Pigmei: differenze tra le versioni
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Il termine è considerato dispregiativo dalla maggior parte degli indigeni africani, a ciò si aggiunge il fatto che i pigmei (loro malgrado) sono [[negri]]. Tutto questo li rende una delle forme di vita umana più schifate del pianeta, dopo i [[politici]].<br /> Si dividono in molti sottogruppi, ognuno dei quali costituisce un popolo a sé, i più diffusi sono i Twa, gli Aka, i Baka e gli Mbuti, questi ultimi amatissimi dalla loro regina [[Vulvia]]. |
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{{cit2|Il leopardo non dorme mai su un ramo secco.|Antico proverbio della tribù Twa, famosa per i detti che non capisce nessuno.}} |
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== Storia == |
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In Egitto, durante gli scavi presso la tomba di Manfruitis III, è stato rinvenuto un papiro che si riferisce ai pigmei, definiti nello stesso: "Danzatori degli Dei". Il faraone ringraziava un suo governatore, Harkhuf il Grinzoso, per avergli fatto dono di alcuni "nani neri" provenienti dalla "terra dei mezzi uomini". |
In Egitto, durante gli scavi presso la tomba di Manfruitis III, è stato rinvenuto un papiro che si riferisce ai pigmei, definiti nello stesso: "Danzatori degli Dei". Il faraone ringraziava un suo governatore, Harkhuf il Grinzoso, per avergli fatto dono di alcuni "nani neri" provenienti dalla "terra dei mezzi uomini". |
Versione delle 00:02, 2 mag 2016
I pigmei sono un gruppo etnico diffuso in gran parte dell'Africa equatoriale. È una razza di bassa statura, ma nel loro caso il termine "basso" è un'esagerazione. Sono talmente bassi che nelle radici scoperte non ci inciampano: ci sbattono la testa. Hanno pelle scura, capelli crespi, naso schiacciato e cranio brachimorfo[1], per rendere l'idea proviamo a visualizzare mentalmente un Renato Brunetta seminudo sporco di fuliggine[2].
Il termine "pigmeo" deriva dal greco πυγμαιος pygmâios ("alto un cubito"), misura che i Greci usavano per posizionare il cesso nelle loro abitazioni. Con esso identificavano un leggendario popolo di nani, localizzato a sud dell'Egitto, perennemente in guerra contro le cicogne e le gru che devastavano i loro campi. Avevano anche provato a mettere degli spaventagru®, ma niente.
Il termine è considerato dispregiativo dalla maggior parte degli indigeni africani, a ciò si aggiunge il fatto che i pigmei (loro malgrado) sono negri. Tutto questo li rende una delle forme di vita umana più schifate del pianeta, dopo i politici.
Si dividono in molti sottogruppi, ognuno dei quali costituisce un popolo a sé, i più diffusi sono i Twa, gli Aka, i Baka e gli Mbuti, questi ultimi amatissimi dalla loro regina Vulvia.
Storia
In Egitto, durante gli scavi presso la tomba di Manfruitis III, è stato rinvenuto un papiro che si riferisce ai pigmei, definiti nello stesso: "Danzatori degli Dei". Il faraone ringraziava un suo governatore, Harkhuf il Grinzoso, per avergli fatto dono di alcuni "nani neri" provenienti dalla "terra dei mezzi uomini".
Caro il mio Harkhuf, che Iside possa volgere il suo sguardo benevolo sul tuo scroto.
Grazie ancora
Manfruitis III |
Nell'arte romana i pigmei sono spesso rappresentati come figure caricaturali, quasi sempre impegnati in orge e scene di sesso estremo. Gli esperti, dopo aver condotto uno studio decennale, erano concordi: "I pigmei erano buffi ominidi che non facevano che scopare dalla mattina alla sera". Alcuni affreschi di questo tipo sono stati rinvenuti a Pompei sul fianco di un triclinio nella Casa dell'Efebo.
I pigmei ebbero in seguito contatti con i popoli bantu dell'Africa subsahariana, che in un primo momento li accolsero con i biberon credendoli bimbi smarriti nel deserto. Quando capirono che avevano davanti dei piccoli grandi stronzi, non ebbero difficoltà a cacciarli dalle loro terre, o sottometterli, per via della loro superiorità dal punto di vista tecnologico. Mentre i pigmei usavano ancora arco e frecce, i bantu erano già in possesso di AK-47 e mine antiuomo.
Distribuzione
La maggior parte dei pigmei è diffusa lungo la quasi totalità della fascia tropico-equatoriale dell'Africa e quindi, se vi capita di fare due passi da quelle parti, attenzione a non calpestarli. Si tratta di comunità composte da pochi individui, uscite indenni dalle varie guerre africane perché i soldati sparavano ad altezza uomo. In Uganda e Gabon troviamo le tribù più numerose, con una popolazione totale di sessantadieci individui (dopo aver moltiplicato per 0,5). Sono tradizionalmente stanziali, ma alcuni hanno preferito trasferirsi in altri Paesi, posti in cui vengono tuttora apprezzati i fenomeni da baraccone. Tra loro:
- l'attore comico Gary Coleman, famoso per aver interpretato, quando aveva 47 anni, il piccolo Arnold Jackson in una fortunata serie tv;
- l'attore porno Preston Nthiro, unico individuo al mondo che steso di fianco a Rocco Siffredi è in grado di "oscurarlo";
- il fisico Théophile Aboubakar, astro nascente del CERN di Ginevra, abbastanza piccolo da cavalcare uno ione pesante e guidare tutti gli altri all'interno dell'acceleratore di particelle.
Cultura
I pigmei si definiscono "cacciatori-raccoglitori" e questo li riempie di orgoglio per la loro intelligenza, perché sono convinti che il resto dei cacciatori di tutto il mondo siano dei deficienti che abbattono la preda per poi lasciarla in terra a farla divorare dai vermi. Gli uomini cacciano con arco e frecce avvelenate; le donne pescano con le reti, anch'esse avvelenate, ma con risultati meno brillanti.
Il loro stile di vita è basato su un profondo legame con le foreste, conoscono gli usi delle piante, sia a fini curativi sia per la produzione del veleno, scopi che coincidono quando una suocera inizia ad essere un fastidio difficilmente sopportabile. In alcuni casi praticano modesti scambi commerciali con i popoli vicini, per esempio gli Zulu, ma quei paraculi li fregano puntualmente sul resto.
Ogni gruppo ha una sua lingua distinta, ma tutti hanno una parola che li accomuna: "jengi", ovvero spirito della foresta. Preoccupati dal calo delle nascite, tutte le tribù hanno condiviso di recente un nuovo termine importato dall'itagliano: "dammela".
Curiosità
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- Molti pigmei Aka affermano di combattere saltuariamente contro l'ultimo esemplare vivente di dinosauro: il Mokele Mbembe. Gli stessi combattono anche contro la dipendenza dall'alcool, una delle principali piaghe che affligge la popolazione.
- Il dio supremo della loro religione, Kvum, viene descritto come il creatore e signore di tutte le cose. Secondo la tradizione Kvum li creò soffiando in una noce di cola, ma visto il risultato doveva essere asmatico.
- Le tribù Twa credono in una particolare forma di metempsicosi, chiamata Karma da 0-0, che prevede la trasmigrazione dell'anima del morto dentro il corpo di un elefante nano con una proboscide enorme.
- I matrimoni sono di natura esogamica e quindi: passi per i buoi, ma le mogli devono essere di tutt'altra parte. Un primo vantaggio ottenuto è il rafforzamento della razza, inoltre, quando un pigmeo è stufo della moglie, l'accoppa e non viene a cercarla nessuno.
- Per riequilibrare il rapporto fra donne e uomini all'interno di ogni gruppo sociale, il gruppo cedente una sposa è obbligato a prenderne una dall'altro. Non vale fare i furbi e scambiarla con una capra.
- Uno dei principali problemi che i pigmei devono affrontare è la mancanza di riconoscimento dei loro diritti territoriali. La terra ancestrale è stata trasformata in parchi nazionali, oppure assegnata a società che organizzano safari di caccia.
Note
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