Utente:Alex48/Laboratorio segreto: differenze tra le versioni

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 17: Riga 17:


;Il Violento (''Maestrum atrox impetus'')
;Il Violento (''Maestrum atrox impetus'')
Specie che ha infestato le scuole fino alla sua definitiva estinzione negli [[anni '60]]; questo esemplare, generalmente maschio, ha evoluto le sue mani per fare in modo che la bacchetta che impugnava diventasse una naturale estensione del suo corpo, impiegandola spesso e volentieri per violentare fisicamente i bambini ritenuti incapaci o anche solo per mero divertimento personale. Ma le legnate non erano l'unico sistema che impiegava per tormentare gli alunni, il Violento non si faceva mancare crudeltà come far inginocchiare sui [[ceci]] i malcapitati facendogli indossare degli orribili cappelli con delle orecchie d'[[asino]]; alcuni di loro si producevano in autentiche bastardate, come ad esempio spezzare le [[matite]] ai figli dei [[mezzadri]] senza [[soldi]]. Tutto andò avanti sino a quando [[qualcuno]] non decise che era ora di mettere catena e museruola a questi animali e rinchiudendoli in qualche [[zoo]].
Specie che ha infestato le scuole fino alla sua definitiva estinzione negli [[anni '60]]; questo esemplare, generalmente maschio, ha evoluto le sue mani per fare in modo che la bacchetta che impugnava diventasse una naturale estensione del suo corpo, impiegandola spesso e volentieri per violentare fisicamente i bambini ritenuti incapaci o anche solo per mero divertimento personale. Ma le legnate non erano l'unico sistema che impiegava per tormentare gli alunni, il Violento non si faceva mancare crudeltà come far inginocchiare sui [[ceci]] i malcapitati facendogli indossare degli orribili cappelli con delle orecchie d'[[asino]]; alcuni di loro si producevano in autentiche bastardate, come ad esempio spezzare le [[matite]] ai figli dei [[mezzadri]] senza [[soldi]]. Tutto andò avanti sino a quando [[qualcuno]] non decise che era ora di mettere catena e museruola a questi animali, rinchiudendoli in qualche [[zoo]].


;La Sadica (''Maestris atrox sadist'')
;La Sadica (''Maestris atrox sadist'')
Riga 23: Riga 23:


;La Maestra del villaggio (''Maestris vulgaris'')
;La Maestra del villaggio (''Maestris vulgaris'')
Specie virtualmente estinta, si tratta del primo esemplare ad apparire sul suolo italiano; essa era una giovane donna che appena ottenuta l'abilitazione ad insegnare veniva spedita nei più allucinanti, reconditi e impervi luoghi dello stivale al solo scopo di insegnare [[qualcosa]] agli zotici scolari che si ritrovava a gestire. Molte di queste creature sono ricordati con disprezzo dai loro ex alunni, per il fatto che oltre ad essere moderatamente sadiche e autoritarie alcune di loro avevano l'abitudine di pretendere dagli alunni cose come portare a scuola la legna per scaldarsi, lamentandosi poi di un loro eventuale ritardo. Per altro non insegnavano nulla a parte leggere e contare, anzi spesso passavano l'intera mattinata obbligando gli alunni a riempire i quaderni con delle linee oblique o delle chiavi di violino, punendo severamente, arrivando anche alla bocciatura di chi non le sapeva fare bene. Non c'è da sorprendersi dunque se negli anni passati molti ci mettessero dieci anni per arrivare in quinta.
Specie virtualmente estinta, si tratta del primo esemplare femminile ad apparire sul suolo italiano; essa era una giovane donna che appena ottenuta l'abilitazione ad insegnare veniva spedita nei più allucinanti, reconditi e impervi luoghi dello stivale al solo scopo di insegnare [[qualcosa]] agli zotici scolari che si ritrovava a gestire. Molte di queste creature sono ricordati con disprezzo dai loro ex alunni, per il fatto che oltre ad essere moderatamente pignole e autoritarie, alcune di loro avevano l'abitudine di pretendere dagli alunni cose come portare a scuola la legna per scaldarsi, lamentandosi poi di un loro eventuale ritardo. Per altro non insegnavano nulla a parte leggere e contare, anzi spesso passavano l'intera mattinata obbligando gli alunni a riempire i quaderni con delle linee oblique o delle chiavi di violino, punendo severamente, arrivando anche alla bocciatura di chi non le sapeva fare bene. Non c'è da sorprendersi dunque se negli anni passati molti ci mettessero dieci anni per arrivare in quinta.


; Il Relitto (Maestris relittis titanicus)
; Il Relitto (''Maestris relittis titanicus'')
Il Relitto è la dimostrazione pratica dell'incompetenza dell'intero apparato scolastico italiano, il quale lascia beatamente che una maestra occupi per più di 50 anni la stessa cattedra, nella stessa scuola, dello stesso sfigato paese fuori dal mondo. Questa donna non essendo riuscita negli anni antecedenti alle riforme del '70 ad incastrare un [[maestro|suo simile di sesso opposto]] è rimasta [[zitella]], ed è insistentemente attaccata come un [[lichene]] a consuetudini scolastiche desuete, ergendosi come un [[monolite]] fuori luogo nel prato della modernità, testimoniando con la sua granitica presenza le brutture di un mondo ormai passato. Non avendo mai fatto un corso d'aggiornamento nella sua vita, da lei ritenuti inutili (e non a torto), i suoi metodi e i suoi programmi d'insegnamento sono oltremodo vetusti e superati; spaccherà non poco le balle con l'apprendimento mnemonico di poesie orrende e coniugazioni verbali, menando insopportabilmente il cazzo per la brutta calligrafia. A causa della vecchiaia il suo aspetto è simile a quello di una cariatide: dimensioni ragguardevoli, volto porchino, veste sempre con indumenti antidiluviani in diverse tonalità di grigio che si intonaco col grigiume dei suoi capelli; immancabile è lo scialle in lana di pecora saldato permanentemente sulle spalle. Il suo modo di camminare è un incedere pachidermico, che la obbliga a doversi mettere in marcia per la scuola, che si trova nei pressi di casa sua, tre ore prima del normale, onde rispettare l'inossidabile consuetudine della maestra che arriva sempre prima degli alunni. Essendo cardiopatica non si lascia mai andare a sfuriate e roba simile, il ché unito al suo aspetto da innocua nonnina potrebbe far pensare a lei come un maestra tranquilla, ma non ci si deve lasciare ingannare dalle apparenze; essendo stata addestrata ai tempi del [[fascismo]] risulta estremamente fiscale e stronza, non ci penserà due volte a dare dei votacci ai poveri alunni, che disprezza con tutto il [[cuore]], i quali ben presto capiscono con che terribile essere hanno a che fare.
Il Relitto è la dimostrazione pratica dell'incompetenza dell'intero apparato scolastico italiano, il quale lascia beatamente che una maestra con più di 50 anni di servizio e senza aver mai fatto un corso d'aggiornamento in vita sua, continui con metodi e programmi d'insegnamento oltremodo vetusti e superati ad insegnare a dei bambini, ergendosi come un [[monolite]] fuori luogo nel prato della modernità, testimoniando con la sua granitica presenza le brutture di un mondo ormai passato. Non avendo mai aggiornato le sue competenze, questa maestra bazzica esclusivamente la stessa cattedra, nella stessa scuola, dello stesso sfigato paese fuori dal mondo; ella è insistentemente attaccata come un [[lichene]] a consuetudini scolastiche desuete: spaccherà non poco le [[balle]] con l'apprendimento mnemonico di poesie orrende e coniugazioni verbali, menando insopportabilmente il cazzo per la brutta calligrafia. A questo va aggiunto che non essendo riuscita negli anni antecedenti alle riforme del '70 ad incastrare un [[maestro|suo simile di sesso opposto]] è rimasta religiosamente [[zitella]]. A causa della vecchiaia il suo aspetto è simile a quello di una cariatide: dimensioni ragguardevoli, volto porchino, veste sempre con indumenti antidiluviani in diverse tonalità di grigio che si intonaco col grigiume dei suoi capelli; immancabile è lo scialle in lana di pecora saldato permanentemente sulle spalle. Il suo modo di camminare è un incedere pachidermico, che la obbliga a doversi mettere in marcia per la scuola, che si trova nei pressi di casa sua, tre ore prima del normale, onde rispettare l'inossidabile consuetudine della maestra che arriva sempre prima degli alunni. Essendo cardiopatica non si lascia mai andare a sfuriate e roba simile, il ché unito al suo aspetto da innocua nonnina potrebbe far pensare a lei come un maestra tranquilla, ma non ci si deve lasciare ingannare dalle apparenze; essendo stata addestrata ai tempi del [[fascismo]] risulta estremamente fiscale e stronza, non ci penserà due volte a dare dei votacci ai poveri alunni, che disprezza con tutto il [[cuore]], i quali ben presto capiscono con che terribile essere hanno a che fare.


; La Picchiatrice (''Maestris pestantem'')
; La Picchiatrice (''Maestris pestantem'')

Versione delle 14:43, 26 feb 2016

« Quì è dove vengono sviluppati i miei articoli o parte di essi, dunque siete pregati di non toccare niente. Grazie e buon proseguimento! »
(--Alex 48 18:24, feb 27, 2014 (CET))

Impari il linguaggio. Si facciamo un po di linguaggio insieme.

Maestra

Maestro


Quando la scuola divenne obbligatoria, poi alcuni loschi figuri pensarono bene di cavalcare l'onda e di farsi assumere come insegnanti. Nacuero così i maestri, che si evolvero in pochi decenni nei professori.Questa marmaglia ebbe l'opportunità di dar libero sfogo alle proprie voglie sadiche e crearono alcune delle più crudeli torture che la storia avesse mai visto (compiti, interrogazioni, ecc....), questo porto alla rapida estinzione dei preti che vennero relegati al solo insegnamento della religione cattolica senza però rinunciare ad infliggere punizioni fisiche e corporali agli alunni, non prima di aver enunciato i principi di pace, amore, perdono e ugualianza riportati sul vangelo.Ma con l'arrivo degli anni 60-70 i preti vennero eliminati definitivamente dalle scuole sostituendoli con dei normali insegnanti, relegando l'insegnamento dei preti al solo catechismo nelle chiese, col passare degli anni poi furono costretti a non poter più alzare un dito contro nessuno ed in seguito anche i loro anatemi divennero completamente inutili contro le nuove genereazioni, facendoli finire inevitabilmente nel dimenticatoio.


Specie

Il Prete (Pretorum lexio)

Questa specie è la capostipite dei moderni maestri. Nei secoli passati il livello di alfabetizzazione era praticamente zero, solo i Preti e gli uomini di legge sapevano leggere, scrivere e contare, ma quando qualcuno decise che tutti dovevano saper leggere, scrivere e contare si pensò bene di aprire dei centri di reclusione (scuole) e di mettere una delle antecedenti categorie ad insegnare. Sfortunatamente si optò per i Preti, anche perché gli uomini di legge erano tutti impegnati ad incastrare Andreotti. I Preti ottemperarono alla loro nuova missione con gli stessi metodi che normalmente usavano per riportare gli eretici sulla retta via: sberle, bacchettate, scudisciate, insulti e interrogazioni; nessuno poteva ribellarsi alle loro angherie, neanche i poveri genitori che venivano tenuti buoni con la minaccia di finire all'inferno, oppure sul rogo. Quando la scuola divenne obbligatoria, i Preti vennero relegati al solo insegnamento della religione cattolica senza però rinunciare ad infliggere punizioni fisiche e corporali agli alunni, ovviamente non prima di aver enunciato i principi di pace, amore, perdono e fratellanza riportati sul vangelo™ . In seguito gli venne pure impedito di insegnare religione finendo a insegnare catechismo nelle sagrestie delle chiese, dove molti di loro decisero di sostituire le vecchie punizioni con qualcosa di molto meno rumoroso e decisamente più silenziabile. Ogni tanto capita che alcuni di loro, particolarmente decrepiti e rimbambiti, si presentino nelle scuole con in mano dei santini e un pacchetto di caramelle Rossana scadute da più dici anni, inquietando gli alunni e le maestre con discorsi sul dire 3-4 ave Maria al giorno per un non meglio precisato motivo, schiumando come lupi rabbiosi e tremando come lavatrici al risciacquo.

Il Violento (Maestrum atrox impetus)

Specie che ha infestato le scuole fino alla sua definitiva estinzione negli anni '60; questo esemplare, generalmente maschio, ha evoluto le sue mani per fare in modo che la bacchetta che impugnava diventasse una naturale estensione del suo corpo, impiegandola spesso e volentieri per violentare fisicamente i bambini ritenuti incapaci o anche solo per mero divertimento personale. Ma le legnate non erano l'unico sistema che impiegava per tormentare gli alunni, il Violento non si faceva mancare crudeltà come far inginocchiare sui ceci i malcapitati facendogli indossare degli orribili cappelli con delle orecchie d'asino; alcuni di loro si producevano in autentiche bastardate, come ad esempio spezzare le matite ai figli dei mezzadri senza soldi. Tutto andò avanti sino a quando qualcuno non decise che era ora di mettere catena e museruola a questi animali, rinchiudendoli in qualche zoo.

La Sadica (Maestris atrox sadist)

Diretta evoluzione del Violento; la Sadica differisce dalla specie precedente unicamente per il sesso e la consapevolezza che se allunga le mani su un alunno rischia di finire in galera; questo però non la scoraggia dalla malsana voglia di far soffrire i mocciosi, arrivando a mettere in campo tutta una serie di sottili crudeltà degne di un serial killer psicopatico. Come prima cosa la Sadica metterà in riga gli alunni urlando come un'arpia alla prima parola fuori contesto, in seguito manderà uno degli sventurati alla lavagna obbligando a scrivere frasi astruse o risolvere operazioni difficilissime, umiliandolo con frasi cattivissime al limite della denuncia ad ogni minimo errore; la posa che utilizzerà in suddetta attività è caratteristica: la Sadica si appoggerà alla cattedra rimanendo in piedi con le braccia conserte e le gambe incrociate, fissando malignamente l'alunno con il muso serioso che diventerà un perfido sogghigno non appena individuerà l'errore che le permetterà di dare libero sfogo alle malignità. Spesso opera nelle scuole di periferia o di campagna dove, facendo leva sulla probabile ignoranza dei paesani che mai si sognerebbero di mettere in discussione i metodi d'insegnamento di una con un titolo di studio, instaura dei veri e propri regimi di terrore. Tra le altre cattiverie vanno riportate l'abitudine di far durare la ricreazione meno del normale, dare dello sfaticato all'alunno che dopo 2 ore filate di dettato non riesce più a starle dietro e come ciliegina finale agli incontri con i genitori esagererà in maniera esponenziale ogni mancanza degli alunni in maniera tale che li sgridino, magari rifilandogli gli sganassoni che lei non può dargli.

La Maestra del villaggio (Maestris vulgaris)

Specie virtualmente estinta, si tratta del primo esemplare femminile ad apparire sul suolo italiano; essa era una giovane donna che appena ottenuta l'abilitazione ad insegnare veniva spedita nei più allucinanti, reconditi e impervi luoghi dello stivale al solo scopo di insegnare qualcosa agli zotici scolari che si ritrovava a gestire. Molte di queste creature sono ricordati con disprezzo dai loro ex alunni, per il fatto che oltre ad essere moderatamente pignole e autoritarie, alcune di loro avevano l'abitudine di pretendere dagli alunni cose come portare a scuola la legna per scaldarsi, lamentandosi poi di un loro eventuale ritardo. Per altro non insegnavano nulla a parte leggere e contare, anzi spesso passavano l'intera mattinata obbligando gli alunni a riempire i quaderni con delle linee oblique o delle chiavi di violino, punendo severamente, arrivando anche alla bocciatura di chi non le sapeva fare bene. Non c'è da sorprendersi dunque se negli anni passati molti ci mettessero dieci anni per arrivare in quinta.

Il Relitto (Maestris relittis titanicus)

Il Relitto è la dimostrazione pratica dell'incompetenza dell'intero apparato scolastico italiano, il quale lascia beatamente che una maestra con più di 50 anni di servizio e senza aver mai fatto un corso d'aggiornamento in vita sua, continui con metodi e programmi d'insegnamento oltremodo vetusti e superati ad insegnare a dei bambini, ergendosi come un monolite fuori luogo nel prato della modernità, testimoniando con la sua granitica presenza le brutture di un mondo ormai passato. Non avendo mai aggiornato le sue competenze, questa maestra bazzica esclusivamente la stessa cattedra, nella stessa scuola, dello stesso sfigato paese fuori dal mondo; ella è insistentemente attaccata come un lichene a consuetudini scolastiche desuete: spaccherà non poco le balle con l'apprendimento mnemonico di poesie orrende e coniugazioni verbali, menando insopportabilmente il cazzo per la brutta calligrafia. A questo va aggiunto che non essendo riuscita negli anni antecedenti alle riforme del '70 ad incastrare un suo simile di sesso opposto è rimasta religiosamente zitella. A causa della vecchiaia il suo aspetto è simile a quello di una cariatide: dimensioni ragguardevoli, volto porchino, veste sempre con indumenti antidiluviani in diverse tonalità di grigio che si intonaco col grigiume dei suoi capelli; immancabile è lo scialle in lana di pecora saldato permanentemente sulle spalle. Il suo modo di camminare è un incedere pachidermico, che la obbliga a doversi mettere in marcia per la scuola, che si trova nei pressi di casa sua, tre ore prima del normale, onde rispettare l'inossidabile consuetudine della maestra che arriva sempre prima degli alunni. Essendo cardiopatica non si lascia mai andare a sfuriate e roba simile, il ché unito al suo aspetto da innocua nonnina potrebbe far pensare a lei come un maestra tranquilla, ma non ci si deve lasciare ingannare dalle apparenze; essendo stata addestrata ai tempi del fascismo risulta estremamente fiscale e stronza, non ci penserà due volte a dare dei votacci ai poveri alunni, che disprezza con tutto il cuore, i quali ben presto capiscono con che terribile essere hanno a che fare.

La Picchiatrice (Maestris pestantem)

La Picchiatrice è una creature vile, che preferisce maltrattare gli indifesi alunni degli asili nido in quanto troppo codarda per affrontare prede anche di poco più grandi. Questa maestra si crede letteralmente invincibile, arrivando al punto di auto convincersi che ogni sua azione rimarrà impunita in quanto i mocciosi che molesta sono troppo inferiori per essere creduti, fino a quando i genitori non la denunciano ai carabinieri, i quali dopo aver piazzato delle microtelecamere dove lavora, la catturano facendogli pure fare una bella figura di merda al telegiornale delle 7:00.

L'Incapace (Maestris inettis)

Questa singolare creatura predilige come habitat le classi prime o al massimo seconde, da cui raramente si allontana nel corso della sua vita. Il motivo di tale territorialità è dovuto alla sua inadeguatezza nell'insegnare oltre che nella sua ignoranza complessiva, infatti quest'essere sa solamente leggere, scrivere e contare, tutte cose che bene o male sa fare chiunque e che ovviamente chiunque saprebbe insegnare meglio di lei. Un altro vantaggio di bazzicare le prime è il fatto che non dovrà mai rendere conto o dimostrare le sue reali competenze a nessuno, dopotutto chi mai perderebbe del tempo a valutare le conoscenze di una maestra di prima elementare. Caga cazzi, altezzosa e pignola, questa maestra risulta geneticamente predisposta a scrivere note sul diario degli alunni anche per i motivi più stupidi; oltre a ciò, non sapendo mai come far passare la mattinata, spesso ammazza il tempo facendo dei lunghissimi dettati pretendendo che tutti gli alunni gli stiano dietro e che scrivano tutto senza porsi domande, bestemmie comprese e a chi sgarra cazziatone e nota sul diario assicurate.

La Scalda sedie (Maestris sedem succensus)

Presente solo in Italia e forse in qualche paese sperduto dell'est Europa, la Scalda sedie è una creatura che passa intere giornate a non fare un cazzo a spese della collettività, contribuendo involontariamente ad aumentare il numero degli ignoranti. Il titolo di studio per insegnare non si capisce chi gliel'abbia dato, quando opera in un asilo è solita lasciare che i bambini facciano quello che gli pare a loro finché non si fanno male, se invece si trova ad operare in una scuola elementare si limiterà a fare i consueti dettati o a leggere cose a caso sul libro di testo fregandosene altamente se gli alunni abbiano capito o meno. La Scalda sedie se ne fregherà beatamente anche qualora un'alunno si presenti al suo cospetto con un occhio nero causato da un branco di bulletti che lo hanno menato solamente per farsi due risate in allegria, limitandosi al consueto «bambini queste cose non si fanno, chiedete subito scusa». Il tutto dura finché qualche genitore non si incazza e gliene dice di tutti i colori, allora diventa rompiscatole finché non si calmano le acque, per poi tornare a fregarsene altamente anche più di prima.

La Maestrina d'asilo (Maestris asylum)

Questo esemplare opera soprattutto nelle classi terze e quarte ed è generalmente molto amata dai suoi studenti, i quali ignorano quanto questa persona possa essere deleterea nel lungo periodo. Il motivo è semplice: non sapendo assolutamente insegnare ai suoi studenti una beneamata fava, passerà tutto l'anno scolastico a fargli fare disegnini sugli A4, temini idioti sugli animali e cartelloni formato parete sulle filastrocche più improbabili, proprio come fanno di solito le normali maestre d'asilo. In seguito dopo appena un anno di attività la Maestrina d'asilo scomparirà dalle scene senza lasciare traccia, abbandonando i malcapitati alunni ad un altro maestro/a, che notato il fatto che non sanno un tubo penserà bene di reintegrare le conoscenze perdute massacrandoli per bene. Ciò porterà gli studenti ad avere un malsano l'odio per il nuovo maestro/a e in seguito per la scuola e le sue istituzioni, il tutto condito da innumerevoli votacci in pagella accompagnati da note di demerito e rapporti. Il tutto continua fino a quando gli alunni non decideranno di piantare la scuola e di andare a lavorare come servi in qualche officina, anche se alcuni riescono a terminare le superiori con uno sforzo pari ad un parto. C'è da notare che gli alunni

incolperanno mai della loro incapacità scolastica la Maestrina d'asilo, che probabilmente nello stesso momento in cui staranno raccontando le loro disavventure a uno a cui stanno lucidando le scarpe, starà rovinando un'altra classe elementare.

La Maestra che ha subito un lutto (Maestris luctus mortificantis)

Questa maestra risulta oltremodo insopportabile, avendo perso il marito o un figlio e non riuscendo ad elaborare il lutto si sente arrabbiata col mondo, motivo per cui sfogherà sugli alunni tutta la sua disperazione, massacrandoli di rimproveri urlando a squarciagola come un'aquila, riuscendo nella non invidiabile impresa di disaffezionarli a vita alle materie che insegna, generalmente matematica e religione. A aggravare il tutto si aggiunge il fatto che questa maestra a seguito della disgrazia subita diventa terribilmente religiosa, motivo per cui cercherà sostegno da un qualche confessore invece che ad uno psichiatra, cosa che di fatto peggiorerà le sue già precarie condizioni psichiche rendendola ancora più arrabbiata di quanto già non sia.

La Macchina (Maestris apparatus)

Detta anche il Robot, questa maestra è riconoscibile dagli immancabili occhiali e dall'inquietante modo di parlare più simile a un computer che non a una persona; generalmente questa creatura conduce le sue lezioni quasi sempre seduta dietro la cattedra, osservando gli alunni seduti davanti a lei come un telecamera di sorveglianza, inducendoli al sonno con il suo modo di parlare monotono e annoiante. Questo però attiverà i suoi sensori facendola inesorabilmente incazzare, il ché farà capire ai presenti che non è un soprammobile, ma un essere umano e anche dannatamente suscettibile.

La Trincia palle (Maestris skynet)

Forma evoluta della Macchina, questa maestra ha perso completamente ogni traccia di umanità diventando in tutto e per tutto un feroce androide assassino specializzato nel rompere il testicoli agli alunni, da cui il nome "Trincia palle". Totalmente priva di pietà umana, la Trincia palle ha la capacità di mettere in riga ogni genere di alunno, anche se questi fosse Satana in persona, romperà le palle per ogni genere di cosa, anche solo se un'alunno ha momentaneamente distolto lo sguardo dalla sua persona per guardare il quaderno su cui sta prendendo appunti o viceversa. Non contenta di castrare gli alunni durante la lezione, la Trincia palle si prodigherà di mozzare testicoli anche durante la ricreazione, arrivando a menare il cazzo solo perché i bambini si raccontano delle barzellette e ridono, arrivando spesso a molestare anche gli alunni di altre classi da lei non gestite. Letteralmente incapace di manifestare il benché minimo sentimento, manterrà per tutto l'anno scolastico la stessa espressione da pitbull inferocito; in confronto a lei persino uno Xenomorfo è più sentimentale.

La Maestra volubile (Maestris levis)

Generalmente giovane e vagamente figa, questa maestra dall'aria innocua può risultare oltremodo disturbante, soprattutto quando la si becca il giorno sbagliato. Essa infatti alterna senza cognizione di causa momenti di spensierata allegria a improvvisi attacchi di furia omicida; spesso è pure meteoropatica, quindi nei giorni di pioggia si incacchia per un nonnulla, ma nelle belle giornate ne approfitta per portare gli alunni a vedere gli insetti che saltano nell'erba, con la neve non esce di casa e d'estate prende il sole nuda sul balcone. Se si riesce ad intuire le sue dinamiche comportamentali con lei non si avranno problemi e si vinceranno pure due biglietti per la notte degli oscar.

La Maestra normale (Maestris maestris)

Questa maestra, purtroppo meno comune di quanto dovrebbe, è ciò che ogni alunno prega di avere: una persona senza problemi cerebrali che insegni loro qualcosa del mondo e possibilmente che non gli meni il cazzo. La normale, rispetto a tutti gli esemplari precedenti è ben conscia del fatto che ha a che fare con dei bambini, dunque cerca di inculcargli le cose in testa senza forzare troppo la mano cercando anche di incoraggiarli ad imparare qualcosa per conto loro; alla fine chiunque ha avuto a che fare con lei non se la dimenticherà finché campa o finché non gli viene l'alzheimer.

La Zia (Maestris ziie)

Molto simile alla Maestra normale, presenta però un comportamento più bonaccione, che porterà gli alunni a comportarsi nei suoi confronti come farebbero con una qualsiasi delle loro zie zitelle. Ovviamente questo porterà gli alunni ad essere lassisti nei suoi confronti e a fare spesso del bordello, spingendo la Zia a cioccare due o tre urli per riportare tutto all'ordine; normalmente la cosa finisce li senza coinvolgere registri o genitori e alla fine tutti tornano amici come prima, fino al prossimo bordello.

Il Maestro ()
La Gallina (Maestris gallus)

Questa tipologia di maestra è tra le meno pericolose che si possono incontrare, ma tale caratteristica è controbilanciata da un'aspetto ruspante e trasandato, i cui tratti salienti sono: le corpose infiltrazioni di grasso sui fianchi, la cresta di capelli grigio-neri completamente spettinati, il viso androgino con annesso becco nasale, orribili cappotti alla Tenente Colombo e soprattutto la voce stridula e ronzante; suddetto aspetto suscita nella mente dei giovani alunni paragoni con volatile da cui prende il nome. Esiste anche una variante addomesticata nota come Maestris gallus domesticus che presenta capelli pettinati corti tinti di nero e tuta da ginnastica nera sfinante.

La Cercalavoro ()
la maestra di sostegno
Il pinguino delonghi
la supplente dettati infiniti
quella col figlio deficente a carico

Il Direttore