Mi-go

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« Ehi, tu! Ti piacerebbe vivere per sempre come un inutile cervello in un barattolo? »
(Mi-go a vittima ignara.)
Un Mi-go in una discoteca impegnato a creare effetti luci laser.
« In che senso "per te l'asportazione del cervello è impossibile"? »
« Ho trovato il loro punto debole: senza testa non hanno forza! »
(Akeley in una lettera a Wilmarth)

I Mi-go, più comunemente noti come Funghi porcini di Yuggoth, sono una razza aliena di crostacei partoriti dalla mente del noto scrittore di Providence dopo una notte passata tra laceranti dolori di pancia, causati da una cena a base di aragosta e funghi.

Storia

Poco si sa di queste creature, dato che appaiono in un solo racconto. Di loro è noto solo che abitano a Yuggoth[1] e che sono scesi sulla Terra per raccogliere minerali - in quanto appassionati mineralogisti - emettendo strani ronzii traducibili come "Hei ho! Hei ho! Andiamo a lavorar!". E per invaderci, ma questo era scontato. Le uniche persone che conoscono qualcosa in più di questa strana razza sono senza cervello. Letteralmente.

Caratteristiche

I Mi-go sanno essere molto seri durante gli esperimenti.

I Mi-go vengono descritti da Lovecraft come "esseri che non hanno nulla di umano[2], al punto che farebbero sembrare normale Scilipoti", con un corpo da gambero e ali da pipistrello, utili per volare nello spazio ma totalmente inutili nel pianeta Terra, motivo per cui diversi Mi-go non sono ancora riusciti a tornare su Yuggoth; non è però raro trovarne degli esemplari malconci nei vicoli a chiedere qualche spicciolo per potersi comprare un'astronave intergalattica. È noto inoltre in tutto l'universo che i Mi-go sono brillanti scienziati, a detta di loro stessi molto più intelligenti della Grande Razza in quanto, come sono soliti ricordare, a differenza loro sono ancora vivi e, soprattutto, non hanno un tubo ambiguo che gli esce dal collo. Nel campo della scienza si sono appunto distinti inventando il fazzoletto a batterie, il delizioso succo di shoggoth e la carta igienica a triplo velo. Tra i loro hobby più noti vi è quello di rapire le persone e far ricadere la colpa sui poveri grigi e collezionare cervelli in salamoia, con i quali i Mi-go amano parlare quando hanno il televisore guasto o si sentono soli dopo essere stati piantati dalla ragazza. Come viene rivelato nel racconto "Colui che sussurrava nelle tenebre", infine, non compaiono nelle fotografie, forse perché i loro corpi extraterrestri non possono essere fissati sulla pellicola; più probabilmente perché sono molto timidi.

Colui che sussurrava nelle tenebre

Wilmarth fa una scoperta incredibile: i binocoli permettono di vedere cose distanti.

Colui che sussurava nelle tenebre è un racconto breve/film/piéce teatrale/documentario realizzato allo scopo di mettere in guardia l'umanità contro i Mi-go.

Racconto

Protagonista del racconto è il signor Albert N. Wilmarth di Arkham, noto giornalista senzadio che si guadagna da vivere disilludendo le persone che credono in qualcosa. Attuale occupazione di Wilmarth è quella di deridere pesantemente con i suoi scritti coloro che ritengono che i corpi di strane creature ritrovati in seguito all'inondazione nei pressi del paese di Brattleboro siano di alieni invece che, come dovrebbe suggerire il buon senso, di gamberi alati giganti. Il signor Albert N. Wilmarth di Arkham ("di Arkham" fa proprio parte del suo cognome) persisterà così nel smontare queste dicerie finché un giorno non riceve una strana lettera da un certo signor Henry Akeley. Da una corrispendenza epistolare col signor Akeley di Brattleboro, Wilmarth si convince che quest'ultimo sia fuori come un balcone. Decide quindi di recarsi a Brattleboro per fare una visita ad Akeley, per prenderlo per il culo di persona e valutare se non sia il caso di farlo ricoverare. Giunto sul posto, però, scopre con stupore che questi è immobilizzato su una sedia da un'acuta forma di asma, che lo rende rauco nel parlare, gli gonfia le gambe impedendogli di camminare e lo fa respirare come Darth Fener. Così Wilmarth si siede sul pavimento a gambe incrociate mangiando latte e biscotti e ascolta il racconto di Akeley, una storia che parla di visitatori spaziali gentili, con prodigiose conoscenze tecnologiche, capaci di dimostrare che 2+2=5 e di far percorrere viaggi spazio-temporali agli uomini a patto che si sottomettano e si facciano estrarre il cervello. Wilmarth avrà modo di dubitare di aver parlato con Akeley, dubbio alimentato dal fatto che il suo interlocutore a volte alternava le parole con il rumore che fa il cellulare quando arriva un messaggio e si trova troppo vicino al computer. Il racconto si conclude con l'internamento di Akeley per evidenti segni di squilibrio mentale e con Wilmarth che si prende la sua macchina come acconto per le spese del viaggio.

Film

Tra poco lo scoprirà.

Nel 2011 delle persone poco note pensarono bene di fare del racconto un film e, dato che Lovecraft non si stava rivoltando abbastanza nella tomba per capolavori come Haiyore! Nyaruko-san, il film venne prodotto in bianco e nero e con qualche lieve aggiunta[citazione necessaria]. Le aggiunte si cominciano a notare a partire dal colloquio tra Wilkmarth, che rimarrà il solito stronzone senzadio, e Akeley, che rimarrà il solito vecchio paralitico. Nel film il buon Akeley farà parlare al suo posto uno dei cervelli in salamoia che conservava con cura in una mensola, e quest'ultimo racconterà la solita storiella dei gentili visitatori spaziali che vogliono donare l'immortalità ai terrestri. Poco convinto da questi discorsi e sicuro che Akeley sia uno psicopatico che uccide le persone per strappare e collezionare cervelli, Wilkmarth farà finta di andare a dormire, salvo poi nascondersi come neanche un ninja riuscirebbe a fare e ascoltare una conversazione tra Akeley, rivelatosi scontatamente come uno dei Mi-go, e i bifolchi del luogo. Da questa conversazione salterà fuori che i bifolchi vogliono aprire un portale per Yuggoth per permettere ai Mi-go di arrivare sulla Terra e invaderla. Il motivo per cui i Mi-go vogliono invadere la Terra? Così, tanto per passare il tempo. Il film si concluderà con una fuga alla Indiana Jones di Wilkmarth con un aereoplano della Prima Guerra Mondiale ancora in piedi per miracolo, ma che comunque comincerà a perdere pezzi dopo pochi minuti dal decollo, facendo inevitabilmente schiantare Wilkmarth da qualche parte. Le sorprese non finiscono qui, infatti scopriremo che la voce narrante del film è nientepopodimeno che il cervello di Wilkmarth, salvato dal passaggio per l'aldilà dagli stessi Mi-go che purtroppo non poterono far nulla per il corpo[3].

Note

  1. ^ Alias Plutone, celebre pianeta nonché divinità romana part time.
  2. ^ Altrimenti non gli avrebbe dedicato un racconto, no?
  3. ^ Questo stando a quanto detto da loro.


Tutti gli amici immaginari dello scrittore di Providence