Pamela Petrarolo

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« Cos iu meic mi fiiil, laic e neturel uoman.... »
(Pamela Petrarolo sulle note di "Natural Woman")
« Giusto da Non è la Rai poteva venire questa quà »
(Una persona dotata di buon senso su Pamela Petrarolo)
« Ma chi l'ha sciolta questa? »
(Giovanni Paolo II su Pamela Petrarolo)
Sorridi Pamela, la tua frangetta non è per nulla orribile! No no...
« ODDIO!! Ma questa ragazza canta veramente bene! »
(Uomo sordo mentre ascolta il CD di Pamela Petrarolo)


Pamela Petrarolo, anche detta "Pamela Petratroio" o "Pamela CanaleDiScolo", (Roma, 1977) è stata una nullità, famosa essenzialmente per essersi messa in ridicolo usando la sua adorabile voce nel programma Non è la Rai.


Nascita e prima infanzia

Il 15 Aprile 1977 la celebre collezionista Nicoletta Paciaroni mangiò un copioso piatto di ribollita; conclusosi il pasto, egli/ella si sentì disturbata da tale pietanza e sentì il bisogno di espletare una importantissima funzione corporale. Insomma le scappò una scoreggia. Come spesso si sa, accade; l'apparente flatulenza si rivelò in realtà qualcosa di più concreto. Difatti udendo il vagito di un bambino, il nostro amico la nostra amica Niculetta fu sorpresa di scoprire che la sua evacuazione in realtà consisteva nel parto di una bambina. Decise allora di chiamarla Pamela, in onore alla famosa suora benedettina Pamela Anderson; e preoccupata del peso che avrebbe significato per questa bimba il cognome "Paciaroni", decise di dargliene un altro. La scelta cadde su un misto tra il nome da uomo di Nicoletta, Petro, e il cartone del latte Granarolo.

La piccola Pamela Petrarolo crebbe così curata dalle attenzioni di Niculetta che la educò al culto dello spettacolo, facendola partecipare a corsi su come diventare famosi pur non avendo uno straccio di talento. La vera fortuna di Pamela fu quella di avere un fisico asciutto e una faccia non poi così male; ma comunque da prendere a badilate.

Verso il sucCESSO

Notata da celebri pigmalioni del calibro di Mara Venier e Vilma De Angelis, si rivelò la ragazza meno dotata di tutto il corso. Questo le fece guadagnare un provino presso lo studio 1 a Roma, nel quale il Bonco la reclutò per un programma rivolto ad un target di massaie, segaioli e pedofili. Entrata così nel cast di Non è la Rai, passò due edizioni nella più assoluta penombra, messa in disparte da personaggi dal talento molto più spiccato del suo, come Solange, Wanna Marchi e il portinaio. La vera rivelazione si ebbe alla terza edizione, quando con la conduzione di Ambra Angiolini, Pamela riuscì finalmente a farsi notare. Cantò in playback per qualche tempo, ma Gianni Boncompagni scoprì che il vero successo di Non è la Rai, a parte le tette e i culi mostrati ogni due secondi, sarebbe stata la perenne esposizione all'obiettivo della telecamera di questa creatura goffa, imbranata e meno sensuale di un barattolo di sudore di Giuliano Ferrara; così decise di farla cantare con la sua voce vera.

Non contento di questo scempio per le orecchie umane, pensò bene di licenziare la sua coreografa di fiducia e di assumere Pamela per farne le fe... veci.

Anni d'oro

Passarono così gli anni e Pamela produsse molte coreografie, molti stacchetti, molte canzoni, ma soprattutto una montagna di merda. Le sue compilation andavano a ruba, soprattutto nei circoli di persone non udenti che, grazie al canale 777 del televideo, poterono almeno capire i testi delle canzoni. Interpretando brani come "Don't Cum in My VaGianna" di Paris Hilton e "L'inno del corpo sciolto" di Roberto Benigni, divenne in breve tempo l'idolo del momento. Il merchandising che girava intorno a Pamela era impressionante: CD, zaini, quaderni, diari, scatolette di cibo per facoceri, pasticche di bromuro... erano tutti firmati dalla giovane Pamela. Il suo primo cd, dal titolo "Povera sfigata", venne comprato addirittura da tutti i suoi parenti; il secondo, "Estiquatzi" solo da se stessa, per consolazione.

Il declino

Passata l'era di Non è la Rai Pamela si trovò con una grossa esperienza alle spalle, ma senza alcuna recensione, forse anche a causa delle voci che circolavano su una certa rivalità con Ambra Angiolini. Le porte che si trovò di fronte dopo Non è la Rai si chiusero tutte e la piccola Pamela dovette fare i conti con la sua reale utilità nella catena alimentare. Così ebbe il buon senso di ritirarsi a vita privata, apparendo saltuariamente in qualche reality show come guest star o come pseudo cantante.

Nel corso della sua esperienza televisiva Pamela ha intrapreso più volte la strada del ballo, della coreografia, del canto, della recitazione, della moda e della vita, fallendo miseramente in ognuna di esse; specialmente nell'ultima.

Curiosità

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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

che poi chiamarlo seno è davvero un eufemismo...
  • Durante una puntata registrata mentre danzava le si slacciò il top, mostrando a tutti le sue tettine. Quel vecchio marpione di Gianni Boncompagni OVVIAMENTE non perse occasione di speculare sul sesso, e non accettò di tagliare la scena, mandandola ugualmente in onda masturbandosi copiosamente nel mentre.
  • Ha un tatuaggio tribale sul naso destro.
  • È socia della Coop.
  • In suo onore la nonna ha ribattezzato il suo clistere personale "Pammy".
  • Recentemente ha dichiarato "Non mi pento di nulla del mio passato; d'altronde se Raffaella Fico è in tv, anche io ci potevo stare". E come darle torto.
  • Le sue interpretazioni dalla straordinaria intensità hanno avuto il privilegio di essere state udite dalle orecchie di Pino Scotto, che ha commentato "@/%&#£$!!!!!".
  • Ogni volta che Pamela sbatte le palpebre muore un leprotto della Manciuria.