Tool
Per comprendere adeguatamente cosa si celi sotto il fuorviante nome di Tool, bisogna necessariamente:
- intraprendere un viaggio in India e recarsi da un asceta a farsi aprire il Terzo Occhio;
- ove non si trovi un volo low cost di Ryanair o l’asceta fallisca nel compito, procedere nella modalità ‘fai da te’ con un trapano elettrico;
- rinunziare a tutti i beni terreni (ovviamente ad esclusione di album, dvd e merchandising della band);
Fatto? Bene. Ora siete calmi, in pace con voi stessi. La vostra energia scorre in ogni parte del vostro corpo (beh, a chi più, a chi meno...). Siete rilassati e in armonia con l’Universo. In questo stato di lucidità e vicinanza al divino, si presentano tre opzioni:
- la vostra mano scivolerà verso l’iPod più vicino e selezionerà una playlist molto introspettiva;
- la vostra mano scivolerà verso Chakra segreti muovendosi al ritmo di una canzone dei Tool (e quindi provocando un certo numero di danni);
- sarete talmente strafatti che la vostra mano sarà scivolata dentro un Bravo Simac assai incazzato e bramoso di carne umana.
Ora:
- per coloro che rientrano nel primo gruppo di persone, i Tool saranno una band piuttosto tecnica e dalle liriche difficilmente comprensibili, con la passione per le espressioni algebriche, la geometria non euclidea e il bondage;
- per quelli a cui si sia verificata la seconda ipotesi, i Tool rappresentano la scienza esatta, una banda di apostoli non proprio ortodossi, scampati alle persecuzioni del capitalismo moderno e dell’industria musicale, atterrati su questo pianeta per indicarci la via per la redenzione e sfatare i tabù imposti dalla società;
A coloro che saranno andati incontro al triste destino descritto nella terza ipotesi, il vero fan toolico guarderà con gli occhi di un padre che prenda a cinghiate il figliol prodigo: essi saranno inevitabilmente tacciati di stupidità e condannati alla deportazione in qualche posto di merda, tipo Bollate.
Gang musicale o setta satanica che dir si voglia, si formano nel 1990, da qualche parte tra l’Area 51 e Los Angeles, probabilmente a seguito di un terremoto o di un fallito esperimento nucleare del governo americano. Melodie e liriche del gruppo scaturiscono dalla mente perversa e malefica del loro fondatore, Maynard James "Bondi" Keenan.
Biografia
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il nuovo album dei TOOL uscirà traanni. Gli inizi e OpiateI Tool sono considerati uno dei gruppi sperimentali più interessanti e originali dei nostri giorni, titolo loro tributato da almeno quattro persone, tra le quali i membri dei Tool.
Completata la line-up, i quattro si propongono al grande pubblico sotto l’appellativo di Tool (traduzione: attrezzo), la cui interpretazione è assolutamente opinabile: i fun iniziati ai gradi più alti dei loro misteri lo considerano un rimando al messaggio principale della band, ossia di pensare con la propria testa e non con quella di qualcun altro opportunamente decapitato. Nel 1992 realizzano il primo EP, Oppiacei, un'interessante raccolta di note buttate giù veramente alla cazzo, prima e durante un coca party a casa di Maynard. Già da questi tenebrosi inizi si possono intuire le tematiche del gruppo: un mix vincente di religiosità e campagne populistiche a favore del libero accesso alla gnocca. Qui si notano interessanti rimandi alle famose filastrocche di Karl Marx: « La religione è l'Oppio dei Popoli... ma per la proprietà commutativa possiamo dire che l'Oppio è la religione dei Popoli. Procediamo quindi con la Comunione… »
(Maynard Keenan, durante un comizio alla Love Parade di Duisburg del 2010, poi rivelatasi uno schiacciante successo politico.)
UndertowCon l'album Undertow (Uragano, evidente celebrazione delle flatulenze dell'amico Giuliano) il songwriting inizia a farsi decisamente più complesso: i quattro iniziano ad andare quasi a tempo e, ove questo non succede, sostengono di aver inserito un complicato cambio di tempo (5/4, 7/16. 19/32 o giù di lì) che solo pochi potrebbero capire: « le nostre canzoni sono un po’ come gli anni bisestili… »
(I Tool sui sedicesimi in più infilati a tradimento in ogni battuta delle loro canzoni.)
Anche le tematiche diventano più elaborate e toccanti, come in Prison Sex, allegorica interpretazione delle goliardiche feste di Arcore), di cui viene proposto anche un video. I contenuti espliciti dell’album porteranno però il gruppo a scontrarsi per la prima volta con l’ipocrisia puritana: l'emittente pedopornografica MTV li giudica troppo blasfemi e sostituisce i loro video con quelli ben più casti di Madonna e Britney Spears, o più impegnati, come quelli dei Finley. L’Arrivo di Cancelliere e ÆnimaDopo Undertow, Paolo d'Amore entra in contrasto con il resto della band, infastidito dalla crescente commercializzazione del gruppo, e decide di cercare nuove esperienze sessuali altrove. Merita un plauso la disinteressata scelta dell'ex bassista, visto che da questo momento in poi la band farà un sacco di soldoni, mentre l'ex bassista scomparirà dalla faccia della Terra. "Fallus Lateralus" e "Idiecicomandamilagiorni"A questo punto i Tool hanno ormai raggiunto una fama che raggiunge quasi i confini del Wyoming, isole comprese. Le liriche di facile approccio e comprensione, unite alle melodie frizzanti ed orecchiabili, scatenano le più remote fantasie in gruppi di fanatici che si riuniscono sotto il nome di Legionari di Cristo, ove per Cristo intendiamo ovviamente Maynard. Quest'ultimo ripiomba nell'abisso della crisi dell'io: si candida come papa, ma ottiene soltanto la carica di Cardinale Shaolin. Deluso dalla fede cattolica si converte al Buddhismo (nel senso che cambia l'obiettivo delle sue bestemmie, rivolgendosi ora a Buddha) e ciò rappresenterà una chiara svolta nella carriera del gruppo. Chi li ascolta: ci è, ci fa o si fa?I Tool sono più infidi di un criceto, ti colpiscono silenziosamente e quando meno te l'aspetti, come un Ananas malefico omicida e ti soggiogano alla loro volontà come Avril Lavigne. I più accaniti fan dei Tool finiscono per estraniarsi dal contesto dei soliti seguaci del solito Progressive Metal, tant'è che sono considerati un pochino arroganti e megalomani. Amano smembrare cadaveri, fotografarli e usare le immagini come sfondo desktop per esempio e sostengono con fermezza la Teoria del complotto universale persino nel caso non funzioni il loro Bravo Simac. Le tipiche espressioni:
Curiosità
« Vogliamo che ogni nostro nuovo album sia per l'ascoltatore come il primo che abbia mai ascoltato. Meglio ancora se l'ultimo: non potrà più fare paragoni con altri gruppi migliori di noi. »
(I Tool)
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