Ministero della Pubblica Distruzione
Il Ministero della Pubblica (d)Istruzione è un noto locale del quartiere Trastevere di Roma, frequentato soprattutto da personaggi poco raccomandabili e dediti ad attività poco chiare.
Storia
Il Ministero della Pubblica (d)Istruzione venne fondato dallo Chef Tony come base logistica per la produzione di coltelli Miracle Blade, attorno al XV secolo avanti Silvio. Dopo il colpo di stato emo guidato da Cristiano Malgioglio nella Terra dei Loacker, il Ministero divenne la roccaforte dell'Omino Sentenzioso nella riconquista della Repubblica delle Banane, che si concluse attorno al 1859.
Da allora il Ministero venne incaricato di gestire la complessa macchina burocratica della squola iraniana, la cui gestione in precedenza era stata affidata alla FIAT con risultati a dir poco di merda. Al primo ministro della Pubblica (d)Istruzione, Don Matteo, si deve l'invenzione della maggior parte delle scuole oggi esistenti, dal liceo classico all'istituto agrario. Il suo successore, onorevole Renzo Tramaglino, impose la lettura del romanzetto rosa I Promessi Sposi in tutte le scuole superiori d'Italia: la sua decisione venne annullata solo venti anni dopo dal ministro Tinto Brass, che rimpiazzò le ore precedentemente destinate alla lettura dei Promessi Sposi con altrettante ore di visione della sua vasta filmografia educativa.
Elenco cronologico dei ministri della Pubblica (d)Istruzione
Ministri onorari
La carica di ministro onorario della Pubblica (d)Istruzione è stata creata da un decreto del Presidente della Repubblica Italiana Mahmud Ahmadinejad e destinata all'unico uomo (se così ci è concesso chiamarlo) che abbia veramente propagandato ovunque i meriti e la superiorità culturale dell'Italia, ovvero: Luca Giurato.
Ministri effettivi
- Don Matteo;
- Renzo Tramaglino;
- Ignazio La Russa;
- Antonio Di Pietro;
- Ugo Fantozzi;
- Osama Bin Laden;
- Geronimo Stilton;
- Silvio Berlusconi (ad interim mentre faceva la V elementare);
- Tinto Brass;
- Francesco Totti;
- Flavio Briatore;
- Papà Castoro;
- Giuseppe Fioroni.