Utente:Takashi/sandbox: differenze tra le versioni

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=Fine dell'esercito Ottomano=
=Fine dell'esercito Ottomano=
Nel 1922 i giovani turchi, subentrati alla guida del paese decidono di riammodernare lo stato a ottomani amputando qualche arto e trasformandolo nella repubblica turca. Anche l'esercito viene riformato sotto supervisione dell'alleato teutonico che ne elimina grigliate, pennacchi ingombranti e cannoni. I soldati diventano così degli ottusi, obbedienti, mangiatori di razioni k con i loro stupidi elmetti di protezione, esattamente come tutti gli altri eserciti dell'epoca. Per i Giannizzari purtoppo non c'è più posto ne gloria nei campi di battaglia, vengono quindi impiegati come buttafuori nei club berlinesi e tutt'ora sono ancora lì a guardare al tua carta d'identità e a scuotere la testa se non sei abbastanza hipster..
Nel 1922 i giovani turchi, subentrati alla guida del paese decidono di riammodernare lo stato a ottomani amputando qualche arto e trasformandolo nella repubblica turca. Anche l'esercito viene riformato sotto supervisione dell'alleato teutonico che ne elimina grigliate, pennacchi ingombranti e cannoni. I soldati diventano così degli ottusi, obbedienti, mangiatori di razioni k con i loro stupidi elmetti di protezione, esattamente come tutti gli altri eserciti dell'epoca. Per i Giannizzari purtoppo non c'è più posto ne gloria nei campi di battaglia, vengono quindi impiegati come buttafuori nei club berlinesi e tutt'ora sono ancora lì, a guardare al tua carta d'identità e a scuotere la testa se non sei abbastanza hipster.


== La notte del cristo vivente ==
== La notte del cristo vivente ==

Versione delle 00:40, 16 giu 2015

Bravo! sei riuscito a trovare la mia Sanbox! o forse hai solamente scritto Utente:Takashi/sandbox. Ad ogni modo ora puoi sbiricare le mie prossime pubblicazioni

Voto di scambio

Uomo Tigre

Unabomber


Esercito Ottomano

L'esercito Ottomano è quella formidabile macchina da guerra grazie alla quale una banda di pecorai dell'anatolia è riuscità a creare un impero di vastissime dimensioni in grado fino all'epoca moderna, di impensierire qualsiasi esercito europeo. Ancora oggi l'esercito ottomano incute paura in molti esponenti dell'estrema destra nostrana che ovviamente ignorano il fatto che tale esercito non esista più.(il deficit mnemonico è spesso spiegato da ictus, aterosclerosi o sindrome da TDC). Il grottesco successo di questa armata di beduini anche in epoche in cui gli europei dominavano i campi di battaglia di tutto il mondo è il frutto di evidenti peculiarità ed eccellenze in campo logistico, balistico e casistico(botta di culo)

Logistica dell'esercito ottomano

Il successo di un esercito è basato sull'eroismo dei suoi soldati e sulla fiducia incrollabile nel loro saggio capitano, queste sono le cazzate che giravano di bocca in bocca e di scabbia in scabbia durante il medioevo e il rinascimento, niente di più sbagliato. Il successo di un esercito è dato dalla sua logistica, dal morale della truppa e dalla salubrità degli accampamenti durante gli assedi, e fidatevi, di accampamenti dei nomadi come i turchi ottomani se ne intendevano eccome. Nella stessa epoca in cui il barbarossa se ne stava fuori da roma circondato da mosche, zanzare malariche e dai cadaveri dei suoi soldati in putrefazione dovendo poi ritirarsi poichè infettato da malattie che non citeremo per pudore, l'esercito turco cingeva d'assedio Smyrne con accampamenti dotati di tutti i confort: sdrai, turbanti contro il sole, ombrellini contro le freccie degli assediati, autan contro le zanzare e grigliate miste per tutti i militi. Proprio grazie alla grigliate ottomane, l'esercito si trovava al riparo dalla scarsità di approvigionamenti, Kofta, hallumi e doner kebap costituivano non solo una dieta bilanciata per affrontare con la giusta carica un sanguinoso assalto alle mura, ma sopratutto i pasti non correvano il rischio irrancidirsi poichè, come dei preindustriali hamburger di mc donald non venivano scambiati da muffa e batteri come cibo reale. Venivano scambiati invece per un pasto da caldo dai soldati ottomani che comunque morivano prima straziati dalla pece e dal fuoco greco dei nemici che dal colesterolo assassino del loro rancio. Anche il consumo della poca acqua putrida presente,veniva mascherato in modo brillante: Grazie al Çaykur, la più famosa e tradizionale qualità di te turco. Grazie all'erba aromatica ogni patogeno presente nell'acqua andava in contro a morte certa, bastava bere la bevanda all'ottimale temperatura di 350 gradi e resistere al suo forte sapore di varecchina con retrogusto di mandorle, una passeggiata per un vero ottomano.

La potenza dei cannoni ottomani

Le armi da fuoco dell'esercito ottomano erano fra le migliori al mondo, i turchi benchè in ritardo di 50 anni rispetto agli europei si dotarono di bombarde, moschetti e colubrine di pregevolissima fattura, ma i fiori all'occhiello dell'esercito ottomano su cui il sultano investi un mucchio di centoni erano i giganteschi cannoni turchi! Essi erano frutto dell'esperienza del famoso artigiano ungherese, mastro Orban e delle materie prime d'eccezione del grossista marocchino, mastro Abdul. Accesi sui dardanelli è puntati verso Costantinopoli furono essenziali alla conquista della città nel 1453. I cannoni ottomani non furono invece subito utilizzati nelle navi turche poichè le grandi dimensioni dei primi causarono problemi nel rollio, solo ad inizo '500 i marinai della flotta turca furono abbastanza esperti da potersi fare un viaggio con i cannoni di mastro Orban. Anche un famoso armaiolo come l'olandese James Van Der Beek ci conferma che i cannoni ottomani erano veramente potenti. Ogni tiro di cannone ottomano era una botta assurda, inoltre erano costruiti in modo da essere il più maneggevoli possibile e girare facilmente di mano in mano per costituire un cerchio pefetto attorno all'obiettivo dell'assedio, i nemici storditi dalla botta del cannone e intossicati dalla coltre di fumo cedevano facilmente, spesso la difesa collassava prima che facesse giorno lasciando gli ottomani liberi di razziare Chiese e dispense in preda a sete di sangue e fame chimica.

Giannizzeri: gli eroi ottomani

L'esercito ottomano era in grado di far fuggire con la sola presenza gran parte degli avversari, Chi invece riusciva a sopportare la puzza di tonno e cipolla doveva poi vedersela con il corpo speciale dei Giannizerri. Essi erano letteralmente di proprietà dell'imperatore ottomano ed erano reclutati originariamente fra gli schiavi e i cristiani, In quanto tali a gesù potevano offrire il loro cuore, ma il loro culo apparteneva all'arma dei giannizzari!(e ovviamente al sultano stesso che quindi gli preferiva giovani, greci e con le chiappe belle sode). Furono il primo esercito regolare non mercenario del mondo e in quanto tale percepivano una paga mensile del valore di circa 80 euro, ma essendo schiavi illetterati e quindi non in grado di far di conto, il sultano stesso gestiva le loro finanze. Erano inoltre soggetti al vincolo del celibato e quindi alla loro morte i loro averi tornavano al reggimento e quindi al Sultano. Questo precoce esempio di finanza creativa non sfuggi ai regnanti ottomani che nel corso degli anni e con l'avanzare della crisi economica dell'impero, ampliarono il numero degli effettivi da 100 a 300.000. I giannizzeri si distinguevano per la loro uniforme bianca e ad alti copricapi sempre di colore bianco, erano armati con uno spiedo ed un lungo coltello elettrico, ma nel 1500 con l'adozione delle armi da fuoco furono dotati anche di un regolare moschetto, nel 1550 dopo una serie di rovinose battaglie furono dotati pure di regolari munizioni. (il che spiega la battuta d'arresto dell'espansionismo ottomano durante questo periodo di 60anni)

La Marina ottomana

Nei primi secoli i turchi ottomani in quanto pastori dell'asia minore non furono particolarmente abili nell'arte della navigazione ma la cosa cambio quando assoggiettati i berberi della tunisia e della libia, vennero in possesso del loro know how rispetto alla guerra marittima, alla navigazione e alla gambata stile libero(benchè subordinata all'uso della tavoletta), I berberi infatti erano esperti pirati che già allora salpavano da Tunisi e Tripoli in direzione dell' Italia a scopo di saccheggiarne il walfare. La qualità delle imbarcazioni turche da li in poi miglioro vistosamente e a parte numerose e tragiche figure di merda subite per colpa della marina veneziana, genovese, russa e maltese, i risultati furono nel complesso strepitosi tanto che nel 1867 gli ottomani finalmente varano il veliero più veloce e letale del mondo, nel 1868 invece l'ighilterra vara la corazzata dreadnought con 12 torrette rotanti, 5 lancia siluri e 4 motori a vapore da 25.000 cavalli. Ciò non mina comunque il primato ottomano, ma ne toglie solo la sua utilità.

L'aviazione ottomana

Nel 1909 l'ingegnere ottomano Özkan Baklava realizza quello che è certamente il primo areoplano di sempre ad est dei dardanelli, subito lo stato maggiore dell'esercito si interessa alla faccenda: per la prima volta in 700 anni c'è l'opportunità di non mettere le mani in ritardo su una teconologia militare. Purtroppo gli aerei ad atterraggio verticale dell'inegnere Baklava non facevano al caso ne dell'esercito ottomano ne della vita dei piloti. Il sultano prese quindi contatto con una ditta di aerei usati francese e decise di dotarsi di 15 veivoli "le carcasse xi2", sottomarca low coast degli aerei renault. Il 1911 vede il battesimo di fuoco dell'aviazione ottomana durante l'invasione italiana della Libia. Siccome infatti le coste di Tripoli sono protette solo da 20mila beduini, si decide di puntare tutto sulla superiorità aerea. La "potente" cavalleria dell'aria italiana si batte quindi contro i veivoli turchi di seconda mano in un epico scontro per evitare quella che si può definire la zona retrocessione dei popoli. Il 10 settembre le forze aeree ottomane abbattono il primo veivolo italiano, nel frattempo i bersaglieri occupano Tripoli, Tobruk, italianizzano tutti i nomi ed iniziano ad edificare le strade. La guerra finisce l'11 settembre con la sconfitta dei turchi, la perdità di tutta la libia e di gran parte dell'autostima: L'impero ottomano è il primo stato al mondo a perdere contro l'Italia.

Gloriose battaglie dell'esercito ottomano nel nome di allah, del profeta e del sultano

Assedio di Costantinopoli

La storia dell'esercito ottomano inizia nel buio medioevo, in un XIII secolo di atrocità e pestilenze e si dilunga per quasi 700 anni terminando in un moderno XIX secolo di atrocità e pestilenze. Nella storia di questo esercito, grandi battaglie campali, assedi, grigliate, guerre navali e retorica spicciola vi si trovano in misura tale da fare impallidire il signore degli anelli di Tolkien. La prima facile preda dell'impero ottomano è l'impero bizantino, lasciato dal resto del mondo cristiano da solo a crepare in un angolo. Solo quando gli ottomani nel 1453 cingono d'assedio Costantinopoli, Venezia e Genova corrono in soccorso dei fratelli bizantini e dei ricchi investimenti immobiliari fatti in città durante la bolla speculativa del 1451. Gli ottomani assaltano a più ondate le mura teodosiane ma in prima linea a difendere il portone principale sono schierati i volontari genovesi con il loro coraggioso capitano Giovanni Giustianiani. All'inizio i difensori reggono bene le cannonate e gli assalti alle mura, finchè una scheggia di pallet non ferisce gravemente il mignolo del Giustiniani. I genovesi sono così costretti a ripegare nel porto, caricare tutti i tesori bizantini, fregarsi tutte le navi e lasciare gli indifesi greci ad affrontare una morte atroce. Il Giustiniani morirà comunque 54 anni dopo, per le gravi ferite subite.

Guerra ottomano-veneziana e Battaglia di Lepanto

Una nuova guerra fra Veneziani e Ottomani inizia nel 1570 con l'assedio della fortezza di Famagosta a Cipro, detta anche la fort Alamo degli indipendentisti veneti. Gli Ottomani sono guidati dal famoso condottiero Lala Quaqua Mustafà Pascià (nome dovuto all'avanzata senilità della nonna e all'avanzata bastardità dell'ufficio anagrafico) e possono contare su forze sovverchianti, sapendo che i veneziani hanno poche munizioni, il generale decide di mandare ondate e ondate di soldati fino ad esaurimento delle risorse nemiche, purtoppo finiscono prima i soldati ottomani. pascià riesce così solo a cancellare la disoccupazione fra i giovani turchi ma per prendere la fortezza deve usare la diplomazia: i soldati e i comandanti potranno rimanere vivi in caso di resa. I difensori sportivamente accettano, anche perchè hanno finito le munizioni sul serio, Pascià meno sportivamente fa scorticare il capitano veneziano, però da vivo che non si dica mai che un ufficiale ottomano non mantenga la parola data. Mentre il laeder turco gioca ai soldatini, Venezia e i papisti formano la lega santa per affrontare la flotta ottomana alla pari, dalla loro parte hanno pure la potenza degli spagnoli, la fede dei toscani e il coraggio dei genovesi.

*** disambigua****

Lo scontro avviene nel 1571 e vede vincitori i santi leghisti grazie a 2 manovre eccezionali, la prima del comandante Venziano Agostino Barbarigo che schiera staccate fra loro 2 galeazze da trasporto piene zeppe di cannoni e fra le 2 navi uno striscione con su scritto "qui c'è il tesoro della lega santa", suscitando così la curiosità da lemming dell'ammiraglio nemico Pascià. L'altra grande manovra è del comandante Genovese Andrea Doria che abilmente si ritira con le sue navi mentre il resto dell'ala destra viene massacrata dagli ottomani, per poi ripiombare a sorpresa su di loro a battaglia ormai finita. Le conseguenze dello scontro sono disastrose per la flotta ottomana che viene totalmente annientata, la lega santa non può però dare il colpo di grazie all'impero ottomano poichè i genovesi quel giorno hanno un appuntamento dal medico, la minaccia all'europa cristiana sembra comunque ormai totalmente scongiurata.

Minaccia all'Europa cristiana e battaglia di Vienna

"La resistenza della città di Vienna è il più eroico atto di fede mai compiuto dalla cristianità, solo un pugno di uomini coraggiosi separa l'europa cristiana dalla distruzione per mano dell'infedele ottomano" genovese leghista mentre conversa con i suoi pari nella frescura della sua resistenza estiva.


Come volevasi dimostrare, nel 1683 l'esercito Ottomano è più efficente che mai e a capo di un'eterogena coalizione assedia Vienna. Dall'altra parte un altrettanto eterogenea coalizione guidata da Sobieski di Polonia comprendente tedeschi, austriaci, veneziani, toscani, papisti, milanesi genovesi (tagliato) ebbasta! si appresta a travolgere le truppe ottoamne del gran visir Cacà Parquà mMstafà Pascià (la demenzia senile è una tara ereditaria, così come lo zelo nel compilare i registri anagrafici). L'assedio si svolge come un feel rouge di giochi senza frontiere: Turchi, ungheresi e rumeni devono masacrare gliassediati prima che la cavalleria cristiana non metta sangunosamente stop al tempo. Benchè Sobieski se la prenda molto comoda fermandosi ad abbeverare i cavalli a Lipsia e fermandosi ad abbeverare i cavalieri a Praga, l'artiglieria ottomana non riesce ad aver ragione delle difese viennesi. I cannoni ottomani infatti non sono più forti come una volta: mastro Orban è morto da tempo, mastro Abdul si trova in carcere a Rebibbia e del lucido da scarpe non può certo scalfire le mura. Il risultato è che gli Ussari alati di Polonia piombano sul campo ottomano proprio durante la grigliata di mezzogiorno. Nelle 48 ore seguenti succede di tutto: i ginnnizzari respingono i tedeschi, i polacchi travolgono gli ungheresi, i rumeni indisturbati si fottono invece il tesoro da campo del gran visir. La battaglia finisce con la disfatta ottomana ed un buco finanziario da 2134 miliardi, deficit che non potrà più essere colmato, il collo di Pascià invece viene colmato da una picca per ordine del Sultano.


Le origini del cristianesimo sono state spesso mitizzate, e i primi cristiani fedeli al 100% alla dottrina di Cristo, collocati agli antipodi delle attuali gerarchie ecclesiastiche, Quello che noi sappiamo però non è la verita, la verita è stata insabbiata da una nota casa farmaceutica nel secolo scorso. La realtà è molto diversa, la realtà è una storia cruda, truculenta e spaventosa. La diffusione del cristianesimo nell'impero romano è più simile ad un epidemia che ad un evangelizzazione. Gli attuali chierici sono acqua fresca rispetto ai preti del passato, e comunque state attenti all'acqua fresca potrebbe essere molto più pericola di quanto pensiate.

La battaglia di Kurkuzum

Un altro drastico taglio del personale turco avviene nel 1916 durante la prima guerra mondiale, Il colonnello inglese Rodolfo Valentino alla guida di insorti arabi toglie gran parte del territorio ottomano al Sultano nell'epica battaglia di kurkuzum, ma essendo la storia notevolmente eurocentrica, questa battaglia non ci interessa e non sarà nemmeno rissunta. Fortuna per voi che c'è un video d'epoca a cura dell'istituto luce a proposito di queste eroiche gesta.

Fine dell'esercito Ottomano

Nel 1922 i giovani turchi, subentrati alla guida del paese decidono di riammodernare lo stato a ottomani amputando qualche arto e trasformandolo nella repubblica turca. Anche l'esercito viene riformato sotto supervisione dell'alleato teutonico che ne elimina grigliate, pennacchi ingombranti e cannoni. I soldati diventano così degli ottusi, obbedienti, mangiatori di razioni k con i loro stupidi elmetti di protezione, esattamente come tutti gli altri eserciti dell'epoca. Per i Giannizzari purtoppo non c'è più posto ne gloria nei campi di battaglia, vengono quindi impiegati come buttafuori nei club berlinesi e tutt'ora sono ancora lì, a guardare al tua carta d'identità e a scuotere la testa se non sei abbastanza hipster.

La notte del cristo vivente

"..anche un solo battesimo è fatale ma quel che è peggio e che dopo 3 giorni resuscitano.." Paolo di Tarso, cacciatore di cristiani.

"Allora risuono una voce che disse: Alzati Pietro, uccidi e mangia!" Atti degli apostoli cap 10, versetto 13

Il primo caso documentato e quello di gesù il nazareno, morto di venerdì, durante la notte fra sabato e domenica si ridestò e torno a camminare fra i vivi, i primi casi negli anni 30 d.c. passarono inosservati, rari strani eventi, sepolcri trovati vuoti e voci di risurrezioni arrivavano all'orecchio del governatore romano ma questi non credendoci se ne lavo le mani così,una catastrofe che poteva facilmente essere fermata investi tutta Gerusalemme. In poco tempo infatti gli avvistamenti di cristiani aumentarono e chi riceveva un battesimo diventava in breve uno di loro. Un solo eroe combatteva contro di loro: Paolo di Tarso, ma un solo uomo non può soppraffare un orda di cristiani.


" 24 maggio 45 Lettera di San Paolo ai tessalonicesi, la situazione sta peggiorando, questa notte i cristiani si sono ritrovati di nuovo in un loro covo per banchettare con carne e sangue, non ho potuto fermarli, erano un gruppo di più di 30, rimasto a corto di dardi ho dovuto barricarmi nel sinedrio, con me ci sono altri 8 sopravvissuti aspettiamo che faccia giorno sperando che la situazione migliori"

La situazione però di giorno non miglioro, la guarnigione di gerusalemme non capendo come uccidere i cristiani fù facilmente soppraffatta e questi dilagarono in tutta la città. Solo allora i romani diedero l'ordine di distruggere Gerusalemme e il suo tempio per evitare la propagazione del cristianesimo.

"26 maggio 45 2a lettera di San Paolo ai tessalonicesi, i cristiani ormai controllano la città, siamo stati attaccati di nuovo, siamo rimasti in 5 me compreso e 2 di noi sono stati bagnati da un acquasantiera, ora versano in gravi condizioni e ho paura che ritornino.. Abbiamo elaborato un piano di fuga attraverso le fogne e da lì ci rifugeremo a Damasco, abbiamo poche possibilità lo so ma sempre meglio che rimanere qui ad aspettare la fine! almeno voi tessalonicesi mettetevi in salvo, chiudete le porte della vostra città e sprangate le finestre i cristiani stanno arrivando!"

I romani distrussero Gerusalemme ma questo non basto a fermare i crstiani, l'infezione era già uscita dalla città. Meglio non andò a San Paolo. Morì folgorato sulla via di Damasco e torno a nuova vita come apostolo..

L'alba del cristo Vivente

Nel 67 d.c vi erano avvistamenti di cristiani in ogni angolo dell'impero, ma la comunità più numerosa e letale era quella di Roma, l'anno precedente i cristiani avevano infatti sfondato le barricate ed erano dilagati nel foro fra il terrore dei pagani, L'Imperatore tento con ogni mezzo lecito per fermarli ma a nulla servirono rappresaglie e crocifissioni, Nerone catturati alcuni capi dei cristiani volle farli uccidere dalle belve feroci nel colosseo, ma furono i cristiani a divorare le belve feroci. Non restava che utilizzare la soluzione finale.

Scienziato: "Signor vice-imperatore, mi creda questo è l'unico modo per fermarli"

Vice-imperatore: "bruciarli! lei sta farteticando, non possiamo fare una cosa del genere!"

Nerone: "Si rende conto di quel che dice? lei mi sta chiedendo di fare fuoco su dei cittadini Romani!"

Scienziato: "non sono più cittadini romani, sono criatiani ora! Senta, non c'è altro modo che dare fuoco a Roma, uccideremo anche i nostri ma è l'unico modo per fermarli."

Vice-imperatore: "Ma sara una carneficina cristo santo!"

Scienziato: ...

Nerone: ...

Scienziato: "E uno di loro!" BANG!


GLI AMBIENTALISTI ATTACCANO!!!

Noi di Green Peace abbiamo le prove che tu sei inquinante, ti consigliamo pertanto di nascondere tutti i topi radioattivi e i progetti per la distruzione della foresta pluviale.


« L'olio di palma danneggia il pancreas, distrugge le foreste equatoriali, uccide le bestioline rare e alimenta le multinazionali, diciamo basta all'olio di palma »
(Blogger attivista lancia l'allarme in rete.)
« Mio cugino mi ha detto che se mangi olio di palma dopo tre giorni muori, eppure continuo a trovarlo come prodotto biologico sostenibile negli scaffali del mio supermercato bio di fiducia, il complotto è davvero molto esteso.. »
(Altro blogger rincara la dose.)
« Ciao, sono Flavio Briatore e anche io rifiuto l'olio di palma, nei miei pasti c'è solo Lardo di Colonnata! »
(Flavio Briatore a proposito di quest'olio criminale.)
Un'attivista di greenpeace ci mostra disgustata le coltivazioni di palma da olio.

L'olio di palma è un grasso miracoloso di origine tropicale dai mille usi: chimico, industriale, come eslposivo defogliante, come carburante e perchè no, anche come cibo. L'olio di palma è ricavato non dai gerani come si potrebbe pensare, bensì dalle piante della palma. Negli ultimi anni la produzione di questo olio ha superato di gran lunga quella di qualunque fonte di grasso esistente in precedenza, rendendo l'olio di palma più diffuso nel pianeta dei lipidi stessi. L'olio di palma viene estratto dal suo frutto sottoforma di un liquido rossastro dalle innumerevoli qualità benfiche: ricco di Beta carotene, antiossidanti, vitamina b52, omega4 e alcuni grassi saturi, l'olio rosso viene poi sucessivamente bollito degradando tutte le sostanze presenti tranne i grassi saturi ed ottenendo una poltiglia di colore bianco, si presenta così quindi pronto per la vostra tavola.

Un pò di storia

L'olio di Palma fu scoperto in Africa nel 1860, a dire il vero veniva usato già da millenni nell'alimentazione delle popolazioni locali ma siccome queste non consocevano l'inglese e non furono abbastanza furbe da brevettarlo, la sua scoperta fu attribuita a Sir Charles Lipton Icetee. Nei decenni successivi fu impiegato, dato che il sangue degli operai non bastava, come lubrificante nelle macchine della prima rivoluzione industriale. Grazie all'alto contenuto di vitamina b52 venne utilizzato negli anni 70 per la fabbricazione del Napalm da cui prende appunto il nome[1]. Sempre nello stesso periodo gli olandesi cominciarono timidamente a disboscare la Malesia per far posto alle coltivazioni di palma da olio. attualmente queste coltivazioni si estendono per il 96% della superifice di Malesia, Indonesia, Micronesia, Polinesia, Slesia, e ultimamente stanno pensando di piantarle pure nel Salento. La concentrazione di tutta la produzione mondiale di grasso in un'unica monocultura e in uno spazio relativamente ristretto ha così facilitato i produttori nel controllo e nella distribuzione dell'olio, facilità inoltre un parassita o batterio qualsiasi nell'espansione incontrollata su ogni palma e nel portare alla fame l'intera popolazione mondiale.

Il capitalismo divora la foresta equatoriale.

La questione ambientale

la produzione di olio di palma e oggi sotto attacco da parte di molte associazioni ambientaliste come: greenpeace, friend of earth, Save nature and animals, imagine all the people living life in peace, e in generale chiunque denunci la minaccia del momento per fare il pieno di visualizzazioni in rete[2]. Sembra infatti che per far posto alle coltivazioni, il 96% degli animali e degli indigeni siano rimasti senza una casa, cosa alquanto comune al giorno d'oggi, se non fosse che fra gli sfrattati c'è pure l'orango: simpaticcismo primate che rivaleggia in carineria con i panda: giusto per citare un dato, nel film "il pianeta delle scimmie uccide ancora" l'orango è l'unico personaggio buono[3]. Oltre al problema delle varie specie con un piede nella fossa, c'è pure quello delle emissioni di co2:

La distruzione della foresta

indonesiana, viene effettuata nel modo più stereotipicamnete cattivo possibile: Bruciando le torbiere su cui essa cresce.

La questione alimentare

Ultimamente i nutrizionisti si sono accorti di un fatto sorprendente: i grassi industriali contenuti nelle merendine e negli snack fanno male! siccome il principale grasso industriale solido è proprio l'olio di palma e siccome ambientalisti e salutisti sono notoriamente gemellati, la campagna contro l'olio di palma è arrivata fino all'uomo della strada. Dal 10 dicembre 2014 inoltre, per le nuove leggi sulla trasparenza degli alimenti, i produttori hanno dovuto scrivere il materiale esatto usato nell'etichetta dei prodotti, al posto di generiche frasi come "grassi vegetali" "oli vegetali" o "non ricordo". Il consumatore ha quindi potuto leggere con orrore la frase "olio di palma". Ok, buona parte degli altri oli vegetali hanno caratteristiche ancor più mefitiche di quest'olio, ma tant'è, la campagna ormai è partita e ricordatevi degli orango. L'olio di palma infatti nutrizionalmente è un grasso di media classifica, Al di fuori della zona retrocessione dista soli 2 punti dal burro. Prima di esso infatti per la felicità dei vegani si usava la veganissima margarina, salvo poi scoprire che era la morte stessa, Questo grasso idrogenato rimase comunque nei nostri scaffali per lungo tempo finchè nel 2000epassa qualcuno portò all'attenzione del cardinal bagnasco che la margherina contiene un acido grasso trans, si fece quindi subito una legge per bandirla per sempre dalle tavole italiane e dalle mani dei bambini.

Ma allora usiamo qualcos altro!

Facile a dirsi, in realtà non esiste un altro fonte di grasso che costi così poco, abbia una resa così elevata, sia solido a temperatura ambiente, permetta un margine di profitto decente[4] e resista ad alte temperature, a parte le cellule del pancreas dei cuccioli di foca, ma nessuno vuole mai lasciare ai cuccioli di foca l'opportunità di contribuire allo sviluppo della nostrà società. Ovviamente queste verità non sono alla portata di gran parte dei salutisti e degli ambientalisti che in questi anni si sono ccupati un pò troppo di salvare teneri animaletti sostitendoli nella propria dieta a carote biologiche e un pò troppo poco di approfondire le proprie conoscenze di chimica, economia e buon senso.

Possibili sostituti dell'olio di palma

Le pressioni dei consumatori nei confronti delle megaditte alimentari sono state molteplici, ma per una questione di tempo e poca voglia verranno qui elencate in maniera semplificata: la Nestlè rappresenterà qui tutti i colossi dell'alimentazione in virtù di tutta la nutella di cui vi siete strafogati. Per chi fosse interessato a sbirciare tutti i dati e gli avvenimenti reali consigliamo di andare qui e di fare come quel tale che volle verificare di persona tutti i dati di wikileaks, nessuno l'ha più visto ne sentito d'allora ma sembra sia a metà del lavoro, quindi se non c'è nessu'altro che vuole fare l'eroe ecco la cronologia semplificata dei boicottaggi sull'olio di palma degli ultimi 10 anni.

- 2006: boicottaggio contro nestlè per colpa dell'utilizzo dell'olio di palma ovunque.

« ma che cazzo! abbiamo appena sostituito i grassi idrogenati, con qualcosa di vegetale ed ecostostenibile come ci avete chiesto voi! cos'altro volete? »

- 2009: Nuovo boicottaggio, le associazioni dei consumatori chiedono un sostituto per l'olio di palma che salvi la vita agli orango.

« possiamo passare di nuovo al burro, per avere la stessa quantità di grasso in questo modo basterà covertire a pascolo l'indonesia, l'amazzonia, l'africa centrale e l'emisfero nord di marte. Gli orango potranno pascolare felici insieme a mucche e scaramucche »

- 2012: Le associazioni dei consumatori rifiutano di alimentarsi alle spalle dei poveri animali poichè metà di loro sono vegani e l'altra metà lo dovranno diventare molto presto, chiedono di convertire la produzione di olio di palma, in olio di semi o di oliva.

« ma non possiamo! il vostro Kinder Pinguì necessita grassi solidi per avere quella consistenza, cosa vi presenteremmo altrimenti? kinder intruglio? »

- 2015: nuovo boicottagio! contro Nestlè che si rifiuta di solidificare l'olio d'oliva!

La tua ciambella con crema contiene olio di palma, è per questo che sei un ciccione ributtante e fai schifo.
tranquilli, in Madgascar gli Oranghi si troveranno benissimo.

conclusione

La situazione sembra senza soluzione, ma se c'è qualcosa che i film di Michael Bay e di Rolland Emmerich possono insegnarci, è che quando la situazione sembra disperata basta chiedere agli scienziati e loro troveranno la risposta definitiva.

« Siamo nella merda fino al collo »
(risposta definitiva dello scienziato)

La conclusione è quella che non vorresti mai sentire:D al punto di vista alimentare non c'è modo alcuno di fare diventare la tua merendina e il tuo snack energizzante un qualcosa di buono per te o per la natura, smettila di mangiare tonnellate di quella sbobba se non vuoi diventare un diabetico super obeso che fa la spesa a bordo di un mini scooter elettrico! Per quanto riguarda la foresta equatoriale invece verrà abbattuta comunque, ma non bisogna essere troppo tristi, vivere nella foresta tropicale è molto più fastidioso di quanto sembri, gli indonesiani vivranno molto più comodi fra piantagioni, parcheggi e centri commerciali.

Si ma allora gli oranghi?

Niente paura, per gli oranghi è stata approntata una soluzione finale: sarannò trasferiti via treno in madagascar, in una bellissima riserva naturale dove potranno fare amicizia con l'alca impenne, Il lemming del nebraska, il dodo o gli iscritti all'italia dei valori.

Note

Template:Legginote

  1. ^ l'odore dell'olio di palma tra l'altro ha un odore adorabile la mattina presto
  2. ^ ma lucrare sulle disgrazie altrui, purtroppo, non rende più come una volta
  3. ^ hollywood non socntenta mai le minoranze, e se non scontenta gli afroamericani, figurati i primati che ti possono lanciare cacca addosso!
  4. ^ E gli azionisti? nessuno pensa mai agli azionisti!?