Scuola Normale Superiore

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« Non tutti i secchioni sono Normalisti, ma tutti i Normalisti sono secchioni »
(Oriana Fallaci su Scuola Normale di Pisa)
« Giocate a Tresettis! »
(Salvatore "SS" Settis su Scuola Normale di Pisa)
« La mensa della Normale offre vantaggi e svantaggi. Svantaggi: sei sempre sicuro di mangiare merda. Vantaggi: sei sempre sicuro di mangiare. »
(Studente frustrato dell'Università di Pisa, non normalista, dopo aver trovato la mensa universitaria chiusa per l'ennesimo sciopero del personale)
« Le punte della mia forchetta sono affinemente indipendenti »
(Secchione su stato di integrità dell'argenteria della mensa)
Il palazzo della Carovana durante l'inaugurazione della nuova sezione balistico-missilistico-sperimental-teorica della classe di lettere.

La Scuola Normale Superiore, detta anche Normale di Pisa o Scuola Anormale di Pizza, è un centro di accoglienza riservato a quelle persone anormali, meglio note come nerd, altrimenti rifiutate da ogni qualsivoglia forma di società e pestate a dovere da ogni qualsivoglia tipologia di metallaro. Sembra che tale centro sia appositamente stato creato per fare in modo che tali esseri esplichino appieno la loro nerdaggine e non si trasformino, per reazione ai vari pestaggi, in potenziali emo.

Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Scuola Normale Superiore

La storia

Notando che in Francia c’erano troppi nerd per i suoi gusti, Napoleone cercava in tutti i modi una strategia per togliersi dai piedi questa razza estremamente debole e inadatta alla guerra, senza tuttavia sterminarla per non rischiare un calo di popolarità. Decise che l’unico modo per farlo era spedire tutti i nerd in Italia e a questo scopo, nel 2818 a. C, creò la Scuola Anormale. La direzione di tale scuola fu affidata a un terrone scelto a sorte, il padrino siculo Salvatore Unis, dal quale discendono sette pronipoti di nome Salvatore e numero cardinale crescente: l’ultimo, nonché attuale direttore, si chiama infatti Salvatore Settis (inventore del gioco del Tresettis, altresì noto come Totò, Totò Le Mokò, Totò 'o Calabbro o, amichevolmente, "das Kaiser"). Il povero Napoleone però non aveva fatto i conti col fatto che, sgomberata la Francia dai nerd, il suolo gallo restava comunque infestato da emo, truzzi e soprattutto inglesi.

Totò Settete sarà poi soppiantato da Fabio Beltram in quanto gli alieni, in vista del 2012, avevano deciso di sistemare i loro uomini chiave in posizioni di potere. I soliti complottisti, tuttavia, sostengono che in realtà Beltram sia stato eletto perché è il più figo. Come da tradizione, l'ex direttore al termine del suo mandato sarà chiuso per sempre in un armadio della soffitta del Palazzo della Carovana, preventivamente trattato con canfora contro le tarme.

Il concorso

A partire dalla sua fondazione, la Scuola Anormale assisté a un flusso di nerd di proporzioni bibliche: gli sfigati che entravano infatti erano talmente tanti che rischiavano di sostituirsi all’intera popolazione di Pisa, e molti di loro erano costretti a dormire nella torre. Così, nel 2718 a.C, l’allora rettore Salvatore Treis istituì un concorso durissimo per contenere tale ondata, a vincere il quale potevano essere solo 5 persone il cui grado di nerdaggine era un numero compreso tra 10000000 e +∞. A partire da quella data infatti, ogni anno un esercito di 300 nerd concorre all’agognato ingresso: i vincitori sono sempre da 3 a 5, e coloro che perdono vengono invece calcio rotati alla Scuola Superiore Sant'Anna dove li attende una vita da inferno piena di frustrazioni ancora peggiori. Se non santannini, i candidati esclusi saranno comunque frustrati, perché spesso il concorso dell'Anormale va a coincidere proprio coi test d'ingresso delle facoltà più fighe e ambite dagli studenti (architettura UE, medicina, ingegneria edile architettura)

In sostanza, il concorso dura 5 giorni, e 10 le correzioni. I professori dell'Anormale dovrebbero dunque avere davvero molto tempo libero per pensare ad altre cose rilassanti, tipo partite a scarabeo in cui scrivere parole complicatissime di tante sillabe (come "apotropaico", "ermenutica" e "filantropia"), oppure andare a fare le pernacchie davanti al Sant'Anna. Invece no. Gli altri 350 giorni loro passano il tempo inventando le prove per il concorso dell'anno successivo. Il risultato finale può variare, ma di solito è qualcosa del genere:

Prova per matematica:

  • Dati A e B numeri naturali, trovate C.
  • Supponiamo ora che A e B siano numeri reali. Trovate Z.
  • Quadrate il cerchio a mano libera. Poi cerchiate il quadro.

Prova per fisica:

  • Una pessima ballerina balla il flamenco tenendo in mano un paio di nacchere e facendole ticchettare a tempo. Descrivete il moto di Vega rispetto alle nacchere. Trascurate l'attrito.
  • Ripetete l'esercizio precedente, ma supponendo che al posto delle nacchere vi siano due buchi neri. Trascurate l'attrito.
  • Misurate le dimensioni dell'universo (approssimate al millimetro). Quanti ce ne starebbero nel culo di Galeazzi? Trascurate l'attrito. Anzi, no; metteteci anche quello.

Prova per chimica:

  • Sintetizzate un carburante universale, ecologico ed economico, in grado di far funzionare tutte le macchine del pianeta senza inquinare per sempre. E che sia riciclabile.
  • Progettate una procedura sperimentale che permetta di ridurre l'entropia dell'universo.

Prova per biologia:

  • Sviluppare una procedura per creare un essere umano in laboratorio, partendo da acqua sporca e provette rotte. E se l'essere umano dovesse avere un QI di 249?
  • Stimate la quantità di batteri presente sul vostro banco in questo momento (con un errore massimo di ± 10). E dopo che ci avete poggiato sopra il panino che vi abbiamo dato come merenda? Quanti dei batteri nocivi si potrebbero essere trasferiti sul panino? Quanti ce n'erano già da prima, a causa della manipolazione poco igienica a cui è stato sottoposto?

Le prove per la classe di lettere sono invece una strana roba da fumati. Si passa dalla "influenza della poetica di Aginulfo da Roncobilaccio sul personaggio di Mickey Mouse" alle domande di storia dell'arte che sono tutte del tipo "Cos'è l'arte?", "Perché esiste l'arte?", "Perché dopo essermi fatto il bidet non dovrei asciugarmi con un Picasso?".

Di solito gli esami scritti durano circa quindici ore, e i sopravvissuti restano segnati per la vita. La prova orale invece è molto più rilassata e divertente. I professori infatti sorridono sempre e si divertono molto a giocare a "Fai la domanda più difficile". Durante e dopo l'esame, l'espressione dello studente varia invece dal "bianco come uno straccio/voglio morire" al "paresi facciale simile a un sorriso".

Prove all’interno del collegio

Una volta superato il concorso, la matricola ottiene vitto e alloggio gratis. Tuttavia il poveraccio deve superare delle altre prove di benvenuto riservategli appositamente dai nerd – nonni, le quali consistono in:

  • Sodomizzazione di gruppo da parte di 10 nonni
  • Ballare la polka nudo sulla scrivania del direttore, mentre una schiera di nonni gli lancia palline di merda
  • Camminare sui carboni ardenti senza pronunciare alcuna parola che richiami il linguaggio di Germano Mosconi
  • Immergersi nudo nell’Arno, il primo gennaio con 10 gradi sottozero
  • Rollare le canne a 15 nonni di seguito
  • trascorrere una notte d'amore con quell'avvenente settantenne del direttore (riservata alle femminucce)

Solo dopo aver superato tali prove senza morire, suicidarsi o diventare ugualmente un emo puoi essere considerato un vero normalista.

Come riconoscere un normalista

Un tipico normalista in tutta la sua avvenenza.
  • È vestito senza stile e ha i capelli pieni di forfora e/o di gelatina.
  • Se gli chiedi informazioni sui concorsi lui ti risponderà sempre e solo "Tranquillo, è facilissimo"
  • Si fa 10 cannoni al giorno
  • Se non è un pianista è uno scacchista. Nel peggiore dei casi è tutte e due le cose
  • È un campione di ping pong
  • Se studia lettere e filosofia non ha neppure idea di come si accenda un computer
  • Se studia lettere e filosofia guarderà con aria di sufficienza perfino gli ingegneri
  • Puzza
  • Se è una ragazza porterà rigorosamente occhiali e capelli lunghi e incolti
  • Se è un ragazzo porterà una barbaccia da cinquantenne che lui definirà "Da intellettuale"
  • È magrissimo, a causa delle schifezze che ogni giorno è costretto a mangiare in mensa
  • È quasi cieco/a per via della quantità di seghe/ditali fatti in collegio (non senza l'aiuto dei libri)
  • Ha un'espressione stralunata per via delle muffe allucinogene che vegetano sui libri medievali della biblioteca
  • Ascolta solo musica classica. Chiunque ascolti Rock, Metal o leggera viene considerato alla stregua di un cane

Vitto e alloggio

La scuola Normale finge di dare vitto e alloggio ai propri studenti, in realtà collegi e mensa sono tutt'altro rispetto a ciò che si potrebbe aspettare...

I collegi

Sostanzialmente configurati sul modello del lager post-nazista, sono cinque strutture fatiscenti dotate di ogni attrezzatura superflua, nonché di numerose simpatiche peculiarità, quali:

  • Il riscaldamento a fasce climatiche: si passa dalla sala colazioni in stile siberiano alla sala computer dove non sono radi gli assalti di indios nudi.
  • La varietà di materiali uscenti dai rubinetti. A volte esce acqua. A volte terra. A volte aria. Secondo le teorie dell'illustre chimico dr. Ink A. Pace, da qualche parte nel collegio c'è un rubinetto da cui esce fuoco. La teoria non è stata ancora confermata.
Il teorema fondamentale dell'algebra.
  • Un numero imprecisato di passaggi segreti, che potrebbero condurre tra l'altro nella cella del conte Ugolino, nelle fogne di Parigi ovvero, secondo alcuni, addirittura in un universo parallelo.
  • Una fornitissima sala giornali, dove è possibile trovare di tutto, dalle riviste tipo playboy all'opera omnia

di Inutilio di Nonsodovia, noto (solo per i normalisti) poeta della tarda età alessandrina.

Sebbene la vita nei collegi possa essere divertente e pacifica, è necessario notare che per non porre un brusco e doloroso freno alla propria esistenza, sarebbe consigliabile non commettere alcuni errori. Ad esempio:

  • Staccare poster dalle pareti. Spesso si tratta di poster portanti: la struttura dell'edificio potrebbe non reggersi senza di essi.
  • Mangiare del cibo trovato nei frigoriferi dislocati nei corridoi. Nella migliore delle ipotesi, è lì da sei anni.
  • Sporgersi di lato mentre si è seduti sul water. Molti water non sono incollati al pavimento.
  • Dare da mangiare ai pesci nella vasca dei pesci. Si tratta in realtà di pericolosissimi mostri mutanti, risultato del convegno sull'ingegneria genetica tenuto dal prof. O. Funny nell'anno 1987.
  • Lanciare una ciabatta in direzione del soffitto. Quando piove, le macchie di umido tendono a corrodere l'intonaco che alla minima sollecitazione si stacca in larghi lastroni precipitandovi in testa insieme all'inquilino del piano di sopra.
  • Avventurarsi nella sala computer dopo la mezzanotte. Molti studenti che l'hanno fatto non sono mai più riapparsi.

ma soprattutto

  • non staccare il cavo in sala computer. Sì, avete capito bene: quello che ha scritto sotto "se staccate questo cavo, il (vostro) mondo finirà".

La mensa

Sembra (è) merda: tuttavia, ricolorata, profumata ed epurata dai succhi impuri diventerà un eccellente pasto nella mensa della Anormale.
LE PATATE DELLA MENSA CAUSANO DIPENDENZA
NON COMINCIARE


Per quanto possa sembrare strano, anche i normalisti mangiano. O almeno ci provano. La mensa della Normale scoraggerebbe, infatti anche i bambini del Biafra.

Il menu segue l'antico schema della rotazione delle colture. Facciamo un esempio:

  • Lunedì: Peperoni con ripieno di carne.
  • Martedì: Carne con i peperoni e riso in bianco.
  • Mercoledì: Riso condito con carne e peperoni.
  • Giovedì: Timballo di riso, carne e peperoni.
  • Venerdì: Frittura di quasi tutti totani (alcuni sono anellini di polistirolo che facevano parte dell'imballo, ma fritti non si sente la differenza).
  • Sabato: Muffa condita con stracci di timballo, riso carne e peperoni.
  • Domenica: Polpettone (mezzo estremo di riciclaggio di qualunque cosa sopravvissuta più di sei giorni)

Si noti come l'entropia del sistema mensa tenda a crescere nel tempo.

Ma soprattutto le storicamente inevitabili patate: fanno schifo, ma evidentemente causano dipendenza e assuefazione, poiché altrimenti non si spiegherebbe perché le prendano tutti. Alcuni sostengono che potrebbe dipendere dal fatto che l'alternativa sono generalmente delle zucchine che sembrano delle lumache morte (cosa estremamente plausibile).

Passatempi del Normalista

Discipline umanistiche

  • Rotacizzare desinenze e derivare temi verbali.
  • Inventare autori alessandrini mai esistiti, scriverne l'opera in ottanta tomi e farla studiare nei licei.
  • Fabbricazione artigianale di armi di distruzione di massa (per gli specializzandi in sociologia mediorientale).
  • Interrompere il ripiegamento delle proteine che potrebbe portare alla cura contro il cancro (facoltà di medicina).

Discipline scintifiche

  • Farsi le seghe. Quindi calcolare il coefficiente d'attrito,l'energia dissipata, la potenza media e dedurne una legge oraria.
  • Diagonalizzare matrici.
  • Derivare funzioni a 59 variabili reali
  • Tagliarsi una vena a caso del corpo per calcolarne, stimato il sangue fuoriuscito, la portata.

Minoranze da tutelare all'interno dell'Anormale

  • Gli informatici.
  • Gli studenti con la stanza col terrazzo.
  • Le ragazze nella classe di Scienze.
  • Le ragazze fiche e i ragazzi boni.
  • I non comunisti.
  • Gli eterosessuali.
  • I normovedenti.

Voci correlate