Darfur

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Dufour
(Bandiera)

Motto: Cavallo goloso
Inno:
Voglio la caramella che mi piace tanto e che fa Du-du-du-du Dufour


Capitale Al Junaynah, Al Fashir e Nyala. Un pochetto anche Canicattì.
Maggiori città

Le stesse di cui sopra, ma senza Canicattì.


Lingua ufficiale

Dufouriano, Arabo, Africano e Esperanto.


Governo Sultanato
Capo di stato Figlio di Sultana
Area Piuttosto calda
Popolazione

Sempre affamata


Moneta Gusci di noce
Religione

Islam, Musulmanesimo e Maomettismo


Sport nazionale

Guerra


Sito internet http://www.sauverledarfour.eu/
Il Dufur è tra quei paesi che tormentano i cartografi mondiali, in quanto una volta al mese cambia confini, regioni, provincie e capitali.


Il Darfur (letteralmente paese dei Fur, i cavalli del west) è uno del centiliardo di staterelli che compongono il continente nero paraponziponzipò, nati per il capriccio dei colonizzatori bianchi e principalmente dediti a devastarsi da guerre incivili.

Storia

La storia del Darfur è ricca di misteri!, suspence!, apparizioni!, sparizioni!, sinsalabin!, e altre simili amenità che, per esigenze di spazio, eviteremo di redarre limitandoci all'essenziale.

Nel XIV secolo - mentre Dante Alighieri scriveva commedie per il teatro, i Crociati andarono in vacanza in Palestina, a Firenze veniva eretta la basilica di Santa Maria Novella 2000 e la Sicilia si proclamava stato autonomo - nelle terre desolate del Darfur giungevano i primi uomini a mettervi piede, essenzialmente recitanti frasi del tipo: "un piccolo passo per me, un grande passo per l'umanità", "Iùston, abbiamo un problema: è finita l'acqua" e "Maria, cala la pasta che sennò scuoce!". Si trattava perlopiù di musulmani provenienti dal Sudan, emigrati per il troppo caldo. Nel XVII secolo venne creato un sultanato, produttore al tempo di uva sultanina e solo in epoca recente sostituita dalle caramelle, il quale perse ogni indipendenza grazie ai coloni britannici i quali, per un puro piacere sadico e perverso, si divertirono a rendere una terra desolata, desertica e improduttiva, ma che aveva una sua certa autonomia, una terra desolata, desertica e improduttiva alle dirette dipendenze di un altro stato, in modo che fosse costretta anche a pagare le tasse su servizi che, ovviamente, non vengono mai erogati.

Geografia

Il Darfour confina a sud con il deserto del Sahara meridionale , a est e ovest con il deserto del Sahara centrale, mentre a nord è ignoto con cosa confini, in quanto il deserto del Sahara non fa vedere un granché e non ci va mai nessuno a controllare. Al centro della regione si erge un grande altipiano con vista mare, posto macchina, da ristrutturare, 493.180 €uro trattabili. La cima più alta, Monte Morra, è una méta mólto ambìta dàlla popolazióne locàle, la quale vi si reca soprattutto d'estate a sciare, dando così modo ai topi d'appartamento di incrementare la propria attività, altrimenti destinata al fallimento. La popolazione infatti è stimata intorno ai circa 6 milioni di abitanti, perlopiù nervosi - manco a dirlo - appartenenti all'etnia Fur, di cui circa la metà appunto, d'estate va in montagna.

Economia

Come già accennato, il Daurfour basa principalmente la sua economia sulle piste da scii e sul furto d'appartamento estivo. Così metà popolazione svuota gli appartamenti dell'altra metà, si arricchisce e può permettersi di andare a sciare l'estate successiva. La popolazione derubata, rimasta povera, ne approfitta per svuotare gli appartamenti dei precedenti, che nel contempo sono andati a sciare. Questi ultimi quindi rientrando dalle ferie si troveranno nuovamente poveri e deruberanno l'estate successiva gli stessi che nel frattempo si sono arricchiti, che al mercato mio padre comprò.

Questa situazione ha raggiunto nel 2003 il suo punto critico, quando c'è stata poca neve sul Morra, così quelli che sarebbero dovuti andare a sciare preferirono restare a casa, trovandosi i topi d'appartamento in casa e, rendendosi conto che non esistono trappole per topi così grandi, iniziarono una funesta guerra che dura fino a oggi. O meglio, fino a ieri che stamattina il giornale non l'abbiamo ancora letto.

La guerra che ne è scaturita ha ampiato i settori economici tradizionali fin qui tipici del paese, lasciando così spazio a diverse attività ben redditizie quali l'industria bellica, l'artigianato con notevoli esemplari di scalpi fatti a mano, la sepoltura. Quest'ultimo settore ha dato parecchio lavoro ai tanti becchini daurfouriani che altrimenti avrebbero rischiato di non avere di che vivere. Tuttavia adesso il quantitativo di cadaveri è così elevato che i poveri becchini da che avevano poco lavoro ne hanno fin troppo.

Un'ultima attività molto redditizia è la produzione di caramelle. Principalmente podotte negli stabilimenti a fianco dei forni crematori del paese, le caramelle durfouriane mantengono ancora segreta la loro tradizionale ricetta, protetta da un sistema normativo rigido e fiscale che costituisce il principale diritto daurfouriano.

Diritto

Il diritto del Durfour è essenzialmente atto a proteggere la produzione di caramelle, in particolare quelle alla frutta, visto che ce n'è poca di frutta nel paese. Trattandosi di diritto islamico si basa fondamentalmente su un rigido sistema di norme che prevedono la lapidazione delle ragazze che vengono sorprese a gustare caramelle che non siano nazionali, la legge del taglione nei confronti di fanciulli sorpresi a rubare caramelle senza averle pagate, l'impiccagione nei confronti del pubblicitario zoofilo che accoppia bambine con cavalli golosi, bambini con delfini curiosi, con zebre boriose, con orsi pomposi eccetera. Le associazioni umanitarie hanno protestato per la sola impiccaggione del pubblicitario, in quanto sarebbe stato «un messaggio altamente diseducativo nei confronti delle realtà zoofile, le quali hanno pari diritti e dignità dei normopervertiti e come questi hanno diritto al matrimonio e all'adozione», costituendo un fenomeno diffuso in tutto il mondo, il Zoophil Pride Day, un evento in cui migliaia di persone mascherate da animali esprimono la loro solidarità nei confronti della zoofilia. Con buona pace di lapidate e monchi.

Un altro esempio di applicazione del diritto del Durfour è stato ricostruito nel filmato che segue, in cui attori professionisti (non imitateli), apprezzano le caramelle cantandone le proprietà. Letteralmente.


Matematica

A causa del rigido sistema normativo atto a tutelare un prodotto a rischio quale la caramella, il Dufour ha anche prodotto una serie di calcoli ed equazioni atte a creare un corpo di leggi sempre più fitto, basato sul principio che se a=b e b=c, c è tenuto all'acquisto delle caramelle Dufour se vuole sopravvivere. Questa serie di calcoli viene definita la matematica dell'Elah Dufour, poiché tipica solo di questo paese.

Matematica 2

La Matematica 2 è praticamente identica alla Matematica 1, solo che è orale.

Letteratura

L'Elah Dufour ha ispirato anche molti poeti e letterati, tra cui gli autori di importanti sceneggiature e testi per la televisione, riassumibili nella semplice frase "cavallo goloso".

Tirocinii e stage


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