Salvatore Settis

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Salvatore Settis (Arabia Saudita, 1941 a.C - Pisa, 2010 d.C) fu direttore della Scuola Anormale di Pizza.

Venne soppiantato dal suo vice Fabio Beltram in quanto gli alieni, in vista del 2012, decisero di sistemare i loro uomini chiave in posizioni di potere. I soliti complottisti, tuttavia, sostengono che in realtà Beltram fosse stato eletto perché era il più figo.

Infanzia e adolescenza

Nato a Rosarno, ridente cittadina popolata da etnie afro-bengalesi, trascorse una infanzia serena e proficua tra i truzzi rriggitani.

Un giorno però, guardandosi allo specchio, si accorse di somigliare ad un incrocio tra un ominide dell'era glaciale e un brontosauro. E così, speranzoso di incontrare e riesumare animali e persone che gli somigliassero e che facessero amicizia con lui, decise che sarebbe diventato un archeologo.

Intanto però era scoppiata la seconda guerra mondiale, e mentre tutto il resto dei calabresi era impegnato a darsele di santa ragione con tromboni, sassi e lance tribali, il Nostro si dedicava allo studio del greco e del latino nonché alla distruzione, tramite la sua pala-giocattolo, di intere piantagioni di peperoncino col solo scopo di riportare alla luce inestimabili reperti: lattine del triassico, carcasse di talpa, scarponi da montagna. Visti gli ottimi risultati ottenuti a scuola, nonché la quantità industriale di cianfrusaglie riesumante, il giovane Salvatore vinse un buono di sola andata per l'ingresso all'Anormale di Pizza.

Il papiro di Artemidoro e l'odio viscerale per i baresi

Un raro ritratto di Luciano Canfora.

Mentre studiava all'Anormale e faceva un'esercitazione pratica di archeologia, il Nostro si ritrovò per caso a scavare nello stesso lotto di un compagno di corso barese, tale Luciano, soprannominato Luciano Canfora per via del suo potere antizanzara. Le buche che i due stavano scavando arrivarono a convergere, ed entrambi si ritrovarono dinnanzi a ciascuna estremità dello stesso reperto: un enorme rotolo di carta igienica con su scritto Rotoloni Regi... ehm, Papiro di Artemidoro. Salvatore Settis (all'epoca noto come "totò settete") e Luciano Canfora contesero a lungo la cartaccia in questione, fino a strapparla in due, cosicché una metà finì in mano all'uno e l'altra in mano all'altro. Perciò tra i due scoppiò questo dialogo:

  • Salvatore Settis: Focu meu! è strappato a metà!
  • Luciano Canfora: Non importa. Tanto si vede lontano un miglio che è un falso.
  • Salvatore Settis: Eh, no invece è verissimo, tu sei invidioso perché in realtà io l'ho trovato per primo!
  • Luciano Canfora: Zitto terrone, questo papiro è finto come le tette di una pornostar!
  • Salvatore Settis: FURMULACCHIU, CUSTU PAPIRU ESTI VIRU E SI VIRI!
  • Luciano Canfora: Adesso mi prendi con gli scioglingua? Che ne dici di "Ce 'nge namascì sciamaninn', ce non 'nge namascì non ge ne sim' scenn'!"????

Nel vano sforzo di capire quest'ultima frase pronunciata dal compagno Canfora, il povero Settis fu colpito da una necrosi meningococcica. Così Luciano Canfora, vittorioso, potè tornare a Bari con in mano tutt'e due le metà del papiro di Artemidoro.

Pare tuttavia che dopo quest'evento, a seguito di ogni conferenza sul suddetto papiro, il Canfora lamenti la continua presenza di gatti morti e teste di cavallo sulla soglia del proprio studio. Allo stesso modo Settis si lamenta molto spesso di uno stalker, ignoto autore di MMS notturni il cui contenuto è sempre l'oggetto di questo link oppure di quest'altro.

Curiosità

  • Divenne direttore dell'Anormale a seguito dell'anormalità dimostrata nel voler ritenere vero un rotolone regi... ehm un papiro che è palesemente stato disegnato da una fan girl scarabocchiona mentre chiamava l'amica col cellulare nell'anno 2005.
  • Mentre volgeva al termine il suo secondo mandato di direttore all'Anormale, inventò il celebre gioco del Tresettis, particolarmente in voga quell'anno tra gli allievi del Collegio Timpano.
  • D'estate respinge le zanzare travestendosi da raganella zanzarofaga e perciò morendo di caldo all'interno di tale costume. Tutto questo perché è allergico alla Canfora.
  • Il giorno del suo compleanno ha ricevuto in regalo da uno sconosciuto un' ANFORA a forma di CANE.
  • In privato usa i termini furmulacchiu, focu meu e mancu li cani al posto della punteggiatura.

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