi trascorsi. Viene però considerato da molti come un oncologo di fama internazionale, in quest'ultimo ambito è noto per la sua lotta contro i tumori e le malattie veneree. Nel tempo perso è un deputato del PD e arcinemico della Chiesa Cattolica Romana Apostolica[citazione necessaria].
Veronesi è noto per i suoi contributi sulla realizzazione di termovalorizzatori per risolvere l'Emergenza rifiuti in Campania ed è per questo che il buon Beppe Grillo lo ha affettuosamente ribattezzato Cancronesi.
Le polemiche e la ripresa
Per via della sua posizione fortemente laica ed anti abortista[citazione necessaria], per via della sua affinità con alcuni gruppi eversivi (ricordiamo 100% Animalisti e 100% Botanicisti), per via del suo essere vegetariano e ambientalista, Veronesi non seppe affrontare la gran massa del popolo italiano, il quale, essendo bigotto e perbenista di natura, mal accolse le proposte del nostro buon oncologo.
Ciononostante, a causa delle simpatiche controproposte della Lega Nord di vietare l'utilizzo della pillola abortiva in Piemonte ed in Veneto, le donne, intravedendo la minaccia neoconservatrice (e pure un po' alto medievale) dell'escalation leghista, hanno intravisto in quest'arzillo vecchietto una speranza per i loro uteri.