Wu Ming: differenze tra le versioni
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[[File:Berlusconi struccato.jpg|thumb|right|200px|L'attuale editore del noto collettivo rivoluzionario, scosso dagli attacchi dei suoi stipendiati<ref>[http://www.mamma.am/mamma/articoli/art_7065.html In un impeto di [[supercazzola|rivoluzionaria consapevolezza]], essi hanno validamente [[scusa|spiegato]] tutti i perché e tutti i percome].</ref>]] |
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Grazie alle royalties pagategli dal [[Silvio Berlusconi|loro editore]], i Wu Ming hanno potuto elevarsi dalle normali fatiche del quotidiano, dedicandosi negli anni ad un continuo [[cazzeggio|impegno]] alla caccia del [[fascismo|fascio]] che è in noi. |
Grazie alle royalties pagategli dal [[Silvio Berlusconi|loro editore]], i Wu Ming hanno potuto elevarsi dalle normali fatiche del quotidiano, dedicandosi negli anni ad un continuo [[cazzeggio|impegno]] alla caccia del [[fascismo|fascio]] che è in noi. |
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Versione delle 20:54, 11 mar 2015
Wu Ming è un collettivo di scrittori bolognesi che ha fatto della coerenza e della modestia le armi del proprio successo. Sono universalmente noti per aver ispirato il Movimento Antiglobalizzazione, quando ancora usavano i nomi di battaglia Naomi, Noam, Vandana, Eduardo e François.
Wu Ming in antico emiliano significa Senza nome e Roby, Giove, Fede, Ricky e l'ormai ex Luke non hanno mai voluto svelare il proprio, pur sapendo così di rinunciare alla popolarità. Oltre a non rivelare l'identità Wu Ming, per precisa scelta politica, rifiutano di farsi fotografare.
A chi gli fa notare che di loro foto è piena la rete, Wu Ming risponde:
A chi insiste dicendo che di loro foto in posa è zeppo il Web, Wu Ming ribatte:
Origini
Nato con un colpo di genio da una costola di
Luther Blissett (un collettivo internazionale di scrittori che proponevano un Piano Quinquennale per sconfiggere definitivamente il problema delle doppie punte), Wu Ming si fa conoscere al grande pubblico inviando taglienti perle del proprio pensiero alla rubrica Forse non tutti sanno che... della Settimana enigmistica, svelando già dai primi passi quali saranno i fils rouge che uniranno le sue opere: la Lotta contro ogni forma di revisionismo storico operata da nostalgici fascisti astutamente camuffati da gente alla quale non gliene importa un cazzo della nostalgia fascista e la Battaglia contro la caduta dei capelli nel periodo delle castagne.
Il successo è immediato e la Settimana enigmistica aumenta le vendite di cinque copie nel giro di una settimana.
Wu Ming decide di venire allo scoperto per rispondere al richiamo del popolo e rende noti i nomi dei componenti nel clamore generale. Nel paese si apre un profondo dibattito che coinvolge la comunità intellettuale e Google si intasa per la troppa gente che cerca di capire chi si nasconda veramente sotto quei nomi assolutamente sconosciuti. La realtà, come spesso accade, supera la fantasia: quei coltissimi e puntuali bacchettatori dei rigurgiti fascisti sono veramente
degli sconosciuti scrittori senza libri dietro le spalle.
Il riconoscimento interplanetario
Il successo non tarda però ad arrivare e si manifesta già col primo libro, No logo, scritto sotto il fantasioso pseudonimo di Naomi Klein: un feroce attacco contro tutte le multinazionali a difesa dell'Uomo, del pianeta in generale e del capriolo delle Alpi in particolare, che vale loro numerosi premi tra i quali spicca una mortadella da dodici chili da parte del Comitato Anziani della Sagra di Pontenure.
L'opera successiva, Cu, primo volume di una pentalogia che avrebbe dovuto intitolarsi Cu Cu Ru Cu Cu, ottiene minori riconoscimenti, ma viene ugualmente tradotto in quarantacinque lingue, dallo swahili al sanscrito, nel tentativo, finora vano, di trovargli un senso compiuto. Cu
narra la storia di Thomas Müntzer e di altri ottocentosettantadue personaggi, tutti con la dieresi sulla u, nella Germania luterana del 1525. Il numero imponente di personaggi nominati è valso al libro l'ingresso nel Guinness dei Primati per Essere riusciti a ficcarci dentro più personaggi che pagine.
Dopo i tragici fatti[citazione necessaria] del G8 di Genova i Wu Ming
fanno autocritica[1] e rivedono le proprie posizioni maoiste - casariniste spostandosi cautamente verso posizioni più degennariste. Per spiegare questa importantissima svolta della società civile italiana, Wu Ming pubblica un libro di millequattrocento pagine che sono arrivate quasi intatte fino ai giorni nostri[citazione necessaria]. Le uniche andate perdute sono quelle nelle quali raccontavano dettagliatamente le profonde ragioni per le quali pubblicano per Einaudi. E' invece stato tramandato ai posteri il capitolo di settantadue pagine nel quale - citando una media di ventisei filosofi a pagina - hanno spiegato i motivi rivoluzionari per cui hanno tenuto una rubrica per la rivista mensile porno-soft GQ[2].
Polemica
Nelle teorie elaborate da Luther Blissett, alcuni avevano creduto di ravvisare il pensiero di Umberto Eco, e nei primi tempi si credette che l'insigne semiologo[citazione necessaria] si celasse fra le loro fila; in quelle di Wu Ming è stata quasi unanime la convinzione che l'ispiratore fosse Costantino Vitagliano sotto l'effetto di dodici Tequila BoomBoom bevute a stomaco vuoto.
Il Wu Ming pensiero
Il pensiero di Wu Ming è di una complessità tale la cui analisi non può essere esaurita con un articolo: ci vorrebbe perlomeno una supercazzola di quelle ben fatte. Quello che è certo è che si basa su teorie di studiosi perlopiù sconosciuti e probabilmente inesistenti, inventati lì per lì per ammammaluccare l'uditorio. Conditio sine qua non[citazione necessaria] è che questi studiosi abbiano nomi impronunciabili.
Wu Ming, figlio della tecnologia informatica e del postino, dispensa le sue perle di saggezza su un blog nel quale, quotidianamente, prende di mira un bersaglio distruggendolo con ragionamenti talmente logici che viene davvero difficile dargli torto.
Rimangono memorabili i J'accuse contro la forfora e la difesa a spada tratta dei diritti dei punti neri.
Wu Ming e i Fasci smascherati
Grazie alle royalties pagategli dal loro editore, i Wu Ming hanno potuto elevarsi dalle normali fatiche del quotidiano, dedicandosi negli anni ad un continuo impegno alla caccia del fascio che è in noi.
Ecco un breve elenco dei fasci smascherati dal collettivo:
- Beppe Grillo[4]
- Beppe Grillo (secondo smascheramento)[5]
- Beppe Grillo (terzo smascheramento)[6]
- Beppe Grillo (quarto smascheramento)[7]
- Beppe Grillo (quinto smascheramento)[8]
- Beppe Grillo (sesto smascheramento)[9]
- Beppe Grillo (settimo smascheramento[10]
- Beppe Grillo (ottavo smascheramento[11]
- Beppe Grillo (nono smascheramento)[12]
- Beppe Grillo (decimo smascheramento)[13]
- Beppe Grillo (undicesimo smascheramento)[14]
- Wikipedia[15]
- Matteo Renzi[16]
- Nonciclopedia[17]
- Gli italiani tutti[18]
Voci correlate o pericolose per una società ideale
- MOIGE
- Travisare i contenuti di Nonciclopedia
- NonNotizie:Nonciclopedia è antisemita
- Chic Bipapo
- Roberto Giacobbo
- Tizio che sbraita e insulta difendendo Nonciclopedia in nome della libertà di espressione
Note clarificatorie
- ^ La nazione tutta ne sentiva un gran bisogno!
- ^ E' vero!!!
- ^ In un impeto di rivoluzionaria consapevolezza, essi hanno validamente spiegato tutti i perché e tutti i percome.
- ^ E' vero!!!
- ^ E' vero 2!!!
- ^ E' vero 3!!!
- ^ E' vero 4!!!
- ^ E' vero 5!!!
- ^ E' vero 6!!!
- ^ E' vero 7!!!
- ^ E' vero 8!!!
- ^ E' vero 9!!!
- ^ E' vero 10!!!
- ^ E' vero 11!!!
- ^ E' vero!!!
- ^ E' vero!!!
- ^ E' vero!!!
- ^ E' vero!!!