Galileo Galilei: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia Liberty.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 27: Riga 27:
Lì Galileo studiò nel convento di Nostra Signora degli Sciancati dove rimase fino all’età di quindici anni.
Lì Galileo studiò nel convento di Nostra Signora degli Sciancati dove rimase fino all’età di quindici anni.
Nel 1581 Ermengardo, per timore che il figlio potesse diventare un muratore squattrinato come lui lo iscrisse alla facoltà di Medicina, per farlo diventare un dottore e fargli guadagnare una barca di soldi con le mutue.
Nel 1581 Ermengardo, per timore che il figlio potesse diventare un muratore squattrinato come lui lo iscrisse alla facoltà di Medicina, per farlo diventare un dottore e fargli guadagnare una barca di soldi con le mutue.
Ma Galileo, che non sapeva distinguere una milza da un pomo d’Adamo, non era particolarmente attratto dall’idea di diventare medico. Saltava ripetutamente le lezioni, studiava svogliatamente e diede solo 3 esami in un anno rischiando di partire per il militare.
Alla fine dopo aver ruttato in faccia al professore di Anatomia Patologica durante un esame riuscì a farsi espellere dalla facoltà e così poté occuparsi di argomenti a lui più congeniali, quali la meccanica, l’idraulica, la statica, la figa.

===Gli anni di insegnamento===
Nel 1587, la svolta: Galileo conosce Guidobaldo Del Monte (sì, proprio il famoso Uomo Del Monte) che anche in quell’occasione disse sì. Galileo ottenne quindi la cattedra all’università di Pisa con una botta mostruosa, oserei dire oscena, tanto che spesso trovava la sua Opel Tigra imbrattata da scritte del tipo: “Galilei, raccomandato di merda!”
Fu in quel periodo che Galilei mise a frutto alcune delle sue più brillanti intuizioni, destinate a cambiare la storia sua e della stessa umanità.
Galilei infatti scoprì:
*che una palla messa su un piano inclinato rotolava giù e non risaliva su come erroneamente molti pensavano allora.
*che se fai oscillare un oggetto esso oscilla
*che se fai cadere un bicchiere di vetro per terra si rompe.
*che un corpo solido è meglio di uno liquido
*che facendo cadere una sfera di legno ed una di piombo dall’alto della torre di Pisa rischi di beccare i passanti e di essere preso a calci nel culo.


Poiché all’Università di Pisa stava percependo uno stipendio da fame, Galileo chiese una nuova raccomandazione all’Uomo Del Monte che, grazie anche all'appoggio di cardinali ed alti prelati dalle toghe rosse (detti per questo pomodori prelati) riuscì a farlo chiamare all' università di Padova come professore di matematica, con uno stipendio di 180 fiorini l'anno, tredicesima, 30 giorni di ferie pagate e il posto auto nell’androne dell’ateneo. Anche a Padova il genio inarrivabile di Galileo diede i suoi frutti migliori. È del 1593 la macchina per rimettere i noccioli nelle olive, quando se ne snocciolano troppe per preparare l’insalata di riso. Galileo scoprì inoltre:
*che gli animali scorreggiano come noi
*che un corpo immerso in un liquido riceve una spinta solo se c’è qualcuno sotto pronto a spingerlo, altrimenti affonda (Legge di Archimede 2- la vendetta)
*che un termometro messo sotto l’ascella è in grado di misurare la febbre.
*che comprimere un gas è possibile, ma che cazzo ci guadagni?
*che d’estate da caldo
*che d’inverno fa freddo
*che se riscaldi una bacinella d’acqua diventa imbevibile
e quando un suo collega, riscaldando una bacinella come la sua arrivò a postulare le leggi sui cambiamenti di fase Galileo disse: ''“Cazzo! Ci stavo arrivando anch’io!”''


L'importanza di Galilei, in quegli anni, però, va oltre le semplici lezioni accademiche: è infatti con le lezioni private che il suo pensiero si diffonde e diventa sempre più forte, grazie agli importanti studenti che seguono queste lezioni: Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova, Piersilvio Berlusconi, Michele Cucuzza, Lapo Elkann e la sua compagna Manolo, il cardinal Ruini, Luca Giurato, Margherita Hack, Sbirulino, il Gabibbo.

Intorno al 1597 mese più anno meno, Galileo si occupò dello studio e della realizzazione di strumenti di misura, tra i quali il compasso. Successivamente inventò anche:
*il goniometro
*la squadretta
*il righello
*lo scotch


Verso la metà del 1609 Galileo inventò il cannocchiale. Da tempo infatti lo scienziato toscano era alla ricerca di qualcosa che gli facesse vedere meglio la tettona del balcone di fronte mentre si faceva il bagno. Studi approfonditi portarono alla realizzazione di lenti ottiche lavorate con alta precisione e alla fine della privacy per la sua sventurata vicina. Tra una maialata e l’altra un giorno Galileo pensò stranamente di puntare il suo strumento non più in orizzontale ma verso l’alto, per vedere qualcosa che non avesse una figa tra le gambe. Fu così che l’illustre scienziato scoprì oltre ai corpi femminili anche i corpi celesti, sicuramente meno arrapanti ma non per questo meno importanti. Galileo intraprese osservazioni per determinare la posizione del Sole, della Luna e per ricordarsi dove aveva parcheggiato l’auto. Le scoperte astronomiche, realizzate mediante il nuovo strumento, che servirono per confermare la correttezza del modello copernicano, furono poi raccolte nel ''Sidereus Nuncius'', pubblicato nel marzo del 1610 col titolo di ''Spogliando Miranda'', per meglio sfondare sul mercato dei libri.

Adesso bisogna capire che i modelli vigenti sulla cosmologia in quel periodo storico erano tanti. Tra le più acute teorie ricordiamo:

*Il modello Tolemaico: La terra è al centro dell’Universo il sole e gli altri pianeti ci girano attorno, non esistono altre galassie, non esistono gli alieni, esiste solo l’uomo, facciamoci i cazzi nostri e non andiamo ad indagare di più. Un modello graditissimo alla Chiesa, specialmente per il finale.

*Il modello bidimensionale, ideato nel 1486 dallo scienziato Massimo Sconforto: la terra è una tavola piatta e finisce al terzo chilometro della via Emilia allo svincolo col casello di Melegnano. Se vai oltre cadi giù. Se cadi giù non ti salvi più. Un modello graditissimo alla Chiesa perché pare ci fosse un passo della Bibbia in cui Gesù accenna al casello di Melegnano e quindi tutto era in linea con le Sacre Scritture.

*Il modello del libero arbitrio: La Terra sta al centro dell’Universo e gli altri pianeti e il Sole stesso vi ruotano attorno incastonati in sfere concentriche che Dio stesso provvede a riparare se il meccanismo si inceppa senza mai chiedere soldi, anche nei festivi. Le altre stelle attorno ai pianeti erano incastonate nell’ultimo anello e tutt’attorno vi era una specie di calotta che racchiudeva l’Universo, fatta probabilmente in vetroresina. Tutto perfetto, tutto immutabile e fisso nei secoli dei secoli. Tutto chiaro tranne il titolo: dove sta stò libero arbitrio? La Chiesa ne era entusiasta: finalmente un modello dove tutto veniva imposto e che dava ai fedeli l’assurda illusione di poter scegliere da soli.

*La teoria possibilista: La Terra sta al centro, L’Universo è finito ma si ammetteva l’esistenza di un po’ di vita sugli altri pianeti, giusto il Sabato sera, però. Anche questo modello veniva tollerato dalla Chiesa perché in un passetto minuscolo del Vangelo secondo Kebab, figlio di Fnac (poi andato perduto) Gesù diceva che non c’è niente di male nel farsi una pizza ed un cinema il Sabato sera.
*La teoria manga: oltre la Terra ci sono altri mondi, ma se ti azzardi a varcarli Mazinga ti fulmina col suo raggio e ti incenerisce. Mazinga è mandato da Dio, quindi tutto ok. Teoria approvata dalla Chiesa perché pare che uno dei figli di Isacco si chiamasse appunto Mazinga.

*La teoria minimalista-integralista assiro-sumera: In principio vi era il Brodo primordiale (lo Knorr), probabilmente mai creato, e quindi eterno. Dal brodo ebbero origine le montagne, il cielo, la terra. Il cielo rappresentato dal dio An, e la terra, rappresentato dal dio Udeur, generarono il dio delle correnti Enel. Tutto qui. Non esistono altri pianeti, non esistono altre terre, Cristoforo Colombo è un pezzo di merda, fanculo lui e le Americhe. Perfino questa teoria era ben vista dalla Chiesa perché in un passo dei Vangeli apolidi Alpitùr, figlio di Upim, fratello di Fnac, zio di Gesù disse chiaramente che Colombo gli aveva rotto le palle.







Versione delle 11:26, 27 apr 2008

« Dichiari tu di voler abiurare codeste eresie in nome della Chiesa?  »
(La Santa Inquisizione)


« L’abiura non ci basta più: adesso mettiti in ginocchio e abbaia come un cane  »
(La Santa Inquisizione)


« Adesso agita le braccia come un pollo e grida: io sono un mezzasega! »
(La Santa Inquisizione)


« Io ho detto che La Terra gira intorno al Sole? Pensa che stronzo! E’ ovvio che scherzavo....  »


« "Eppur si muove!" disse Galilei, illudendo per un istante anche la moglie...  »
(Natalino Balasso)


Galileo Galilei

Galileo Galilei è stato un fisico, un filosofo, un astronomo, un matematico, uno scienziato, un attore comico, un mimo, un idraulico, un postino, insomma si è dato molto da fare. Ma soprattutto è stato un grandissimo sparapalle, questo almeno secondo la Chiesa dell’epoca. E odierna.

Vita

Nacque a Pisa nel 1564 da suo padre e da sua madre, incredibile a dirsi. Il padre, Ermengardo Galilei, fu anche lui a suo modo celebre perché scoprì che pisciando sulla calce si otteneva la malta. Della madre, Lovigina Bottazzi in Galilei, sappiamo pochissimo, solo che si fece sedurre e mettere in cinta da quell’avventuriero di Ermengardo. Nel 1574 la famiglia Galilei si spostò da Pisa a Firenze, cosa spiacevolissima per Galileo, tifosissimo del Pisa che allora militava in serie A e lottava per la coppa dei Campioni. Lì Galileo studiò nel convento di Nostra Signora degli Sciancati dove rimase fino all’età di quindici anni. Nel 1581 Ermengardo, per timore che il figlio potesse diventare un muratore squattrinato come lui lo iscrisse alla facoltà di Medicina, per farlo diventare un dottore e fargli guadagnare una barca di soldi con le mutue. Ma Galileo, che non sapeva distinguere una milza da un pomo d’Adamo, non era particolarmente attratto dall’idea di diventare medico. Saltava ripetutamente le lezioni, studiava svogliatamente e diede solo 3 esami in un anno rischiando di partire per il militare. Alla fine dopo aver ruttato in faccia al professore di Anatomia Patologica durante un esame riuscì a farsi espellere dalla facoltà e così poté occuparsi di argomenti a lui più congeniali, quali la meccanica, l’idraulica, la statica, la figa.

Gli anni di insegnamento

Nel 1587, la svolta: Galileo conosce Guidobaldo Del Monte (sì, proprio il famoso Uomo Del Monte) che anche in quell’occasione disse sì. Galileo ottenne quindi la cattedra all’università di Pisa con una botta mostruosa, oserei dire oscena, tanto che spesso trovava la sua Opel Tigra imbrattata da scritte del tipo: “Galilei, raccomandato di merda!” Fu in quel periodo che Galilei mise a frutto alcune delle sue più brillanti intuizioni, destinate a cambiare la storia sua e della stessa umanità. Galilei infatti scoprì:

  • che una palla messa su un piano inclinato rotolava giù e non risaliva su come erroneamente molti pensavano allora.
  • che se fai oscillare un oggetto esso oscilla
  • che se fai cadere un bicchiere di vetro per terra si rompe.
  • che un corpo solido è meglio di uno liquido
  • che facendo cadere una sfera di legno ed una di piombo dall’alto della torre di Pisa rischi di beccare i passanti e di essere preso a calci nel culo.


Poiché all’Università di Pisa stava percependo uno stipendio da fame, Galileo chiese una nuova raccomandazione all’Uomo Del Monte che, grazie anche all'appoggio di cardinali ed alti prelati dalle toghe rosse (detti per questo pomodori prelati) riuscì a farlo chiamare all' università di Padova come professore di matematica, con uno stipendio di 180 fiorini l'anno, tredicesima, 30 giorni di ferie pagate e il posto auto nell’androne dell’ateneo. Anche a Padova il genio inarrivabile di Galileo diede i suoi frutti migliori. È del 1593 la macchina per rimettere i noccioli nelle olive, quando se ne snocciolano troppe per preparare l’insalata di riso. Galileo scoprì inoltre:

  • che gli animali scorreggiano come noi
  • che un corpo immerso in un liquido riceve una spinta solo se c’è qualcuno sotto pronto a spingerlo, altrimenti affonda (Legge di Archimede 2- la vendetta)
  • che un termometro messo sotto l’ascella è in grado di misurare la febbre.
  • che comprimere un gas è possibile, ma che cazzo ci guadagni?
  • che d’estate da caldo
  • che d’inverno fa freddo
  • che se riscaldi una bacinella d’acqua diventa imbevibile

e quando un suo collega, riscaldando una bacinella come la sua arrivò a postulare le leggi sui cambiamenti di fase Galileo disse: “Cazzo! Ci stavo arrivando anch’io!”


L'importanza di Galilei, in quegli anni, però, va oltre le semplici lezioni accademiche: è infatti con le lezioni private che il suo pensiero si diffonde e diventa sempre più forte, grazie agli importanti studenti che seguono queste lezioni: Vincenzo Gonzaga, duca di Mantova, Piersilvio Berlusconi, Michele Cucuzza, Lapo Elkann e la sua compagna Manolo, il cardinal Ruini, Luca Giurato, Margherita Hack, Sbirulino, il Gabibbo.

Intorno al 1597 mese più anno meno, Galileo si occupò dello studio e della realizzazione di strumenti di misura, tra i quali il compasso. Successivamente inventò anche:

  • il goniometro
  • la squadretta
  • il righello
  • lo scotch


Verso la metà del 1609 Galileo inventò il cannocchiale. Da tempo infatti lo scienziato toscano era alla ricerca di qualcosa che gli facesse vedere meglio la tettona del balcone di fronte mentre si faceva il bagno. Studi approfonditi portarono alla realizzazione di lenti ottiche lavorate con alta precisione e alla fine della privacy per la sua sventurata vicina. Tra una maialata e l’altra un giorno Galileo pensò stranamente di puntare il suo strumento non più in orizzontale ma verso l’alto, per vedere qualcosa che non avesse una figa tra le gambe. Fu così che l’illustre scienziato scoprì oltre ai corpi femminili anche i corpi celesti, sicuramente meno arrapanti ma non per questo meno importanti. Galileo intraprese osservazioni per determinare la posizione del Sole, della Luna e per ricordarsi dove aveva parcheggiato l’auto. Le scoperte astronomiche, realizzate mediante il nuovo strumento, che servirono per confermare la correttezza del modello copernicano, furono poi raccolte nel Sidereus Nuncius, pubblicato nel marzo del 1610 col titolo di Spogliando Miranda, per meglio sfondare sul mercato dei libri.

Adesso bisogna capire che i modelli vigenti sulla cosmologia in quel periodo storico erano tanti. Tra le più acute teorie ricordiamo:

  • Il modello Tolemaico: La terra è al centro dell’Universo il sole e gli altri pianeti ci girano attorno, non esistono altre galassie, non esistono gli alieni, esiste solo l’uomo, facciamoci i cazzi nostri e non andiamo ad indagare di più. Un modello graditissimo alla Chiesa, specialmente per il finale.
  • Il modello bidimensionale, ideato nel 1486 dallo scienziato Massimo Sconforto: la terra è una tavola piatta e finisce al terzo chilometro della via Emilia allo svincolo col casello di Melegnano. Se vai oltre cadi giù. Se cadi giù non ti salvi più. Un modello graditissimo alla Chiesa perché pare ci fosse un passo della Bibbia in cui Gesù accenna al casello di Melegnano e quindi tutto era in linea con le Sacre Scritture.
  • Il modello del libero arbitrio: La Terra sta al centro dell’Universo e gli altri pianeti e il Sole stesso vi ruotano attorno incastonati in sfere concentriche che Dio stesso provvede a riparare se il meccanismo si inceppa senza mai chiedere soldi, anche nei festivi. Le altre stelle attorno ai pianeti erano incastonate nell’ultimo anello e tutt’attorno vi era una specie di calotta che racchiudeva l’Universo, fatta probabilmente in vetroresina. Tutto perfetto, tutto immutabile e fisso nei secoli dei secoli. Tutto chiaro tranne il titolo: dove sta stò libero arbitrio? La Chiesa ne era entusiasta: finalmente un modello dove tutto veniva imposto e che dava ai fedeli l’assurda illusione di poter scegliere da soli.
  • La teoria possibilista: La Terra sta al centro, L’Universo è finito ma si ammetteva l’esistenza di un po’ di vita sugli altri pianeti, giusto il Sabato sera, però. Anche questo modello veniva tollerato dalla Chiesa perché in un passetto minuscolo del Vangelo secondo Kebab, figlio di Fnac (poi andato perduto) Gesù diceva che non c’è niente di male nel farsi una pizza ed un cinema il Sabato sera.
  • La teoria manga: oltre la Terra ci sono altri mondi, ma se ti azzardi a varcarli Mazinga ti fulmina col suo raggio e ti incenerisce. Mazinga è mandato da Dio, quindi tutto ok. Teoria approvata dalla Chiesa perché pare che uno dei figli di Isacco si chiamasse appunto Mazinga.
  • La teoria minimalista-integralista assiro-sumera: In principio vi era il Brodo primordiale (lo Knorr), probabilmente mai creato, e quindi eterno. Dal brodo ebbero origine le montagne, il cielo, la terra. Il cielo rappresentato dal dio An, e la terra, rappresentato dal dio Udeur, generarono il dio delle correnti Enel. Tutto qui. Non esistono altri pianeti, non esistono altre terre, Cristoforo Colombo è un pezzo di merda, fanculo lui e le Americhe. Perfino questa teoria era ben vista dalla Chiesa perché in un passo dei Vangeli apolidi Alpitùr, figlio di Upim, fratello di Fnac, zio di Gesù disse chiaramente che Colombo gli aveva rotto le palle.